La parola a Ezra Pound - Atti di un processo alle parole

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†MoOnRiL†
00lunedì 30 maggio 2005 17:19
Tesoro mio, ma un pò più lunga questa pagina web non potevi scovarla? [SM=x216506]
E chi ha il tempo e la pazienza di leggersela tutta? [SM=x216520]

PS: comunque, quando si apre un topic, si usa anche fare un'introduzione dell'argomento (anche per invogliare gli altri a seguirti [SM=g27761] )
9
00lunedì 30 maggio 2005 23:27
In effetti hai ragione, non è brevissima... tant'è vero che ho dovuto mettere il link alla pagina web anziché fare copia-incolla, perché non entrava... Ed è anche vero che avrei dovuto, magari, parlare pure un po' di 'sto Ezra Pound, altrimenti chi legge non capisce...
Certo, spiegare bene chi è significherebbe scrivere un post grosso quanto quello iniziale...

Comunque, per ora basti sapere che Ezra Pound era un poeta americano, vissuto tra le due guerre, che si distingue per aver elaborato una teoria economica che prevedeva la distribuzione equa delle ricchezze e l'abolizione dell'usura: una teoria che si avvicinava molto al modello di economia corporativista del fascismo italiano, e che ha fatto sì che Pound diventasse un sostenitore degli ideali fascisti.
E proprio per le sue idee, Pound alla fine della seconda guerra mondiale viene processato da un tribunale americano, con l'accusa (infondata) di tradimento verso il suo Paese (il processo è il tema dell'opera teatrale che ho postato in principio); alla fine, vista l'impossibilità di condannarlo per le sue opinioni, il tribunale decide di imprigionarlo lo stesso, dichiarando che egli è incapace di intendere e di volere.

Quindi, il tema del post è questo. Leggendo fino alla fine l'opera teatrale di cui sopra, sorge una domanda, che dovrebbe far riflettere: può un uomo essere osteggiato al punto da imprigionarlo per infermità mentale, semplicemente perché ha delle idee "contro"?
Pensateci bene, BENE, su, e rispondete sinceramente.

Saluti
S.
†MoOnRiL†
00martedì 31 maggio 2005 09:18
Sapevo che era un poeta americano e non so perché, il suo nome mi fa venire in mente Vizzy (forse perché ne ha parlato durante una lezione, non so...[SM=x216517] ).
Però non immaginavo sostenesse gli ideali fascisti: a dire il vero, non pensavo neppure che avesse a che fare con la politica (tanto meno con l'economia). Ti posso dire che quando avrò tempo -il che vuol dire non prima di una ventina di giorni(-_-) -comincerò a darmi una scorsa al link.
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