La strage degli innocenti

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u211155b
00venerdì 19 maggio 2006 15:44

Infanzia: 2 milioni di bambini muoiono entro 24 ore
Save the Children denuncia la strage degli innocenti che avviene ogni anno nei Paesi poveri. Per impedirla, basterebbero piccole precauzioni, che però non vengono prese Ogni anno, due milioni di persone non raggiungono le 24 ore di vita. Uno scandalo alla luce del Sole, gigantesco, che riguarda soprattutto i Paesi poveri del pianeta.

E’ la denuncia di Save the Children, l’organizzazione umanitaria che si occupa d’infanzia, nel suo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo.
Le cifre sono aghiaccianti: un altro milione di bambini muore tra il secondo e il settimo giorno di vita, ancora un altro milione tra la seconda e la quarta settimana. In tutto, un "popolo" di 4 milioni di bambini, pari alla popolazione della Svizzera, che muore senza aver raggiunto il mese di vita. La strage è dovuta all’incuria sanitaria in cui versano decine di Paesi nel Sud del mondo: "Solo un piccolissimo numero di neonati nei paesi poveri riceve cure e assistenza appropriate durante questo periodo così delicato - spiega la direttrice dei programmi di Save the Children - . Semplici precauzioni e misure sanitarie che da noi diamo per scontate -prosegue- possono fare la differenza fra la vita e la morte per questi bambini". Semplici precauzioni, che però non vengono prese.

Vi sono a tuo avviso responsabilità? In caso affermativo, da parte di chi? E' possibile fare qualcosa? Cosa, come, quando?
F.lalla
00sabato 20 maggio 2006 14:45
Re:

Scritto da: u211155b 19/05/2006 15.44

Infanzia: 2 milioni di bambini muoiono entro 24 ore
Save the Children denuncia la strage degli innocenti che avviene ogni anno nei Paesi poveri. Per impedirla, basterebbero piccole precauzioni, che però non vengono prese Ogni anno, due milioni di persone non raggiungono le 24 ore di vita. Uno scandalo alla luce del Sole, gigantesco, che riguarda soprattutto i Paesi poveri del pianeta.

E’ la denuncia di Save the Children, l’organizzazione umanitaria che si occupa d’infanzia, nel suo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo.
Le cifre sono aghiaccianti: un altro milione di bambini muore tra il secondo e il settimo giorno di vita, ancora un altro milione tra la seconda e la quarta settimana. In tutto, un "popolo" di 4 milioni di bambini, pari alla popolazione della Svizzera, che muore senza aver raggiunto il mese di vita. La strage è dovuta all’incuria sanitaria in cui versano decine di Paesi nel Sud del mondo: "Solo un piccolissimo numero di neonati nei paesi poveri riceve cure e assistenza appropriate durante questo periodo così delicato - spiega la direttrice dei programmi di Save the Children - . Semplici precauzioni e misure sanitarie che da noi diamo per scontate -prosegue- possono fare la differenza fra la vita e la morte per questi bambini". Semplici precauzioni, che però non vengono prese.

Vi sono a tuo avviso responsabilità? In caso affermativo, da parte di chi? E' possibile fare qualcosa? Cosa, come, quando?



Ci sono certamente responsabilità politiche, culturali e quantaltro adotte come scuse per far tacere la coscienza ma la responsabilità maggiore é quella individuale ciascuno di noi è responsabile di se stesso e in parte anche degli altri. Le nostre decisioni o per meglio dire il nostro disinteresse si ripercuotono lasciando ancora più sole e dimenticate le popolazioni del sud del mondo. Altra nota dolente che ormai ci è entrata nel DNA è che ciò che esiste in TV è reale e ciò che invece non è visto in TV non esiste... squallido che ne pensate? E' possilile fare molto con l'adozione a distanza aiutando i missionari e le varie organizzazioni non governative con un contributo economico oppure recandosi personalmente a dare una mano senza pretendere d'insegnare nulla perchè al ritorno vi accorgerete che vi hanno dato più di quanto voi abbiate dato loro.

[Modificato da F.lalla 20/05/2006 15.03]

u211155b
00venerdì 16 giugno 2006 14:49
Un flebile segnale

Dal Corriere della Sera, 6 giugno 2006

"Volo low cost da Roma a Londra per Blair

Una scelta di austerità che risponde alle polemiche suscitate dall'utilizzo in passato degli aerei della flotta della regina anche per visite private. Se per l'ultima vacanza italiana il costo del viaggio a carico dei contribuenti di Sua Maestà era stato stimato in 16mila sterline, stavolta la delegazione di Blair se l'è cavata con biglietti da 49 sterline cadauno, circa 71 euro"

Un segnale, una goccia nel mare, non l'unica o la principale strada, tantomeno la panacea. Comunque le risorse non sperperate possono essere utilizzate. In che modo?
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