wordlife85
00giovedì 5 aprile 2007 18:21
Lo strumento che l’essere umano usa per apparire migliore agli occhi degli altri è la persuasione.
Quando un uomo è convinto di poter sostenere il peso di un esistenza priva di acuti, nell’attesa che qualcosa migliori una situazione altrimenti troppo difficile da gestire, si può definire un uomo forte.
Forte non è colui che crede di aver già conquistato tutto. Forte non è colui che ha la convinzione di poter tranquillamente fronteggiare ogni avversità senza la benché minima difficoltà. Forte non è colui che può vantare un palmares di tutto rispetto.
Colui che può fregiarsi di possedere tali caratteristiche, si può definire un uomo felice, soddisfatto.
Nonostante tutto, questa felicità può essere un’arma a doppio taglio. Può donarti la sicurezza, necessaria per dare il 100 x 100 nelle varie sfide della vita. Può darti coraggio, poiché sai sin da principio che hai già conquistato tutto ciò che ti eri prefissato, e che quel che verrà sarà semplicemente un “di più” che arricchirà ulteriormente la tua bacheca. Può darti, in un certo senso, la tranquillità propria dei vincitori.
Eppure non avrai mai più quel qualcosa che ti spingerà sempre a superare i tuoi limiti, a dare quel 10 x 100 in più che solo un uomo che ha fame può dare.
LA FAME DI VITTORIE.
LA FAME DI GLORIA.
LA FAME DEI TRIONFI CHE MANCANO.
Li brami sin da piccolo, se li ottieni non ti rendi conto di quanto valgano, se non li ottieni li desideri sempre di più, al punto di diventare pazzo, al punto di giungere in quello stato embrionale quale è l’infanzia, dove ogni cosa perde significato se non hai ciò che vuoi avere in quel preciso istante.
Io, Paul London, sono un uomo disperato.
Io, Paul London, sono un uomo affamato.