La scoperta di una storia misteriosa

AlucardK
00martedì 10 agosto 2010 15:33
Commune de Milàn
Premessa:
Cerco di scrivere nel modo più correto possibile, tuttavia l'italiano non è la mia madre lingua, perciò perdonatemi se vedete in giro degli errori grammaticali.
Infine, ho letto un bel po' di aar per farmi un'idea e prendere degli spunti prima di iniziare a fare il mio, di conseguenza ci saranno sicuramente delle somiglianze con le altre, quindi scusatemi se trovate che sia banale. In fondo questo è il mio primo aar in stile "racconto" e il secondo aar in tutta la mia vita XD

La fazione giocante è il Commune de Milàn.
Versione del gioco è Bellum Crucis 6.0 con minimod BrancAI
Difficoltà sono alte per tutti e due parametri.



Il TG:Durante gli scavi fatti in un cantiere, alcuni lavoratori sono venuti a sapere che quella zona forse si tratta di un sito archeologico, così hanno subito informato ai superiori e chiesto l'intervento degli esperti.
Archeologi:In effetti sotto queste terre ci sono un vero e proprio "tesoro imperiale", tra cui il più importante, i "Diari Imperiali", un blocco di libri che raccontano una parte della storia che non avevamo una documentazione storia ufficiale.
Il Giornalista: Questo è quello che sappiamo per il momento. Da oggi in poi mandiamo in onda un'edizione straordinaria che ci approfondisce i misteriosi contenuti di questi Diari.

Lo storico:Questi Diari Imperiali servivano per insegnare ai familiari imperiali e ai generali dell'esercito in modo che possano imparare le grandi gesta dei loro antenati e che possano essere utili per coloro che governano nel loro tempo. Come si può capire, solo colui che era destinato ad essere la guida suprema del paese ad avere il diritto di scrivere in questi Diari, ma in realtà la tradizione di annotare gli fatti negli appositi libri, detti appunto Diari, nasce già quando l'Impero Milanesi era ancora un piccolo città-stato, un Comune. Tutto inizio nel 1155, anno in cui l'Imperatore tedesco Federcio I il Barbarossa, accolto la richiesta dei paesi circonstanti del comune di Milano quali, Lodi, Como e Pavia per limitare la progressiva espansione dei Visconti e soprattutto colpito dall'ambizione di voler controllare anche la penisola italica, scese nella Piemonete con un esercito d'elitè, ma è stato sconfitto dagli abitanti di Asti, accortosi del pericolo che minaccia all'Italia, decisero di restare uniti fino all'ultimo e sperare che il Dio sia dalla loro parte per contrastare la potenza dell'Impero...



Anno 1155


Il Signore di Milano Ottone Visconti:...Volete che sia stato il coraggio dimostrato dai piemontesi o l'ira di Dio per punire le pretese dell'Imperatore, ma una volta che rimette in sesto, sono certamente sicuro che scenderà di nuovo nell'Italia per ottenere la sua vendetta e fare un altro passo per il suo progetto di Impero Universale. Dobbiamo rinforzarci in tutti i campi in modo da trovarci pronti per la prossima discesa.
Il concilio:Hmm...continuate il vostro discorso.
Il Signore di Milano:Secondo me come la politica interna adotterei una linea commercialistica in modo da migliorare le finanze del paese, in fondo il denaro è la base di ogni altra cosa ai tempi di guerra.
Nel campo militare dobbiamo espandere i nostri domini fino a controllare il centro-nord dell'Italia in modo da avere una forte base d'appoggio militare. Le prime due città da sottomettere sono la Repubblica di Genova e la Repubblica di Bologna, queste due città avendo sbocchi sul mare ci favorisce anche il commercio del paese.
Invece nella politica estera abbiamo bisogno di creare, possibilmente, una coalizzazione nell'Italia, da soli non possiamo fare molto, ma restando uniti con le altre potenze italiche possiamo sconfiggere ogni nemico più potente di noi.

Il concilio:Va bene, ci fidiamo ancora una volta in lei, ma si ricordi che abbiamo già rischiato di essere annietato, quindi non possiamo più commettere nessun tipo di errore.

Il Signore di Milano lo sa benissimo che anche un minimo errore può essere fatale per il suo paese.

Il Signore di Milano:Convocatemi subito i comandati della casata, il mercante Merisi, il cardinale Da Pirovano.
Il segretario:Subito mio Signore.




I comandanti:Si mio Signore?
Il Signore di Milano:Eccovi, vi ho chiamato perchè ho delle importanti compiti da assegnarvi.
Console Della Torre, sei il migliore generale della nostra fazione, quindi ti affido il compito di difendere la fortezza di Lugano, finchè abbiamo Lugano, è difficile che l'Imperatore possa penetrare nella Lombardia.

Il Console:Mio Signore, ma se l'Imperatore decidesse di scendere prima in Piemonte o in Veneto?
Il Signore di Milano:Non succederà perchè ha già capito quanto potesse essere difficile espugnare l'Asti, mentre a est c'è la Repubblica di Venezia, che può contare un eventuale appoggio dell'Impero Ungherese poichè se la Repubblica di Venzia sia in pericolo non è sicuramente un vantaggio per gli ungheresi.

Mentre a lei, comandante Pirovano, le affido il compito di sottomettere la Repubblica di Genova, invece per la Repubblica di Bologna ci penso io personalmente.
Infine a te, mio figliolo, dovrai restare a Milano durante la nostra assenza, ho la sensazione che il concilio ha ancora dei dubbi su di me, proprio adesso lasciare la nostra capitale senza un governatore non è il caso.



Il Signore di Milano:Cardinale, le mando come missionario nella terra dell'impero d'oriente, come ben sa, quelle terre sono pieni di ortodossi, eretici e pagani, un aumento della fede cattolica in quella zona renderà felice il Santo Padre e inoltre aumenterà di certo la sua reputazione.
Cardinale Oberto da Pirovano:Mio Signore, se mi permettete vorrei restare un po' al monastero di Brescia, di là posso trovare delle persone giuste da aiutarmi per questa missione.
Il Signore di Milano:Va bene, ma faccia presto.


Il Signore di Milano:Merisi, penso che lei sappia che il nostro paese ha bisogno di tanti denaro da investire sia nelle strutture sia nel reclutare nuovi soldati. La vostra compagnia è il più importante del paese, quindi le mando in Toscana alla ricerca di nuovi rotti commerciali.
Ah mi mandi per favore l'ambasciatore di Corte.
Gaio Mario1
00martedì 10 agosto 2010 17:51
Bella Cronaca!!!! nn ti preocupare degli errori non c'è ne sono tanti e la cronaca si legge bene lo stesso!
AlucardK
00martedì 10 agosto 2010 18:08
Grazie, c'è stato però un errore di cronaca XD, mi sono accorto solo adesso che in realtà è Ottono Visconti che resta a milano perchè ritiene che il concilio gli riserva ancora qualche sorpresa(infatti lo dimostrerò nello prox paragrafo), mentre il figlio, Ruggiero Visconti che va alla conquista di bologna.
Ma purtroppo è passato troppo tempo per poter modificare il msg ç_ç
Qualche mod che mi possa aiutare plz? :P
Keirosophos
00mercoledì 18 agosto 2010 19:44
Aspetto il seguito! [SM=x1140522]
Imperatore I
00giovedì 19 agosto 2010 08:49
Bella cronaca!
arn90
00venerdì 20 agosto 2010 19:45
cronaca molto interessante [SM=x1140522]
AlucardK
00sabato 21 agosto 2010 10:04
scusate, sono inaspettatamente in vacanza o.O, cmq torno fra circa una settimana e riprendo la cronaca :=)

PS. non importa per il primo msg, ho ricominciato la campagna ritenendo di poter fare meglio all'inizio u.u :P :D
Andersonville
00domenica 22 agosto 2010 01:34
Bella!Anche se un libro non basterebbe :)
AlucardK
00giovedì 14 ottobre 2010 16:54


Federico Rosso: Mio Signore, mi avete chiamato?
Signore Visconti: Si, ho dei importantissimi compiti da assegnarle. Come ben sa, il nostro paese è circondato dai potenti imperi, abbiamo bisogno di consolidare diploticamente le relazioni con gli altri paesi mentre cerchiamo di rinforzarci. Per questo motivo, come prima cosa, cerchi di ottenere delle alleanze presso i nostri fratelli italici. Poi si ricordi di stringere un'alleanza anche col Papà, averlo al nostro affianco significa giusticare le nostre azioni, se anche il Papa è al nostro favore, nulla può fermarci.
Per il momento è tutto, può preparare al lungo viaggio che le attende. Mi rendo conto che è un compito molto difficile da compiere, ma se riuscirà ad ottenere il successo, sono sicuro che otterrà un posto nel Concilio. Le auguro buona fortuna.

Federico Rosso: Grazie Signore, spero di non deludere le sue aspettative.


E così nei due anni successivi i Milanesi sono riusciti a convincere i Veneziani, i Pisani e i Normanni a stare dalla loro parte. Ma l'appoggio più importante è dato dal Papato, il quale teme per una prossima spedizione dall'Imperatore, quindi cerca di formare una lega anti-impero per prevenire ogni inconvenienza. Ma in cambio è stato ceduto l'accesso militare da parte dei Milanesi al Papa.
Dopo aver nominato ufficialmente il Console Jacopo come il Conte di Ticino e il proprio figlio Ruggero in qualità del governatore di Milano, partì insieme al comandante Algisio Pirovano alla conquista rispettivamente del Comune di Bologna e della Repubblica di Genova. Il comune di Bologna è governato dal podestà Giacomo di Canossa, il quale appena venuto a conoscenza dell'avanzata dei milanesi decise di scendere in diplomazia, ma il Signore Ottone non si fa impietosire, così prima che il sole tramonta il controllo della città passò alle mani dei milanesi. Il giorno seguente, la stessa sorte è toccata alla Genova.



Nei giorni successivi delle due vittorie si conseguono altri episodi piacevoli come il matrimonio tra Ruggero Visconti e Tommasina Mondello. A Genova un cittadino ha trovato casualmente un oggetto molto particolare, il Sacro Catino, e ha donato questo prezioso oggetto al governatore Algisio Pirovano in segno della sua ottima gestione della città. Il cardinale Oberto da Pirovano nel frattempo ha condannato l'eretico Arnaldo da Brescia, un riformatore religioso molto pericoloso per la chiesa cattolica e per questo ha guadagnato un posto nel concilio. Infine il mercante Ludovico Merisi è riuscito a estromettere dagli affari un mercante straniero di nome Guido Bruno.




Dopo un periodo di riposo per i nostri comandanti, il Signore Ottone riprende la sua politica espansionistica sottomettendo prima il Comune di Verona, poi il Ducato di Asti. Quest'ultimo è stato un episodio molto singolare, perchè dopo la conquista di Verona da parte dei milanesi, il duca di Asti della famiglia Solaro aveva deciso di unire al Comune di Milano convinto che fosse la scelta migliore per i suoi cittadini. Ma purtroppo non tutti sono della stessa idea, così Solaro viene accusato come traditore del paese e c'è stato un colpo di stato da parte del generale Claudio, ma tutto è stato invano, per la conquista della città è stato inviato il Console Jacopo e il comandante Pirovano e non hanno mostrato pietà per nessuno...



Ora quasi tutto il nord italia, eccetto la Venezia, è sotto il controllo del Signore di Milano, il quale sa bene che adesso deve cercare di consolidare i paesi neoconquistati, perciò dà l'ordine di costruire luoghi religiosi, strutture di culto e soprattutto di commercio per il benessere del popolo, del suo popolo.
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