La famiglia di MJ: dentro il loro disperato tentativo di cacciare gli esecutori dell'Estate (Vanity Fair e altri articoli dal libro "Untouchable")

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4everMJJ
00giovedì 4 ottobre 2012 21:33
Dal 13/11/2012 in Italiano il libro 'M-Vita, morte, segreti e leggenda del Re del Pop' di Randall Sullivan

Dopo consulto io e la mia socia Niki abbiamo deciso di mettere quest'articolo, che si sta diffondendo come un'epidemia, in gossip, augurandoci vivamente che lo sia e ci rimanga...

Randall Sullivan, giornalista e scrittore rimasto recentemente "folgorato" a Medjugorje e che attualmente presenta un programma televisivo sul canale di Oprah Winfrey che si occupa di miracoli, ha un libro in uscita a novembre da cui è tratto l'articolo: si intitola Untouchable: The Strange Life and Tragic Death of Michael Jackson (Intoccabile: la strana vita e la morte tragica di Michael Jackson).
Nella descrizione su Amazon c'è scritto che l'autore "accompagna il lettore negli ultimi 4 anni della vita di MJ, mentre fa la spola fra la California, il Medio Oriente, l'Irlanda, l'Asia, la Costa Est fino a Las Vegas, pianifica di riconquistare la sua ricchezza e la sua reputazione con un album di ritorno e una serie di 50 mega-concerti, per il quale stava provando fino al giorno prima della sua morte. Sullivan scava anche in profondità nel passato di Jackson, e l'uomo che ne emerge è tanto ingenuo quanto profondamente astuto, un padre devoto le cui decisioni come genitore hanno creato clamore internazionale, un uomo d'affari astuto il cui successo gli è esploso in faccia e il cui fallimento ha quasi fatto crollare una mega-impresa, e un narcisista incallito che voleva più di ogni altra cosa una vita tranquilla, solitaria, normale. Sullivan ha informazioni mai riportate prima sulle relazioni di affari di Jackson e sulle accuse di pedofilia che hanno irrimediabilmente segnato la sua reputazione, e l'accesso esclusivo a figure della sua cerchia ristretta, tra cui l'ex avvocato di Jackson (per la cronaca si tratta di Oxman, ndt) e l'ex manager. Il risultato è un ritratto straordinario di Michael Jackson, un uomo di innumerevoli contraddizioni che continua a regnare come il Re del Pop."

L'articolo pubblicato nel numero in edicola di Vanity Fair (edizione americana) è un estratto da questo libro. L'articolo pubblicato online è una sintesi di quello cartaceo (noterete che alcuni degli "scoop" non sono proprio nuovi).

Fatta la doverosa premessa, eccovi l'articolo:



Poche ore dopo la morte di Michael Jackson iniziò la battaglia bizzarra sul suo patrimonio. Un adattamento della imminente biografia di Jackson dell'autore mette a nudo i disperati sforzi del clan - tra cui un rapimento apparente della loro anziana matriarca Katherine - per cacciare gli esecutori del Re del Pop, accusati di falsificazione e frode.

La sepoltura di Michael Jackson è stata ritardata di quasi tre mesi a causa di dispute tra Janet Jackson e l'Estate di suo fratello, un dettaglio rivelato in un estratto esclusivo su Vanity Fair di novembre di Untouchable, la biografia di Michael Jackson scritta da Randall Sullivan che sarà pubblicata il mese prossimo. Secondo Sullivan Janet fece un deposito di 40.000 dollari al Forest Lawn per assicurare un posto per Michael, ma si rifiutò di lasciare che i funerali si svolgessero fino a quando il denaro non le fu rimborsato.

Ronald Williams della Talon Executive Services, una società di security privata che inviò una squadra nella villa affittata da Michael Jackson a Holmby Hills la notte della sua morte, dice a Sullivan che ore dopo la morte di Jackson La Toya e il suo fidanzato, Jeffre Phillips, sono arrivati a casa chiedendo di essere ammessi. "Siamo una famiglia e dovremmo avere accesso alla casa", dice che gli dissero.

Sullivan riferisce che anche la madre Katherine Jackson arrivò quella notte ed entrò nella casa, da dove telefonò a Grace Rwaramba, la tata dei figli di Michael da lungo tempo, licenziata da poco. Secondo la Rwaramba Katherine disse: "Grace, i bambini piangono, chiedono di te. Non riescono a credere che il loro padre sia morto. Grace, ti ricordi che Michael era solito nascondere denaro in casa? Io sono qui. Dove può essere?" La Rwaramba aveva descritto l'abitudine di Michael di nascondere il suo denaro in sacchetti neri di plastica della spazzatura e sotto i tappeti. Talon descrive di aver visto La Toya e il suo fidanzato mettere dei sacchetti neri di plastica della spazzatura in borse da viaggio e metterli in garage. (La Toya insiste sul fatto che quasi tutti i soldi di Michael non c'erano più quando è arrivata alla casa di Holmby Hills.)

La mattina dopo, Janet Jackson arrivò con un furgone e chiese di entrare. Poche ore dopo il furgone uscì attraverso il cancello anteriore con Jeffre Phillips al volante. Katherine Jackson e le sue figlie misero in chiaro che non sarebbero andate via presto. "Si accamparono per buona parte di una settimana", dice Williams a Sullivan, andando via e tornando "ogni volta che ne avevano voglia."

I rappresentanti di Katherine Jackson hanno condiviso i dettagli del suo recente "rapimento" con Sullivan, che descrive ciò che è accaduto dal suo punto di vista per la prima volta. Uno dei rappresentanti di Katherine Jackson dice a Sullivan che è stata Janet Jackson che il 14 luglio 2012 ha organizzato per fare in modo che il dottor Allen Metzger andasse alla villa di Calabasas, dove sua madre viveva con i tre figli di Michael. Metzger è stato presentato come un collega di lunga data del medico di Beverly Hills della signora Jackson e ha detto che il suo medico voleva che facesse una visita prima di andare ad Albuquerque per l'Unity Tour dei suoi figli. Dopo un breve esame, Metzger ha detto a Katherine Jackson che aveva la pressione alta e che sarebbe stato meglio per lei non fare il viaggio in New Mexico con l'auto come aveva previsto. Katherine è partita la mattina successiva con la figlia Rebbie, sua nipote Stacee Brown e l'assistente personale della signora Jackson. Solo quando sono arrivate ​​in aeroporto Katherine si è resa conto che non erano diretti a Albuquerque, ma a Tucson, dove le era stato prenotato un soggiorno presso il Miraval Resort & Spa. Janet Jackson era lì quando è arrivata.

Il rappresentante dice a Sullivan che il dottor Metzger non aveva alcun collegamento con il medico della signora Jackson e che lei non lo aveva mandato a vedere la signora Jackson. Il dottor Metzger era, infatti, lo stesso medico che era stato chiamato come testimone della difesa al processo contro Conrad Murray, il medico accusato di aver fornito i farmaci che hanno ucciso Michael Jackson. Era stato anche richiamato dalla Commissione Medica statale per aver redatto prescrizioni mediche per Janet Jackson con nomi falsi o fittizi.

Il nipote di Katherine, TJ Jackson, e gli altri che vigilavano sui figli di Michael nella casa di Calabasas, hanno presto dedotto che i cinque fratelli Jackson - che quella stessa settimana avevano inviato una lettera agli esecutori di Michael chiedendo loro di dimettersi e sostenendo che la loro madre aveva subito un mini ictus - che venivano riferiti insieme a Katherine che era sotto la loro custodia, a parere dei rappresentanti della signora Jackson stavano tentando di ottenerne la tutela, forse per dimostrare la sua incompetenza come tutore dei figli di Michael. Speravano di ottenere il controllo della fortuna del fratello, che seguirebbe Prince, Paris e Blanket ovunque vadano.

Sullivan esplora la questione di come John Branca, un avvocato che era stato licenziato da Michael Jackson nel 2003 e sta ora guadagnando decine di milioni di dollari come esecutore dell'Estate di Michael Jackson - sia riuscito a mantenere il possesso di un testamento che avrebbe dovuto consegnare con tutte le carte di Jackson ad un nuovo avvocato, David LeGrand. "Ho avuto accesso a tutti i file e ho dovuto verificarli tutti" dice LeGrand a Sullivan. "E l'ho fatto. Non c'era nessun testamento. Non c'era nessun trust. E' uscito fuori dopo la sua morte" (Branca, tramite il suo avvocato, non ha voluto commentare.)

John Branca ha detto che il testamento che ha presentato ai Jacksons nel luglio 2009 fu accolto dalla famiglia con un applauso, ma Katherine Jackson ricorda l'incontro in modo diverso. "Secondo lei l'atmosfera passò da tranquilla a cupa", riferisce Sullivan. "Lei personalmente fu offesa dal fatto che John Branca non le abbia detto una volta quanto fosse dispiaciuto per la sua perdita. L'uomo era freddo, pensò la signora Jackson, proprio come Michael l'aveva descritto: 'Mio figlio aveva detto a me e ai ragazzi che non avrebbe più voluto Branca nei suoi affari di nuovo'".

www.vanityfair.com/online/oscars/2012/10/michael-jackson-burial-delayed-janet-jackson...


La dichiarazione dell'Estate di MJ riguardo l'articolo di Vanity Fair e il libro di Sullivan

La richiesta di ritrattazione a Vanity Fair da parte dell'avvocato di Janet su quanto scritto su di lei

Le dichiarazioni del rappresentante di La Toya e dell'avvocato di Katherine a ABC News

Dichiarazione di Jeffre Phillips e articolo di RadarOnline sulle opinioni contrastanti sulla sepoltura

Risposta di Vanity Fair a Janet e dichiarazione di La Toya

Articolo di Repubblica che annuncia la pubblicazione del libro in italiano

Articolo del Daily Mail a firma Sullivan, articolo di Friedman e smentita di TMZ su una delle storie raccontate nel libro

La recensione del New York Times

Articoli di Roger Friedman, sintesi intervista di Sullivan su Huff.Post Live

Tom Mesereau, che è stato intervistato per il libro, risponde a una email di un fan

La recensione su Amazon.com del Dottor Patrick Treacy, citato nel libro

Video di Mesereau in difesa del libro

Articolo del New York Times sulla campagna dei fan contro il libro

Le impressioni di Joe Vogel sul libro

- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
Niki64.mjj
00giovedì 4 ottobre 2012 22:13
Se fosse vero quanto riportato, Janet non ne esce bene nemmeno stavolta [SM=g27831]

La mattina dopo, Janet Jackson arrivò con un furgone e chiese di entrare. Poche ore dopo il furgone uscì attraverso il cancello anteriore con Jeffre Phillips al volante. Katherine Jackson e le sue figlie misero in chiaro che non sarebbero andate via presto. "Si accamparono per buona parte di una settimana", dice Williams a Sullivan, andando via e tornando "ogni volta che ne avevano voglia."

cosa diavolo ci hanno fatto in quella casa per quasi una settimana ? [SM=x47980]

[SM=x47981] Cri


darKside87
00venerdì 5 ottobre 2012 05:57
Io rimango sempre senza parole... o meglio, le parole le avrei ma è meglio che non le dica... [SM=g2927028] [SM=g27816]


badgirl.
00venerdì 5 ottobre 2012 06:31
Ma K non l’aveva saputo all’ospedale da non mi ricordo chi??...Poi i rapporti fra Branca e K sono descritti diversamente dal Tara (negli aggiornamenti).......mah....Cmq tutto questo ancora una volta per quel benedetto testamento? [SM=g27829]

Grazie girls :)
tagea
00venerdì 5 ottobre 2012 07:38
....Talon descrive di aver visto La Toya e il suo fidanzato mettere dei sacchetti neri di plastica della spazzatura in borse da viaggio e metterli in garage. (La Toya insiste sul fatto che quasi tutti i soldi di Michael non c'erano più quando è arrivata alla casa di Holmby Hills.) .......


Come definire queste persone: AVVOLTOI! non vedevano l'ora di entrare in casa sua per fare man bassa; all'epoca si parlò anche di circa 100 canzoni inedite contenute nel pc che poi non è stato ritrovato... [SM=g27816]
Grazie.
4everMJJ
00venerdì 5 ottobre 2012 08:01
Questa è la dichiarazione arrivata via mail dall'Estate riguardo l'articolo pubblicato su Vanity Fair e il libro di prossima pubblicazione di Sullivan (ricordo che la versione online che ho tradotto è il riassunto postato sul sito).
Sarebbe appropriato che anche i Jackson smentissero la parte che riguarda loro... sempre che sia "smentibile"




Dall'Estate di Michael Jackson

Il concerto di Wembley di Michael Jackson è il DVD più venduto in tutto il mondo. Il documentario di Spike Lee "Bad 25" sta raccogliendo ottime recensioni dai critici cinematografici e andrà in onda nella sera del ringraziamento sulla ABC. Entertainment Weekly ha dato all'album "Bad 25" una "A" definendolo "un potente promemoria di quanto il palpitante pop di Bad ancora resista." Il "Michael Jackson World Tour Immortal" del Cirque du Soleil è stato al primo posto nella classifica di Pollstar dei tour in Nord America nei primi sei mesi mesi del 2012, debutta questo mese in Europa e recentemente ha ricevuto il premio Billboard per i contenuti creativi. E "This Is It" è il film-concerto di maggior successo... DI SEMPRE.

Il mondo ama Michael Jackson. Siate certi che ogni azione dell'Estate continuerà ad essere uno sforzo perché i fan possano sperimentare nuovi progetti emozionanti che sviluppino e valorizzino ulteriormente la sua eredità incredibile come artista e umanitario, garantendo al contempo il futuro finanziario di coloro che sono specificamente indicati come suoi beneficiari.

Purtroppo il pieno potenziale dell'eredità di Michael continua ad essere ostacolato da una piccola manciata di persone che incautamente diffonde falsi rumor ed è ossessionata da teorie cospirative stantie alimentate su internet, come facevano quando Michael era ancora vivo. Questi rumor sono da tempo smascherati e non hanno alcun fondamento legale o di fatto.

Questa settimana, alcune di queste teorie senza fondamento sono apparse ancora una volta in un articolo su Vanity Fair, sotto forma di un estratto da un libro scritto da Randall Sullivan che rimeneggerà queste stanche teorie. Anche se non vogliamo o abbiamo bisogno di rispondere a tutte le sciocchezze, vogliamo ricordare a tutti almeno alcune verità.

L'idea che John Branca e Howard Weitzman abbiano un conflitto di interessi quando si tratta di AEG, e per questo motivo non si sono uniti a Katherine Jackson nel farle causa, non solo è falsa, ma sconsiderata e non supportata da alcun fatto. L'Estate ha scelto di non associarsi alla causa perché non ha visto prove che AEG fosse colpevole nella tragica scomparsa di Michael. Alla fine se il caso andrà in giudizio ogni decisione sulla responsabilità di AEG sarà presa da una giuria. Detto questo, gli esecutori sono preoccupati per le informazioni spiacevoli e di cattivo gusto portate fuori in quei procedimenti che potrebbero macchiare e danneggiare la reputazione di Michael e la nostra memoria di lui.

Un'altra affermazione scandalosamente falsa è che la sepoltura di Michael è stata ritardata da qualsiasi azione dell'Estate.

Per quanto riguarda il testamento presentato al Tribunale di Sorveglianza, parliamoci chiaro: E' LEGALMENTE VALIDO, e il giudice ha nominato correttamente John Branca e John McClain come co-esecutori. Coloro che volevano contestare le volontà di Michael hanno avuto tutte le possibilità di contestare il suo testamento. Va notato che il testamento del 2002 è coerente con i desideri di Michael espressi in tre testamenti precedenti.

Stare seduti comodamente a perpetuare stanche teorie da spionaggio come il signor Sullivan ha fatto non è giornalismo, è gossip venduto a scopo di lucro. Basta vedere alcune delle fonti su cui Sullivan si basa per gran parte delle informazioni inesatte che ha scelto di includere in questo libro (presumo si riferiscano a Oxman, Mann e Tohme che sono citati come fonti, ndt).

Il nostro impegno è ed è sempre stato verso l'eredità di Michael, verso i suoi beneficiari, verso i suoi fan e verso lo spirito di un artista straordinario e umanitario che continua a commuovere il mondo.


darKside87
00venerdì 5 ottobre 2012 09:12
Re:
4everMJJ, 05/10/2012 08.01:

Sarebbe appropriato che anche i Jackson smentissero la parte che riguarda loro... sempre che sia "smentibile"




L' hai detto, dubito che lo sia... [SM=g27816]
Piuttosto che avere una famiglia simile sarebbe meglio non averne nessuna!

Grazie Cristiana per il tutto il tuo lavoro e per i costanti aggiornamenti! [SM=g27811]

badgirl.
00venerdì 5 ottobre 2012 14:19
Per quanto riguarda il testamento presentato al Tribunale di Sorveglianza, parliamoci chiaro: E' LEGALMENTE VALIDO, e il giudice ha nominato correttamente John Branca e John McClain come co-esecutori. Coloro che volevano contestare le volontà di Michael hanno avuto tutte le possibilità di contestare il suo testamento. Va notato che il testamento del 2002 è coerente con i desideri di Michael espressi in tre testamenti precedenti.

Ecco...insieme alla parte iniziale dove viene messo in evidenza il lavoro svolto dall'Estate

Grazie Cri :)....ora attendiamo la smentita della simpatica famigliola....oddio so' già preoccupata [SM=g27825] [SM=g27824]

mimma58
00venerdì 5 ottobre 2012 16:48
Non devo aggiungere altro...Avete riportato voi ragazze,i passaggi più importanti ....Che famiglia!Vorrei dirgli tante cose...ma è meglio che non dica niente! [SM=g27816] Anche se smentiscono...io ormai non mi fido più della famiglia Jackson!
Grazie Cri. [SM=g2927046]
(Miss Piggy)
00venerdì 5 ottobre 2012 19:49
Purtroppo il pieno potenziale dell'eredità di Michael continua ad essere ostacolato da una piccola manciata di persone che incautamente diffonde falsi rumor ed è ossessionata da teorie cospirative stantie alimentate su internet, come facevano quando Michael era ancora vivo. Questi rumor sono da tempo smascherati e non hanno alcun fondamento legale o di fatto.

E aggiungerei anche: sta gente ha veramente cotto tutti i razzi possibili e immaginabili!!!

'Mio figlio aveva detto a me e ai ragazzi che non avrebbe più voluto Branca nei suoi affari di nuovo'".

Ah, se il livello delle rivelazioni e questo qua, siamo a posto. Me lo vedo Michael che parla di affari con dei bambini di 10 anni o meno [SM=x47979] ...


David LeGrand. "Ho avuto accesso a tutti i file e ho dovuto verificarli tutti" dice LeGrand a Sullivan. "E l'ho fatto. Non c'era nessun testamento. Non c'era nessun trust. E' uscito fuori dopo la sua morte.

Bell'avvocato che si era scelto dopo Branca: hai un cliente del genere e non ti preoccupi neanche di sapere se ha fatto testamento e dove è conservato [SM=g27815] ???

Sullivan, torna ben a Medjugorje e fatti benedire per bene stavolta, va là!!!
Pierp1
00sabato 6 ottobre 2012 07:51
Re:
mimma58, 05/10/2012 16.48:

Non devo aggiungere altro...Avete riportato voi ragazze,i passaggi più importanti ....Che famiglia!Vorrei dirgli tante cose...ma è meglio che non dica niente! [SM=g27816] Anche se smentiscono...io ormai non mi fido più della famiglia Jackson!
Grazie Cri. [SM=g2927046]



Same here [SM=g2927034] [SM=g27822]


lisalovemichael
00sabato 6 ottobre 2012 09:08
Re:
Niki64.mjj, 04/10/2012 22.13:

Se fosse vero quanto riportato, Janet non ne esce bene nemmeno stavolta [SM=g27831]


cosa diavolo ci hanno fatto in quella casa per quasi una settimana ? [SM=x47980]



Razzie!!!!
Non hanno versato neppure una lacrima, anche perchè non avrebbero neppure avuto il tempo di asciugarsela, visto che sono subito piombati in casa sua! [SM=g27834]
Sapevo anche io delle tracce inedite che poi sono scomparse..
Mi chiedo quanto Michael abbia dovuto sopportare da una così bella famigliuola!
Ma, a parte questa verità (perchè la conoscono pure i sassi!)il prospetto su questa biografia non mi convince neanche un pò!


4everMJJ
00sabato 6 ottobre 2012 12:24
L'avvocato di Janet ha scritto una lettera a Graydon Carter, redattore capo di Vanity Fair, perché ritratti tutte le affermazioni fatte sia nell'articolo online che quello cartaceo sulla sua cliente (solo riguardo le parti in cui viene citata Janet).






Traduzione:

Egregio Signor Carter,

Io rappresento Janet Jackson. Con questa lettera la informo che un articolo che riguarda la mia cliente che è apparso sul sito di Vanity Fair il 4 ottobre 2012 con il titolo "La sepoltura di Michael Jackson è stata ritardata perché Janet rivoleva indietro il deposito che aveva versato" è falso e diffamatorio. Questo articolo, come gli estratti dal libro di Sullivan di prossima pubblicazione " Untouchable: The Strange Life and Tragic Death of Michael Jackson" pubblicati nel numero di novembre 2012 di Vanity Fair e sui quali è basato l'articolo, fa affermazioni sulla signora Jackson che non hanno alcun fondamento nei fatti e sono altamente dannosi per la reputazione della signora Jackson.

L'articolo afferma che, secondo "Untouchable", la signora Jackson depositò 40 mila dollari per garantire un posto per la sepoltura di Michael Jackson, ma si rifiutò di lasciare che i funerali si svolgessero fino a quando il denaro non le fu rimborsato. Questo non è vero. La signora Jackson non ha mai ritardato il funerale in alcun modo. In realtà ha pagato per il funerale ed è stata rimborsata di alcune di queste spese dall'Estate di Michael Jackson l'anno successivo. In aggiunta ci sono stati altri costi privati associati alla morte di Michael Jackson che la signora Jackson ha sostenuto e per i quali non ha mai chiesto il rimborso. Accusare falsamente la signora Jackson di non aver consentito il funerale di suo fratello per questione di soldi è scandaloso. Questa storia è particolarmente dolorosa e angosciante a causa del forte desiderio della signora Jackson di essere utile a suo fratello, che amava con tutto il cuore, e di stare con la sua famiglia e sostenerla.

Oltretutto questa affermazione falsa e diffamatoria è stata pubblicata da numerosi altri media in tutto il mondo, tra cui il New York Daily News, il Daily Mail Online inglese e l'Huffington Post, tra molti altri, aggravando il danno alla reputazione della signora Jackson.

Richiedo che Vanity Fair ritratti la sua dichiarazione che la signora Jackson ha "rifiutato" di lasciar svolgere il funerale di Michael Jackson finché il denaro che aveva versato come deposito per il suo luogo di sepoltura le fosse rimborsato. Nella misura in cui questa dichiarazione appare nei brani di "Untouchable" pubblicati nel numero di Vanity Fair di novembre 2012, richiedo che Vanity Fair pubblichi una ritrattazione spiegando che l'affermazione è falsa. Richiedo anche che Vanity Fair contatti tutti gli altri media e siti web che hanno pubblicato la falsa dichiarazione di Vanity Fair e li informi della sua ritrattazione e della dichiarazione correttiva.

L'articolo è pieno di altre affermazioni false e diffamatorie riguardo la signora Jackson. Tutte le dichiarazioni riguardo la signora Jackson devono essere ritrattate e tutti gli altri media e siti web devono avere notifica di queste ritrattazioni.

Questa richiesta è fatta senza pregiudizio per i diritti della signora Jackson e lei si riserva espressamente ogni diritto contro Vanity Fair, ogni persona o entità associata con Vanity Fair e altri.

Distinti saluti

Blair G. Brown


www.janetjackson.com/story/news/letter-from-blair-brown-to-graydon-carter-of-van...

In realtà, come riportato sul blog di MJandJustice4some, l'importo che Janet ha pagato e che le è stato restituito dall'Estate è di quasi 50 mila dollari, questo è il costo totale del funerale (il contratto iniziale era stato stipulato per dare una sistemazione provvisoria a Michael finché la famiglia non avesse deciso dove seppellirlo).



L'importo di 49.372,50 dollari era stato anticipato da Janet perché l'Estate non aveva la possibilità di emettere assegni senza l'approvazione del giudice Beckloff (e probabilmente nessun altro in famiglia aveva una somma del genere a disposizione), approvazione avvenuta il 2 settembre 2009:





tiziamj
00domenica 7 ottobre 2012 15:23
"... anche la madre Katherine Jackson arrivò quella notte ed entrò nella casa, da dove telefonò a Grace Rwaramba, la tata dei figli di Michael da lungo tempo, licenziata da poco. Secondo la Rwaramba Katherine disse: "Grace, i bambini piangono, chiedono di te. Non riescono a credere che il loro padre sia morto. Grace, ti ricordi che Michael era solito nascondere denaro in casa? Io sono qui. Dove può essere?" La Rwaramba aveva descritto l'abitudine di Michael di nascondere il suo denaro in sacchetti neri di plastica della spazzatura e sotto i tappeti. Talon descrive di aver visto La Toya e il suo fidanzato mettere dei sacchetti neri di plastica della spazzatura in borse da viaggio e metterli in garage"

Che i bimbi fossero scovolti è solo un piccolo particolare, l'essenziale era trovare i soldi..., che squallore... [SM=g27825]

"Questa storia è particolarmente dolorosa e angosciante a causa del forte desiderio della signora Jackson di essere utile a suo fratello, che amava con tutto il cuore, e di stare con la sua famiglia e sostenerla."

Seeeeeeeeeeee [SM=g27816]

Grazie Cri!!
darKside87
00domenica 7 ottobre 2012 23:54
Re:
tiziamj, 07/10/2012 15.23:



Che i bimbi fossero scovolti è solo un piccolo particolare, l'essenziale era trovare i soldi..., che squallore... [SM=g27825]






E' la tipica reazione di una madre che ha perso il figlio [SM=x47958] [SM=g27826] ...
Io non so cosa ci sia nel cuore di questa gente (sempre ammesso che ne abbiano uno)... Quando morì il mio gatto Pedro ho messo tre anni per riprendermi, e ancora non ne sono uscita... Figuriamoci un figlio!
[SM=g27825]
badgirl.
00lunedì 8 ottobre 2012 06:51
Grazie degli aggiornamenti Cri :)...mo' tocca Vanity Fair
4everMJJ
00lunedì 8 ottobre 2012 07:46
Il documento del tribunale da cui sono estratte le foto che ho postato sopra e quella che sto postando ora è consultabile a questo link


(il dettaglio di tutte le spese pagato dall'Estate)


ABC News riporta che un portavoce di La Toya ha detto loro che le affermazioni su di lei sono "completamente false" e che il "fidanzato" che Sullivan nomina nel libro non è in realtà il suo fidanzato ma un parter in affari. L'avvocato di Katherine, Sandra Ribera, ha detto loro che "La prima priorità di Katherine Jackson dopo la morte di suo figlio Michael è stata il benessere dei figli di Michael. L'implicazione che la notte in cui suo figlio è morto la signora Jackson avrebbe fatto qualsiasi cosa che non fosse piangere con i suoi nipoti e consolarli è semplicemente ridicola".


Vediamo un po': dal libro di Jermaine (non so se corrisponde alla lettera con quello in italiano, io ce l'ho in inglese e l'ho tradotto [SM=g27822] )

"In realtà il fidanzato di La Toya, Jeffre Phillips, rimase nella casa durante la notte per due settimane, presumibilmente come presenza per proteggerla dagli avvoltoi."

"La casa in cui Michael è morto era a Carolwood Drive, Holmby Hills, un quartiere vicino a Beverly Hills. Era una residenza che AEG aveva preso in affitto per Michael e i suoi figli durante le prove, dopo che avevano alloggiato al Bel Air Hotel il mese precedente. Non potevo sopportare di andarci dopo la sua morte. Nessuno dei fratelli poteva. Nel nostro stato intorpidito, ci siamo riuniti a casa mia e confortati l'uno con l'altro. Nel frattempo, la mamma, Janet e La Toya hanno sentito il bisogno di essere lì".

Dal libro di La Toya:

"Verso le 23:30 Randy, Jeffre, io e Ron Boyd siamo arrivati alla casa di Carolwood. Dopo 30 minuti sono arrivati la mamma e Trent. Janet è arrivata non appena il suo aereo è atterrato da New York a Los Angeles".
LOREMJ
00martedì 9 ottobre 2012 17:07
a me sembra tutto così surreale...una madre che invece di piangere il figlio chiede dove sono i soldi,le sorelle che fanno le corse per accaparrarsi i soldi in casa e Janet che prima di dare sepoltuta al fratello vuole i soldi indietro...
non posso credere che una madre si comporti così e che Janet si sia preoccupata di riavere il suo anticipo prima di seppellire Michael.
Per prima cosa avevano appena perso un figlio e un fratello....per quanto interessati ai soldi sono certa che il dolore abbia prevalso sul resto,non credo che siano così bestie come vogliono farci credere.
Secondo me stanno esagerando e sinceramente io prendo con le molle tutto quello che i giornali riportano e quello che i presunti amici scrivono sui libri parlando di lui.
Io non ho ancora capito chi stà nella ragione e chi nel torto fra Estate e i Jacksons,perchè tutti abbiamo le stesse fonti eppure non tutti abbiamo la stessa opinione.
Sicuramente i Jacksons non sono stati la famiglia ideale nei confronti di Michael,ma quello che ha detto questo scrittore sulla madre e su Janet mi sembra un pò esagerato e io non ci credo.
4everMJJ
00mercoledì 10 ottobre 2012 07:58
Ho letto tutto l'articolo dalla rivista di Vanity Fair (sono 12 pagine), appena ho un po' di tempo vedo di fare almeno un riassunto (come dell'articolo online molte cose non sono novità), ma una correzione rispetto all'articolo online la faccio subito: l'avvocato che ha detto a Sullivan che non ha trovato nessun testamento nei documenti non è LeGrand, ma Oxman, che sostiene di aver preso possesso di tutti i documenti nel 2004, dopo il licenziamento di LeGrand (ricordo che LeGrand fu licenziato perché aveva "pestato i piedi" ai due manager di MJ di allora, i tedeschi Wiesner e Konitzer, dopo aver scoperto che avevano sottratto fondi a MJ).


Intanto su In Touch la dichiarazione in esclusiva di Jeffre Phillips (vi metto anche la foto, và [SM=g27822] ).



"Sono entrato in casa con La Toya, i suoi fratelli e sorelle, gli agenti della polizia di L.A. nonché il fratello di La Toya e la security di Michael erano lì" spiega Jeffre. "Non abbiamo costretto nessuno a farci entrare a casa di Michael. Tutto quello che dice lo scrittore è completamente falso e una bugia completa. Sta cercando di vendere il libro".
Quindi se il libro è una montatura cosa è davvero successo a casa di Michael dopo la sua overdose?
"Siamo arrivati a casa di Michael 12 ore dopo la sua morte e il personale di Michael e gli altri sono entrati e usciti dalla casa per tutto il giorno prima ancora che ci mettessimo piede".



Intanto RadarOnline afferma che una fonte interna alla famiglia ha detto loro che il motivo per cui il funerale è stato rimandato è che i familiari non erano d'accordo sul luogo di sepoltura: Jermaine e Randy volevano che fosse sepolto a Neverland mentre Katherine era assolutamente contraria. La fonte dice anche che, pur essendoci già delle tensioni sulla gestione del patrimonio di MJ fra Janet e sua madre, Janet ha sostenuto lei e i figli di MJ durante quel periodo buio e ha cercato di fare la cosa giusta. "Chiunque dica il contrario mente" dice la fonte.

chiara64
00mercoledì 10 ottobre 2012 17:12

"Non abbiamo costretto nessuno a farci entrare a casa di Michael"

Ma dai!!Ed era la cosa più importante,in quel momento,vero??? [SM=g27831]Chi mancava?Solo i nipoti,credo. [SM=g27825]
badgirl.
00mercoledì 10 ottobre 2012 17:54
Grazie Cri :), attendiamo il riassunto allora [SM=g2927017]
(Miss Piggy)
00mercoledì 10 ottobre 2012 20:36
(ricordo che LeGrand fu licenziato perché aveva "pestato i piedi" ai due manager di MJ di allora, i tedeschi Wiesner e Konitzer, dopo aver scoperto che avevano sottratto fondi a MJ).


Ok,allora mi rimangio quanto scritto prima: se è così questo LeGrand non era malaccio. In che schifo era immerso in quel periodo, povero Michael [SM=g27813] .
Sul resto della storia non so davvero che pensare...da quel poco che ho letto dell'articolo mi pare che il copia-incolla sia stato fatto anche con articoli vecchi come il cucco e che in seguito erano stati smentiti. Sto Sullivan ne spara troppe e troppo grosse [SM=g27815] .

Ora che ho visto in faccia Jeffre, anima anche del bel concerto/truffa di Cardiff, mi convinco sempre più che Lombroso un pò di ragione ce l'aveva.....
4everMJJ
00venerdì 12 ottobre 2012 07:43
L'articolo è indubbiamente un copia e incolla di notizie già apparse dopo la morte di MJ, anche la versione cartacea aggiunge poco al riassunto pubblicato online.

Vanity Fair risponde alla lettera dell'avvocato di Janet:

"Vanity Fair appoggia l'affermazione di Randall Sullivan che la richiesta di Janet Jackson di rimborso del suo deposito per il lotto di sepoltura di suo fratello è stato uno dei motivi per cui è stato ritardato il funerale di Michael Jackson. Le fonti di Sullivan gli hanno detto che l'importo del deposito era di 40.000 dollari, ma i documenti diffusi la scorsa settimana indicano che l'importo del deposito era di 49.000 dollari. Vanity Fair farà questa correzione su VF.com" (la correzione in effetti è stata fatta sull'articolo online ed è giusta, ma che i documenti siano stati diffusi la scorsa settimana quando sono pubblici dal 2009 mi sembra un affermazione azzardata [SM=g27822] ).

Intanto anche La Toya ha mandato una lettera-diffida a Vanity Fair, chiedendo la ritrattazione delle affermazioni su di lei. Dice che l'articolo è "pieno di affermazioni inesatte sui fatti e insinuazioni false e diffamatorie". Se Vanity Fair non dovesse ritrattare, La Toya dice che farà loro causa.

Edit: E Vanity Fair continua a tenere la sua posizione anche nei confronti di La Toya dicendo che non vedono "alcun fondamento per riconsiderare quello che è stato scritto".
(Miss Piggy)
00venerdì 12 ottobre 2012 18:42
Grazie, o leggitora indefessa!!
badgirl.
00venerdì 12 ottobre 2012 19:14
Grazie pure da me :).....madonna santa sta famiglia sta sempre in mezzo ai casini
(Miss Piggy)
00lunedì 12 novembre 2012 13:20
Se questo Sullivan e le sue rivelazioni vi erano mancati, l'attesa è finita [SM=g27825] .

Su "La Repubblica" di oggi ci sono ben 3 pagine (a cominciare dalla 1°) dedicate a questo libro che uscirà, ahinoi, domani in italiano.

Chi ha ucciso Michael Jackson il re del pop tra segreti e leggenda

Un libro che esce in Italia svela come Jacko fosse al centro di un'orda di familiari, amici, medici, discografici che puntavano solo a sfruttare il suo successo

di GIUSEPPE VIDETTI
12 novembre 2012




IL GIORNO in cui Michael morì, il mondo ebbe l'impressione che i Jackson avessero superato odi e rancori, che i genitori e gli otto fratelli stessero elaborando il lutto come normali esseri umani, distrutti dalla scomparsa prematura del numero uno, disorientati dalla perdita improvvisa di un padre nero che lasciava tre figli bianchi - Prince, Paris e Blanket - senza una mamma, affidati alle cure della nonna ottantenne.

Solo Joe Jackson, il patriarca, duro come una quercia e non meno spietato di quando vigilava sulla sua famiglia canterina come un mastino, si lasciò scappare una frase che i media, insolitamente clementi, attribuirono a un attacco di demenza senile: "Mio figlio vale più da morto che da vivo". Di normale nella dinastia del re del pop non c'era più nulla dal 1965, da quando Joe, nel giorno del settimo compleanno di Michael, portò i Jackson 5 a un concorso di canto e scoprì che il più giovane dei cinque era il genio di casa.

"Il padre dei Jackson, il vero artefice di quel successo, è un bruto scaltro, vanaglorioso e dispotico. Ferì a tal punto il più sensibile dei suoi sei figli che, per tutta l'età adulta, Michael sarebbe stato animato dalla fiera determinazione a somigliare il meno possibile a Joseph Jackson" scrive Randall Sullivan, il giornalista investigativo firma di punta di Esquire e Rolling Stone, che domani pubblica
M - Vita, morte, segreti e leggenda del Re del Pop (Ed. Piemme, 688 pagg., 23,50 euro), l'unica biografia post mortem
circostanziata e attendibile [SM=g27820] su Michael Jackson.

A oltre tre anni dalla scomparsa di Michael, ora che i debiti sono stati sanati, la normalità è ancora tabù in casa Jackson. Tre miliardi di dollari che attualmente transitano nelle casse (rigidamente amministrati dai tre esecutori testamentari nominati dal defunto) e un patrimonio che ne può generare altrettanti nel giro di pochi anni hanno scatenato una ferocia all'interno della famiglia che Sullivan esplora col rigore del cronista, attenendosi ai fatti, schivando il gossip e lasciando il lettore con una domanda cui ad ogni capitolo si aggiunge un nuovo punto interrogativo: chi ha veramente ucciso Michael Jackson?

D'accordo, il dottor Conrad Murray sta scontando la pena per aver somministrato la dose fatale di Propofol, il potente ipnotico che il 25 giugno 2009 causò l'arresto cardiaco di Jacko, ma come mai un uomo di 50 anni era in uno stato di decadimento fisico da far pietà al medico legale? Come mai non riusciva a dormire neanche un'ora senza l'aiuto di un anestetico e la presenza di un anestesista? Come aveva fatto l'uomo che possedeva gran parte del catalogo dei Beatles a dilapidare una fortuna al punto da dover accettare un contratto che non sarebbe mai stato in grado di onorare? In quale solitudine era sprofondato l'artista che aveva messo la sua vita in mano ai Testimoni di Geova, a Scientology, al chirurgo plastico Arnold Klein, al Rabbino Boteach, alla Nation of Islam e al consigliere spirituale delle star Deepak Chopra?

L'agonia di Michael Jackson, rivela Sullivan, era iniziata nel 1994, all'epoca delle prime accuse per pedofilia, quando Evan Chandler, padre del dodicenne Jordan, l'aveva trascinato in tribunale con l'accusa di molestie ai danni di minore ed esposto a umiliazioni inaudite (fu fotografato nudo dalla vita in giù), salvo poi accettare venti milioni di dollari per risolvere il caso in via extragiudiziale - "il primo grande errore del cantante; per tutti significò un'implicita ammissione di colpa. E a rendere più penosa la situazione era il fatto che la fonte principale delle sofferenze da cui cercava di fuggire si annidava proprio all'interno della sua famiglia".

Sempre più debole, disorientato, schiavo di psicofarmaci eanalgesici, l'artista, lecuifortune erano centuplicate dopo l'uscita di Thriller e l'acquisizione del catalogo dei Beatles, faceva uso di Propofol in tour dall'età di 36 anni.

Era già al centro di un mostruoso meccanismo che coinvolgeva familiari, amici, legali, impresari, discografici, medici, consiglieri spirituali, governanti, creditori veri o presunti e un'orda di opportunisti che, nel tentativo di estorcergli denaro, macchinavano incessantemente alle sue spalle.

E i peggiori di tutti erano quelli che portavano il suo stesso cognome. Michael ne aveva fatto le spese già all'epoca della reunion dei Jacksons, un'operazione che il padre padrone non sarebbe riuscito a concludere senza la mediazione di mamma Katherine, l'unico membro del clan che avesse un ascendente su Michael. Fratelli e sorelle, voracissimi, agivano come trapani sulla matriarca affinché intercedesse presso Michael ogni qual volta avevano bisogno di contanti.

La caccia ai bigliettoni non ebbe termine neanche nelle ore successive alla morte. "La notte stessa - racconta Sullivan - la bambinaia Grace Rwaramba ricevette una telefonata da Katherine: 'I bambini piangono, chiedono di te, non riescono a credere che il papà sia morto. A proposito, ti ricordi che Michael nascondeva sempre contanti in giro per casa? Mi trovo nella sua villa proprio in questo momento. Secondo te dove li ha messi?'. I membri della squadra di sicurezza sostennero che fu La-Toya a riempire borsoni di tela con sacchi neri colmi di contanti e a sistemarli in garage".

Pur non consentendo ai familiari l'ingresso in casa, Jackson continuava a esserne ostaggio. All'epoca del tormentato processo per pedofilia, che nel 2005 si concluse con l'assoluzione, gli avvocati raccomandarono la presenza dei familiari in aula; avrebbe favorevolmente impressionato i giurati. Quelli ne approfittarono per riguadagnare terreno. Fu il fratello Jermaine, che si era convertito all'Islam, ad architettare la fuga in Bahrein, dove Michael e i figli divennero a tutti gli effetti prigionieri di lusso dello sceicco Abdullah, che finanziava i capricci della star con la mira di lanciare una propria carriera discografica.

Gli ultimi anni furono rocamboleschi, ma allo stesso tempo lividi. In fuga tra le sabbie arabe, nella verde Irlanda o in una sordida hacienda di Las Vegas, Jackson era costretto a confrontarsi quotidianamente con gli squali. Non c'era più ombra di creatività nell'artista, che per oltre quindici anni visse al centro di una miriade di complotti (quello della sua casa discografica per indebolirlo economicamente non è mai stato provato).

Dopo l'assoluzione del 2005, "tentava in tutti i modi di trovare un sistema di far soldi che non implicasse la sua presenza su un palcoscenico o in uno studio di registrazione". E allo stesso tempo era invischiato in tanti e tali procedimenti penali e civili da non potersi permettere neanche un conto a proprio nome; i capitali transitavano in quelli di fiduciari sfiduciati, di Arnold Klein o della bambinaia che gli aveva sguinzagliato la Nation of Islam.

Quando, in occasione dei concerti alla 02 Arena, si tornò a parlare di milioni, rispuntarono i vecchi 'amici': "L'ex manager Frank Dileo, membri della famiglia e persino John Landis, il regista di Thriller, che si era mosso per primo il 21 gennaio del 2009, quando i concerti di Londra erano solo un progetto".

Il quartier generale dei Jackson, la villa di Hayvenhurst, era (ed è) il centro nevralgico dove genitori, fratelli, nipoti, nuore sedotte e abbandonate tessevano trame degne delle Cronache dal Serraglio. Michael era diventato l'ultima ruota del carro, gli comunicavano a cose fatte che le serate da dieci erano diventate venti, poi trenta, poi cinquanta "perché altrimenti la cifra non sarebbe stata sufficiente a colmare i buchi".

Terrorizzato di finire sul lastrico e non riuscire a provvedere ai figli, l'artista firmava e invocava dosi sempre maggiori di Propofol per riuscire ad addormentarsi. I concerti di Londra non si sarebbero mai fatti, neanche se fosse vissuto.

Non ci fu pietà per il defunto. "Nel 2009, prima che le varie apparizioni (pagate) dei Jackson nel giorno del compleanno di Michael causassero il rinvio del funerale dal 29 agosto al 3 settembre, la sepoltura era stata ritardata per le discussioni tra Janet e gli amministratori del patrimonio da una parte, e tra Janet e la sua famiglia dall'altra. Essendo l'unico membro della famiglia a vantare una certa agiatezza, aveva versato il deposito di 40mila dollari a Forest Lawn. In luglio e agosto si era rifiutata di far celebrare il rito funebre senza prima aver riavuto i suoi soldi".

L'ultimo atto dei soliti noti è recentissimo, cinematografico e goffo: nel tentativo di sfiduciare i tre esecutori testamentari ed entrare in possesso del patrimonio i fratelli organizzano il rapimento di Katherine, l'unica in grado di contrastarli in quanto tutrice legale dei minori. Con l'aiuto di un medico compiacente le fanno credere di aver avuto un picco ipertensivo. Un commando guidato da Rebbie, Randy, Janet e Jermaine la accompagna
in una spa dell'Arizona, lasciandola per giorni senza cellulare e senza tv, mentre invia ai legali una lettera in cui reclamano la gestione del patrimonio (che sortisce tutto tranne il risultato sperato).

Prince e Paris, i due figli maggiori, mangiano la foglia e cominciano a inviare messaggi via Twitter in cui denunciano la scomparsa della nonna e accennano al complotto. "Quella serie di colpi di scena maldestri hanno diviso i suoi figli più che mai - conclude Sullivan - e la matriarca è ancora oppressa dalla tristezza della situazione".

Le è stata di conforto la finalizzazione dell'acquisto di altre undici tombe nella Holly Terrace di Forest Lawn. "Così da morto Michael Jackson sarebbe stato circondato dai membri di una famiglia che aveva cercato di tenere a distanza per gran parte della sua vita". L'ultimo capitolo del thriller è ancora tutto da scrivere. La parola, adesso, spetta ai figli. E stando alla cronaca non sono tre pezzi facili.

Estratto dall'articolo dell'edizione cartacea:




LaRepubblica

Videtti non ce la può fare..io son tre anni che mi incavolo per l'attenzione che dà sempre a notizie di questo tipo e mai, per esempio, all'uscita del libro di Vogel [SM=g27826] .


Qui la scheda del libro in italiano



La cosa per me fastidiosa di questa operazione è che Sullivan mescola eccome, contrariamente a quel che dice Videtti nell'articolo, il gossip e le leggende metropolitane con la realtà, col risultato di amplificare ancora di più le inesattezze.
Se Michael non ne esce benissimo, la famiglia viene dipinta come una vera fogna.

Edit: e a questo link si può leggere il primo capitolo gratis!!
badgirl.
00lunedì 12 novembre 2012 13:40
Ah ecco di cosa si trattava [SM=g27825]

Un'amica mi ha riferito poco fa che su Italia Uno per il tg hanno fatto un lungo servizio su MJ per l'uscita di un libro. Ed io le ho pure detto che molto probabilmente aveva capito male la notizia perchè non era prevista l'uscita di nessun libro [SM=g27825]
(Miss Piggy)
00lunedì 12 novembre 2012 13:44
Ma infatti questo annuncio a sorpresa ha lasciata stupita anche a me...basta che adesso non ce lo propinino come strenna Natalizia!!!
Vò a leggermi il 1° cap, se riesco.
tiziamj
00lunedì 12 novembre 2012 17:53
[SM=g27825] E' un libro di cui posso senz'altro fare a meno!

Grazie Miss! [SM=g2927046]



silvia80.
00lunedì 12 novembre 2012 19:16
Ma allora sono tutte balle quelle che scrive questo Sullivan? Non si basa su fatti oggettivi? Ma che pubblicizzano in Italia i libri spazzatura?
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