La famiglia, il clan, il lignaggio

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
pizia.
00martedì 18 dicembre 2007 16:09
Egitto oggi
L’Egitto di oggi partecipa alla cultura del mondo arabo. E’ molto diverso quindi da ciò che era anticamente in tutti i suoi aspetti.
Ho già avuto modo di constatare come, paradossalmente, la cultura dell’epoca faraonica sembri più l’antenata della nostra piuttosto di quella egiziana attuale.

Non rassegnata all’idea che sia scomparso proprio tutto, indago facendo domande a tutti i miei amici egiziani.

Così mi hanno raccontato che loro ricevono un nome alla nascita, dato dai genitori, in maniera del tutto simile a quanto si usa nelle culture occidentali, ma non hanno il cognome, cioè il nome di famiglia.

Per identificare una persona, sia maschio che femmina, si usa sempre la paternità e la paternità del padre, così ognuno risulta avere tre nomi.

Ad esempio Mohamed Rashid Abdelhalim ha ricevuto come nome personale Mohamed, suo padre si chiama Rashid e suo nonno Abdelhalim.

Alcune proprietà di questo metodo danno risultati simili ai nostri, ad esempio fratelli e sorelle (cioè i figli dello stesso padre) hanno gli stessi due nomi, il secondo e il terzo, mentre si differenziano per il primo, però non hanno nemmeno un nome in comune con la madre, se non per scelta volontaria dello stesso nome; il padre ha due nomi uguali a quelli dei figli, ma non è un cognome composto da due nomi uniti, il primo e il secondo nome del padre diventano secondo e terzo nome per i figli, mentre il primo viene dato nuovo.

Siccome alla terza generazione il nome del bisnonno si perde, facilmente un padre da al figlio tale nome, magari al primogenito, così le tradizioni familiari si perpetuano. Ecco che padre e figlio hanno gli stessi nomi, ma messi in ordine diverso.

Tornando all’esempio di Mohamed, quando avrà un figlio potrà chiamarlo Alì, ma il suo nome completo sarà Alì Mohamed Rashid, perdendo definitivamente il nome del nonno, ma quasi certamente al primogenito darà il nome del nonno, così si chiamerà Abdehalim Mohamed Rashid, lasciando le altre varianti per i figli cadetti.

Indubbiamente questo è un modo alternativo per indicare un lignaggio paterno, come del resto è anche la nostra notazione, ma il segno principale della discendenza così si perde.

Con il nostro metodo il cognome rimane attaccato all’individuo come i suoi geni, mettendo in relazione l’ultimo discendente con il suo avo più antico, il “plantageneta”; la famiglia, intesa come lignaggio, assume una importanza particolare, assurge a blasone.

Col metodo arabo invece non esiste un marchio indelebile, se non la ripetizione dei nomi in ordine diverso, ma vale solo per i primogeniti e comunque non è sufficientemente probante: il secondogenito dell’esempio di prima avrebbe una serie di tre nomi che potrebbe essere facilmente uguale alla serie dei primogeniti di un’altra famiglia.

roberta.maat
00domenica 23 dicembre 2007 23:37
Molto interessante, grazie, ignoravo totalmente questo metodo della cultura araba nel tramandare nomi e genealogie.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:27.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com