La verità sulla bimba incinta di nove anni in Brasile

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Jon Konneri
00mercoledì 18 marzo 2009 11:21
Una verità scomoda. Molto diversa da quella raccontata ufficialmente in questi giorni. E' la storia della bambina di 9 anni messa incinta in Brasile dal patrigno e che poi, a furor di popolo, ha abortito. Leggete questa verità, scritta da Alberto R.S. Monteiro, uno dei massimi esperti americani di America Latina La scorsa settimana è stata scoperta una gravidanza di gemelli in una bambina di 9 anni nel nordeste brasiliano. Il fatto è accaduto mercoledì 25 febbraio 2009 nella piccola Alagoinha, città di 14mila abitanti nell’interno dello Stato di de Pernambuco. La bambina era già di 4 mesi. Il padre sarebbe il patrigno, un ragazzo di 23 anni che viveva con la mamma della bambina. Il padre biologico della bambina, che attualmente pure vive in Alagoinha, si era separato dalla madre da circa tre anni. Il patrigno è stato arrestato lo stesso mercoledì sera e la popolazione della città ha perfino tentato di linciarlo.La madre era contro l’aborto. Il padre radicalmente contro l’aborto. Contro tutta la migliore medicina, i funzionari dell’ospedale hanno fatto credere ai genitori che la bambina sarebbe morta se la gravidanza fosse portata a termine. Questo semplicemente non è vero. In Brasile ogni anno ci sono 30.000 gestazioni di minori di 14 anni e non c’è alcun caso registrato di morte causata dalla gravidanza quando è offerto un accompagnamento pre-natale e si permette il parto per mezzo del cesareo. Il modo in cui si è mentito ai genitori per far sì che acconsentissero all’aborto è motivo di vergogna per qualunque servizio sanitario. Il padre della bambina, al quale fu impedito di parlare con i medici, quando capì che i funzionari dell’ospedale stavano mentendo, chiese l’aiuto di un servizio di appoggio giuridico per impedire l’aborto, appoggio giuridico garantito dalla legge brasiliana poiché è un reato fare un aborto contro la volontà dei genitori, soprattutto quando non c’è alcun rischio di morte. I medici dell’ospedale, però, per garantire che l’aborto fosse realizzato lo stesso contro la volontà del padre, permisero il trasferimento della bambina per una struttura che mantenne il segreto della sua presenza fino alla realizzazione dell’aborto. Il governo brasiliano e i mezzi di comunicazione, trattando i responsabili di questi fatti come eroi, si stanno adesso approfittando dell’accaduto per promuovere un’agenda di passi verso la completa legalizzazione dell’aborto. Quello che è successo viene divulgato ampiamente in modo da nascondere i veri fatti che sono avvenuti con un gigantesco spettacolo mediatico nel quale la gente viene indotta a credere che la gravidanza di una minorenne significa la sua morte fisica.Quello che è stato divulgato è quello che la stampa ha voluto che il pubblico sapesse. Le persone direttamente coinvolte nel caso hanno esposto ai giornalisti che li hanno cercati tutti i dettagli di ciò che viene raccontato nel presente testo, ma nulla è stato pubblicato. Le persone hanno il diritto di sapere la verità, e di comprendere quanto la gente e le stesse vittime stanno venendo manipolate in funzione di interessi internazionali con i quali il governo del presidente Lula è connivente.[...]Quello che è successo questa settimana a Recife non è il primo caso del genere. Ci sono gruppi che ricevono finanziamenti miliardari di Fondazioni internazionali perché questi eventi vengano sfruttati al massimo. Tocca a coloro che difendono la dignità umana, diventarne consapevoli e prendere posizione per perché non si ripetano avvenimenti vergognosi come questi, dove le persone semplici sono ingannate, dove i fatti sono nascosti e le informazioni manipolate, e un intero popolo è preso in giro con l’unico scopo di produrre cambiamenti profondi nell’opinione pubblica in funzione dei progetti di organismi internazionali.

Fonte: club.quotidianonet.ilsole24or...nni_in_brasile
deep-blue-sea
00mercoledì 18 marzo 2009 12:02
Hobby della stampa: Notizie sensazionali

I resoconti si manipolano. I bilanci si manipolano. Le statistiche si manipolano. E la stampa? Invece.....pure.

Che piacere allertare il pianeta intero con notizie parzialmente vere.
Il caso di cui si parla é scioccante a prima lettura, poi conoscendo i retroscena, tutto si ridimensiona perché vi é sempre qualcuno che tira l’acqua al suo mulino.

Una ventina d’anni fà il grosso problema era le piogge acide! Non se ne parla più.
Crisi del petrolio del ’73: Il petrolio era agli sgoccioli! Ora l’economia si basa anche e ancora sul petrolio.
Qualche anno fà non si parlava d’altro che del buco nell’ozono....e ora cosa ne è?

In Tv c’é la serie settimanale che attira le udienze: serire di morti bianche, serie di stupri, serie di pedofilia, serie attuale di attacchi di cani....problemi all’ordine del giorno ma che riaffiorano generalmente nei periodi in cui la stampa decide di dargli risalto e poi cadono nel silenzio...ciò non vuol dire che non esistino più.
Gocciazzurra
00mercoledì 18 marzo 2009 12:20
Ho spostato il tutto in altra sezione più idonea poichè "Rassegna stampa" è riferita alle notizie relative ai Tdg.

Gocciazzurra/Mod.
MatriXRevolution
00mercoledì 18 marzo 2009 12:41
Re:
Jon Konneri, 18/03/2009 11.21:

Una verità scomoda. Molto diversa da quella raccontata ufficialmente in questi giorni. E' la storia della bambina di 9 anni messa incinta in Brasile dal patrigno e che poi, a furor di popolo, ha abortito. Leggete questa verità, scritta da Alberto R.S. Monteiro, uno dei massimi esperti americani di America Latina La scorsa settimana è stata scoperta una gravidanza di gemelli in una bambina di 9 anni nel nordeste brasiliano. Il fatto è accaduto mercoledì 25 febbraio 2009 nella piccola Alagoinha, città di 14mila abitanti nell’interno dello Stato di de Pernambuco. La bambina era già di 4 mesi. Il padre sarebbe il patrigno, un ragazzo di 23 anni che viveva con la mamma della bambina. Il padre biologico della bambina, che attualmente pure vive in Alagoinha, si era separato dalla madre da circa tre anni. Il patrigno è stato arrestato lo stesso mercoledì sera e la popolazione della città ha perfino tentato di linciarlo.La madre era contro l’aborto. Il padre radicalmente contro l’aborto. Contro tutta la migliore medicina, i funzionari dell’ospedale hanno fatto credere ai genitori che la bambina sarebbe morta se la gravidanza fosse portata a termine. Questo semplicemente non è vero. In Brasile ogni anno ci sono 30.000 gestazioni di minori di 14 anni e non c’è alcun caso registrato di morte causata dalla gravidanza quando è offerto un accompagnamento pre-natale e si permette il parto per mezzo del cesareo. Il modo in cui si è mentito ai genitori per far sì che acconsentissero all’aborto è motivo di vergogna per qualunque servizio sanitario. Il padre della bambina, al quale fu impedito di parlare con i medici, quando capì che i funzionari dell’ospedale stavano mentendo, chiese l’aiuto di un servizio di appoggio giuridico per impedire l’aborto, appoggio giuridico garantito dalla legge brasiliana poiché è un reato fare un aborto contro la volontà dei genitori, soprattutto quando non c’è alcun rischio di morte. I medici dell’ospedale, però, per garantire che l’aborto fosse realizzato lo stesso contro la volontà del padre, permisero il trasferimento della bambina per una struttura che mantenne il segreto della sua presenza fino alla realizzazione dell’aborto. Il governo brasiliano e i mezzi di comunicazione, trattando i responsabili di questi fatti come eroi, si stanno adesso approfittando dell’accaduto per promuovere un’agenda di passi verso la completa legalizzazione dell’aborto. Quello che è successo viene divulgato ampiamente in modo da nascondere i veri fatti che sono avvenuti con un gigantesco spettacolo mediatico nel quale la gente viene indotta a credere che la gravidanza di una minorenne significa la sua morte fisica.Quello che è stato divulgato è quello che la stampa ha voluto che il pubblico sapesse. Le persone direttamente coinvolte nel caso hanno esposto ai giornalisti che li hanno cercati tutti i dettagli di ciò che viene raccontato nel presente testo, ma nulla è stato pubblicato. Le persone hanno il diritto di sapere la verità, e di comprendere quanto la gente e le stesse vittime stanno venendo manipolate in funzione di interessi internazionali con i quali il governo del presidente Lula è connivente.[...]Quello che è successo questa settimana a Recife non è il primo caso del genere. Ci sono gruppi che ricevono finanziamenti miliardari di Fondazioni internazionali perché questi eventi vengano sfruttati al massimo. Tocca a coloro che difendono la dignità umana, diventarne consapevoli e prendere posizione per perché non si ripetano avvenimenti vergognosi come questi, dove le persone semplici sono ingannate, dove i fatti sono nascosti e le informazioni manipolate, e un intero popolo è preso in giro con l’unico scopo di produrre cambiamenti profondi nell’opinione pubblica in funzione dei progetti di organismi internazionali.

Fonte: club.quotidianonet.ilsole24or...nni_in_brasile



Io sono decisamente pro-aborto, e sinceramente non me la sentirei di far portare avanti una gravidanza ad una povera bimba di 9 anni, frutto di una violenza.

I genitori della bimba hanno un'ideologia anti-abortista? Se la tengano per loro. Hanno già fatto abbastanza guai, il padre con la sua assenza e la madre per aver accolto in casa il patrigno violentatore.
Vazda Vjeran
00mercoledì 18 marzo 2009 12:45
Non mi sorprende, su tutta la storia la puzza di bruciato era troppa, conoscendo poi gli interessi in gioco era facile immaginare manipolazioni: la gente crede sempre a ciò che vuole credere.
Un saluto al vescovo che ha avuto il coraggio di cristiano di fare il proprio compito e non tacere di fronte al male e alla cattiveria degli uomini.
Vazda Vjeran
00mercoledì 18 marzo 2009 12:50
Re: Re:
MatriXRevolution, 18/03/2009 12.41:



Io sono decisamente pro-aborto, e sinceramente non me la sentirei di far portare avanti una gravidanza ad una povera bimba di 9 anni, frutto di una violenza.

I genitori della bimba hanno un'ideologia anti-abortista? Se la tengano per loro. Hanno già fatto abbastanza guai, il padre con la sua assenza e la madre per aver accolto in casa il patrigno violentatore.

interessante. Quando affermavo che la bambina voleva tenere i figli allora mi si è risposto che è piccola e quindi devono decidere i genitori. Quando si scopre che anche i genitori non volevano l'aborto allora non si capisce perchè dovrebbe decidere lo stato. Curiosa questa pretesa che lo stato dovrebbe decidere della vita e della morte delle persone, sia perchè è la caratteristica degli stati totalitari, sia perchè tale richiesta viene generalmente da persone che poi affermano che la vita è loro e decidono solo loro della loro vita senza intromissioni degli altri.
Curioso davvero [SM=x570888]. Quali salti mortali non si farebbe pur di far fuori due esseri umani innocenti, soprattutto se due pidocchiosi del terzo mondo, che sovrappopolano inutilmente il mondo.
mariad
00mercoledì 18 marzo 2009 13:00
se la gravidanza in realta' non creava problemi, se la bambina voleva i suoi bambini, se i genitori della bambina erano contro l'aborto, perche' dei medici hanno OBBLIGATO la bambina ad abortire? (tra l'altro,senza entrare nel merito della questione aborto si o no, se in brasile ci sono 30000 parti di bambine sotto i 14 anni, tutti senza problemi, non vuol dire che nel caso specifico il rischio non ci fosse... )
per appoggiare la camapagna pro aborto? mi sembra dietrologia...
socrates56
00mercoledì 18 marzo 2009 13:44
Re:
Vazda Vjeran, 18.03.2009 12:45:

Non mi sorprende, su tutta la storia la puzza di bruciato era troppa, conoscendo poi gli interessi in gioco era facile immaginare manipolazioni: la gente crede sempre a ciò che vuole credere.
Un saluto al vescovo che ha avuto il coraggio di cristiano di fare il proprio compito e non tacere di fronte al male e alla cattiveria degli uomini.



Se la notizia come postata da jon rappresenta la vera verità, si può anche capire la dura reazione del vescovo contro i medici che hanno manipolato la realtà per raggiungere un certo fine. Se stanno così le cose, la scomunica riguarda solo i medici. Rimane evidentemente piena la responsabilità del patrigno che ha stuprato la bambina. Socrates 56
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