La poesia a scuola

fil0diseta
sabato 14 dicembre 2013 08:33
consiglio la lettura e la visione ai seguenti link

la poesia a scuola

a che serve la poesia


(stato della discussione: Aperta) [SM=g8120]
ggiacinto
sabato 14 dicembre 2013 11:25
Grazie Fabella, ho seguito tutti i video, molto interessante capire come la poesia possa trovare un senso unico in ognuno di noi, ed essere, in linea parallela, assoluta in quanto fine a se stessa.
Si libera così delle forme già previste, supposizioni che vogliono in qualche modo definirla. L'unico timore che sembra appartenerci, vedi il silenzio di questi ultimi mesi(correggimi se sbaglio), è che possa sostituirsi alle opere materiali della vita di cui l'uomo è missionario, ma credo sia solo una scelta capire dove e come
ci sentiamo concretamente vivi.

[SM=x2823269]

lastrega65
domenica 15 dicembre 2013 12:36
VADO A LEGGERE
fabella
lunedì 16 dicembre 2013 09:40
il fatto è che ci sto facendo un pensierino. è possibile anche che non ne venga a una, non so. ma dico, visto che non sono di certo il tipo che finalizza il tempo speso per la poesia a pubblicare libri o a mettermi in mostra, mi esporrei volentieri per essere utile a qualcuno, piuttosto. sono stata felicissima di esserlo stata qui, per qualcuno di voi e di poterlo forse essere ancora. ma trovo che chi davvero ha bisogno di noi, dei poeti, di che sappia esprimere in un certo modo i valori la vita, sono i bambini, i ragazzi. lo dicevo a sebastiano su fb... a loro dobbiamo parlare. perché parlare ai giovani, potrebbe già essere troppo tardi. ecco perché trovo inutile far circolare la poesia solo tra gli addetti ai lavori. trovo che rimanga inerte, che non svegli nulla. e visto che è inarrivabile poterla diffondere con un best seller, tanto vale muoversi in prima persona. andare a contatto coi ragazzi. e se si ha un libro pubblicato o qualche premio nel cassetto, usarlo come presentazione per poter entrare nelle scuole con un'abilità che risulta consolidata.

quindi, questo articolo, nella sua complessità mi ha portata a sintetizzare la semplicità, invece, di quello che si potrebbe fare, con gli strumenti che ognuno di noi ha in possesso.

già mi era capitato con il disegno. avevo portato nelle scuole elementari l'analisi del ritratto, dalla costruzione vera e propria del disegno, all'esposizione prima orale o poi scritta dei contenuti psicologici dell'opera finale, attraverso quello che aveva spinto i bambini a scegliere il loro soggetto. fino al confronto tra disegno adulto e infantile, con una mostra collettiva che comprendeva i due filoni.

perché non poterlo fare con la poesia. forse in un ambito superiore, tipo in un liceo... penso che avrei anche le strade aperte, per realizzare un progetto di questo tipo... e anche tante, tante idee per impostare la cosa nel migliore dei modi. devo solo fare i conti con la mia dedizione assoluta alla famiglia... togliere un peliiiino ad essa, per dedicare qualche ora la settimana a mettere in pratica questa mia pensata...

al di là del fatto che ci penserò molto seriamente, il mio desiderio è che possa pensarci anche qualcuno di voi, soprattutto i poeti in fermento (tra serate, reading, incontri tra persone sempre selezionate), di prendere in considerazione di fare un salto fuori e portare un raggio, anche dove potrebbe essere molto necessario.

ma il discorso può continuare [SM=g8335]
garofano a.
lunedì 16 dicembre 2013 10:03
Re:
fabella, 16/12/2013 09:40:

il fatto è che ci sto facendo un pensierino. è possibile anche che non ne venga a una, non so. ma dico, visto che non sono di certo il tipo che finalizza il tempo speso per la poesia a pubblicare libri o a mettermi in mostra, mi esporrei volentieri per essere utile a qualcuno, piuttosto. sono stata felicissima di esserlo stata qui, per qualcuno di voi e di poterlo forse essere ancora. ma trovo che chi davvero ha bisogno di noi, dei poeti, di che sappia esprimere in un certo modo i valori la vita, sono i bambini, i ragazzi. lo dicevo a sebastiano su fb... a loro dobbiamo parlare. perché parlare ai giovani, potrebbe già essere troppo tardi. ecco perché trovo inutile far circolare la poesia solo tra gli addetti ai lavori. trovo che rimanga inerte, che non svegli nulla. e visto che è inarrivabile poterla diffondere con un best seller, tanto vale muoversi in prima persona. andare a contatto coi ragazzi. e se si ha un libro pubblicato o qualche premio nel cassetto, usarlo come presentazione per poter entrare nelle scuole con un'abilità che risulta consolidata.

quindi, questo articolo, nella sua complessità mi ha portata a sintetizzare la semplicità, invece, di quello che si potrebbe fare, con gli strumenti che ognuno di noi ha in possesso.

già mi era capitato con il disegno. avevo portato nelle scuole elementari l'analisi del ritratto, dalla costruzione vera e propria del disegno, all'esposizione prima orale o poi scritta dei contenuti psicologici dell'opera finale, attraverso quello che aveva spinto i bambini a scegliere il loro soggetto. fino al confronto tra disegno adulto e infantile, con una mostra collettiva che comprendeva i due filoni.

perché non poterlo fare con la poesia. forse in un ambito superiore, tipo in un liceo... penso che avrei anche le strade aperte, per realizzare un progetto di questo tipo... e anche tante, tante idee per impostare la cosa nel migliore dei modi. devo solo fare i conti con la mia dedizione assoluta alla famiglia... togliere un peliiiino ad essa, per dedicare qualche ora la settimana a mettere in pratica questa mia pensata...

al di là del fatto che ci penserò molto seriamente, il mio desiderio è che possa pensarci anche qualcuno di voi, soprattutto i poeti in fermento (tra serate, reading, incontri tra persone sempre selezionate), di prendere in considerazione di fare un salto fuori e portare un raggio, anche dove potrebbe essere molto necessario.

ma il discorso può continuare [SM=g8335]



Non posso che essere d'accordo con te , io l'ho fatto con l'informatica, eravamo un gruppo di Linux, e portavamo il nostro sapere a bambini e anziani, certo non è arte ma so cosa vuol dire far uscire il proprio sapere verso gli altri con piacere.
In questo caso non penso di essere all'altezza , non so ancora neanche commentare, ma se riuscissi , mi piacerebbe.

Un saluto Pino [SM=g2829702]




fabella
lunedì 16 dicembre 2013 10:06
Re:
ggiacinto, 14/12/2013 11:25:

Grazie Fabella, ho seguito tutti i video, molto interessante capire come la poesia possa trovare un senso unico in ognuno di noi, ed essere, in linea parallela, assoluta in quanto fine a se stessa.
Si libera così delle forme già previste, supposizioni che vogliono in qualche modo definirla. L'unico timore che sembra appartenerci, vedi il silenzio di questi ultimi mesi(correggimi se sbaglio), è che possa sostituirsi alle opere materiali della vita di cui l'uomo è missionario, ma credo sia solo una scelta capire dove e come
ci sentiamo concretamente vivi.

[SM=x2823269]





sì, hai intuito perfettamente la causa del mio silenzio... per continuare a scrivere ed interessarmi di poesia, sentendomi concretamente viva... devo proprio trovare la formula di renderla "un'opera materiale"... vedi che mixando le tue parole ho ottenuto la sintesi del mio pensiero. per me, non sono il libro o la lettura che rendono la poesia un'opera materiale, tanto meno la partecipazione ai concorsi. quando hai fatto tutto questo, a chi sei servito, se non alla tua vanità? e alle case editrici magari LOL

secondo me, non è questa la strada per comunicare la propria parola

la mia sofferenza sta nel trovare la vera strada, se no mi si rivolta contro il peso dell'inutilità, del tempo sprecato... e preferisco scegliere di non aver più niente a che fare con la poesia.

lo so, sono parole un po' crude, ma ormai... è quello che penso

grazie a te ggiacinto [SM=g2834784]

fabella
lunedì 16 dicembre 2013 10:49
Re: Re:
garofano a., 16/12/2013 10:03:



In questo caso non penso di essere all'altezza, non so ancora neanche commentare, ma se riuscissi, mi piacerebbe.

Un saluto Pino [SM=g2829702]







ciao Pino. scrivevamo contemporaneamente ed ho chiuso senza vedere il tuo intervento.


sono felice di trovarti d'accordo con me, soprattutto grazie ad un'esperienza personale.

tu hai un percorso molto bene avviato, per costruirti a poco a poco tutte le basi per imparare a commentare e fare tutto quello che vorrai, un domani. inoltre la tua elasticità, la tua generosità consentiranno del buono da trasmenttere. tutto a suo tempo...

[SM=g7831]



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