FERRERO: Casomai il rispetto dovuto ad un altro webmaster IN VISITA A CASA TUA è molto maggiore di un qualunque insulto da un sito che manco frequenti.
Tu scrivi: "Se dici che Oswald che uccide da solo è impossibile, per conto mio dai una notizia falsa."
Peccato che ai tempi tu non sia riuscito a smontare il mio ragionamento. Te lo riposto, come l'ho riassunto nei commenti all'articolo stesso che tu hai avuto la grazia di citare, per coloro che non hai voluto indirizzare alla pagine originalei, qui sul forum.
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I passaggi essenziali del ragionamento sono i seguenti:
1 - Il filmato di Zapruder, che riprende tutte le fasi dell'attentato senza mai interrompere la ripresa, permette di scandire con relativa precisione la distanza temporale fra i diversi momenti che si possono osservare. In altre parole, poichè la cinepresa viaggia a velocità costante (18,4 fot./sec.), ci fornisce un accurato cronometro di tutto ciò che accade davanti all'obiettivo, da quando l'auto di Kennedy svolta sotto il Book Depository, fino a quando scompare accelerando sotto il cavalcavia.
2 - L'arco di tempo che ci interessa è di circa 8 secondi, e parte dall'ultimo fotogramma nel quale abbiamo la certezza che nessun colpo sia stato ancora sparato (Kennedy sorride al pubblico, prima di scomparire momentaneamente dietro al cartello stradale), fino al fotogramma in cui la testa di Kennedy esplode drammaticamente in una nuvola di sangue.
3 - Sparare tre colpi in 8 secondi, con il tipo di fucile attribuito a Oswald (un Mannlicher-Carcano semi-automatico, con espulsione del bossolo e ricarica manuali), è molto difficile, ma rimane teoricamente fattibile. Spararne quattro invece è assolutamente da escludere per chiunque. Bisogna quindi risolvere l'intero assassinio con un massimo di tre colpi.
4 - I dati oggettivi da far quadrare sono questi:
a) Una ferita alla gola di Kennedy.
b) Un ferita al torace del Gov. Connally (che gli siede davanti), in cui la pallottola fuoriesce dal petto, gli trapassa il polso, e si pianta nella coscia.
c) Una ferita alla testa di Kennedy (il colpo mortale)
5 - Usando i fotogrammi di Zapruder come unità di tempo, ci si accorge subito che la reazione di Kennedy (che si porta le mani al collo) è troppo vicina alla smorfia di dolore di Connally, colpito a sua volta, perchè chiunque abbia potuto ricaricare e sparare due volte in quel lasso di tempo. Se si escludono quindi altri tiratori, diventa necessario ipotizzare che sia stato lo stesso proiettile a colpire prima Kennedy e poi Connally. (Nasce così la famosa teoria del "proiettile magico").
6 - Sempre usando i fotogrammi come riferimento temporale, vediamo che il colpo alla testa di Kennedy, quello mortale, avviene ad una distanza di tempo sufficiente - anche se risicata - dalla smorfia di Connally per aver potuto nel frattempo ricaricare e sparare un secondo colpo, per cui si potrebbbe anche risolvere il teorema con due proiettili soltanto.
7 - C'è però un piccolo problema: ad un certo punto della sparatoria - non si sa esattamente quando - un certo James Tague, che sta osservando il corteo dall'imbocco del sottopassaggio (sta in piedi sotto l'arcata centrale), viene colpito al volto da una scheggia di proiettile, o molto più probabilmente da una scheggia di cemento staccatasi dal marciapiede accanto a lui, che risulterà essere stato colpito da un proiettile.
Quale dei due, esattamente?
7a) Quello che ha colpito Kennedy alla testa risulterà essere esploso in mille frammenti al suo interno, per cui non si può ipotizzare che la scheggia che ha colpito il marciapiede accanto a Tague sia stata originata da questo sparo (nè da uno sparo seguente, visto che il tempo di ricarica ritrova la macchina che già si infila nel sottopassaggio, accanto a quello dove si trova Tague).
7b) Mentre lo sparo precedente, il "magic biullet", è rimasto impiantato nella coscia di Connally, e siccome fra i due spari non c'è il tempo materiale per averne effettuato un terzo, questo va necessariamente collocato all'inizio della sequenza, prima ancora che Kennedy venga colpito al collo.
7c) A sua volta, il tempo di ricarica del Carcano impone in questo caso di retrocedere il primo sparo almeno fino al punto in cui la limousine di Kennedy si trova ancora sotto la finestra di Oswald, prima di scomparire alla sua vista, momentaneamente oscurata dalla quercia sottostante.
8 - Siamo quindo obbligati a pensare che un colpo sparato da Oswald praticamente in verticale (quando la limo è sotto di lui), abbia clamorosamente mancato il bersaglio, e sia andato in qualche modo a scheggiare il marciapiede accanto a Tague, che si trova a circa ottanta metri di distanza, e con una angolazione, rispetto al presunto tiro, di una quarantina di gradi almeno. Escludendo quindi un errore di mira così plateale, l'unico modo per giustificare quella scheggiatura del marciapiede è di supporre che sia intervenuta una deviazione da parte di un ramo della quercia, che abbia improvvisamente ostruito la vista di Oswald a causa di un colpo di vento.
9 - Pur concedendo che un ramo sufficientemente tenero da ondeggiare al vento sia anche così robusto da non spezzarsi all'impatto di un proiettile che viaggia a oltre 600 Km./h, deviandolo invece in maniera sostanziale, resta il fatto che i proiettili del Carcano fossero tutti camiciati (ricoperti di rame), mentre le analisi del marciapiede colpito hanno escluso la presenza di rame, confermando invece quella del piombo/antimonio (ovvero di un proiettile senza copertura già all'origine, oppure scamiciatosi durante il percorso).
10 - Gli esperti di balistica però escludono categoricamente che un proiettile di quel tipo possa scamiciarsi per il semplice impatto con un ramo. Ecco come si arriva a sostenere che non esista una sola teoria valida che permetta di ipotizzare che Oswald abbia ucciso Kennedy da solo, mentre il tutto diventerebbe spiegabile aggiungendo almeno un secondo tiratore, in un punto diverso di Dealey Plaza.
CONCLUSIONE: Oswald NON può aver ucciso Kennedy (da solo), non perchè "non è facile ricaricare e sparare con il Carcano tre volte in otto secondi", ma perchè l'unica sequenza possibile in quegli otto secondi gli impone di aver sparato un proiettile che sarebbe stato deviato da un ramo della quercia sottostante, perdendo la camiciatura prima di raggiungere il marciapiede accanto a Tague. E QUESTO E' assolutamente da escludere, per i motivi suddetti.
Come dicevamo all'inizio, l'ipotesi "Oswald assassino unico" in realtà non è mai esistita.
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E pensare che alla fine del ragionamento avevo pure scritto: "Provate ad andare a raccontare queste cose su un sito che difende la versione ufficiale, e vedrete il tipo di polverone che riescono a sollevare di fronte ad un ragionamento così semplice e lineare. Sempre a proposito di Occam."
Preveggenza? Conoscenza del pollame nostrano?
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Tutto il resto, caro Federico, è soltanto bla bla bla.
Nel commento avevo scritto 600 Km./H., mentre nel riguardare le note ho visto che erano 600 mt./sec. No avendo ancora corretto il commento sul mio sito, lascio per ciorrettezza l'errore anche qui. ma se non avessi scritto queste righe ti saresti aggrappato a quello invece di provare una volta per tutte a smomtare il ragionamento. E se per caso volessi di colpo "passare" alla tesi del terzio colpo( a parte la vergogna che provo per te) ricorda che Kennedy davanti a sè aveva il vetro della macchina, che non mi risulta sia stato trapassato da nulla di solido. E il "dent" sulla cromatura superiore (lo vedi che avevo studiato, al tempo?) è troppo in alto per giustificare una deviazione di una scheggia verso il marciapiede, che sta notoriamente a livello del suolo.
[Modificato da mazzucco3 02/11/2006 0.38]