La mia vacanza in Carnia

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pierole1
00mercoledì 14 settembre 2011 01:10

Da più di un anno avevo nel cassetto il “progetto Mangart”, il bel montagnone Italo-Sloveno che offre una bella e remunerativa salita dal versante sloveno in un ambiente grandioso, ma 1200 Km tra andata e ritorno mi parevano eccessivi per togliermi una voglia,così ho dovuto attendere l’occasione propizia : una breve vacanza con mia figlia Francesca desiderosa di conoscere la Carnia. Naturalmente equa distribuzione tra bici ed escursioni a piedi con unico vincolo il Mangart. E così mercoledì 7 partenza con bici e bagagli alla volta di Ravascletto, località strategica, con l’intento di fare il giorno successivo il giro del Mangart, ma al mattino, visto il tempo non entusiasmante per un giro lungo e in quota decido di tentare subito lo Zoncolan e mentre Francesca va a Timau a visitare il museo della grande guerra io scendo ad Ovaro e dopo un’ora di riscaldamento provo a vedere che effetto fa il Kaiser a quattro anni dalla “prima volta” .Tranquillo fino a Liaris e poi :

"La porta dell’inferno”



“Ogne viltà convien che qui sia morta” come recita il Sommo Poeta ( la foto non rende giustizia al primo drittone)Rispetto a quattro anni fa ho faticato di più pur avendo un rapporto leggermente più agile 34x28 contro il 39x30 di allora, ma andando di testa e controllando bene il ritmo( più basso possibile) non ho avuto “insane tentazioni” giungendo indenne al bivio per malga Pozof. Tempo nuvoloso, quindi ideale, ambiente bello, superato da tre ciclisti uno dei quali pareva avesse un motorino. Lungo la salita ho notato nei brevi sprazzi di lucidità scritte sull’asfalto “dai gatto” o simili con annesse orme di gatto. Forse si riferivano a Gattove?

Foto di vetta d’obbligo (un po’ suonato col casco sulle ventitre)

Al pomeriggio gita in auto a Sauris per un assaggio del pregiato prosciutto crudo locale e rientro da Sella di Razzo (bella salita) e val Pesarina.
Venerdì giornata dedicata al museo all’aperto della grande guerra al Pal piccolo . Da passo Monte Croce Carnico si raggiunge col “sentiero degli alpini” in poco meno di due ore la vetta del Pal piccolo dove le trincee e le postazioni italiane ed austriache, restaurate e rese percorribili si fronteggiano a non più di cento metri di distanza. Passare in quei cunicoli dove migliaia di giovani di varie nazionalità hanno sofferto pene indicibili non può non far riflettere sulla mostruosità ed inutilità della guerra.
Sabato, giornata splendida, finalmente il Mangart. Partenza da Resiutta in val Resia , Francesca mi precederà in auto attendendomi ogni tanto fino a Bovec. I primi km sono piacevolissimi, la strada bella e tranquilla è costeggiata dalle acque azzurre del torrente Resia ma dopo 10 Km superato il bivio per Stolvizza inizia a salire verso Sella Carnizza, salita tutt’altro che facile nei quattro Km finali: pendenze degne delle più dure salite per più di due km abbondanti (un drittone particolarmente impegnativo) un breve tratto a tornanti più potabile ed un finale ancora scoppiettante. Il tutto immerso in una bella e fresca faggeta (ancora fresco, buttavo un occhio per scorgere qualche fungo…) Appena scollinato si esce dalla faggeta



Stavoli



Da Sella Carnizza discesa su strada stretta e non sempre buona a Uccea e al confine sloveno , nuova salita leggera di un paio di Km e discesa veloce fino a Zaga, valle dell’Isonzo dove purtroppo termina la quiete. Auto e soprattutto motociclette saranno adesso la costante del percorso fino in vetta al Mangart.
A Bovec mangio qualcosa, poco purtroppo , saluto Francesca che rientra in Italia da passo Predil e mi attenderà a Resiutta e risalgo verso Log Pod Mangartom dove inizia la salita per passo Predil e per il Mangart. La strada termina sulla sella tra il Mangart a destra e il rilievo di sinistra

Il Mangart da Log Pod Mangartom



Il vero inizio della salita uscendo dal paese, km 4 del grafico del sito.



La salita è sempre impegnativa e in 5/6 Km porta in vista di passo Predil e dopo un ponte, a destra, l’indicazione per il Mangart Km 11,7. L’inizio è abbastanza deciso e nei primi due Km ci sono le pendenze più accentuate per poi alternare tratti un po’ più tranquilli a tratti più tosti.

La strada



Ci sono gallerie, alcune lunghe ma dritte, all’uscita dell’ultima alcuni metri di acciottolato piuttosto grossolano cui segue una buona pendenza, il finale è tranquillo. Il panorama è davvero grandioso, sono quasi 1500 mt di dislivello dal fondovalle e la corona di montagne è magnifica, unico fastidio il traffico auto e moto a volontà, forse sarebbe meglio evitare il fine settimana.

Il Mangart dal termine salita.
La salita termina con un anello circolare a senso unico che arriva a pochi metri dalla cresta di confine con l’Italia.Gran panorama.

I laghi di Fusine



La discesa verso passo Predil è di nuovo all’insegna del traffico automotociclistico, ma appena superato il passo ritorna la quiete.

Il bel lago di Predil



Da li a Sella Nevea rimangono alcuni saliscendi ma l’aver mangiato un solo piccolo panino a Bovec e non aver più bevuto dalla cima del Mangart mi provocano una leggera crisetta così arrivando a Sella Nevea neanche vengo tentato dalla deviazione molto ambiziosa per l’altopiano del Montasio. “Oggi ho già dato” mi sono detto. Coca Cola a Sella Nevea e giù per la val Raccolana a Chiusaforte e a Resiutta per una buona birra artigianale in perfetto orario con Francesca. In totale 117 Km di grande soddisfazione motociclette a parte.
Domenica ,ultimo giorno, gita a passo e lago Volaia sopra Forni Avoltri, bella camminata di un paio d’ore sotto il Monte Coglians e lunedì ritono. Ma come si fa a venir via da Ravascletto senza il Crostis ? C’ero già stato due anni fa ma per la bellezza della salita e per la curiosità di percorrere la panoramica delle vette che andava soddisfatta, di buon mattino raggiungo Tualis e la vetta del Crostis . Alle otto del mattino non c’è molta gente da quelle parti è così la salita è filata via nel silenzio assoluto, un’atmosfera fantastica rotta solo dai duri Km finali che mi hanno piuttosto impegnato.

Malga Chiadinas



Una breve discesa asfaltata e inizia la panoramica delle vette



pensavo di trovare un fondo un po’ più compatto ma evidentemente tre mesi di passaggi di auto e moto hanno sgretolato il composto predisposto per il Giro visibile ancora a piccoli pezzi. Il fondo comunque è buono e senza buche e al momento è assolutamente percorribile.

Protezioni, un gran lavoro


Un tratto di panoramica



Verso la fine migliora



Ed ecco la “famigerata” discesa


E’ molto tecnica, ma come altre affrontate dai corridori professionisti, è molto più problematica per noi, la strada è molto stretta e molte curve sono cieche e se si incrocia un’auto possono esserci dei problemi. Ho sentito parlare di istituire un senso unico.
Rientrato a Ravascletto doccia veloce e 600 km di auto per ritornare alla base. Cinque giorni pieni.

Viva gli Alpini





[SM=g27985] [SM=g27985] [SM=g27985]
gnaldi
00mercoledì 14 settembre 2011 07:24
Grane bel giro, gran bei posti. Bravissimo.
Riguardo all'ultima foto (il cappello da alpino): qui a Bergamo si è
appena concluso la manifestazione di zona con un sacco di penne nere
per le strade (anche se ovviamente meno che per la manifestazione
nazionale).
Crazy Rider
00mercoledì 14 settembre 2011 07:27
Complimenti, bella... gita, e fruttuosa. E foto degne del racconto.
Resta_in_sella
00mercoledì 14 settembre 2011 08:02
Roba per palati fini!

I passi sloveni attraversano ambienti magnifici, come risulta dalle tue foto e come ho avuto modo di descrivere qualche tempo fa.

Ma attaccarci anche Crostis e ZOncolan...beh
è da Standing Ovation
CaSe63
00mercoledì 14 settembre 2011 08:16
Accidenti, che programmino!! Applausi scroscianti!! [SM=g28002] [SM=g28002]
P.S.: ma io e te non abbiamo un programmino in sospeso? O sbaglio? [SM=g27988]
SuperIannellus
00mercoledì 14 settembre 2011 08:20
Giù il cappello! Bella selezione di salite e belle foto!
Jack.ciclista
00mercoledì 14 settembre 2011 08:25
Belle pedalate, bei posti, bei racconti !
walter.rancati
00mercoledì 14 settembre 2011 10:02
Re:
pierole1, 14/09/2011 01.10:



Il vero inizio della salita uscendo dal paese, km 4 del grafico del sito.







E' una delle foto più belle che abbia mai visto, FANTASTICO
CiclistaperCaso@
00mercoledì 14 settembre 2011 12:03

I paesaggi ritratti nelle fotografie sono STUPENDI !!!

Un gran bel giro Piero. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao

Giorgio
GattoVe
00mercoledì 14 settembre 2011 13:36
Ho fatto proprio quel giro sul Mangart,ma non ho foto.
Mi prenderò le tue!!
Complimenti,è uno splendido giro!
ceemo
00mercoledì 14 settembre 2011 14:22
Sono posti che non conosco ciclisticamente e attirano molto anche me. Soprattutto Mangart e Montasio.
E questi ottimi fotoracconti ciclistici non fanno che aumentare la voglia di andarci.
Bravo!!


gise-go.
00mercoledì 14 settembre 2011 21:25
...non ti tiri indietro nemmeno tu a quanto leggo [SM=g27988]
Complimenti [SM=g28002] per i mostri che hai scalato, per le foto e per il racconto. Sono posti che non conosco.
Vedo23
00venerdì 16 settembre 2011 15:33
Grande Piero!!!
Direi proprio una bellissima vacanza!! [SM=g28002]
Prova magari a convincere tua figlia ad iniziare a pedalare assieme a te: di certo le faresti conoscere un'infinità di posti fantasici!

Giorgio
grigua
00domenica 18 settembre 2011 22:27

Grande Piero! Rispondo solo adesso perché volevo prendermi tutto il tempo per gustarmi le tue foto e il tuo racconto: infatti non mi sbagliavo!

[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

fricius
00sabato 24 settembre 2011 18:00
Ho letto solo ora... Che bel giro! [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
mmeasso
00martedì 27 settembre 2011 21:28
Re:
anch'io ho letto solo ora...gran bel giro splendide foto, complimentoni...
Il Mangart prima o poi ci devo ritornare, quando ci sono andato io non si arrivava fino sopra ma l'asfalto finiva corca 500mt prima, non si godeva lo spettacolo completo che ti sei goduto tu...
mmeasso
00martedì 27 settembre 2011 21:38
Re:

walter.rancati
E' una delle foto più belle che abbia mai visto, FANTASTICO



a turno io le salvo e le metto come sfondo del desktop Emilinano fricius
grigua, ecc... ora è il momento di questa scattata da pierole1...
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