La strage in Virginia

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MirkoB
00giovedì 19 aprile 2007 13:24
WASHINGTON - Ha un nome e un volto il killer della 'Virginia Tech', l'università dove lunedì si è consumata la peggiore carneficina mai avvenuta in un campus americano. Si chiama Cho Seung-Hui, 23 anni, originario della Corea del Sud. Lo si apprende dai network americani che citano fonti investigative.

Secondo quanto ha riferito il capo della polizia, il ragazzo era uno studente regolarmente iscritto al politecnico di Blacksburg. Una notizia confermata anche dal rettore Charles Steger il quale, alla Cnn, ha dichiarato che il giovane viveva in uno dei dormitori dell'università.

Nella sua stanza è stato trovato un biglietto con una serie di invettive contro "i ragazzi ricchi", "la dissolutezza" e i "ciarlatani disonesti" all'interno del Virginia Tech di Blacksburg. Secondo fonti investigative, Cho negli ultimi tempi era diventato sempre più violento, aveva dato fuoco a una stanza e molestava la ragazze.

Cho Seung-Hui, le cui foto sono state diffuse dalle forze dell'ordine, era all'ultimo anno della Facoltà di Inglese. Secondo gli esami della scientifica, ha usato la stessa arma sia nella prima sparatoria, avvenuta nel dormitorio, che nella seconda, nelle aule dell'edificio 'Norris Hall' dove erano in corso delle lezioni.

Il corpo dello studente sudcoreano, morto suicida dopo aver freddato 32 persone, è stato ritrovato in una classe, in mezzo ai cadaveri delle sue vittime.

Due le pistole - calibro 9 e 22 millimetri - usate dal killer per la sua strage che, secondo gli inquirenti, avrebbe compiuto da solo, tenuto conto che "non ci sono elementi che lasciano supporre la presenza di un complice".

Le aule del campus, si legge sul sito web, resteranno chiuse fino al termine della settimana, con relativa sospensione delle lezioni e delle altre attività didattiche in programma.

Il presidente americano George W. Bush ha assistito insieme alla moglie Laura ad una cerimonia funebre presso l'università. "E' un giorno di tristezza in tutto il Paese", ha detto il Presidente che ha ordinato a tutti gli edifici pubblici del Paese di abbassare le bandiere a mezz'asta.

Da tempo, L'Fbi si sta occupando del fenomeno della violenza nelle scuole e nelle università americane. In un rapporto realizzato su incarico del Nation Institute of Justice, vengono esaminate ventidue categorie di crimini, che vanno dal rapimento all'intimidazione, dalla rapina all'aggressione sessuale, e catalogato ogni elemento utile: età, sesso e razza delle vittime, degli autori dei crimini, e le armi utilizzate.

Dal 2000 al 2004 sono stati 558, su un totale di 17 mila, gli episodi di violenza nelle scuole e nei campus universitari degli Stati Uniti e le persone arrestate sono state 181, il 76% delle quali di sesso maschile. L'analista comportamentale dell'Fbi, Mary Ellen O'Toole, ha messo in guardia, in una recente conferenza tenuta nel quartier generale dell'Fbi a Quantico, dal rischio di un effetto 'copycat' a seguito di questi episodi.
fonte: www.tio.ch


mamma mia, ma dove siamo arrivati... [SM=x1065414]

gabro74
00giovedì 19 aprile 2007 20:06
E' un assurdo.
Io non ho parole.
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