La stagione della roma 2017-2018

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cuchillo76
00venerdì 4 maggio 2018 11:52
Non è successo, la tragedia non si è consumata. E tanto basta, anche se avrei sperato in un epilogo diverso, visto che dopo 135 minuti si era sul 7 a 3. Ma non mi pare il caso di parlarne troppo, già è stata una sofferenza atroce.

Godiamoci il decennale senza trofei (24 maggio) e guardiamo avanti.

Qualcuno pensa che possano non farcela ad arrivare tra le prime quattro?
Direi che anche uno "ottimista" come me per il loro campionato non se la sente di forzare la mano. Le possibilità che non ce la facciano sono nell'ordine del 3-5%.
Servirebbe un passo falso a Cagliari, che non arriverà.
Per sperarci dovevano perdere punti tra Spal e Chievo e non è successo.
Ora è tutto tremendamente in discesa. Hanno anche il vantaggio di giocare per ultimi domenica.

Direi che possiamo aprire il topic "La stagione della Roma 2018-'19"...
Er Matador
00venerdì 4 maggio 2018 12:05
Credo che l'ultima parola sulla loro qualificazione in CL l'abbia detta la sconfitta dell'Inter con la Juventus: i loro omologhi meneghini dovrebbero recuperare quattro punti in tre giornate, e anche con lo scontro diretto a favore mi sembra improbabile.
Meglio pensare a quanto la situazione di cui sopra abbia inciso positivamente sulla nostra classifica, con analogo distacco e scontro diretto da giocare in casa.
L'unica ipotesi, tornando a loro, è che riponessero aspettative concrete nella semifinale di ritorno - o che credano davvero alla favola della partita rubata dall'arbitro, tesi immediatamente diffusa dai loro complici mediatici - e accusino il colpo, come è accaduto ai bianconeri dopo la rapina a mano armata di Madrid.
Improbabile: e comunque, mancasse qualcosa, provvederà il soccorso giallorosso.
Pensiamo a noi, ripeto, e a chiuderla prima dell'ultima giornata: se all'Italpetroli Milano dovesse servire il risultato per puntellare la sua finanza creativa coi soldi della CL, ci ritroveremmo Massa, Giacomelli e Tagliavento tutti insieme.
Mark Lenders (ML)
00venerdì 4 maggio 2018 16:40
cuchillo76, 04/05/2018 11.52:

Non è successo, la tragedia non si è consumata. E tanto basta, anche se avrei sperato in un epilogo diverso, visto che dopo 135 minuti si era sul 7 a 3. Ma non mi pare il caso di parlarne troppo, già è stata una sofferenza atroce. Godiamoci il decennale senza trofei (24 maggio) e guardiamo avanti. Qualcuno pensa che possano non farcela ad arrivare tra le prime quattro? Direi che anche uno "ottimista" come me per il loro campionato non se la sente di forzare la mano. Le possibilità che non ce la facciano sono nell'ordine del 3-5%. Servirebbe un passo falso a Cagliari, che non arriverà. Per sperarci dovevano perdere punti tra Spal e Chievo e non è successo. Ora è tutto tremendamente in discesa. Hanno anche il vantaggio di giocare per ultimi domenica. Direi che possiamo aprire il topic "La stagione della Roma 2018-'19"...



Vado per ordine:
1) Quando siamo tutti uniti e tutti davvero motivati, senza maschere spavalde, difficilmente facciamo cilecca in questi appuntamenti. Bravi tutti, però adesso speriamo che almeno in Champions la prossima strippata sia tra altri 34 anni.
2) Con Cuchillo abbiamo avuto una lunga discussione privata su quali siano le loro sconfitte più belle: a lui piacciono le stagioni alla Carlos Bianchi e i 7-1, io (a posteriori ovviamente, mai a priori) ho una predilezione per il gol che spezza un sogno. Da questo punto di vista il 4-2 finale mi è piaciuto anche più del possibile 1-2 perché gli dà l'idea (non del tutto corretta, ma gliela dà) che la finale fosse davvero a un passo.
3) Ho parlato molto di queste semifinali prima, magari non qui ma ne ho parlato molto perché avevo bisogno di sfogare la tensione, e adesso che il grande pericolo è passato condivido il desiderio di parlarne poco. Faccio solo una riflessione: per me non era solo una semifinale di Champions, il che era già abbastanza drammatico, ma una vera e propria sliding door. Io considero la Roma così come noi la conosciamo, ossia un club che dai suoi tifosi viene percepito come geneticamente sfortunato, figlia del rigore di Graziani. Da allora hanno avuto un rapporto complicato con la vittoria ed è nato il "mainagioismo", ossia un modo di affrontare le sfide decisive che spesso li porta a perdere. Ecco, prendersi la rivincita sul Liverpool poteva segnare anche un'inversione del karma, e invece l'aver fatto la solita inutile partita del cuore con l'arbitro cornuto e l'Olimpico traboccante di grazie lo stesso da un lato rinforza le manie di persecuzione dei vecchi e dall'altro le instilla nella mente di chi nel 1984 non c'era.
4) Ho sempre considerato balzana l'idea che potessero non arrivare tra le prime quattro perché li considero superiori a Lazio e Inter e perché secondo me come organico valgono anche più del Napoli. Per lunghi tratti della stagione ho messo in dubbio queste mie convinzioni, che però sono putroppo state avvalorate da un percorso di Champions dove non hanno solo fatto match pari con Barcellona e Liverpool, ma hanno anche vinto un girone con Chelsea e Atletico Madrid. Dopodiché, all'indomani del 3-0 al Barcellona, dissi che paradossalmente la prosecuzione del cammino europeo poteva rimettere in discussione il piazzamento tra le prime quattro. Peccato che però Genoa, Spal e Chievo abbiano opposto una resistenza ridicola e che con questi 9 punti i giochi siano quasi fatti. Potrebbe non essere facile passare da una semifinale di Champions League a Cagliari-Roma, ma hanno il vantaggio - sia loro che i cagliaritani - di giocarla conoscendo già tutti gli altri risultati. Quindi, aggiungendo che se la Juve batte il Bologna le basterà vincere all'ultima col Verona, io dico che il piazzamento Champions della Roma è acquisito al 95%.
5) Andando con lo sguardo alla prossima stagione, ho la solita preoccupazione che è ancora più forte degli altri anni ma è mitigata da una speranza. Quest'anno avevo detto che lo scudetto se lo sarebbero giocato Roma e Napoli: ho sbagliato sulla Roma - che però come detto ha dimostrato altrove di non essere affatto scarsa (ma che sia scarsa lo pensano solo quelli che la chiamano "squadretta" nonostante ormai sia una presenza fissa sul podio del campionato) - e ho sbagliato soprattutto sulla Juve che ancora una volta è riuscita a spremere il limone. E' una squadra che da quando c'è Allegri ha fatto vere grandi partite solo in Champions, laddove in campionato ormai non mette più sotto nessuno, nemmeno la Lazio. Stavano perdendo lo scudetto e lo stavano perdendo meritatamente, al di là del fatto che la mancata vittoria del Napoli sia una magnifica notizia per il Paese. Se vincere il settimo dopo il sesto era difficile, vincere l'ottavo dopo il settimo lo sarà ancora di più, soprattutto se - come si legge - dovesse andare via Allegri e magari arrivare uno alla Gasperini. A Napoli c'è aria di smobilitazione, dalla epocale inculata subita nello scorso weekend credo che si riprenderanno in non meno di un decennio. Inter e Milan (soprattutto l'Inter, per ovvi motivi) speriamo che non abbiano i soldi per trasformare squadre che attualmente sono da 70 punti in squadre da 90. Cosa succederà alla Lazio non lo so, ma immaginare che possa lottare per vincere il prossimo scudetto mi pare fantascientifico. Ecco quindi che il cerchio si restringe sempre di più, saremo di nuovo aggrappati alle gonne della Signora sperando che continui a proteggerci. Questa è la preoccupazione. La speranza, invece, ha a che fare con i discorsi che si sentono in questi giorni. Stanno trattando queste semifinali di Champions - traguardo prestigioso ma che ogni anno viene tagliato da quattro squadre, dunque non così eccezionale - da mitomani quali sono. Credono di essere davvero entrati nel gotha europeo e che ormai questo deve essere il loro palcoscenico. Ieri Austini ha detto che preferirebbe perdere le semi di Champions per i prossimi 10 anni che vincere la Coppa Italia per i prossimi 10 anni. Ecco, premesso che non farò mai più l'errore di snobbare le loro chances in questa competizione, credo però che il percorso di quest'anno sia dipeso da una stagione non del tutto convincente da parte di tutte le big europee (non a caso la finale verrà giocata da una squadra che in Premier League è a 21 punti dalla prima contro un'altra che in Liga è a 15 punti dalla prima) e che quindi ripetersi a queste altezze sarà tutto meno che semplice. Il fatto che ci credano può essere positivo, laddove un "patto scudetto" tipo quelllo di quest'anno del Napoli (squadra da 75 punti che grazie a questa motivazione extra è arrivato a farne 90) potrebbe essere molto più pericoloso per noi.
est1900
00venerdì 4 maggio 2018 17:25
Sul cagotto. Avevo, Dio mi fulmini se dico una cazzata, una brutta sensazione prima di Roma-Barcellona. Eppure nessuno (neanche qui!) sembrava avvertisse i miei stessi brutti presentimenti.
Forse la gara d'andata, forse la tipica sboronaggine blaugrana degli ultimi vent'anni (io ci ho vissuto a Barcellona e so bene che è roba recente questa loro altezzosità) però temevo ci potesse essere qualcosa di brutto. E quel qualcosa puntualmente si è verificato.
Da quel momento mi sono seriamente preoccupato perchè già presagivo un effetto domino terrificante (motivazioni+sorteggio sculato=>KIEV) ma avevo dentro di me la convinzione che non l'avrebbero vinta.
Poi chiaro, anche perderla in finale ci avrebbe comunque fatto vivere 23 giorni TERRIFICANTI, da qui al 26 maggio. Però insomma, ero pronto a soffrire perchè convinto che in un modo o nell'altro se la
sarebbero presa nderq.

Sulla champions. Io penso SOLO all'Inter. Le ultime gare della roma di campionato neanche le ho viste. Non mi aspetto nulla perchè sono convinto che la corsa dovremo farla sui nerazzurri. FELICISSIMO di essere smentito, ovviamente (forza Cagliari, intanto).

Sul futuro. Io non ho alcun presagio circa il loro potenziale upgrading. Né, ovviamente, elementi certi (chi compreranno, chi venderanno, cosa faranno le altre). T
enderei però a sminuire l'importanza dell'essere arrivati in semifinale l'anno prima. Per intenderci, tra l'essere ancora a livello europeo un Monaco di Morientes e Dado Prso (FINALISTA!) oppure esser diventati un Atletico Madrid dei giorni nostri, credo siamo ancora nella prima ipotesi. E lo credo perchè la sensazione di esserci quasi riusciti, la mistificazione della realtà (nonostante il gol sculato e il rigore inesistente dell'andata dopo 155' stavano 7-3...) il loro solito uscire "a testa alta" mi fanno credere che, come al solito, non hanno capito un cazzo e non cresceranno davvero mai.

PS: ho notato in questi giorni quanto la grancassa mediatico-politica-sociale romanista sia potente. Ho visto gente reinteressarsi al calcio, maestre  parlare di gara storica della roma (mortacci vostra, a mia figlia già per fortuna adeguatamente indottrinata), giornalisti nascondere le verità scomode...Non riesco ad immaginare cosa sarebbe stati capaci di fare se avessero vinto la Champions....
Mark Lenders (ML)
00venerdì 4 maggio 2018 18:02
Re:
est1900, 04/05/2018 17.25:

Sul cagotto. Avevo, Dio mi fulmini se dico una cazzata, una brutta sensazione prima di Roma-Barcellona. Eppure nessuno (neanche qui!) sembrava avvertisse i miei stessi brutti presentimenti.
Forse la gara d'andata, forse la tipica sboronaggine blaugrana degli ultimi vent'anni (io ci ho vissuto a Barcellona e so bene che è roba recente questa loro altezzosità) però temevo ci potesse essere qualcosa di brutto. E quel qualcosa puntualmente si è verificato.



Pazzesco come anche stavolta l'abbiamo vissuta in modo diverso. Io, che mi caco sotto programmaticamente, quella sera andai allo stadio (ci dovevo andare per lavoro, non pensare male) tranquillo, sereno, perfino un filo garrulo. Ho lasciato le natiche aperte e Manolas ci è entrato con un carrinho. Niente, mi concedevo la Champions come oasi in cui snobbarli e adesso non farò più neanche questo.


est1900, 04/05/2018 17.25:


Sulla champions. Io penso SOLO all'Inter. Le ultime gare della roma di campionato neanche le ho viste. Non mi aspetto nulla perchè sono convinto che la corsa dovremo farla sui nerazzurri. FELICISSIMO di essere smentito, ovviamente (forza Cagliari, intanto).



Sempre pensato, che la nostra corsa fosse sull'Inter. Le merde a un certo livello sono ormai affidabili. Per dire, se in condizioni normali (ossia senza un Roma-Liverpool alle spalle) la partita di Cagliari per me non sarebbe stata neanche una partita, su Udinese-Inter dei pensieri ce li faccio eccome. E tifo Udinese, ovviamente, anche se un passo falso dell'Inter significherebbe Roma dentro.


est1900, 04/05/2018 17.25:


PS: ho notato in questi giorni quanto la grancassa mediatico-politica-sociale romanista sia potente. Ho visto gente reinteressarsi al calcio, maestre  parlare di gara storica della roma (mortacci vostra, a mia figlia già per fortuna adeguatamente indottrinata), giornalisti nascondere le verità scomode...Non riesco ad immaginare cosa sarebbe stati capaci di fare se avessero vinto la Champions....



Nel 1984 la mia maestra di quinta elementare non ci diede i compiti per il 31 maggio "perché così potete guardare la partita". Nulla è cambiato, dunque.
Non è cambiata nemmeno la fauna peggiore, quella dei romanisti per moda che si aggregano solo nelle grandi occasioni: intellettuali solitamente impegnati con la politica e/o con la cultura, vecchiette solitamente impegnate con la spesa e le faccende domestiche, zoccole solitamente impegnate a zoccoleggiare in altri contesti. Io questi li schifo più dei romanisti veri, che se non altro hanno il pregio di essere sempre lì a soffrire. E non si può dire che soffrano poco.
Invece questa gente che scopre il pallone per 15 giorni all'anno e per quei 15 giorni pretende pure di poterti rompere il cazzo da pari a pari, non la tollero. Il tifoso vero che mi esulta "in faccia" lo rispetto perché io quando posso faccio lo stesso. Il simpatizzante che tre volte su quattro non sa manco che ha fatto la Roma il lunedì mattina invece non lo rispetto. E' in fondo a ogni possibile graduatoria della dignità umana.
Brunogiordano
00lunedì 7 maggio 2018 13:45
Per passare dalla pseudo serenità al cagotto sono stati sufficienti i pochi minuti impiegati per passare dallo 0-0 all'1-0 nella partita di ritorno col Barcelona.

Se ricordo bene però, pur avendo tirato un sospiro di sollievo al 90esimo, la partita del camp nou l'ho vissuta con molto nervosismo e al fischio finale ero tutt'altro che soddisfatto.
boks xv
00lunedì 7 maggio 2018 14:33
Mark Lenders mi è buon testimone che, al fischio finale di merde-Barcellona, quando ha cercato rifugio nel mio antiromanistismo scolpito nel marmo e forgiato nel vulcano reds della curva Nord il 30 maggio 1984, vaticinai l'avvento del Liverpool e di...Salah. [SM=g27989]
cuchillo76
00lunedì 7 maggio 2018 15:56
Di rinterzo, è arrivato anche a me il tuo vaticinio. [SM=g27987]
E ovviamente c'ho pensato tanto tra andata e ritorno, un po' meno alla fine perché, lo dico senza iattanza e sapendo quello che TUTTI abbiamo passato, col Bayern (soprattutto) e Real Madrid, si sarebbe, con ogni probabilità, patito di meno. Non ci sarà mai la controprova ma lasciatemelo pensare.
Ovviamente, per "patire" intendo, 3 a 2 con l'uomo in più e mezzora da giocare, se solo sloveno avesse visto...
Perché, ricordiamocelo, quello abbiamo rischiato, ossia due soli gol da fare con l'uomo in più e un terzo di partita da giocare.

Quanto a Roma-Barcellona, faccio mie le due righe di Brunogiordano.
Dopo il 4 a 1, ero contento ma non soddisfatto. Contento perché il risultato più "giusto" era un 3 a 2 (ma forse anche 3 a 3) ma non soddisfatto perché tutta una serie di fattori mi facevano pensare a qualcosa di terribilmente complicato ma possibile.
Mi spiego meglio. Non pensavo, di certo, che fosse probabile l'impresa ma annusavo tutta una serie di fattori che, allineati, potevano rendergliela, comunque, possibile.
Ero imprudentemente tranquillo ma ho smesso di esserlo dopo 4 minuti.
Dopo l'1 a 0, ho visto il 3 a 0 materializzarsi, anche perché il gol preso, proprio per tutta la dinamica, mi aveva dato la sensazione plastica di una squadra, il Barcellona, convinta di dover fare l'allenamento con la squadra B.

La morale, comunque, è che non bisogna mai più (ma più, ma più) augurargli il passaggio agli ottavi.
Pazienza se il rischio è che vincano l'EL. Me lo prendo, questo rischio. Ben volentieri.
Brunogiordano
00martedì 8 maggio 2018 10:25
Re:
boks xv, 07/05/2018 14.33:

Mark Lenders mi è buon testimone che, al fischio finale di merde-Barcellona, quando ha cercato rifugio nel mio antiromanistismo scolpito nel marmo e forgiato nel vulcano reds della curva Nord il 30 maggio 1984, vaticinai l'avvento del Liverpool e di...Salah. [SM=g27989]



Quando ML ci ha riportato in altra sede il tuo commento, ho replicato con un: "Boks ti amo!"
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 9 maggio 2018 01:03
boks xv, 07/05/2018 14.33:

Mark Lenders mi è buon testimone che, al fischio finale di merde-Barcellona, quando ha cercato rifugio nel mio antiromanistismo scolpito nel marmo e forgiato nel vulcano reds della curva Nord il 30 maggio 1984, vaticinai l'avvento del Liverpool e di...Salah. [SM=g27989]



L'ho sparso a piene mani, il tuo... non lo voglio chiamare neanche ottimismo, col senno di poi era lucidità.
Io non vengo qui a raccontarvi che ero tranquillo e sereno, però una piccola cosa la rivendico: al momento del sorteggio non ero tra quelli che si disperavano per il Liverpool, perché né Real né Bayern mi offrivano certezze granitiche. Sono più forti, certo, ma anche molto meno affamate. Il Liverpool è squadra imperfetta ma col fuoco nelle vene, volevano questa finale più di tutti gli altri. E secondo me la vinceranno. Cosa che dovrebbe far piacere a tutti, anche se stranamente abbiamo chi tiferà Real: brutta cosa l'ingratitudine
Brunogiordano
00mercoledì 9 maggio 2018 11:02
C'mon reds!

Anche se è vero che non mi piace si possa dire: "ci hanno eliminato i Campioni d'Europa" (con i torti arbitrali, a loro dire, per giunta)
boks xv
00mercoledì 9 maggio 2018 11:46
ma che scherzi?
pensa alla goduria di dirgli: "potevate esserci voi ad alzare la coppa. sarebbe bastato che l'arbitro avesse visto quella mano. peccato..."
est1900
00mercoledì 9 maggio 2018 14:22
Infatti la deriva pecoreccia del "ce l'hanno rubbato" è musica (e goduria) per le mie orecchie.
Trovo una sola ragione per tifare Real in finale: far rosicare quegli spocchiosi catalani del cazzo.
Solo questo, per il resto noi il Liverpool dovremmo venerarlo come Poli e il Generale Vaccaro.
Er Matador
00mercoledì 9 maggio 2018 15:04
In finale c'mon Reds.
Come tifosi non c'è neppure da spiegarlo.
Come sportivi per evitare un'altra Coppa assegnata, come l'anno scorso, a una squadra che doveva uscire nei turni precedenti.
E con l'augurio che alla vittoria possa assistere da cosciente anche Sean Cox, il tifoso massacrato da numerosi esponenti del meraviglioso bobolo.
ℬaruch
00mercoledì 9 maggio 2018 18:13
Re:
est1900, 09/05/2018 14.22:

Infatti la deriva pecoreccia del "ce l'hanno rubbato" è musica (e goduria) per le mie orecchie.



Devo dire che lo è stata anche per me. In radio c'era un sentimento nuovo, un misto di rabbia e tristezza, da tramandare allo Zanichelli come Rabbiezza. Era qualcosa di unico, di mai ascoltato nel loro becerume acritico, non sapevano proprio come stare, di che morte morire: se farsi un frullato di bile autoprodotta o lasciarsi annegare al largo gelido di un oceano per eccesso di insensatezza della vita. Ecco, tutto questo mi è servito, perché io non avevo - e non credo mai avrò - alcuna voglia di prenderli per il culo, dopo il mese trascorso a temere il Leicester d'Europa, dopo aver preso sonno alle 5 del mattino la notte di roma-barcellona

C'è un motivo in più per tifare i nostri eroi, e cioè che se battono il Real scavalcano la roma nel ranking, probabilmente relegandoli alla terza fascia invece alla seconda, che vorrebbe dire un altro ottavo e un altro patema già tra qualche mese. Perché dopo siamo tutti contenti, ma rivivere subito un altro prima, anche no
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