La fanteria nel XV secolo

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Francesco Forel
00mercoledì 20 novembre 2019 20:14
Inizio finalmente a scrivere quello che sono riuscito a ricostruire sulla fanteria del XV secolo in questi anni in cui me ne sono interessato.

Tutto sommato, non è molto, considerando che si tratta, in definitiva, di un'epoca abbastanza vicina a noi: paradossalmente, sembra che vi siano molte più informazioni sugli eserciti delle poleis greche e dell'antica Roma. In realtà, sull'argomento ci sarebbero probabilmente molte fonti ancora inesplorate, come ad esempio i registri della Compagnia del Della Vecchia di Lodi, nell'Archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo (https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=143620&RicDimF=2&RicProgetto=reg%2dtos).

La prenderò molto larga, partirò dall'età comunale e ci metterò un po' a scrivere tutto.

I. Il XIII secolo e le fanterie comunali

Sulle fanterie comunali del XIII secolo abbiamo una mole di informazioni abbastanza significativa (si veda, per un quadro generale abbastanza completo, www.academia.edu/39515324/The_Changing_Army_of_Communal_Florence_around_the_time_of_Montaperti?show_app_store_popu... Non solo in quasi tutti gli statuti si ritrovano norme che regolano la composizione degli eserciti, ma possediamo anche alcuni documenti particolari, come il cosiddetto Libro di Montaperti o i quaderni della Biccherna senesi, che sono in grado di restituirci preziose informazioni.

Per sintetizzare, l'elemento tattico comune a tutte le fanterie comunali italiane è il gonfalone, o vexillum (da non confondere con la "bandiera", né col successivo "pennone"!).

In genere, ogni quartiere, sestiere o altra ripartizione territoriale della città forniva gli uomini che poi venivano assegnati a uno o più gonfaloni. Ad esempio, i sesti fiorentini, come emerge dal Libro di Montaperti e come confermato dalle Cronache del Villani, fornivano all'esercito comunale circa 3-4 gonfaloni ciascuno, sottoposti al "gonfalone maestro" del sesto e a quello del Comune (questo valeva sia per la fanteria che per la cavalleria. Quest'ultima presentava, almeno a Siena, una ulteriore suddivisione in "bandiere" da 25, almeno a Siena).

Tendenzialmente pare che questi gonfaloni fossero reparti piuttosto consistenti, quelli del Libro di Montaperti assommano a 300-400 uomini e comunque in genere siamo sopra le due centinaia di fanti.

Anche nella fanteria, poi, ritroviamo le "bandiere". A differenza degli omonimi reparti di cavalleria del Comune senese, però, le bandiere non sono reparti più piccoli e subordinati ai gonfaloni, ma sembrano da intendersi come "corpi speciali", al di fuori delle generalità dei fanti "comuni".

Così, dal libro di Montaperti riemergono le 3 bandiere di pavesari dell'esercito fiorentino, ciascuna composta da circa 300 soldati (o erano 200? non ricordo al momento!), a cui corrispondevano altrettante bandiere di balestrieri (si noti infatti che dalla stessa fonte si ricavano le istruzioni date all'esercito, secondo le quali pavesari e balestrieri dovessero operare congiuntamente....il che peraltro smonta abbastanza clamorosamente lo stereotipo, della cui origine non è dato sapere, della fanteria comunale "tripartita" in lancelunghe, baletrieri e palvesari, dal momento che queste ultime due specialità erano distinte e separate rispetto al resto della fanteria dei gonfaloni)

Ciascuno di questi gonfaloni, poi, era composto da diverse unità, che, è bene sottolinearlo, non avevano autonomia tattica, essendo vincolate al proprio gonfalone di riferimento.
A Firenze, tale unità prende il nome di venticinquina, ma si ritrovano raggruppamenti simili un po' in tutti i comuni dell'epoca. Si trattava essenzialmente degli uomini facenti capo alla stessa parrocchia (o populus, come si diceva a Firenze) e comandati, sempre nel caso di Firenze, da un capitaneus.

Il numero di venticinque non mi sembra scelto a caso: se si esclude il capitano, con funzioni di comando, i 24 uomini rimanenti possono essere divisi sia per 2 che per 3. Questa avrebbe consentito ai gonfaloni articolati sulle venticinquine di schierarsi su 4/8 ranghi oppure su 3/6, garantendo una grande libertà tattica.

Addirittura, Settia, in un suo saggio, lascia intendere che le fanterie comunali fossero in grado di raddoppiare o dividere i ranghi. Ora, premesso che non sono riuscito ad approfondire questo aspetto, saremmo di fronte a manovre simili di quelle utilizzate dagli opliti greci e dai legionari romani e, forse, derivate proprio da questi ultimi, attraverso una trasmissione di generazione in generazione del sapere militare.

In ogni caso, come vedremo (e come d'altronde abbiamo già visto per la cavalleria) 25 sembra essere un numero magico per l'arte e la prassi bellica italiana del medioevo, dal momento che lo ritroveremo per altri due secoli almeno...

Infine, prima di esaminare gli aspetti di continuità e discontinuità che emergono nel XIV secolo, voglio sottolineare come il modello dei gonfaloni sarebbe stato portato alla ribalta...nientemeno che dagli svizzeri alla metà del XV secolo, raggruppati sotto le fahnlein (piccole bandiere) cantonali, di simile consistenza numerica!

II. Il XIV secolo: continuità e discontinuità

The history of warfare in fourteenth-century Italy has not yet been written. It still remains for scholars to investigate such basic issues as strategy, the recruitment of soldiers, the size and composition of armies, and even the course of battles (William Caferro)

Preliminarmente, per quanto riguarda le fanterie del periodo, mi sento di consigliare anzitutto due testi:
1) file:///C:/Users/Utente/Downloads/3265-12596-1-PB%20(4).pdf
2) www.treccani.it/enciclopedia/la-formazione-dello-stato-patrizio-le-sfide-esterne-le-milizie-terrestri_%28Storia-di-Ven...

Nel XIV secolo a me sembra che si riscontrino due tendenze quasi contrarie: da una parte la sopravvivenza (e in molti casi l'evoluzione) dei reparti della milizia comunale; dall'altra l'emergere di formazioni mercenarie, che, per quanto già esistente nel secolo precedente, paiono adesso strutturarsi in forme stabili e, soprattutto, peculiari.

[continua...]
Mylae
00giovedì 21 novembre 2019 15:33
ottimo!
Drew97
00domenica 24 novembre 2019 16:30
Ciao, io sono l'autore del testo sulle milizie comunali fiorentine che hai linkato. Ho trovato il vostro forum tramite Academia.edu (il sito mi diceva che qualcuno ha raggiunto la mia pagina via freeforumzone.com).

Leggendo qualche vostro post mi sono incuriosito. Voi state facendo la ricerca storica per sviluppare una mod per Medieval II?
Francesco Forel
00lunedì 25 novembre 2019 00:10
Caspita benvenuto!

Innanzitutto complimenti per il saggio sull'esercito comunale fiorentino, veramente ben fatto a mio parere (se poi, come mi sembra di capire, non sei un madrelingua italiano, la cosa è ancora più encomiabile, dato che mi sembra che la bibliografia sia ricca di opere di studiosi italiani, anche molto lontani nel tempo).

Comunque sì, stiamo cercando di fare una mod per medieval II (siamo anche sul twcenter). In realtà la nostra mod sarà ambientata nel XV secolo (ed è abbastanza a buon punto) e in questo thread stavo facendo un excursus sulla fanteria italiana, partendo appunto dall'età comunale per poi arrivare all'età che ci interessa: la cosa non è semplice, perché a quanto pare sugli eserciti italiani del XV secolo (in particolare sull'organizzazione della fanteria) vi sono molti meno studi (e quindi meno fonti secondarie) rispetto a quelli di età comunale.

Se ti va di scrivere la tua sugli argomenti di tuo interesse e oggetto dei tuoi studi a noi fa molto piacere.
Mylae
00lunedì 25 novembre 2019 11:13
Re:
Drew97, 24/11/2019 16:30:

Ciao, io sono l'autore del testo sulle milizie comunali fiorentine che hai linkato. Ho trovato il vostro forum tramite Academia.edu (il sito mi diceva che qualcuno ha raggiunto la mia pagina via freeforumzone.com).

Leggendo qualche vostro post mi sono incuriosito. Voi state facendo la ricerca storica per sviluppare una mod per Medieval II?




benvenuto Drew! ottimo lavoro su Montaperti - il mod è chiaramente in un timeframe differente, ma credo sia un'ottima base di partenza per capire cosa c'era in passato e come si sia sviluppato. Soprattutto a pagina 33, nel capitolo sulle organizzazioni del contado, credo ci sia la possibilità di trasferire nell'engine del gioco qualcosa di simile.
Drew97
00lunedì 25 novembre 2019 11:20
Re:
Francesco Forel, 25/11/2019 00.10:

Caspita benvenuto!

Innanzitutto complimenti per il saggio sull'esercito comunale fiorentino, veramente ben fatto a mio parere (se poi, come mi sembra di capire, non sei un madrelingua italiano, la cosa è ancora più encomiabile, dato che mi sembra che la bibliografia sia ricca di opere di studiosi italiani, anche molto lontani nel tempo).

Comunque sì, stiamo cercando di fare una mod per medieval II (siamo anche sul twcenter). In realtà la nostra mod sarà ambientata nel XV secolo (ed è abbastanza a buon punto) e in questo thread stavo facendo un excursus sulla fanteria italiana, partendo appunto dall'età comunale per poi arrivare all'età che ci interessa: la cosa non è semplice, perché a quanto pare sugli eserciti italiani del XV secolo (in particolare sull'organizzazione della fanteria) vi sono molti meno studi (e quindi meno fonti secondarie) rispetto a quelli di età comunale.

Se ti va di scrivere la tua sugli argomenti di tuo interesse e oggetto dei tuoi studi a noi fa molto piacere.



Ciao Francesco,

Nonostante mi chiami Andrew, sono Italiano (di Milano). Spero che questo fatto non detragga troppo dalla qualità della tesi.

Quando iniziai a scrivere la tesi, non ero propio sicuro del argomento che avrei trattato (pensavo di discutere della ascesa delle grandi compagnie e dei condottieri tra il 1350-1500 con solo una parentesi sulle armate comunali). Poi mi resi conto di avere scritto troppo sull' esercito comunale di Firenze e alla fine ho optato per quel argomento.

Durante il processo ho comunque compilato un grande bibliografia di storia militare (sia di fonti primarie che secondarie - alcune in italiano ed alcune in inglese) per le varie repubbliche/ducati della penisola tra il 1300 e il 1500. Se vi interessa, ed è d'aiuto, posso condividere il file.

Un' ultima curiosità (e perdonate la mia ignoranza tecnologica) come mai avete scelto di fare la mod su Medieval e non su una delle iterazioni più nuove di TW?
Mylae
00lunedì 25 novembre 2019 11:33
ciao Andrew,

è molto semplice: Medieval 2 è decisamente più modificabile.
Ha molti difetti, certamente, e non è un simulatore perfetto; tuttavia se i nuovi titoli consentono molto di più in termini di grafica, effetti, eccetera, non permettono la modifica della mappa. Rome II e Attila TW sono belli, ma fare un gioco con solo battaglie lo troverei noioso.
Drew97
00lunedì 25 novembre 2019 11:40
Re: Re:
Mylae, 25/11/2019 11.13:




benvenuto Drew! ottimo lavoro su Montaperti - il mod è chiaramente in un timeframe differente, ma credo sia un'ottima base di partenza per capire cosa c'era in passato e come si sia sviluppato. Soprattutto a pagina 33, nel capitolo sulle organizzazioni del contado, credo ci sia la possibilità di trasferire nell'engine del gioco qualcosa di simile.




Sarebbè incredibile avere una meccanica simile. Ahimè, per quanto mi piaccia giocare ai videogiochi, non ho mai imparato a code o script perciò ho paura di suggerire cose che non siano implementabili nel Medieval engine.

Però, se le provincie del base game si possono spezzettare, potreste simulare il contado circondando le città italiane con molti più centri urbani che nel resto dell'Europa (tipo nella mod Voltaire's Nightmare in EU4).
Drew97
00lunedì 25 novembre 2019 11:44
Re:
Mylae, 25/11/2019 11.33:

ciao Andrew,

è molto semplice: Medieval 2 è decisamente più modificabile.
Ha molti difetti, certamente, e non è un simulatore perfetto; tuttavia se i nuovi titoli consentono molto di più in termini di grafica, effetti, eccetera, non permettono la modifica della mappa. Rome II e Attila TW sono belli, ma fare un gioco con solo battaglie lo troverei noioso.




Capito, in effetti la mancanza di una campagna in molte mod per Attila le rende monotone dopo un po'.
Francesco Forel
00martedì 26 novembre 2019 15:10
Re: Re:
Drew97, 25/11/2019 11.20:



Durante il processo ho comunque compilato un grande bibliografia di storia militare (sia di fonti primarie che secondarie - alcune in italiano ed alcune in inglese) per le varie repubbliche/ducati della penisola tra il 1300 e il 1500. Se vi interessa, ed è d'aiuto, posso condividere il file.




Mi farebbe molto piacere e te ne sarei grato.


Drew97
00mercoledì 27 novembre 2019 13:39
Re: Re: Re:
Francesco Forel, 26/11/2019 15.10:



Mi farebbe molto piacere e te ne sarei grato.



Ecco qui. Il primo documento e' il set finale di note usato per la tesi. Il secondo e' la bibliografia piu' generale. Diverse premesse:

-Molte fonti primarie le potete trovare online su archive.org (tra cui vorrei segnalare, anche se di una certa eta', i 4 volumi di Ricotti che esplorano la storia militare italiana dal medioevo fino al XVII secolo).

-Non tutte le fonti della bib generale sono facilmente reperibili. Alcune le ho trovate solo tramite la libreria della mia universita' o in librerie qui a Milano. Diverse pero' si possono trovare gratis via JSTOR, Reti Medievali Open Archive, Archive etc...

-Le mie note, come puoi immaginare, non trattano strettamente del periodo che vi interessa. C'e' qualche riferimento alle armate fiorentine della seconda meta' del XIV secolo (si faccia un ctrl+shift+t per bayley). Spero tu possa estrarre qualcosa di utile. Perdona i frequenti errori grammaticali nel file, ad un certo punto e' sparito l'autocorrect e correggere tutto di mio divento' molto pesante.

-Ho anche una grande cartella di bookmarks sul tema che non saprei come condividere. Dato il periodo della mod, due utilissime fonti potrebbero essere:

1. opac.lib.idu.ac.id/unhan-ebook/assets/uploads/files/71936-069.medieval-war... (un' enorme bib di studi militari medievali e rinascimentali suddivisa per argomento e poi per nazione).

2. www.mgh-bibliothek.de//dokumente/a/a059981.pdf ("GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI ECONOMICI E SOCIALI DI UNA COMPAGNIA DI VENTURA ITALIANA", sarebbe stata una delle mie fonti principali se avessi parlato dei condottieri italiani nel 1400)
Francesco Forel
00mercoledì 27 novembre 2019 19:02
Grazie mille, ci darò un'occhiata sicuramente.
Il saggio di Del Treppo lo conoscevo: credo che sia uno dei primi studi sull'argomento.
Interessante il fatto che confermi come le Compagnie dei singoli condottieri minori, composte da poche lance, venissero poi riaggregate per fini tattici in vista degli scontri (anche se l'autore non si dilunga troppo sulla questione...e anzi afferma che la cosa non aveva una regola precisa).
E interessanti, anche se purtroppo sono solo suggestioni non approfondite, i passi dove si dice che i nuovi condottieri e conestabili sarebbero stati condotti "alle bandere" o "sotto li stendardi".

Andrew, bisognerà che tu faccia una bella tesi, magistrale o di dottorato, fai te, sui registri contabili della Compagnia di fanti del Della Vecchia di Lodi che sono ad Arezzo, così ci dici come stanno le cose, io non mi ci raccapezzo [SM=g27988].
Mylae
00giovedì 28 novembre 2019 17:45
In tutta sincerità Francesco, penso che se avessi tempo libero dal lavoro, si potrebbe davvero scrivere qualcosa a più mani: è da anni e anni che ormai si legge e si ricerca sull'argomento, e più scavo e più mi accorgo che ci sono domande e punti oscuri.
Pensa che un paio di anni fa avevo cercato di fare schede cronologiche per gli eventi e ho cominciato a non raccapezzarmi più tra quelli che venivano prima e quelli che venivano dopo: fonti e libri danno a volte date diverse per alcuni eventi, e chiaramente i rapporti di causa-effetto che ne conseguono vanno a farsi friggere.
inoltre è davvero difficile, se non impossibile, cercare di comprendere i vari piani e livelli di azione dei vari stati in contemporanea.
I libri che si trovano sono o monografie su specifici argomenti, oppure storie generiche che però si focalizzano solo su alcune parti, lasciando in ombra tutto il resto.
Francesco Forel
00giovedì 28 novembre 2019 18:39
Eh bello sarebbe bello.


Io personalmente non mi sentirei ancora in grado di scrivere un libro o un saggio sull'argomento, anche se in effetti mi piacerebbe molto e sarebbe anche un bel modo per "coronare" le varie ricerche che abbiamo fatto per passione.
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