La realtà inventata...

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Knight 01
00martedì 14 giugno 2005 14:07
Il fatto che la realtà nella quale viviamo sia solo una parte di una realtà molto più vasta, profonda ed essenzialmente "non localizzata", rappresenta un'ipotesi sempre più accreditata presso i fisici di tutto il mondo, anche se la resistenza dei fisici classici e legati agli schematismi di una fisica ancora Vittoriana è tuttora dura ed arroccata nella difesa del suo modello localizzato.E' plausibile il concetto di realtà "non-locale" per una concezione radicalmente nuova dell'universo e di noi stessi.
Tale approfondimento ci dimostrerà che, lungi dal trattare puri e semplici divagazioni teoriche, esiste una vasta messe di esperimenti scientifici condotti da eminenti scienziati i quali hanno prodotto incredibili dimostrazioni della nostra sostanziale connessione con una "Super-Mente", o Mente Unica.
Uomini, animali e piante possiedono una mente non localizzata e questo significa che una gran quantità di eventi, che non sappiamo ancora spiegarci con i parametri classici della fisica e della scienza, sono in realtà la semplice manifestazione di ciò che "veramente" siamo noi e di ciò che è la posizione di ogni mente nell'universo: la tessera di un immenso puzzle in cui l'informazione viaggia oltre la velocità della luce ed ogni limite classico, come spazio e tempo, non hanno più alcun senso.
Esiste, ad esempio, il Teorema di Bell, che postula l'immutabile correlazione delle particelle, indipendentemente dalla distanza che le separa. Se esse subiscono una "modifica" o alterazione di stato si tratta di un'esperienza assolutamente immediata e condivisa, senza alcun limite considerato razionalmente dal nostro modello di realtà.
«In sintonia con il Teorema di Bell è anche il modello della Mente Universale del fisico Henry Margenau: egli lo ipotizza completamente non materiale e non localizzato nello spazio e nel tempo. Possiamo anche aggiungere la teoria della Mente Una di Erwin Schródinger anch'essa decisamente non localistica ed altre ancora che esamineremo. Tutte queste tesi parlano di un mondo dietro le quinte che è al di là della realtà degli oggetti e delle persone. Alla base dei fenomeni quali le menti separate, individuali, c'è un'unità fondamentale che è primaria. Il Teorema di Bell è importante perché fornisce una potenziale convalida al concetto di una basilare unità sotto forma di prove matematiche e dati sperimentali.
Herbert dichiara: "Il Teorema di Bell richiede che la nostra conoscenza in materia quantistica sia non localizzata e collegata istantaneamente a qualsiasi cosa con cui sia venuta in precedenza in contatto."»
Squote alle fondamenta, in modo molto convincente e a livello della vita quotidiana, il presupposto di una realtà localizzata.... una varietà di esperimenti non possono essere spiegati in termini di menti che agiscono in modo localizzato: menti limitate al presente e confinate a singoli cervelli. Particolarmente stimolanti e affascinanti sono gli esperimenti sulla percezione a distanza, che sono stati replicati da altri laboratori indipendenti. In questi esperimenti, un "mittente" con sede fissa cerca di trasmettere un messaggio a un "ricevente" che si trova a distanza anche di circa diecimila chilometri; l'informazione ricevuta viene registrata a mezzo computer. Non solo si è dimostrato possibile trasmettere l'informazione in modi tali da dimostrare che la misura della separazione spaziale è irrilevante, ma a volte addirittura il ricevente "ottiene" l'informazione fino a tre giorni prima del suo invio. In un mondo localizzato questi eventi non sarebbero possibili. Simili esperimenti lasciano intravedere il tipo di realtà tratteggiata nel Teorema di Bell, un mondo non localizzato in cui alcuni mutamenti possono essere trasmessi in modi che sono non mediati, intatti e immediati, anzi addirittura ancora più rapidi che "immediati": addirittura prima che qualcosa sia avvenuto.»
Dunque, addirittura un aggancio possibile con il fenomeno della premonizione, fenomeno che può tranquillamente uscire dall'ambito misterioso e "magico" in cui è finora stato incluso per far parte, invece, di un modello radicalmente diverso della nostra realtà.
Il laboratorio per lo studio delle anomalie dell'università di Princeton dimostra scientificamente l'esistenza di telecinesi e precognizione in base all'analisi matematica-statistica di una decade di esperimenti. E, dieci anni di esperimenti non sono pochi!
Fonte performance trading.

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