La fine di tutto (spot x HellTrip)

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the 619
00lunedì 12 giugno 2006 15:21
Clacson…

Rumori infiniti di clacson rimbombavano per le strade di Corvetto…posto assai poco tranquillo.
Erano le 23.15 e già per strada balordi e tossici camminavano come anime senza metà vagano per gli inferi aspettando il giudizio finale. Le luci alle finestre delle case iniziavano a spegnersi ed ognuno nelle proprie case era in procinto di coricarsi…tutti a differenza di una persona.
Billo stava seduto su una sedia in legno….Le luci spente….Davanti a se una bottiglia di Vodka e un bicchiere.
Fuori una leggera pioggerellina innaffiava timidamente l’ambiente. Erano ormai settimane che Billo non riusciva a dormire. Ogni volta che provava a chiudere occhio i soliti pensieri lo tormentavano. Tutte le visioni avute, tutti quei probabili segnali che spiegassero i suoi insuccessi si erano rivelati futili. Le rare volte che riusciva a dormire sognava sempre e solo una cosa: una porta. Una porta nera semi aperta che lasciava passare una luce.

Dal primo momento che Billo ebbe questo sogno iniziò a scervellarsi sul significato. Inutilmente….

Versò l’ultima goccio e bevve. I sensi di Billo erano ormai intorpiditi dall’alcol ma barcollando prese la felpa appoggiata sulla poltrona, la indossò ed usci di casa.

Si infilò il cappuccio e iniziò a camminare sotto la pioggia che si era fatta più insistente. I vari malfamati che incrociava sul suo cammino lo fissavano impauriti, scostandosi al suo passaggio. Billo svoltò a destra con passo deciso ed entrò in locale che sembrava abbandonato. Si diresse al bancone destando la preoccupazione del proprietario.

Billo: una bottiglia di Amaro per cortesia…

Il barista gliela diede. Billo si tolse il cappuccio e iniziò a versarsi un bicchiere dopo l’altro. Passarono meno di cinque minuti prima di vedere la bottiglia quasi vuota.

Barista: signore stiamo per chiudere…dovrebbe….

Billo afferò il pover uomo per il colletto guardandolo dritto negli occhi. Poi barcollando si diresse all’uscita. Ma prima di raggiungere la porta cadde. Cadde a terra con un tonfo. Un lungo sonno profondo catturò la mente di Billo….

…………………………………………………………………………………………………………

Specchi…centinaia di specchi…Billo si sollevò da terra e vide la sua immagine riflessa ripetutamente all’infinito. Pian piano però quell’immagine sbiadì formando una scritta: LOSER.

Billo: dove sonoooooooooooo!!!

L’urlo di Billo ruppe tutti gli specchi e migliaia di pezzetti di vetri gli piombarono addosso….Si fece scudo con le braccia ma il corpo era tutto tagliato.

Riaprì gli occhi…..Era tutto sparito!!!


Billo provò un senso di oppressione….Tutto intorno a lui era buio…….Un buio spettrale…..Sembrava esserci il nulla.
Quel senso di sicurezza che lo aveva sempre contraddistinto in ogni circostanza sembrò abbandonarlo. Avrebbe voluto svegliarsi e correre a casa. Ma era intrappolato in questo incubo surreale.

Camminò lentamente perché ad ogni passo gli sembro di cadere nel vuoto. Era come preso da un turbinio di emozioni contrastanti: paura,angoscia,malinconia,tensione attraversavano la sua mente che, troppo piccola per tutti questi pensieri rischiava di esplodere. Non sapeva il perché fosse lì…sapeva che era un sogno ma non riusciva a svegliarsi. Così continuo a camminare cautamente fino ad una luce. Un altro specchio. Questa volta con contorno in legno di mogano, liscio come seta vellutata. Sulla parte alta c’era un incisione. Una scritta in gotico:

see the truth

Billo guardò la sua immagine riflessa….Un’immagine che però non era l’esatta copia...L’espressione di Billo riflessa nello specchio, ritraeva un ghigno satanico.
Billo si spostò i capelli ma la figura nello specchio si colpì con un pugno!!!
Resto incredulo Lawrence che si risistemò i capelli.

Un altro pugno.

Si allontanò di un passo e la figura riflessa cadde a terra. Billo guardò dietro lo specchio. Un biglietto. Lo prese in mano e lesse:

Loser….dad’s loser

Lasciò cadere il biglietto sempre più inquieto e turbato. Riguardò lo specchio. Una visione terribile!!! Lui con un coltello alla gola di sua figlia!!!

Billo: LASCIALA!!!!

Fece un balzo in avanti proprio verso lo specchio ma venne risucchiato…..Sembrò volare in una realtà parallela. Ma non era solo. Insieme a lui fluttuavano tutti i suoi avversari passati e presenti che gli venivano incontro. Tutti pronunciavano malignamente una sola e nevrotica parola:

LOSER!

Billo tentò in ogni modo di colpirli ma questi sparivano. Ad un tratto nel nulla apparve una luce….Billo cercò di raggiungerla. Muoveva disperatamente le braccia come un forsennato………ian piano si avvicinava…………..Fino ad entrare nella luce stessa……….Un bagliore lo accecò….


Volti…
centinai di volti dipinti in modesti quadri appesi alla parete. Ognuno con un espressione diversa. Tristezza,spensieratezza,rabbia,desolazione,paura. Ogni stato d’animo che l’uomo possa provare era raffigurato.
Billo li osservò sorpreso….Ad un tratto delle voci lo fecero sobbalzare.

Si voltò ma non vide nessuno…..Di nuovo delle voci…..Cercò di capire le parole pronunciate.

Niente!!

Solo delle voci in lontananza….Voci tormentate, quasi in preda ad un panico opprimente. Il suo cuore era colmo ora di un solo sentimento. Appena sentì questa sensazione una luce illuminò una parte della parete.
Billo si avvicinò…Il quadro illuminato rappresentava la rabbia!!! Un viso opaco, con qualche ruga e capelli bianchi. Gli occhi vitrei con le mascelle socchiuse quasi ad emettere un ringhio. Lawrence però non capì il significato di tal cosa.

All’improvviso di nuovo quelle voci.

Questa volta più insistenti…..più numerose……più chiare…..di nuovo quella parola…….

LOSER


Il petto di Billo rimbombava per i battiti del cuore…sapeva che stava affrontando una sfida fondamentale. Quel sogno rappresentava tutta la sua enigmaticità, il suo lato quasi perverso e a tratti oscuro. Ma sapeva che solo una cosa lo poteva condurre alla soluzione di tutto ciò…..La sua mente!!!

Quella che lo aveva aiutato sempre e in ogni situazione….Quella che gli aveva permesso di restare calmo nei momenti difficili e deciso in quelli significativi….I momenti importanti che segnano un’esistenza. E quello…quello era un momento inequivocabilmente risolutivo!!! Quel periodo durava da troppo….Da troppo era tormentato da visioni, segni del destino e coincidenze al quanto strane. Ed ora non era più una questione terrena. Un qualcosa di spiegabile scientificamente. L’amore per sua figlia, quello per il padre scomparso, l’amicizia, la solidarietà. NO! Niente di tutto questo contava ora.

Qualcosa lo aveva condotto in questo incubo infinito. Qualcosa che aveva una ragione…e l’unica cosa che lo poteva portare indietro era trovare quella ragione.

Billo abbandonò i suoi pensieri….
I battiti del cuore si placarono all’improvviso…Alzo lo sguardo…Ora era convinto…Capiva che doveva affrontare i suoi fantasmi.!!

Avanzò con passo deciso scrutando gli innumerevoli quadri. I passi rimbombavano come dei poderosi rintocchi di campana. Finalmente l’avanzata di Billo si fermò!
Guardò un quadro…Quel quadro rappresentava la sconfitta!!

Billo lo prese e lo frantumò in mille pezzi! Tutti i quadri sulle pareti scomparvero.

Nell’oscurità apparve una luce rossa. Billo la seguì. Si avvicinò passo dopo passo. Quando la raggiunse si accese una luce….Un bagliore fortissimo…La luce si attenuò. Porte………..Tante porte.....Billo aprì la prima. Un’arena gremita. Un ring.

Lui!!

Billo vide lui stesso in quel ring…Ma non riusciva a reagire!!!

Subiva una mossa dopo l’altra…fino al conteggio finale. Chiuse di colpo la porta. Ne aprì un’altra….E vide una bara bianca con molti fiori. La bara si apri…SUA FIGLIA!!!! La porta si richiuse di colpo. Billo guardò il corridoio…suo padre!!! Billo gli corse incontro…ma suo padre entrò in una delle porte…Era come cercare un ago in un pagliaio!!! Aprì disperatamente porta dopo porta…era disperato!!! Gli era ritornato il senso di paura e inquietudine.

Porta dopo porta cercò suo padre. Ad un tratto dentro ad una portò trovò un altro biglietto:

see the truth

Billo: ma certo...!

Billo capì.

Suo padre era morto…Era anche lui un ricordo passato!!

E anche lui gli avrebbe consigliato una sola cosa:

Proseguire il suo cammino!

Chiuse la porta con decisione. E ad un tratto si ritrovò davanti ad una porta. Quella del suo sogno ricorrente. Tutto riconduceva lì. Così Billo si diresse verso quella luce….



Xxx: ehi signore…va tutto bene

Quando Billo aprì gli occhi si trovò sdraiato per terra. Era giorno. Il sole lo accecava. Lentamente si rimise in piedi.

Xxx: signore vuole un ambul..

Billo: guarda la realtà…

Xxx: signore sta bene???


BILLO: MAI STATO MEGLIO!!!


Tutto era finito. Le ansie durate per mesi, le angosce, le preoccupazioni. Tutto. Billo aveva sconfitto i suoi fantasmi. Ed ora contava solo una cosa. Salire su di un ring e dimostrare di essere i migliori!!!!!
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