Iniziamo col problema delle lingue:
Molti gruppi usano la loro lingua natale per cantare, si pensi a tutti i gruppi che cantano in norvegese o in altre lingue scandinave...
Anche i gruppi che cantano in tedesco o in francese non mancano.
Ci sono poi anche gruppi che come i Solefald passano dal latino al norvegese, al tedesco all'inglese tranquillamente, sfruttando la sonorità delle varie lingue ma che hanno testi di altissima qualità concernenti campi quali la teologia e l'esplorazione filosofica.
Per ciò che riguarda i testi in italiano ci sono, ci sono sì le cazzatelle alla Rhapsody tipo "Destino! Mi arrendo! Al tuo dominio nel teeeeeeeeeempo!", però poi ci sono anche gruppi come i Rosae Crucis che fino all'ultimo album hanno sempre cantato in italiano (e io il testo di "fede, potere vendetta" anche se fa molto "esaltescion" lo adoro!), se poi si pensa alla musica italiana oltre a qualche "volare oh oh" si trovano anche grandissimi testi come quelli di De André, tanto per citarne uno, spesso però nel Metal all'italiano si preferisce il latino.
Un gran testo in italiano (anche se la pronuncia è al quanto carente) è quello della versione italiana di "Harvester Of Sorrow" dei Blind Guardian, ossia "Frutto del Buio".
Le rime in italiano a me piacciono molto, soprattutto se affiancate a qualche struttura metrica come l'endecasillabo (che con un po'di allenamento non è così difficile da padroneggiare come sembra).
Ci sarebbe poi anche una certa Ossian...
L'inglese ha l'innegabile vantaggio di essere la lingua universale del momento, la conoscono anche i paracarri ormai.
Parlando di contenuti:
C'è testo e testo!
I testi degli Helloween li adoro, vanno dalla demenza di Just a Little Sign, alla già citata Eagle Fly Free fino a Laudate Dominum (e qui il latino ritorna
)
Allo stesso modo anche i Blind Guardian affrontano i temi epici in maniera estremamente dignitosa e non sono certo gli ultimi arrivati!
Purtroppo però poi abbiamo anche gruppi che quando scrivono i testi o si fumano l'impossibile oppure non capisco come cazzo facciano a scrivere certe stronzate.
Anche i vari testi concernenti gli sbudellamenti non sono tutti allo stesso livello: c'è chi sembra citare gli sconti alla macelleria sotto casa ma c'è anche chi parla di cadaveri e putrefazione per dare spazio ad una riflessione più ampia sulla morte ("Flesh and the power it holds" se ben ricordo... ma nn son sicuro).
Insomma: i testi sono come la musica: bisogna saperli comporre.
Il ruolo del cantante e dello scrittore del resto non sempre convivono facilmente, molti grandi hanno musicato testi già esistenti e trovo che sia una cosa molto interessante.
Del resto sono due strumenti diversi: il buon cantante sa dare espressività, melodia e sentimento anche alle definizioni delle parole crociate, mentre un buon scrittore è capace di giocare col suono delle parole (chi ha avuto Cecco sa cosa intendo) ma si tratta di due mondi diversi che coincidono.
In fin dei conti trovo che avere dei textwriters esterni (per dirla in inglese
) non sia ne una brutta cosa ne disonorevole per un gruppo, soprattutto quando i musicisti hanno problemi ad esprimere quello che vorrebbero dire; a patto che cmq non ci si metta a cantare testi di altri senza sapere cosa si sta dicendo o facendolo solo per soldi.