La stagione della roma 2015-2016

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Mark Lenders (ML)
00giovedì 20 agosto 2015 12:08
Avanti, togliamoci il dente e parliamone. Salto tutte le premesse e parto da qui:

cuchillo76, 20/08/2015 11:25:

Io finché non allestiscono una difesa degna di questo nome, non mi agito oltremodo. Io non solo non scambio la mia difesa con la loro ma, allo stato, non scambio né i portieri, né la difesa, né il centrocampo. Davanti, lasciamo perdere. Preoccupato ma non agitato. Rinvio ogni stato d'animo a fine mercato.



Sono molto poco d'accordo, purtroppo.

La difesa che non sarebbe nemmeno degna di questo nome l'anno scorso è stata la seconda migliore del campionato. Ha perso Gamba Ambigua, Astori e Holebas (Romagnoli non va contato) e dovrebbe aver ritrovato Castan. E' arrivato questo Rudiger che speriamo sia rotto, comunque non lo conosco. Gyomber e Emerson Palmieri dovrebbero essere robetta. Quasi sicuramente arriverà Digne che non credo sarà peggio di Holebas e Cole. Si parla di Bruno Peres (magari, secondo me è un mezzo bluff) ma anche se non arrivasse ci sono quelli di un anno fa: Maicon mezzo rotto, il sottovalutato Torosidis (avercene) e alla bisogna Florenzi. Insomma, se Castan sta bene secondo me nei titolari il reparto rischia di essere perfino migliorato. E' un po' più corto come riserve ma non mi pare certo indegno. E se neanch'io scambierei questa difesa con la nostra è merito di un solo giocatore: Stefan De Vrij. Altrimenti scambierei eccome.

Capitolo portieri: in attesa di verificare l'impatto di Guerrieri con il calcio vero concentriamoci sui primi due. Io Marchetti e Berisha li scambierei eccome col polacco dal cognome difficile e De Sanctis. Ma subito, proprio. Naturalmente mi baso sul rendimento dei nostri dell'anno scorso, mentre potrei rivedere la mia posizione se Marchetti tornasse il miglior Marchetti. Aspetta e spera...

Quella che mi sorprende più di tutti, però, è la tua valutazione sul centrocampo. Senza voler sminuire il nostro, che è un buonissimo reparto con grosse potenzialità di crescita nel trio Cataldi-Milinkovic-Morrison, direi che al momento il confronto non si pone. Così come in difesa il nostro De Vrij sposta gli equilibri, in mezzo il loro Nainggolan fa altrettanto. E ovviamente si spera che Strootman non torni mai più il vero Strootman, altrimenti sarebbe peggio che andare di notte.

Quanto all'attacco siamo in abbastanza in disaccordo anche qui. Il problema enorme è solo uno e si chiama Dzeko, un giocatore che avrebbe fatto comodo a tutte le grandi squadre europee e che misteriosamente loro sono riusciti a prendere a relativamente pochissimi soldi. I poco più giovani Bacca e Jackson Martinez sono stati strapagati, lui (che secondo me è anche più forte) l'hanno praticamente regalato ed è il giocatore che gli mancava e che mancherebbe a noi. Dzeko, così come De Vrij e Nainggolan, orienta da solo la mia preferenza circa i rispettivi reparti. Detto questo io non scambierei nessuno dei nostri esterni offensivi (intesi come Candreva-Anderson-Keita) con nessuno dei loro. Forse tentennerei solo per Salah-Anderson, ma essenzialmente perché il nostro ancora non me la conta giusta. E comunque Salah vediamolo, che pure lui ha fatto dieci partite da fenomeno e poi è rientrato nei ranghi proprio come Felipe.


Il punto, però, è un altro. E' complessivo. A me la roma sembra molto rinforzata rispetto a quella con cui ci siamo giocati il secondo posto punto a punto.
Questa è la formazione che ci ha battuto nell'ultimo derby: De Sanctis, Torosidis, Manolas, Yanga Mbiwa, Cholevas, Keita (68' Pjanic), De Rossi, Nainggolan, Florenzi, Totti (61' Ibarbo), Iturbe (84' Doumbia).
Questa invece è quella che potrebbe andare in campo a Verona: Szczesny; Florenzi, Manolas, Castan, Torosidis; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Salah, Dzeko, Iago Falque.
Anche senza Digne mi pare comunque molto più forte.

Cioè, secondo me molti (compresi diversi romanisti) sottovalutano un fatto, e cioè che la roma dell'anno scorso, mediocre essenzialmente in attacco, comunque l'ha spuntata su una Lazio rimotivata, riallenata e senza coppe.
Se non siamo riusciti a fotterli quando schieravano Ibarbo, Iturbe e la salma del capetano cosa ci fa credere di poter competere con Dzeko e Salah giocando anche in mezzo alla settimana?
E questo volendo limitare il confronto solo a noi vs loro. Poi però c'è tutto il discorso Juve. Che ha fatto benissimo a dare via Pirlo e Vidal, già in netto ribasso l'anno scorso, che ha messo dentro due futuri campioni come Rugani e Dybala, ma che al momento non ha un vero costruttore di gioco (spero prendano Gundogan) e soprattutto non ha sostituito Tevez, giacché né Mandzukic né Dybala sono delle seconde punte a tutto campo come l'ottimo Carlitos, l'uomo che ci ha salvato le chiappe negli ultimi due anni. A me la Juve vista in Supercoppa ha preoccupato moltissimo, e fra dieci giorni c'è già lo scontro diretto all'Olimpico... Mi viene da dire speriamo nell'Inter, ma tra i nomi sulla carta e la squadra vista in precampionato c'è un vero abisso. Quindi ancora una volta mi presento al via del campionato con una strizza che levate. Beccheranno pure stavolta 17 punti? Speriamo. Ma pure se fosse ci sarebbe poco da rallegrarsi di una roma ormai stabilmente seconda forza del calcio italiano...
pizzeman
00giovedì 20 agosto 2015 13:48
La stagione della roma si gioca nei primi due mesi: un garcia instabile potrebbe essere defenestrato in caso di avvio lento o tornare in auge in caso di partenza sprint.
E in quest'ottica l'assenza di strootman, fino a metà ottobre almeno, è un buon viatico.
Il 30 agosto sapremo di più: se roma-juve finisce come speriamo, iniziano a volare stracci. E ci sarà da ridere.
Altrimenti quest'anno è il più grigio degli ultimi tre, perchè la juve non rivince per me. Quindi ci sarebbe da sperare in sinisa (e romagnoli-bertolacci). Perchè altri competitor seri non ce ne sono.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 20 agosto 2015 14:03
Il Milan per me è nettamente più scarso dell'Inter. I terzini fanno ridere e il centrocampo è modesto, ciononostante pare che il problema sia prendere Ibrahimovic che toglierebbe comunque il posto a uno tra Bacca e Luiz Adriano (a loro volta due prime punte, coppia assortita malissimo). Galliani penso sia il peggior direttore sportivo della Serie A per distacco, al punto che non credo nemmeno alla sua buona fede. Dietro Juve e Roma per me c'è l'Inter, e poi Lazio e Napoli.
Concordo sull'importanza delle prime partite per la stagione delle merde. Oltretutto vengono da 10 vittorie nelle prime 10 nel 2013-2014 e da 5 nelle prime 5 nel 2014-2015. Sarebbe l'ora di una falsa partenza.
cuchillo76
00giovedì 20 agosto 2015 16:14
Detto che ci vorrebbe subito un bell’intervento d’ErMatador a tranquillizzarmi un po’…Provo ad articolare meglio le mie valutazioni attuali. Appunto, attuali. Al 20 agosto. E poco contano perché con 11 giorni di mercato si fanno e disfano ipotetiche classifiche. Ma c’è tutto il tempo, per l’appunto, per rimetterci le mani, visto che il topic durerà tutto l’anno.

Partendo dai portieri, istintivamente non mi fido granché di quelli che, ancora giovani, vengono di fatti scaricati dalle squadre di premier di prima fascia. Figuriamoci dall’Arsenal, che culturalmente è più incline delle altre ad aspettare o a tollerare stagioni sbagliate. Ma poi, tra l’altro, avevo capito che neanche a te piacesse. Ma forse ricordo male. A me non ha mai impressionato, anche se di calcio inglese non vedo più di 20-25 partite all’anno. Diciamo, quindi, che l’avrà visto giocare 8-10 volte in vita mia. Forse 15 se ci metto le gare di CL.
De Sanctis vale il Ballotta degli anni di Delio. Discretamente affidabile come secondo ma coi riflessi ampiamente appannati.
Eppoi, un po’ la tradizione conta. E’ da 22 anni che la Lazio ha un lotto di portieri migliore della roma, eccezion fatta per l’anno molto buono di Doni che coincise con l’anno (tremendo) ultimo Ballotta/primo Muslera (2007-’08). Spero che la china prosegua e incappino in un altro Gino Sterchelenburg.
A oggi, comunque, aldilà di queste ultime valutazioni oziose, non cambio i miei coi loro.

Difensori. Beh, qui secondo me partiamo da parametri diversi. La quantità di gol presi non spiegano sempre tutto. Come diceva sempre Sconcerti a fine ’90: “La Fiorentina di Padalino e Firicano ha preso per due anni meno gol del Parma di Thuram e Cannavaro”. Potrei portare come esempio anche la Lazio di Materazzi, quarta miglior difesa per due anni, eppure non disponevamo di difensori dal curriculum memorabile. Dal primo al secondo anno rivoluzionammo una difesa molto poco battuta. Evidentemente l’aver preso pochissimi gol (a forza di 0 a 0 in trasferta e di 1 a 1 in casa) non fece ritenere che Marino, Monti, Piscedda e Gutierrez non potessero essere sostituiti da elementi migliori.
Questo per dire che sì, la difesa della roma lo scorso anno ha preso pochi gol e tenuto sicuramente botta, ma ascriverei molti “meriti” più allo svolgimento di tante loro terrificanti partite da pareggio striminzito che non alla qualità dei giocatori là dietro.
Per me, a oggi, con quella difesa non vanno da nessuna parte. Per “nessuna parte”, intendo che con questa difesa non possono – sulla carta – partire favoriti rispetto alla Juve. Sono d’accordo sulla sottovalutazione (non certo mia) di Torosidis (che per noi, tra l’altro, sarebbe stato perfetto: ambi-fascia, rendimento, un paio di gol stagionali) che comunque rimane un panchinaro di lusso ma sempre panchinaro, ma non capisco il tanto ottimismo intorno a un giocatore fermo da un anno che ha fatto una grande stagione prima di fermarsi, ma che l’anno precedente i suoi tifosi avrebbero scuoiato vivo a fine stagione. Fosse stato uno dei nostri a rientrare dopo un anno, ci staremmo domandando se sarebbe stato in grado di reggere mezza stagione; di Castan, invece, ne parliamo come di uno che sarà sicuramente quello visto due stagioni fa. Questo, secondo me, è metodologicamente sbagliato, proprio perché a parti invertite non lo avremmo dato come un giocatore ragionevolmente determinante per la stagione.
Di Manolas si può ragionevolmente ipotizzare una stagione eguale alla precedente, di Castan no, secondo me.
Io mi tengo i miei, per adesso. Anche perché il fuoriclasse io ce l’ho e loro no. E perché ho Basta che, per rendimento offerto da quando è in Italia, non lo scambio praticamente con nessuno in serie A, forse neanche con Lichtsteiner (che negli ultimi due anni è andato calando). Certo, segnasse pure un gol ogni tanto…
Confermo. Non scambio tutti i difensori loro coi miei.

Centrocampisti. Devo togliere Candreva e Anderson, giusto? Consideriamo solo i mediani e le mezzali, allora. Strootman è l’ago della bilancia. Se devo metterlo nel lotto, la discussione non parte. Se è fuori causa, per me la discussione esiste. Citi Nainggolan, nell’economia delle tue valutazioni, accostandolo a De Vrij o Dzeko. Per me non è così. Semmai lo è Strootman ma non Nainggolan. Non a caso la roma di Strootman fa 85 punti e la roma di Nainggolan ne fa 14 di meno. Per me tanta (non certo tutta, sarei uno stolto solo a pensarlo) differenza sta nella diversa qualità dei due giocatori. Il temperamento e il personaggio che ci ha un costruito intorno, fanno – secondo me – ritenere il belga-indonesiano un giocatore migliore di quello che è. Per me è un giocatore che migliora il collettivo ma non lo stravolge in meglio. E segna anche poco, tutto sommato. Ha fatto meno della metà dei gol stagionali di Parolo, giocando nello stesso ruolo e solo uno in più di Lulic. E da gennaio in poi ha inciso pochissimo. De Rossi e Pjanic vengono da un’intera stagione terrificante. Entrambi torneranno quelli del girone di andata di due anni fa? Anche qui, chi stabilisce chi sono i veri De Rossi e Pjanic? Se do fuori Strootman – e per due mesi sarà sicuramente così - il loro primo rincalzo è Keita: 36 anni a gennaio. Aggiungo. Se la roma avesse preso una promessa serba di 20 anni a 9 milioni lo staremmo mettendo tra i valori aggiunti, di questo sono certo. Io per primo lo starei facendo. Noi, secondo me, anche per via dell’esordio anonimo, lo consideriamo come Ucan o Paredes, in questo preciso momento.
Confermo che se Strootman proseguirà nel suo calvario, non scambio i miei centrocampisti coi loro.

Attaccanti. Per me qui non c’è storia. Anche considerando le nostri ali migliori delle loro (e anche io, credimi, su FA ho brutti pensieri), loro hanno un centravanti che sbilancia ogni valutazione. Ci facciamo poco di ali migliori se poi in mezzo abbiamo due salme. Inoltre, loro hanno un bel lotto di giocatori che possono adattarsi a seconde punte in caso di 4-4-2 o 4-3-1-2 (Salah, Ljajic, lo stesso Iturbe), noi avremmo solo Keita adattabile a quel ruolo. Anche l’adattabilità dei giocatori (ancorché tecnicamente peggiori) a più ruoli, qualcosa conta.

Sul discorso che poi alla fine, nonostante tutto, sono arrivati davanti, conterà anche qualcosa che noi avevamo un allenatore nuovo, un modo di giocare nuovo e quasi 30 punti da colmare.
Siamo partiti con un gap troppo ampio da colmare in un colpo solo e con un girone di andata non esaltante. Ma comunque non sono certo io che ritengo di poterlo colmare quest’anno. Purtroppo il centravanti forte l’hanno preso e questo farà la grande differenza tra noi e loro. La roma senza Dzeko per me non è più forte della Lazio. A oggi.
Per cui, a oggi, con queste rose, credo che la roma ci arriverà 8-10 punti davanti ma non credo, se vogliamo basarci sull’effettivo valore delle rose, che abbia scavalcato o affiancato la Juventus. Per me la Juve sta ancora a distanza di sicurezza. Poi, certo, hanno tutto il tempo per suicidarsi (la Juve, intendo). Ma se non si sfascia qualcosa al loro interno e piazzano un altro paio di colpi – e per me lo faranno – rimangono la squadra favorita. E la Juve di Shangai non credo sia la Juve che vedremo già a settembre, altrimenti prenderà gli schiaffi pure dall’Udinese.
Più che altro, sono preoccupanti tutti questi infortuni. Ma anche qui, voglio sperare sia solo un caso e magari ne avranno di meno in autunno. Non eleverei a sistema il fatto che la Juve avrà infortuni necessariamente tutto l’anno perché ne ha avuto tanti in questo luglio/agosto.

Su Inter e Milan, sono molto confuso, ancora.
Anche “mio cuggino” la pensa come te. Paro paro.
Io, invece, non riesco a percepire, allo stato, una concreta differenza. Doppioni e buchi ce li hanno entrambi. Ma hanno anche una bella slot di giocatori forti.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 20 agosto 2015 17:26
cuchillo76, 20/08/2015 16:14:

Partendo dai portieri, istintivamente non mi fido granché di quelli che, ancora giovani, vengono di fatti scaricati dalle squadre di premier di prima fascia. Figuriamoci dall’Arsenal, che culturalmente è più incline delle altre ad aspettare o a tollerare stagioni sbagliate. Ma poi, tra l’altro, avevo capito che neanche a te piacesse. Ma forse ricordo male.



Ricordi bene nel senso che privatamente ci eravamo detti contenti che parta lui titolare al posto di De Sanctis. Ma da parte mia c'era anche della stima per l'odioso abruzzese, che l'anno scorso ha fatto 2-3 errori vistosi ma nel complesso per me è andato meglio di Marchetti. E pure adesso - se dovessimo ragionare su un anno secco e quindi non contasse l'età - me lo prenderei al posto del nostro. Quindi già De Sanctis > Marchetti, Szczesny per quanto non fenomeno non credo sia peggio di Berisha, et voilà che per me sono di poco meglio i loro. Però noi ci abbiamo la variabile Guerrieri: lo dico scherzando ma in realtà sotto sotto un po' ci credo pure.

cuchillo76, 20/08/2015 16:14:

Sul discorso che poi alla fine, nonostante tutto, sono arrivati davanti, conterà anche qualcosa che noi avevamo un allenatore nuovo, un modo di giocare nuovo e quasi 30 punti da colmare in un colpo solo e con un girone di andata non esaltante. Ma comunque non sono certo io che ritengo di poterlo colmare quest’anno. Purtroppo il centravanti forte l’hanno preso e questo farà la grande differenza tra noi e loro. La roma senza Dzeko per me non è più forte della Lazio. A oggi. Per cui, a oggi, con queste rose, credo che la roma ci arriverà 8-10 punti davanti



Il piazzamento della stagione precedente non lo considero una zavorra in vista della successiva, anzi. Senza andare troppo indietro cito due esempi: la prima Juve di Conte, che vinse lo scudetto dopo due settimi posti, e la prima Roma di Garcia che per quasi un girone diede l'impressione di poterlo vincere. Paradossalmente può essere molto più facile ripartire dopo un anno demmerda che confermarsi o addirittura migliorare il livello raggiunto: Garcia l'anno scorso in questo ha fallito, e ho grosse preoccupazioni per il Pioli di quest'anno. L'unico vero handicap in caso di cambio dell'allenatore può essere di natura tattica, ma secondo me è compensato dalla ventata di entusiasmo e di rimotivazione dell'ambiente e della squadra che si porta dietro. Loro dopo il 26 maggio ci hanno dato tipo 30 punti, noi dopo il pessimo 2013-14 siamo comunque finiti dietro una roma non trascendentale pur giocando un ottimo calcio, mettendo in mostra giocatori nuovi e ricompattando l'ambiente. Cioè, insomma, la migliore Lazio dell'era Lotito - che nemmeno aveva le coppe - non è bastata. Alla luce di questo io sarei stato pessimista sul fatto di stargli davanti quest'anno anche se non fosse arrivato Dzeko, perché Pioli si è già giocato l'effetto-novità e perché le coppe ci toglieranno sicuramente qualcosa, spero non troppo.
cuchillo76
00giovedì 20 agosto 2015 17:50
Re:
Mark Lenders (ML), 20/08/2015 17:26:



Alla luce di questo io sarei stato pessimista sul fatto di stargli davanti quest'anno anche se non fosse arrivato Dzeko



Però, io non ho scritto "davanti". Ho scritto che la roma senza Dzeko non è più forte della Lazio. Che tradotto significa che siamo lì, che il campionato si gioca (purtroppo giocherebbe) punto a punto, come nel triennio 2010-'13, in cui poi, alla fine, aldilà dei distacchi a favore dell'una o dell'altra (in un caso addrittura +6 per noi), erano due rose che grosso modo si equivalevano.
Non ho mai pensato, neanche nell'anno del +6, di avere una rosa più forte, in quegli anni.   

Ma sono discorsi di mera accademia, perché a meno che non si spacchi in mille pezzi, Dzeko ce l'hanno e quindi non avremo mai controprove.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 20 agosto 2015 19:14
Un altro paio di cose:

cuchillo76, 20/08/2015 16:14:

Difensori. Beh, qui secondo me partiamo da parametri diversi. La quantità di gol presi non spiegano sempre tutto. Come diceva sempre Sconcerti a fine ’90: “La Fiorentina di Padalino e Firicano ha preso per due anni meno gol del Parma di Thuram e Cannavaro”. Potrei portare come esempio anche la Lazio di Materazzi, quarta miglior difesa per due anni, eppure non disponevamo di difensori dal curriculum memorabile. Dal primo al secondo anno rivoluzionammo una difesa molto poco battuta. Evidentemente l’aver preso pochissimi gol (a forza di 0 a 0 in trasferta e di 1 a 1 in casa) non fece ritenere che Marino, Monti, Piscedda e Gutierrez non potessero essere sostituiti da elementi migliori. Questo per dire che sì, la difesa della roma lo scorso anno ha preso pochi gol e tenuto sicuramente botta, ma ascriverei molti “meriti” più allo svolgimento di tante loro terrificanti partite da pareggio striminzito che non alla qualità dei giocatori là dietro. Per me, a oggi, con quella difesa non vanno da nessuna parte. Per “nessuna parte”, intendo che con questa difesa non possono – sulla carta – partire favoriti rispetto alla Juve. Sono d’accordo sulla sottovalutazione (non certo mia) di Torosidis (che per noi, tra l’altro, sarebbe stato perfetto: ambi-fascia, rendimento, un paio di gol stagionali) che comunque rimane un panchinaro di lusso ma sempre panchinaro, ma non capisco il tanto ottimismo intorno a un giocatore fermo da un anno che ha fatto una grande stagione prima di fermarsi, ma che l’anno precedente i suoi tifosi avrebbero scuoiato vivo a fine stagione. Fosse stato uno dei nostri a rientrare dopo un anno, ci staremmo domandando se sarebbe stato in grado di reggere mezza stagione; di Castan, invece, ne parliamo come di uno che sarà sicuramente quello visto due stagioni fa. Questo, secondo me, è metodologicamente sbagliato, proprio perché a parti invertite non lo avremmo dato come un giocatore ragionevolmente determinante per la stagione. Di Manolas si può ragionevolmente ipotizzare una stagione eguale alla precedente, di Castan no, secondo me. Io mi tengo i miei, per adesso. Anche perché il fuoriclasse io ce l’ho e loro no. E perché ho Basta che, per rendimento offerto da quando è in Italia, non lo scambio praticamente con nessuno in serie A, forse neanche con Lichtsteiner (che negli ultimi due anni è andato calando). Certo, segnasse pure un gol ogni tanto… Confermo. Non scambio tutti i difensori loro coi miei.



In generale c'è del vero in quel che dici, ossia che - in sintesi - la voce "gol subiti" non può esaurire il dibattito sul valore di un reparto difensivo. La roma prende pochi gol perché è una squadra che difende bene nel complesso. Ma questo è un discorso a doppio taglio, perché allora io posso ribattere che realisticamente continuerà a difendere bene di squadra e che quindi anche un supposto peggioramento della difesa verrebbe compensato. Io se fossi Garcia giocherei con Torosidis dietro e Florenzi davanti, guarda che ti dico... E comunque, tornando alle fredde statistiche, 31 gol subiti = seconda difesa del campionato e 54 segnati = ottavo attacco mi parlano di una squadra che aveva nel gol il suo principale problema e che infatti (in attesa del terzino sinistro) ha comprato essenzialmente Dzeko-Salah-Falque. Intendo dire che Sabatini 'sti numeri deve averli presi per buoni, alla fine. Deve aver pensato pure lui che l'anno scorso il culo gliel'ha salvato la difesa, o la fase difensiva chiamiamola come si vuole, e che i 17 punti di ritardo dalla Juve sono stati colpa dell'attacco...


cuchillo76, 20/08/2015 16:14:

non credo, se vogliamo basarci sull’effettivo valore delle rose, che abbia scavalcato o affiancato la Juventus. Per me la Juve sta ancora a distanza di sicurezza. Poi, certo, hanno tutto il tempo per suicidarsi (la Juve, intendo). Ma se non si sfascia qualcosa al loro interno e piazzano un altro paio di colpi – e per me lo faranno – rimangono la squadra favorita. E la Juve di Shangai non credo sia la Juve che vedremo già a settembre, altrimenti prenderà gli schiaffi pure dall’Udinese. Più che altro, sono preoccupanti tutti questi infortuni. Ma anche qui, voglio sperare sia solo un caso e magari ne avranno di meno in autunno. Non eleverei a sistema il fatto che la Juve avrà infortuni necessa griamente tutto l’anno perché ne ha avuto tanti in questo luglio/agosto.



La Juve ha ancora un portiere che tutte le altre si sognano, ha una difesa che già era fortissima e che con Rugani + Alex Sandro (e con la cessione di Ogbonna!) diventa addirittura super, complessivamente potrebbe avere attaccanti più forti di quelli dell'anno scorso ma per me (ci sono ancora due settimane per rimediare) ha pure due buchi grossi come una casa: le manca un regista, perché Marchisio può farlo ma resta preferibilmente un intermedio, e le manca un uomo in grado di legare il centrocampo con l'attacco. Credo che Allegri si sia fissato con l'idea che debba essere un trequartista, mentre io avrei preferito un 10 votato all'attacco com'era Tevez. Ho sperato che lo prendessero loro Jovetic, evidentemente non si sono fidati. Resta il fatto che con questi due buchi a oggi sono meno squadra delle merde, pur avendo bei pezzi di formazione superiori alla loro.

cuchillo76
00venerdì 21 agosto 2015 09:32
La Juve non potrà che colmarli, quei buchi.
Non credo voglia sfidare la sorte. Sono troppo contati lì in mezzo.
E intanto hanno preso Alex Sandro a 25 testoni, mentre di là continua la tarantella su Digne, uno che ha giocato poco e niente in questi ultimi 2 anni.
Comunque, aspettiamo 'sti 10 giorni. Che spero passino in fretta.
Drenai71
00venerdì 21 agosto 2015 10:00
la roma fa le tarantelle perchè può solo prendere giocatori a credito e non tutti sono disponibili a farlo.

sul discorso generale, ci sarebbero molte cose da dire ma aspetto la fine del mercato, per tutti. al momento ad esempio io continuo ad avere grossi dubbi su entrambe le milanesi. e lo stesso napoli sebbene abbia comprato con criterio, mi da una sensazione di ridimensionamento e restart del progetto su basi piu solide (ci copiano) tanto che higuain a me pare fuori posto e al di là delle dichiarazioni di ADL sarebbero ben contenti di salutarlo.
ReflexBlue74
00venerdì 21 agosto 2015 10:39
Aspetto il primo settembre per giudicare. Ci sono ancora troppe operazioni in ballo, alcune sostanziose.

Speravo che Garcia potesse diventare il nostro cavallo di troia (e Montella a spasso non è casuale per me), ma Sabatini con il suo tourbillion frenetico di entrate e uscite sta spostando, per ora, l'attenzione dal corto circuito spogliatoio-allenatore-società e relegando in secondo piano l'ingombrante francese.
Er Matador
00sabato 22 agosto 2015 13:20
Re:
cuchillo76, 20/08/2015 16:14:

Detto che ci vorrebbe subito un bell’intervento d’ErMatador a tranquillizzarmi un po’



Eccomi.   

1) Portieri: cambierei i nostri con chiunque, quindi punto a loro in maniera obbligata.
Marchetti per me non è neppure un estremo difensore di ruolo, essendo il suo repertorio tecnico fermo ai tempi di Cervone e quindi a prima della regola sul retropassaggio.
Berisha avrebbe invece i numeri, ma gli manca ad ogni evidenza la testa a livello di personalità e concentrazione.
Dipendesse da me, Guerrieri partirebbe titolare senza neppure passare dal via: è giovane ma non giovanissimo; è abituato a vincere, sia pure in un contesto diverso rispetto al calcio professionistico; il suo modo di stare in campo – non il suo valore, quello è un altro parametro – ricorda da vicino il prototipo del portiere 3.0, vale a dire Manuel Neuer.
Quanto alla paura di bruciarlo, credo che questo concetto rappresenti una piaga fra le più purulente del nostro calcio: possibile che all'estero si schierino tranquillamente dei 17enni anche ad alti livelli, mentre qui per provare un giovane con 3-4 anni in più serve la giustificazione scritta dei genitori come a scuola?
A far crescere un ragazzo sono soprattutto le responsabilità: Keita si è svegliato col Bayer perché si è trovato sulle spalle il peso dell'attacco in una partita decisiva, non perché Pioli lo ha coccolato in panchina raccomandandogli di mettersi la maglietta della salute.
Tornando in tema, appoggio l'analisi di cuchillo in merito a De Sanctis.
Quanto al codice fiscale polacco, ricordo molto bene il suo debutto con la Nazionale nell'Europeo disputato in casa: tremebondo e concluso con un'espulsione che regalò il posto di titolare al dodicesimo Przemysław Tytoń (per pura curiosità: come lo chiamavano i nonni da piccolo?).
Limiti di personalità e continuità, insomma, a impedire il definitivo decollo nonostante doti discrete: a rigor di logica, sarà più difficile pronunciare il suo nome – per esteso, Wojciech Szczęsny – che fargli gol

2) Difensori: Florenzi e Torodisis, elementi utilissimi nell'economia dell'organico ma inventati come terzini, dove non si conoscono per ora elementi di ruolo affidabili.
Castán, augurandogli ogni bene per la salute personale, ha giocato discretamente e nulla più con due linee chiuse a doppia mandata e un Benatia al fianco: anche in caso di pieno recupero, il Ciani dell'ultima stagione – perché non confermarlo? Perché – se lo porta a spasso con guinzaglio e museruola.
Inoltre è tutto da verificare l'assortimento con Manolas, dato che nessuno dei due sembra portato per una solida guida del reparto: e ricordando che il greco, pur rimanendo un invidiabile prospetto, non ha offerto un rendimento paragonabile a quello del centrale marocchino prima del suo passaggio al Bayern.
Noi dobbiamo sistemare i fattacci nostri sulle fasce, ma de Vrij e Basta valgono mezza squadra loro, non solo la difesa.
Non farei cambio, se non si è capito

3) Strootman ha tutte le potenzialità per diventare l'ago della bilancia, da quel signor giocatore che è, ma il suo recupero fisico non rappresenta l'unica incognita: la squadra è ancora abituata ad averlo in campo o rischia di rigettarlo come un trapianto?
Per me molto dipende dalla vera e propria palla al piede del loro centrocampo: sì, quel Radja Nainggolan di cui molti sottolineano le somiglianze con Vidal (somiglianze peraltro evidenti, ad esempio nella maniera di orinare).
Avete fatto caso a come diversi suoi colleghi nella zona nevralgica del campo, in primis Pjanić, siano letteralmente spariti da quando il suo caotico e arrembante “faso tuto mi” ha monopolizzato il reparto?
Al di là del suo modo di giocare, che in una squadra meno tutelata lo porterebbe alla radiazione, un elemento così disordinato fa parecchio brodo in una formazione senza schemi: ma diventa “una quotidiana guerra con la razionalità” (cit.) nel momento in cui ci si orienta verso una disposizione più organizzata e meno dispersiva.
A me ricorda in un certo senso – e mi scuso con l'uomo per l'accostamento – Javier Zanetti: generoso e onnipresente finché si vuole, ma in una formazione con un gioco degno di tale nome sarebbero emersi soprattutto i suoi limiti tattici, dalle geometrie spesso orizzontali alla quasi ossessione nel portare palla.
E in più c'è il totem – anche come velocità negli spostamenti – De Rossi sempre fra i piedi.
Altro dettaglio: molti fra i nostri vantano ampi margini di miglioramento, mentre a loro rimane l'improbabile speranza di qualche recupero a livelli decorosi.
Il resto è un'accozzaglia di cotti e crudi con pochi elementi spendibili nell'immediato in un contesto di vertice.
Stiano pure così, insomma

4) Attaccanti: vedi portieri. Nelle due aree valiamo un Cesena in annata no: e il fatto che non si sia cominciato da mesi a pianificare nei rispettivi settori dimostra come il calcio, inteso in termini di attualità tecnica, e il mercato di LotiTare rimangano due pianeti le cui orbite si incrociano in modo sporadico e casuale.
Sugli esterni partiamo dalla migliore coppia da titolare del torneo e da seconde linee su cui è il caso di riflettere.
Loro partivano da giocatori inconsistenti sulla lunga distanza e hanno aggiunto il peggiore sotto questo profilo, vale a dire Salah.
Trovo ingiusto il paragone di ML col nostro Felipe: a entrambi sono state prese le misure dopo un periodo di fuochi d'artificio, senza dubbio.
Ma il brasiliano ha continuato a fornire due-tre giocate potenzialmente decisive a partita – se a trasformarle in tiri e gol provvedono gli eredi Capocchiano non è colpa sua – e un grande apporto in quantità, comprensivo di recuperi da manuale del mediano come a Bergamo su Cigarini, sbagliando di netto solo l'ultima gara a Napoli.
L'egiziano, al contrario, è completamente sparito, lasciando il campo a due ipotesi.
O è rientrato nei ranghi, dimostrandosi un giocatore normalissimo anche nel meno competitivo campionato italiano.
O ha tirato i remi in barca pensando al mercato e alla stagione successiva, il che dimostrerebbe la professionalità di un preservativo bucato e una testa con la quale nel calcio non si va da nessuna parte.
In entrambi casi, costituisce uno spauracchio solo per la bruttezza.
Džeko, vincitore dello scudetto con un club non proprio habitué come il Wolfsburg, era un signor centravanti completo e duttile.
E uno così verrebbe cacciato dal City per la disperazione, tipo Podolski all'Arsenal, per mandarlo a svernare nella serie C del football europeo?
Le voci ricorrenti su altri top player sfioriti, tipo Radamel Falcao, dimostra che la xxxx si è costruita una solida nomea come fesso cui rifilare la mercanzia di qualche rigattiere disonesto: quando sono ancora in piena attività, singoli di quel calibro si ricordano dell'esistenza di quella fogna solo per svuotarvi un 7-1.
Si dirà: anche Tévez sembrava in disarmo quando abbandonò i Citizens, e questo non gli ha impedito di diventare lo splendido mattatore ammirato a Torino.
Ma in Piemonte ha trovato un tecnico protagonista di un capolavoro nel ricostruirlo e una società di stampo prussiano sul piano disciplinare.
Laddove il bosniaco approda alla corte di un nevrotico col pulsante di espulsione già attivato sotto il sedere, una città con molte più tentazioni e un ambiente in cui – parola di una persona seria come Rudi Völler – non si può lavorare.
Di più: Carlitos partiva motivatissimo per il desiderio di riconquistare la Nazionale, dalla quale era stato giubilato con ignominia dopo l'errore dal dischetto contro l'Uruguay nella Coppa America disputata in casa.
La Bosnia può mettere sul tavolo una cifra tecnica degnissima, ma quanto a stimoli non va molto oltre il piacere di giocare con Lulić.
Noi siamo da allarme rosso, ma in termini di confronto con loro anche qui la pistola può rimanere nel cassetto

5) Altri competitor per il primo posto? Credo che la Juventus, a dispetto di un delicatissimo ricambio, rimanga difficile da raggiungere.
Certo, ha perso in un solo colpo tutti i jolly in grado di risolvere partite e punti decisivi, senza i quali lo scorso torneo avrebbe preso meno rapidamente la piega per noi così rassicurante.
Deve fare i conti col secondo anno di Allegri, nel quale il tecnico tenta spesso di strafare con scelte troppo personali e talvolta controproducenti.
E ha verosimilmente già sbagliato un acquisto determinante con Khedira, formidabile centrocampista moderno ma fisicamente alla frutta.
Ma chi può approfittarne?
Un Milan probabile fra le prime tre, grazie alle motivazioni e al valore aggiunto portati dal tecnico, ma cui servirebbero una quindicina di rinforzi per trasformare il Catanzaro dello scorso anno in una realtà di vertice?
I loro ridicoli cugini, flop annunciato dal cui organico non si ricava un undici con un capo e una coda neanche scomodando Karpov e Kasparov?
Il Napoli Soccer parte con un profilo basso e scarsi proclami, un po' come i loro concittadini dopo il 26 maggio; senza la zavorra Benítez, l'allenatore che ha tolto più punti alla rosa a disposizione; con un tecnico dalla notevole capacità di lavorare.
Ammesso che il buon Sarri regga la pressione, basterà per colmare un divario apparso come una condanna a morte, soprattutto nelle gare decisive?

6) Una riflessione su xxxx-Juventus: siamo sicuri di voler auspicare una Caporetto per gli abusivi?
Qualche stagione fa, un tecnico il cui rapporto con l'ambiente si era ormai concluso ricevette il benservito dai bianconeri dopo una disfatta e proprio alla seconda giornata.
Sembrava la premessa di uno spettacolo per noi piacevole: invece dei Felipe Melo e Diego di quel pomeriggio non rimase neppure l'ombra.
Mentre l'arrivo in panchina di un mediocre cacciato a pedate da Torino – in quel caso con un accanimento vergognoso nei confronti dell'uomo, va detto – rese necessario l'intervento di San Pazzini affinché la stagione dei Grandi Spaventi rimanesse solo tale.
Mettiamo ranocchione negli scomodissimi panni di mister homportamenti e un altro probabile perdente di successo come Montella in quelli del macellaretto: ne vale la pena?
O non è preferibile un “quattro e a casa” che li mandi definitivamente in orbita, per loro la premessa delle più cocenti delusioni?

7) Un motivo di seria preoccupazione, giusto per tenerci un po' di suspence?
La coincidenza con l'Anno Giubilare, ultimi precedenti datati 1983 e 2000, cui fanno da modesti ma fastidiosi corollari il probabile addio dell'altro Francesco e, più sullo sfondo, la chimera stadio di proprietà.
Il rischio è che la Juventus, dopo quattro scudetti e in cambio di qualche prebenda magari targata Unicredit, accetti di farsi da parte.
Solo così si ci sarebbe da tremare: con la modalità light, limitata ai già scandalosi aiuti arbitrali e ad avversari compiacenti che però non includono le rivali dirette, non vincerebbero neanche un campionato a cui partecipano da soli


Mark Lenders (ML)
00sabato 22 agosto 2015 14:06
Er Matador, 22/08/2015 13:20:


Dipendesse da me, Guerrieri partirebbe titolare senza neppure passare dal via: è giovane ma non giovanissimo; è abituato a vincere, sia pure in un contesto diverso rispetto al calcio professionistico; il suo modo di stare in campo – non il suo valore, quello è un altro parametro – ricorda da vicino il prototipo del portiere 3.0, vale a dire Manuel Neuer.
Quanto alla paura di bruciarlo, credo che questo concetto rappresenti una piaga fra le più purulente del nostro calcio: possibile che all'estero si schierino tranquillamente dei 17enni anche ad alti livelli, mentre qui per provare un giovane con 3-4 anni in più serve la giustificazione scritta dei genitori come a scuola?
A far crescere un ragazzo sono soprattutto le responsabilità: Keita si è svegliato col Bayer perché si è trovato sulle spalle il peso dell'attacco in una partita decisiva, non perché Pioli lo ha coccolato in panchina raccomandandogli di mettersi la maglietta della salute.



Questo è da scolpire nella pietra, proprio.


Er Matador, 22/08/2015 13:20:


Per me molto dipende dalla vera e propria palla al piede del loro centrocampo: sì, quel Radja Nainggolan di cui molti sottolineano le somiglianze con Vidal (somiglianze peraltro evidenti, ad esempio nella maniera di orinare).
Avete fatto caso a come diversi suoi colleghi nella zona nevralgica del campo, in primis Pjanić, siano letteralmente spariti da quando il suo caotico e arrembante “faso tuto mi” ha monopolizzato il reparto?
Al di là del suo modo di giocare, che in una squadra meno tutelata lo porterebbe alla radiazione, un elemento così disordinato fa parecchio brodo in una formazione senza schemi: ma diventa “una quotidiana guerra con la razionalità” (cit.) nel momento in cui ci si orienta verso una disposizione più organizzata e meno dispersiva.
A me ricorda in un certo senso – e mi scuso con l'uomo per l'accostamento – Javier Zanetti: generoso e onnipresente finché si vuole, ma in una formazione con un gioco degno di tale nome sarebbero emersi soprattutto i suoi limiti tattici, dalle geometrie spesso orizzontali alla quasi ossessione nel portare palla.
E in più c'è il totem – anche come velocità negli spostamenti – De Rossi sempre fra i piedi.



Pjanic non è sparito da quando c'è Nainggolan, Pjanic è sempre stato - e spero sempre sarà - un mezzo giocatore. Buono per i calci di punizione (se Totti glieli lascia) e per 5-6 partite all'anno, quasi sempre poco significative, con cui si fa il nome e poi va a rubare quando si tratta di firmare o rinnovare contratti. De Rossi ha avuto un unico sussulto nell'ultimo lustro ed è stato quando accanto aveva Strootman, che come tutti i grandi giocatori ha il pregio migliorare le prestazioni di chi gli gioca accanto. Ciò premesso, il pur disordinato Nainggolan è una benedizione per loro, altro che palla al piede. Ed è anche un leader carismatico calato in una squadra storicamente priva di personalità. Morale: quando gli salterà un legamento sarà sempre troppo tardi.


Er Matador, 22/08/2015 13:20:


Trovo ingiusto il paragone di ML col nostro Felipe: a entrambi sono state prese le misure dopo un periodo di fuochi d'artificio, senza dubbio.
Ma il brasiliano ha continuato a fornire due-tre giocate potenzialmente decisive a partita – se a trasformarle in tiri e gol provvedono gli eredi Capocchiano non è colpa sua – e un grande apporto in quantità, comprensivo di recuperi da manuale del mediano come a Bergamo su Cigarini, sbagliando di netto solo l'ultima gara a Napoli.



Quand'è stato l'ultimo gol di Felipe Anderson? Giuro che non me lo ricordo. Quello di testa col Verona? Quand'è stata l'ultima volta che ci è andato vicino? Vicino sul serio, non valgono i passaggi al portiere come quello nel recupero col Leverkusen. Insomma, belli i recuperi, belli gli assist, ma se giochi attaccante io pretendo di misurarti soprattutto col numero di gol che segni. E da questo punto di vista sia Anderson che Salah si sono sgonfiati dopo una decina di partite da fenomeni.


PS: Intanto domani il playmaker della Juve sarà Padoin. Auguri...
cuchillo76
00sabato 22 agosto 2015 23:41
La Lazio vince, la roma stecca a Verona...
...Ma la più grande boccata d'ossigeno è il post stagionale di Er Matador sulla roma...;

(Devo dire che lo scorso anno ci aveva visto lungo assai. Spero che il nostro si ripeta...)
Mark Lenders (ML)
00domenica 23 agosto 2015 01:04
Molto molto molto importante questo mezzo passo falso iniziale. Ottime notizie (per noi) da Castan, che m'è parso lontano da quello che aveva iniziato la stagione scorsa, da Nainggolan, che oggi è stato tra i peggiori (spero che possa sedersi sul rinnovo milionario), da Gervinho che è sembrato quello dell'anno scorso e non quello di due anni fa e da Salah, forse troppo punta per fare quel che gli chiede Garcia. Pessime notizie da Dzeko, che ha fatto la differenza da solo e che per poco non gliel'ha fatta vincere: meno male che Pjanic non é stato fortunato al tiro. Resta il fatto che pur avendo subito atleticamente il Verona per un'ora hanno concesso relativamente poco e che in mezz'ora potevano tranquillamente ribaltarla. È fondamentale che non vincano con la Juve.
cuchillo76
00domenica 23 agosto 2015 01:15
Se perdono, però, c'è veramente il rischio di un nuovo 2009-'10.
Immagina, veramente, che ciompions si dimetta e arrivi un nuovo macellaretto...

Come disse tuo padre a Bergamo: e se fosse meglio un pareggio che alimenti illusioni?
Er Matador
00domenica 23 agosto 2015 11:18
Impressioni simili, ma leggermente più confortanti, rispetto a quelle di Mark:

1) il codice fiscale ha dimostrato una buona reattività, ma non molto di più: la definizione di "miracoli" per respinte su tiri centrali - quindi dovute, per essere chiari - meglio lasciarla a certi commentatori

2) Raramente mi è capitata una difesa più squinternata di quella schierata al Bentegodi.
Il doppio terzino adattato ha reso meno del previsto in fase di spinta e compromesso il meccanismo delle diagonali in fase difensiva.
Valga per tutte l'azione del gol, con un taglio alle spalle quasi amatoriale.
Protagonista in negativo il citato Castán, ma la vera nota negativa viene da Manolas: isterico, bolso, scherzato a ripetizione da Toni come se il modenese avesse una quindicina d'anni in meno anziché in più, protagonista di un autoincartamento difensivo - la palla persa al limite che ha mandato al tiro Hallfreðsson - inimmaginabile anche per un giocatore coinvolto nel Totonero

3) Centrocampo deficitario in fase di contenimento, con l'ostiense a passeggiare come sulla spiaggia di casa.
Confermo l'osservazione su Nainggolan, spompato come un Sansone cojone cui il taglio della cresta gialla, con la quale aveva deturpato il panorama dello scorso torneo, ha tolto le energie.
Meglio nel finale in coincidenza col calo del Verona, il contraccolpo dell'immediato pareggio - colpevole Rafael, per il resto abbastanza puntuale - e soprattutto l'ingresso in campo di S. Keita: di cui ha beneficiato anche Pjanić, sin lì nullo, diventando il più pericoloso al tiro.
Ribadisco la mia impressione: il bosniaco vale qualcosa se ha vicino qualcuno in grado di ragionare, altrimenti sparisce

4) In stato comatoso l'attacco: Salah capirà con calma per che squadra gioca e in quale porta deve tirare.
Ieri lo si è sentito nominare solo perché il telecronista di Rai Italia ha chiamato più volte in quel modo - con l'accento sull'ultima, intendo - il veronese Jacopo Sala.
Gervinho ha tentato qualche accelerazione delle sue, che ormai i difensori conoscono meglio delle rispettive mogli.
Niente di che Džeko: a parte la debordante fisicità che ha richiesto raddoppi di marcatura a ciclo continuo, è sembrato un corpo estraneo alla manovra.
Cercato in velocità (!) o come semplice sponda senza mai sfruttarlo per dare profondità, a un certo punto dev'essersi stancato e ha tentato la soluzione di forza in solitaria: discreto sinistro dal limite, nulla di eccezionale.
Quasi inesistente sulle palle alte, anche perché l'intesa coi compagni sui cross e nei movimenti in area è ancora un'ipotesi: a dirla tutta, sui pochi palloni giocabili ha saltato in maniera goffa e scoordinata.
Una sorta di Tore André Flo, insomma, con equivoci promettenti sul modo migliore per utilizzarlo.
Oltre a S. Keita, gli altri cambi hanno immesso sul terreno di gioco Ibarbo e Iago Falque.
Del primo si è accorto solo il compilatore del tabellino; il secondo, l'anno scorso imprevedibile esterno-trequartista con frequenti inserimenti in zona gol, si è immalinconito sulla sinistra sfornando cross dozzinali per poi sparire dal match.
In pratica un'antologia dei peggiori spezzoni di Keita, ovviamente Balde Diao, sotto la gestione Pioli

5) Quanto sopra chiama in causa ranocchione, il cui volto tirato e diafano in panchina ha ricordato quello di Cruijff nel periodo in cui ebbe problemi di salute.
Non gli sto augurando nulla, intendiamoci: ma la sensazione è che la tensione parossistica innescata anche dalle sue incaute dichiarazioni si stia mangiando, dopo la lucidità nelle scelte, anche l'interessato.
Seriamente, se non se ne va dalla Capitale rischia un crollo fisico e nervoso di quelli pesanti
Mark Lenders (ML)
00domenica 23 agosto 2015 19:45
Questa Juve (lo si era visto anche in Supercoppa) è tecnicamente scarsa in mezzo e in avanti. Solo Dybala ha un po' acceso la luce, ma quel coglione di Allegri ha pensato di tenerlo fuori un'ora per far giocare quell'incommensurabile sega di Coman. Davvero illuminante, poi, la regia di Padoin. O comprano Gundogan o non sarà né Draxler né Cuadrado a salvarli.
cuchillo76
00lunedì 24 agosto 2015 10:39
Sconfitta che mi preoccupa perché non meritata, complessivamente.
Siamo stati abituati, in tutti questi anni, a vedere la Juve sconfitta in partite dove obiettivamente lo aveva meritato - eccezion fatta per Genoa-Juve dello scorso anno, dove però prese gol all'ultimo secondo per troppa voglia di vincerla - o dove comunque, pur non meritandolo per occasioni da gol avute, l'aveva persa per troppa sufficienza.

Ecco, ieri è stata una sconfitta di diversa qualità.
Ieri, facendo un paragone, sembrava di vedere Juve-Chievo o Juve-Sassuolo dello scorso anno, partite bloccate con rischi nulli, con un'occasione ogni quarto d'ora ma poi perfezionate dal colpo del campione (entrambe le volte Pogba nelle partite citate).

Ieri, appunto, la sensazione è che in campo non ci fosse qualcuno in grado di tirar fuori il classico coniglio.

Assenze davvero tante (ci metto anche Alex Sandro e Cuadrado) ma non sufficienti a giustificare una sconfitta casalinga contro l'Udinese.

Avrei - e di gran lunga - preferito la classica partita male approcciata in cui non la prendi mai. Invece, ciò che mi ha destato preoccupazione è che la Juve ha anche giocato discretamente, non ha certo perso per supponenza.
Purtroppo, le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Padoin e Pereyra (quest'ultimo un buonissimo giocatore ma non è certo Vidal sotto porta...).
Capitolo Mandžukić. Mortacci sua. Sei palle in area e colpite tutte demmerda.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 24 agosto 2015 11:03
Alla Juve mancano piedi buoni in mezzo, problema che né Alex Sandro né Cuadrado risolveranno.
Su Milan e Napoli abbiamo già capito di non poter contare, ma per me non è stata una sorpresa.
La Fiorentina, come quasi tutte quelle che hanno vinto, non la considero per lo scudetto.
Importante, invece, la vittoria dell'Inter. Potenzialmente addirittura capace di orientare la stagione.
Ad ogni modo, se parliamo solo di prestazioni, l'esordio delle merde ne esce rivalutato.
Drenai71
00lunedì 24 agosto 2015 11:14
a me l'inter nonostante la vittoria continua a non convincere per niente. hanno piu o meno sistemato la difesa, ma non hanno un briciolo di creatività in mezzo, faranno sempre una fatica boia contro chiunque gli lasci l'iniziativa. la vittoria di ieri è frutto esclusiamente di una disattenzione assurda quando ormai la partita era finita, è meritata per l'assedio in superiorità numerica ma fino all'espulsione non avevano cavato un ragno dal buco.

oltretutto io non capisco perchè cerchino un esterno da 433 (o 4231) come perisic. hanno jovetic e hernanes che sono gli unici a potersi inventare qualcosa e col 433 li castri. io capisco che mancini voglia un pò di gioco sullee fasce, al momento inesistente, ma dovrebbe trovare il modo di farlo senza sacrificare i pochi talenti che ha.


paradossalmente problemi simili per me li ha la roma. che aveva un'identità con totti e gervinho, non a caso garcia con un centravanti vero non ci ha mai capito nulla in questi anni. dzeko è piu forte di destro ovviamente, ma i problemi sono gli stessi, gervinho diventa inutile, e salah è una punta che in un modulo a una sola punta faticherà sempre.
o lo fai giocare da prima punta (ma allora che senso ha dzeko) o giochi a 2 punte cambiando completamente modulo.

in definitiva, secondo me sia l'inter che la roma dovrebbero cercare un centrocampista (la roma ce l'avrebbe ma mi pare di capire che non si sa manco se giocherà di nuovo a pallone) e invece cercano tutt'altro.

il milan conferma quello che pensavo, e il napoli si è trasformato in una provinciale di lusso con a rimorchio il corpo estraneo higuain. tra l'altro anche a napoli c'è un problema tattico secondo me (dovrebbe giocare hamsik dietro le punte con un centrocampista in piu e uno solo fra insigne, mertens e callejon, uno va ceduto).

cuchillo76
00lunedì 24 agosto 2015 12:18
Più che altro, nei primi 45 minuti l'unica occasione dell'Inter è stato un tiro da fuori di Kondogbia facilmente parato da Sportiello e l'occasione più rotonda ce l'ha avuta a inizio gara l'Atalanta con Gomez.
Hanno creato di più nel secondo tempo ma la sensazione è che senza l'ingenuità di Carmona non sarebbe finita così.

Però non c'è dubbio che una vittoria del genere possa essere un gran bel volano, come il gol di De Rossi a Livorno due anni fa.
Drenai71
00lunedì 24 agosto 2015 12:24
psicologicamente senz'altro, ma quella roma tatticamente era un meccanismo perfetto. che poi sulle ali dell'entusiasmo rese ancora di piu, ma le basi c'erano, era tutto al posto giusto.

invece questa inter, se pure andasse in fiducia, per me resta un mistero. non capisco ancora che tipo di squadra abbia in mente mancini.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 24 agosto 2015 12:26
L'Inter è un'altra squadra incompleta e sono d'accordo che sia carente soprattutto in mezzo al campo, pure lei. Però ha un portiere, ha una difesa centrale, ha dei terzini (Montoya-Santon-Nagatomo) che non saranno il massimo ma non sono certo il problema, ha una coppia d'attacco (Icardi-Jovetic) che sulla carta è la più forte della Serie A e ha un allenatore. Voglio dire che è sulla strada giusta. Magari non sarà per quest'anno, ma la stanno ricostruendo bene, secondo me. Niente a che vedere col Milan che ha buttato fantastiliardi per giocatori medi se non mediocri (a parte l'ottimo Bacca) e che credo farà fatica a qualificarsi per l'Europa League. Cioè, se non sarà Juve e se vogliamo che non sia roma all'Inter tocca attaccarcisi. Che se mi devo attacccare a Napoli, Milan o Fiorentina piuttosto m'attacco alla Lazio, davvero.
ReflexBlue74
00lunedì 24 agosto 2015 12:26
Onestamente il Napoli non mi ha fatto una brutta impressione. Sta assimilando i principi di Sarri e ho visto una buona partecipazione. In difesa soffrono ancora, soprattutto a causa dei singoli. C'era un possibile rigore su Sansone -ammonito inspiegabilmente per simulazione- che ha uccellato Albiol in una riproposizione a basso costo del duello tra Messi e Jerome Boateng nella famosa semifinale di CL.
cuchillo76
00lunedì 24 agosto 2015 12:41
Re:
Drenai71, 24/08/2015 12:24:

psicologicamente senz'altro, ma quella roma tatticamente era un meccanismo perfetto. che poi sulle ali dell'entusiasmo rese ancora di piu, ma le basi c'erano, era tutto al posto giusto. invece questa inter, se pure andasse in fiducia, per me resta un mistero. non capisco ancora che tipo di squadra abbia in mente mancini.



Però, onestamente, i primi tempi di Livorno-roma (non lo vidi perché c'era la contemporaneità con la Lazio) e roma-Verona (lo vidi), tutto lasciava ipotizzare ma non una squadra pronta per qualcosa di più di un quarto-quinto posto, forse terzo nel caso in cui etc. etc.

Non c'era la sensazione FORTE di una squadra pronta per lottare per il titolo, che invece (almeno io) ebbi per la Juve di Conte dopo l'esordio col Parma.

Vedremo, comunque.
A volte se si sblocca il dato psicologico, il dato tecnico può andare di conseguenza.
Drenai71
00lunedì 24 agosto 2015 12:43
il napoli non ha fatto una brutta impressione se lo consideriamo una squadra di medio livello. ha cercato di giocarsela, ci poteva stare il pareggio, tutto giusto, ma di fronte aveva il sassuolo. voglio dire, se il target del napoli è giocarsela alla pari col sassuolo allora ok.


quanto all'inter mica ho detto che è scarsa, solo non ci vedo un'idea chiara. per come la vedo io l'inter dovrebbe lasciar stare l'attacco che con 2 punte piu hernanes va piu che bene e prendere un centrocampista che sappia creare gioco.
spiegatemi voi perchè:

icardi
jovetic perisic

dovrebbe essere meglio di:

jovetic icardi
hernanes

perchè io non lo capisco.

e per inciso, forse la tua era una battuta ma effettivamente per me non è che l'inter abbia piu possibilità di scudetto di noi, forse volendo considerare l'assenza di coppe tiè, ma come fiducia sulla qualità della squadra per me siamo lì.

se la juve completa la squadra io la vedo ancora davanti, ma ad oggi individuare un'alternativa realmente credibile è molto difficile.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 24 agosto 2015 13:06
Re:
Drenai71, 24/08/2015 12:43:

il napoli non ha fatto una brutta impressione se lo consideriamo una squadra di medio livello. ha cercato di giocarsela, ci poteva stare il pareggio, tutto giusto, ma di fronte aveva il sassuolo. voglio dire, se il target del napoli è giocarsela alla pari col sassuolo allora ok. quanto all'inter mica ho detto che è scarsa, solo non ci vedo un'idea chiara. per come la vedo io l'inter dovrebbe lasciar stare l'attacco che con 2 punte piu hernanes va piu che bene e prendere un centrocampista che sappia creare gioco. spiegatemi voi perchè: icardi jovetic perisic dovrebbe essere meglio di: jovetic icardi hernanes perchè io non lo capisco. e per inciso, forse la tua era una battuta ma effettivamente per me non è che l'inter abbia piu possibilità di scudetto di noi, forse volendo considerare l'assenza di coppe tiè, ma come fiducia sulla qualità della squadra per me siamo lì. se la juve completa la squadra io la vedo ancora davanti, ma ad oggi individuare un'alternativa realmente credibile è molto difficile.



Totalmente d'accordo sul Napoli e anche sulle necessità dell'Inter, compresa la non necessità di Perisic.
Quanto alle possibilità di scudetto nostre e loro, invece: 1) avere o non avere le coppe temo che faccia tutta la differenza del mondo per squadre la cui coperta è corta; 2) l'ambiente Inter, magari con molta presunzione, ci crede davvero; l'ambiente Lazio non ci crederebbe neppure se fossimo in testa a novembre o secondi a gennaio, vedansi all'uopo i precedenti dell'ultimo lustro.
pizzeman
00lunedì 24 agosto 2015 13:33
Vedendo ieri tutti i centrocampi della serie A c'è l'imbarazzo della scelta.
l'inter con medel che imposta, il milan con bertolacci e dejong, aspettando godot montolivo, la juve che, con fuori marchisio e khedira, schiera padoin, la roma con de rossi e naingolann.
Non c'è una squadra che riesca a fare gioco, solo gente che corre.
E quindi emergono le due squadre che hanno un regista di livello internazionale. Noi e la viola. Chiaramente finchè biglia e borja valero ce la fanno. Mentre il napoli, con valdifiori, non va da nessuna parte.
Appena i livelli atletici si ripristineranno le cose forse cambieranno, ma la poca qualità dei centrocampi della serie A è imbarazzante.
In tutto questo se il Milan prendesse un costruttore di gioco direbbe la sua, ma sono impegnati a prendere balotelli, bah...
cuchillo76
00lunedì 24 agosto 2015 14:04
Ma infatti io non escludo un assalto del Milan a Biglia.
E già la voce era circolata nelle settimane scorse.
Guardate se non si profila un nuovo 2002...

Io Biglia per 25 milioni lo avrei dato via, perché ritengo che quando si è troppo condizionati da un giocatore, QUEL giocatore non può essere totalmente inaffidabile da un punto di vista fisico.
Pirlo che è Pirlo, se ne avesse giocate 3 sì e 1 no nel triennio di Conte, col kaiser che avrebbero fatto 90 punti di media a campionato.
Ma ora sarebbe troppo tardi.
Ora non si dà via per nessun motivo.
pizzeman
00lunedì 24 agosto 2015 14:12
Il milan con Biglia, ma anche con un Borja Valero in forma, diventa una seria candidata allo scudetto.
Ma Lotito Biglia non glielo vende.
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