La crisi immobiliare Usa? Il peggio deve arrivare

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marco---
00mercoledì 10 ottobre 2007 14:40
Fonte: LiberoMercato - 10/10/2007 - di Michela Ravalico (Rassegna stampa Fiaip)

La crisi dei mutui Usa? Il peggio deve arrivare

Attenzione, la crisi dei mutui non è finita...


Vedi anche: L'Immobiliare USA riparte
iandy73
00mercoledì 10 ottobre 2007 15:02
Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
marco---, 10/10/2007 14.40:

Fonte: LiberoMercato - 10/10/2007 - di Michela Ravalico (Rassegna stampa Fiaip)

La crisi dei mutui Usa? Il peggio deve arrivare

Attenzione, la crisi dei mutui non è finita...




Scusa ma puntando sul link mi si apre una pagina del sito www.fiaip.it bianca senza l'articolo. Potresti copiarlo ed incollarlo direttamente in un post? oppure mi potresti dire come fare per leggere il link correttamente?
Grazie e saluti.
m1t1k0
00mercoledì 10 ottobre 2007 15:16
Re: Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
iandy73, 10/10/2007 3:02 PM:




Scusa ma puntando sul link mi si apre una pagina del sito www.fiaip.it bianca senza l'articolo. Potresti copiarlo ed incollarlo direttamente in un post? oppure mi potresti dire come fare per leggere il link correttamente?
Grazie e saluti.


io non ho avuto problemi a leggere l'articolo.
antelope
00mercoledì 10 ottobre 2007 15:18
Re: Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
iandy73, 10/10/2007 15.02:


Scusa ma puntando sul link mi si apre una pagina del sito www.fiaip.it bianca senza l'articolo.
Grazie e saluti.



Il link apre direttamente un documento di Acrobat Reader, controlla che nel tuo computer sia installato correttamente ed eventualmente installa una versione recente se il problema persiste..


marco---
00mercoledì 10 ottobre 2007 15:19
Re: Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
iandy73, 10/10/2007 3:02 PM:




Scusa ma puntando sul link mi si apre una pagina del sito www.fiaip.it bianca senza l'articolo. Potresti copiarlo ed incollarlo direttamente in un post? oppure mi potresti dire come fare per leggere il link correttamente?
Grazie e saluti.

Attendi qualche istante in più per completare il download, non si apre immediatamente, dipende dalla velocità della tua connessione internet.

Marco
laplace77
00mercoledì 10 ottobre 2007 15:27
Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
marco---, 10/10/2007 14.40:

Fonte: LiberoMercato - 10/10/2007 - di Michela Ravalico (Rassegna stampa Fiaip)

La crisi dei mutui Usa? Il peggio deve arrivare

Attenzione, la crisi dei mutui non è finita...




me c'hanno dato del "genio" pe' 'st'immagine...



ma non era tutta farina del mio sacco: devo ringraziare Visch e quelli che hanno postato due-tre video su youtube...


se non la capite vi faccio bannare!!!
[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]


grella
00mercoledì 10 ottobre 2007 18:28
Re: Re: L'agenzia S&P: l'apice sarà raggiunto nel 2009. Per il fondo hedge Paulson la bolla immobiliare si esaurirà nel 2008
laplace77, 10/10/2007 15.27:




me c'hanno dato del "genio" pe' 'st'immagine...



ma non era tutta farina del mio sacco: devo ringraziare Visch e quelli che hanno postato due-tre video su youtube...


se non la capite vi faccio bannare!!!
[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]





Già facciamoci un bel poster per casa o stampiamocelo sulla camicia.......ancor più importante STAMPIAMOCELO NEL CERVELLO!!!

Allert::: DOMENICA REPORT ORE 21,30 TRASMISSIONE SUI DERIVATI ....
POTREBBE ESSERE INTERESSANTE DA QUELLO CHE HO INTRAVISTO!!


marco---
00martedì 2 marzo 2010 10:48
Il mattone negli Stati Uniti - Senza incentivi giù le case Usa (Fonte: Libero - 02/03/2010)



Hanno preso una bella cantonata gli analisti! [SM=g6957]

Marco
(sylvestro)
00venerdì 5 marzo 2010 20:52
Aig ancora schiacciata dal mattone


(sylvestro)
00mercoledì 19 maggio 2010 13:32
Flash Usa: indice mutui in calo. Crollando le domande di mutui per acquisto immobili

a cura di Trend-Online

19/05/2010 13:12

Analisi tecniche Sulla base dei dati forniti dalla Mortgage Banker's Association si è appreso che nell'ultima settimana l'indice relativo alle richieste di mutui ipotecari si è attestato a 569,2 punti, in calo dell'1,5%. A muoversi in controtendenza sono state le domande di rifinanziamento che sono balzate in avanti del 14,5%, mentre hanno subito un vero e proprio crollo le richieste di mutui per l'effettivo acquisto di un immobile, con una contrazione del 27,1% a 192,1 punti.
dgambera
00mercoledì 19 maggio 2010 13:38
Re:
(sylvestro), 19/05/2010 13.32:

Flash Usa: indice mutui in calo. Crollando le domande di mutui per acquisto immobili

a cura di Trend-Online

19/05/2010 13:12

Analisi tecniche Sulla base dei dati forniti dalla Mortgage Banker's Association si è appreso che nell'ultima settimana l'indice relativo alle richieste di mutui ipotecari si è attestato a 569,2 punti, in calo dell'1,5%. A muoversi in controtendenza sono state le domande di rifinanziamento che sono balzate in avanti del 14,5%, mentre hanno subito un vero e proprio crollo le richieste di mutui per l'effettivo acquisto di un immobile, con una contrazione del 27,1% a 192,1 punti.




Finiti gli incentivi [SM=g2233326] [SM=g1749711]
(sylvestro)
00mercoledì 19 maggio 2010 13:52
Re: Re:
dgambera, 19/05/2010 13.38:




Finiti gli incentivi [SM=g2233326] [SM=g1749711]




You (had/'ve) got it [SM=g1749711] [SM=g1750826]
laplace77
00mercoledì 19 maggio 2010 14:25
Re: Re:
dgambera, 19/05/2010 13.38:




Finiti gli incentivi [SM=g2233326] [SM=g1749711]




per i quali qualcuno poteva gioire per un +0,...% dell'indice...

ora questo -27%...

dgambera
00mercoledì 19 maggio 2010 14:26
Re: Re: Re:
laplace77, 19/05/2010 14.25:




per i quali qualcuno poteva gioire per un +0,...% dell'indice...

ora questo -27%...





Mi sa che hanno venduto le case che, alle condizioni reali del mercato, avrebbero venduto in 2 anni [SM=g9058]
marco---
00domenica 30 maggio 2010 10:56
Prezzi case, dati ufficiali del mese di marzo (USA) (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 30/05/2010)

Sono finalmente giunti i dati ufficiali sull’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mese di marzo, sul territorio statunitense. Stando all’indice S&P Case – Shiller, i prezzi delle case nelle 20 aree metropolitane più significative del Paese nordamericano sono cresciuti, durante il terzo mese dell’anno, con un ritmo meno imponente di quanto sostenevano le principali attese degli osservatori internazionali, dimostrando come la ripresa del mercato sia più difficile del previsto.

In particolare, il gruppo che ha condotto la ricerca ha dichiarato che nelle zone considerate i valori immobiliari abitativi sarebbero cresciuti del 2,3% rispetto al marzo del 2009, contro previsioni mediamente pari al 2,5% su base annua. Su base trimestrale, invece, i prezzi delle case americane sono addirittura calati del 3,2% nei confronti del periodo di riferimento precedente.

Per quanto riguarda il solo mese di marzo, nel periodo ora in esame i prezzi delle case si sarebbero sviluppati con un ritmo di circa 2 punti percentuali. Da febbraio a marzo però i prezzi sarebbero calati di circa mezzo punto percentuale, siglando il sesto decremento consecutivo.

Per ciò che concerne le principali aree con i prezzi maggiormente in calo, la ricerca segnala soprattutto il deprezzamento del perimetro urbano di Detroit, dove la flessione nei prezzi delle case è stata addirittura superiore al 4%.

Le considerazioni di cui sopra rafforzano pertanto le valutazioni di coloro che ritengono che il rimbalzo osservato nel mercato immobiliare tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 sia stato frutto principalmente del beneficio fiscale introdotto, e oramai giunto ad esaurimento.
marco---
00mercoledì 16 giugno 2010 16:36
Senza incentivi...
Usa, brutti dati per il settore immobiliare (Fonte: soldionline.it - 16/06/2010)

Le nuove case avviate a costruzione sono calate del 10% in maggio, al livello annualizzato di 593mila. Lo ha comunicato oggi il Dipartimento del Commercio. Motivo principale del crollo, la fine degli aiuti fiscali per l’acquisto di case. Gli avvi di case monofamiliari sono diminuiti del 17%, a 468mila, il livello più basso degli ultimi dodici mesi. I permessi di costruzione, dal cui andamento dipende il livello di attività futura, sono diminuiti del 5,9%, dopo essere già calati in aprile del 10%.
La gente è ormai alla frutta, le riprese del mercato immobiliare penso che, ormai ovunque, siano solo il frutto di fantasie.

Marco
(sylvestro)
00sabato 19 giugno 2010 12:26
PEGGIOR BOLLA DI DEBITI DELLA STORIA MONDIALE: 50 STATISTICHE SULL’ECONOMIA STATUNITENSE

A CURA DI THE AMERICAN DREAM

La maggioranza degli statunitensi sa che l’economia USA è in cattive acque, ma ciò che la maggior parte di essi non sa è quanto davvero sia disperata la situazione finanziaria degli Stati Uniti. La verità è che ciò che stiamo vivendo non è una semplice “flessione” o “recessione”. Ciò che stiamo vivendo è l’inizio della fine della macchina economica più grande mai vista al mondo. La nostra ingordigia e il nostro debito si stanno letteralmente mangiando viva la nostra economia.

Il debito totale governativo, corporativo e personale ha raggiunto ora il 360 percento del PIL, un valore estremamente più alto di quello raggiunto durante la Grande Depressione. Abbiamo quasi totalmente smantellato la nostra base manufatturiera, spedito oltreoceano svariati milioni di lavori della classe media, abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità per decenni e creato la più grande bolla di debito della storia dell’umanità. La resa dei conti è dietro l’angolo e la maggioranza degli americani non ne lo sospetta minimamente.

La verità è che non si possono sfidare per sempre le leggi universali della finanza. Ciò che sale poi dovrà scendere. Il debitore è il servo del creditore. E alla fine anche se cerchi di fare dei tagli non ce la fai.

A volte sono necessari i numeri nudi e crudi perché molti di noi si rendano conto pienamente della situazioni cui andiamo incontro.

Perciò ecco 50 statistiche illuminanti sull’economia statunitense che sembrano troppo assurde per essere credibili:

50) Nel 2010 è previsto che il governo americano emetterà un nuovo debito pari a quasi l’intero debito del mondo intero.

49) È previsto che il governo americano avrà un deficit di bilancio di approssimativamente 1.6 trilioni di dollari nel 2010.

48) Se sei uscito e hai speso un dollaro al secondo, ti ci vorrebbero 31,000 anni per spendere un trilione di dollari.

47) Di fatto, se tu avessi speso un milione di dollari al giorno fin dalla nascita di Cristo, oggi non avresti ancora speso un trilione di dollari.

46) Il debito totale del governo degli Stati Uniti costituisce fino al 90 per cento del Prodotto Interno Lordo.

45) Il debito totale del mercato del credito, incluso il debito governativo, corporativo e personale, ha raggiunto il 360 per cento del PIL

44) Gli introiti delle tasse aziendali sono scesi del 55%(fino a 138 miliardi di dollari) per l’anno fiscale che si chiudeva il 30 settembre 2009

43) Ci sono 8 contee nello stato della California con tasso di disoccupazione di oltre il 20 per cento

42) Nell’area intorno a Sacramento in California, viene chiusa un’attività commerciale per ogni sei che rimangono aperte

41) A febbraio ci sono stati 5,5 statunitensi disoccupati per ogni opportunità lavorativa

40) Secondo uno studio del Pew Research Center, circa il 37% degli statunitensi tra 18 e 19 anni sono stati disoccupati o sottoimpiegati in un qualche momento durante la recessione

39) Più di un 40% degli impiegati negli Stati Uniti lavorano nel settore dei servizi con salari bassi

38) Secondo un nuovo studio, il 24% di lavoratori statunitensi sostengono di aver posticipato l’inizio del pensionamento pianificato per l’anno scorso

37) Oltre 1,4 milioni di americani ha dichiarato la bancarotta personale nel 2009, il 32 per cento in più rispetto al 2008. Inoltre nel marzo 2010 hanno dichiarato bancarotta più americani rispetto a qualunque altro mese in assoluto da quando la legge americana sulla bancarotta è stata rafforzata in ottobre 2005.

36) Le richieste di un mutuo sono scese il mese scorso di un 40% rispetto al livello minimo registrato nell’aprile 1997

35) RealtyTrac ha annunciato che le richieste di pignoramento hanno stabilito il secondo record consecutivo nel 2009

34) Secondo RealtyTrac, le richieste di pignoramento venivano segnalate su 367,056 proprietà nel marzo 2010, con un aumento di circa il 19% rispetto a febbraio e di circa l’8% rispetto a marzo 2009 e comunque il maggior numero in assoluto da quando RealtyTrac ha iniziato a fare verifiche nel gennaio 2005

33) Nelle contee di Pinellas e Paso, che includono St.Petersburg in Florida e i sobborghi al nord, ci sono 34.000 casi di richieste di pignoramento aperti. Dieci anni fa erano solo 4.000

32) Nella Central Valley in California, una casa su 16 è in fase di pignoramento

31) La Mortgage Bankers Association ha annunciato recentemente che più del 10 per cento di chi possiede casa e paga il mutuo, ha mancato almeno un pagamento nel periodo tra gennaio e marzo. Questo è un record e ha superato quello del 9.1 per cento dell’anno scorso

30) Le banche statunitensi sono rientrate in possesso di circa 258.000 case attraverso il paese nel primo quarto del 2010, un aumento del 35% rispetto al primo quarto del 2009

29) Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, le banche posseggono un valore della rete di case residenziali superiore a quello di tutti i singoli americani messi assieme

28) Più del 24% di tutte le case con ipoteche negli Stati Uniti avevano un valore di mercato inferiore al valore d’acquisto alla fine del 2009

27) I valori delle proprietà commerciali negli Stati Uniti sono scesi approssimativamente di un 40% dal 2007 e attualmente il 18% degli spazi destinati agli uffici negli Stati Uniti sono vuoti

26) I mancati pagamenti delle rate dei mutui di edifici con appartamenti in mano alle banche americane è aumentato fino alla cifra record di 4,6% nel primo trimestre del 2010. È quasi il doppio rispetto al livello dell’anno scorso

25) Nel 2009 le banche americane hanno annunciato la più grande diminuzione di prestiti ai privati dal 1942

24) Lo stato di New York ha posticipato il pagamento delle fatture per un totale di 2.500 milioni di dollari per poter rimanere solvente ma alcuni funzionari avvertono che le difficoltà finanziarie potrebbero peggiorare rapidamente

23) Per compensare il deficit di bilancio pronosticato per il 2010 di 280 milioni di dollari, Detroit ha emesso a marzo 250 milioni di dollari in buoni municipali a 20 anni. L’emissione è stata decisa dopo che i funzionari della stessa città hanno avvertito che se la situazione finanziaria non fosse migliorata la città avrebbe dovuto dichiarare la bancarotta

22) La National League of Cities dice che i governi municipali avranno ammanchi tra 56.000 e 83.000 milioni di dollari tra oggi e il 2012

21) Mezza dozzina di stati con problemi di liquidità negli Stati Uniti hanno annunciato che ritarderanno i pagamenti di rimborsi di tasse.

20) Due professori universitari hanno calcolato recentemente che le obbligazioni non finanziate di debiti di pensione in 50 Stati è di 3,2 trilioni di dollari

19) Secondo EconomicPolicyJournal.com, 32 Stati americani non hanno i fondi necessari per pagare le indennità di disoccupazione e perciò il governo federale sta somministrando fondi agli stessi per poter pagare i disoccupati

18) Questa recente recessione ha eliminato 8 milioni di posti di lavoro nel settore privato negli Stati Uniti

17) I salari del settore privato sono scesi al minimo nella storia degli Stati Uniti durante il primo quarto del 2010-06-08

16) I sussidi da parte del governo americano ( inclusa la Sicurezza Sociale, l’assicurazione da disoccupazione, coupon per gli alimenti e altri programmi) sono aumentati a un livello record durante i primi tre mesi del 2010

15) 39,68 milioni di statunitensi ora ricevono coupon per gli alimenti, il che rappresenta un record di tutti i tempi. Ma sembra che le cose stiano per peggiorare. Il Dipartimento per l’Agricoltura prevede che la partecipazione al programma dei coupon per gli alimenti supererà i 43 milioni di americani nel 2011

14) Phoenix in Arizona presenta un tasso annuale di furti di auto di 57,000 veicoli e si è trasformata nella nuova “Capitale mondiale del furto di auto”

13) Le forze di polizia sostengono che ci sono oltre un milioni di membri di gang criminali nel paese. Questi elementi sono responsabili fino all’80% dei crimini commessi negli Stati Uniti

12) Il sistema sanitario statunitense si trovava già di fronte a una carenza di personale medico di circa 150,000 unità per il prossimo decennio, ma grazie alla “riforma” del sistema sanitario ora queste cifre potrebbero aumentare di parecchie centinaia di migliaia

11) Secondo un’analisi del Congressional joint Committee on Taxation, la legge di riforma del sistema sanitario avrà generato per il 2019 un aumento di 409.2 miliardi di dollari di tasse per il popolo americano

10) L’indice Dow Jones dei titoli industriali ha vissuto il peggior Maggio dal 1940

9) Nel 1950 la forbice salariale tra un dirigente e un impiegato era di 30 a 1. A partire dal 2000, la forbice si è allargata tra i 300 e 500 a 1

8) Circa il 40% delle spese al dettaglio vengono effettuate dalle famiglie con gli introiti più elevati

7) Secondo gli economisti Thomas Piketty e Emmanuel Saez, due terzi degli aumenti di introiti negli Stati Uniti tra il 2002 e il 2007 sono andati all’1% degli americani più ricchi

6) Il 40% di chi ha i salari più bassi negli Stati Uniti ora possiede meno dell’1% della ricchezza della nazione

5) Se viene fatto un pagamento minimo ogni volta, un conto da 6,000 dollari su una carta di credito potrebbe costare fino a 30,000 dollari (a seconda del tasso di interesse)

4) Secondo una recente relazione basata su dati del U.S. Census Bureau, solo il 26 per cento dei giovani tra i 16 e i 19 anni ha svolto un qualche lavoro nel 2009 il che rappresenta un minimo record da quando questa statistica è iniziata nel 1948

3) Secondo un sondaggio del National Foundation for Credit Counseling, solo il 58% degli appartenenti alla “Generazione Y” paga le fatture mensili in tempo

2) Durante il primo trimestre del 2010, il numero di prestiti che sono già scaduti da tre mesi negli Stati Uniti sono aumentati per il sedicesimo trimestre consecutivo

1) Secondo il Tax Foundation’s Microsimulation Model, per cancellare il deficit del bilancio il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe moltiplicare l’aliquota fiscale per 2.4 ogni anno. Quindi, l’aliquota del 10 per cento diventerebbe del 24 per cento, quella del 15 diventerebbe del 36 e quella del 36 diventerebbe dell’85 per cento

Titolo originale: "Desperate Financial Situation, Biggest Debt Bubble in World History: Fifty Statistics About The U.S. Economy"

Fonte: endoftheamericandream.com/
Link
04.06.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RENATO MONTINI
(sylvestro)
00mercoledì 23 giugno 2010 13:57
Mutui Usa: -5,9% richieste settimanali

23/06/2010

- In calo le richieste di mutui negli Stati Uniti nella settimana fino all’8 giugno.
Rispetto alla settimana precedente l’indice è sceso del 5,9%, come riporta la Mortgage Bankers Associations (MBA).
Ancora più marcato il calo delle domande di rifinanziamento, a -7,3%.
I tassi sui mutui trentennali scendono al 4,75% dal precedente 4,82%.
(sylvestro)
00mercoledì 23 giugno 2010 17:54
Usa: a maggio crollo vendite case nuove a 300mila unità (-32,7%)

23/06/2010

- Crollate a quota 300mila unità le vendite di case nuove negli Stati Uniti, secondo i dati Census Bureau riferiti al mese di maggio.
Il dato ha così evidenziato una discesa record del 32,7%, rispetto alle 446mila unità del mese di aprile.
Si tratta del livello più basso dal novembre 1970
.
Il risultato è molto diverso rispetto alle attese degli analisti, che avevano addirittura preventivato una salita a 441mila unità.
Forte il calo anche su base annua: - 18,3%.


(sylvestro)
00martedì 6 luglio 2010 08:27
(sylvestro)
00martedì 6 luglio 2010 19:02
Lacker: “Fed potrebbe iniziare a vendere i bond garantiti da mutui ipotecari”

06/07/2010

- La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, potrebbe iniziare a vendere le obbligazoni Mbs (Mortgage-backed securities, bond garantiti da mutui ipotecari) e usare il ricavato per comprare titoli del Tesoro Usa.
Lo ha annunciato Jeffrey Lacker (foto), presidente del Quinto distretto della Federal Reserve in un'intervista esclusiva all'agenzia Market News Internation.
La Fed, per sostenere il mercato delle cartolarizzazioni di mutui (negli ultimi due anni colpito duramente dalla crisi finanziaria, basti pensare ai salvataggi pubblici della agenzie specializzate in mutui, Fannie Mae e Freddie Mac), ha ampliato moltissimo il suo stato patrimoniale: a fine marzo deteneva 1.250 miliardi di dollari di Mbs e 175 miliardi di debito delle agenzie specializzate in mutui.
Ora che il mercato delle cartolarizzazioni sta recuperando liquidità potrebbe essere ''in grado di assorbire le nostre vendite'' ha spiegato Lacker.
Con questa mossa “la banca centrale Usa tornerebbe gradualmente ad un portafoglio composto di soli titoli del Tesoro” ha aggiunto Lacker.
"Un processo che - sempre secondo Lacker - non altererebbe comunque l'impostazione da credit easing (facilitazione al credito) della politica monetaria Usa".
Dunque nessuna pressione al rialzo sui tassi di interesse.
“La politica monetaria diverrà più restrittiva – ha concluso Lacker - quando la crescita economica sarà abbastanza forte da reggersi sulle proprie gambe”.
ginger_spritz
00martedì 24 agosto 2010 12:16
lo sboom dell nuovo, il basso numero di compravendite, l'alta disoccupazione e il prezzo (alto) delle case sono alcuni dei problemi del mercato USA
Interessante questa analisi: www.idealista.it/news/archivio/2010/08/23/011430-15-segnali-che-annunciano-il-collasso-mercato-immobiliare-n...

A questo punto la domanda nasce spontanea: mattone USA a un passo dall'uscita dalla crisi o è a un passo dal baratro?
marco---
00martedì 24 agosto 2010 12:29
Re: lo sboom dell nuovo, il basso numero di compravendite, l'alta disoccupazione e il prezzo (alto) delle case sono alcuni dei problemi del mercato USA
ginger_spritz, 24/08/2010 12:16:

Interessante questa analisi: www.idealista.it/news/archivio/2010/08/23/011430-15-segnali-che-annunciano-il-collasso-mercato-immobiliare-n...

A questo punto la domanda nasce spontanea: mattone USA a un passo dall'uscita dalla crisi o è a un passo dal baratro?

Ho sostato il tuo nuovo topic qui perché in tema con questo topic.
Grazie per l'ottimo articolo! [SM=g1750826]

Marco
marco---
00martedì 24 agosto 2010 22:17
USA - dati sulla vendita delle case esistenti
Mercato immobiliare statunitense in forte calo (Fonte: milanoweb.com - 24/08/2010)

L'invenduto raggiunge una percentuale ben superiore alle più pessimistiche aspettative

Secondo quanto reso noto dall’Associazione delle compagnie di Real Estate statunitensi, a Luglio, le vendite hanno mostrato un calo del -27,2%, a 3,83 milioni di abitazioni, il minimo storico degli ultimi 15 anni.
Addirittura inferiore alle, nemmeno brillanti attese degli analisti, che stimavano circa 1 milione in più, che significava comunque una flessione del 12%, il montevendite immobiliari, dopo la lieve ripresa che il mercato immobiliare statunitense aveva mostrato in primavera, sull’onda del programma federale.
Un segnale "pesante" sullo status dell’economia americana che ha bisogno ancora di tempo e lavoro per intraprendere la strada del miglioramento.
E così alla ricerca di beni sicuri per i propri risparmi gli americani hanno fatto ricorso ai treasury bond che hanno toccato i nuovi minimi di rendimento, il 2,5% per il titolo decennale e il 3,55% per il bond trentennale.
(sylvestro)
00mercoledì 25 agosto 2010 10:04
Fed, la crisi non è finita. Nel 2010 saranno 3 mln le case pignorare negli Usa

25/08/2010

- “Ci sono alcuni segnali incoraggianti di ripresa economica e di stabilizzazione dei prezzi delle case, ma non siamo fuori dal tunnel”.
Così Charles Evans, presidente della Federal Reserve di Chicago, intervenendo a un convegno a Indianapolis.
Nonostante i provvedimenti del governo per modificare le procedure sui mutui immobiliari e limitare i pignoramenti, “milioni di americani stanno ancora perdendo la loro casa”, ha proseguito Evans, sottolineando il circolo vizioso che ormai lega la perdita del posto di lavoro ai pignoramenti delle case di proprietari impossibilitati a pagare le rate del mutuo.
“Le previsioni ci dicono che nel 2010 le case pignorate potrebbero toccare quota 3 milioni” ha spiegato il numero uno della Fed di Chicago.
Nel 2009, secondo i dati di RealtyTrac, le case pignorate sono state 900mila.
marco---
00mercoledì 25 agosto 2010 16:50
USA - dati sulla vendita delle case nuove
USA:A LUGLIO VENDITE NUOVE CASE -12,4%, MINIMO STORICO. CROLLANO PREZZI (Fonte: asca.it - 25/08/2010)

(ASCA) - Roma, 25 ago - Per il mercato immobiliare Usa nessuna luce in fondo al tunnel. A luglio, le vendite di nuove abitazioni sono scese del 12,4% a quota 276 mila unita', il minimo storico. Numeri nettamente inferiori alle attese degli economisti che prevedevano vendite per 337 mila unita'.

Impressionante il calo dei prezzi -6%, nei fatti una casa unifamiliare costa 204 mila dollari, mai cosi' in basso dal dicembre 2003. La deflazione e' piu' vicina. I dati sono stati diffusi dal Dipartimento Usa al commercio.


Marco
marco---
00sabato 28 agosto 2010 09:54
USA - dati sulla vendita degli immobili commerciali
Dopo i dati su case esistenti e case nuove, per completare la serie, ecco i dati sugli immobili commerciali.

Marco
Immobiliare commerciale, altro calo dei prezzi negli States - ago 2010 (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 28/08/2010)

I prezzi delle proprietà immobiliari commerciali negli Stati Uniti hanno subito un nuovo importante calo durante il mese di giugno. A sostenerlo è una nuova ricerca condotta da Moody’s Investors Service, secondo cui la ripresa economica non solo sarà più lenta del previsto, ma conterrà delle inevitabili parentesi di declino, scoraggiando così gli investitori a porre in essere transazioni su tale segmento immobiliare.

L’indice Moody’s/Real Commercial Property, che monitora costantemente l’andamento dei prezzi delle proprietà commerciali nella zona, è calato del 4% rispetto al mese di maggio, per il declino più consistente dal mese di luglio del 2009
, e portando in negativo il saldo complessivo dei valori di mercato dall’inizio dell’anno alla data di rilevazione.

Secondo le previsioni degli analisti di Moody’s, i prezzi rimarranno piuttosto deboli anche per i prossimi mesi, e fino a quando l’economia non mostrerà in maniera più convinta di possedere delle determinanti in grado di stimolare una pronta ripresa.

Una delle variabili che sta maggiormente condizionando lo scenario di cui sopra è ancora il tasso di disoccupazione, che negli Stati Uniti fatica a diminuire, rimanendo troppo ancorato alla doppia cifra.
marco---
00lunedì 30 agosto 2010 09:32
La ripresa: gli Usa al palo (Fonte: lastampa.it - di Maurizio Molinari - 30/08/2010)

L'immobiliare americano, da dove la crisi è partita. Finiti i piani di stimolo, le case restano invendute. E il gigante a stelle e strisce ha paura del "doppio tuffo" nella recessione

La Wickapague Road di Southampton avrebbe dovuto diventare un avveniristico villaggio per miliardari a Long Island ma al posto di un grappolo di ville hi-tech con piscina da 30 milioni dollari non vi sono altro che gru immobili, baracche vuote e terrapieni abbandonati. Se questo angolo d’America fotografa la nuova crisi immobiliare che incombe su Wall Street è perché il costruttore Bob Gianos dopo aver investito una fortuna per acquistare 20,2 ettari di terreni nel cuore degli Hamptons - dove i ricchi di New York si rifugiano in vacanza dai tempi del Grande Gatsby - si è trovato improvvisamente a corto di acquirenti, dovendo sospendere i lavori della progettata “Olde Towne” che avrebbe dovuto comprendere da quattro a nove mega strutture in stile coloniale, caratterizzate dalla presenza dei più avanzati ritrovati della tecnologia.

Nel tentativo di liberarsi in fretta della ipotizzata “Billionaire Row” trasformatasi in un vuoto a perdere Gianos ha provato a vendere i terreni mettendoli in vendita alla metà del prezzo di acquisto ma neanche questo è servito per convincere i milionari a impossessarsi di una proprietà stretta fra due piccoli laghi a ridosso dell’Oceano Atlantico, in un luogo fra l’altro dal forte significato storico perché fu proprio a Olde Towne che si insediarono nel 1640 i coloni che fondarono il villaggio di Southampton. Ma richiami all’eredità del passato e ville da capogiro non attirano più i super-ricchi a causa del fatto che «il settore immobiliare non è più un buon investimento» come spiega Dean Baker, direttore del Center for Economic and Policy Research autore di uno studio choc in proposito. «Serviranno almeno 20 anni per rifare i 6 trilioni di dollari di ricchezza immobiliare andati in fumo a partire dal 2005 - dice Baker, riassumendo la conclusione raggiunta - e questo significa che la gente con soldi non considera più la casa come la maniera migliore per investire». Ciò che distingue gli ultimi dati sul crollo delle vendite di case esistenti - che hanno segnato in luglio un arretramento del 27 per cento, il più marcato degli ultimi 15 anni - è infatti che a non acquistare più non è solamente la classe media flagellata dalla disoccupazione al 9,5 per cento ma anche la “upper class” che continua ad avere redditi a sei o sette zeri. «Per chi dispone di danaro gli immobili stanno diventando un peso - aggiunge Stan Humphries, capo economista del sito immobiliare Zillow - perché nello scenario migliore il loro apprezzamento sta al passo con l’inflazione, sono oramai finiti i tempi nei quali gli immobili migliori si rivalutavano del 10 per cento nell’arco di breve tempo».

E’ questa realtà del mercato che spiega perché un crescente numero di star di Hollywood ha deciso di dare in affitto le proprie residenze di lusso: venderle significa rimetterci. L’ultima a puntare sull’affitto, in ordine di tempo, è stata Meg Ryan chiedendo 40 mila dollari al mese per la villa di Bel Air di 7 mila metri quadrati il cui valore stimato nel 2008 era di 19,5 milioni di dollari e ora arriva con difficoltà a quota 14. Cindy Crawford e Rande Gerber hanno compiuto una scelta analoga, chiedendo affitti per 35 mila dollari, visto che vendere le ville implica perdere ricchezza.

«Ciò che sta tramontando è l’idea fiorita dopo la seconda guerra mondiale che essere proprietari di una casa migliori la nostra vita e schiuda prospettive migliori ai figli» osserva l’economista Robert Shiller, mentre il collega dell’Università di Chicago Raghuram Rajan aggiunge: «Negli ultimi 60 anni possedere una casa ha significato avere più crediti e poter consumare di più, ora assistiamo a un rovesciamento di questa tendenza perché gli immobili pesano sulle finanze e costringono i consumi, creano grattacapi, non speranze». A essere in crisi di conseguenza non è soltanto il mercato immobiliare ma uno stile di vita basato sul possesso di case che lo storico Kenneth Jackson nel suo «Crabgrass Frontier» del 1985 identificò con «l’idealizzazione della vita agraria all’origine della società americana», che spingeva ad acquistare proprietà sempre più grandi nei sobborghi lontano dai centri urbani.

Per le famiglie americane di inizio XXI secolo è invece assai preferibile adoperare i soldi guadagnati per acquistare servizi, pagare una migliore istruzione ai figli e aumentare il proprio tenore di vita, magari spendendo più che in passato per l’affitto. E ciò vale anche per i milionari. Si spiega così il fatto che, secondo le statistiche del Bureau of Economic Analysis federale, l’aumento della percentuale di affittuari in un centro urbano sia divenuto un sintomo di una ricchezza crescente nella stessa area: da Columubs in Ohio, a Seattle, nello Stato di Washington. Mentre dove cresce il numero dei proprietari di immobili - da El Paso in Texas a Columbia in South Carolina - il reddito medio delle famiglie è in continua discesa.
(sylvestro)
00lunedì 30 agosto 2010 10:27
Re:
marco---, 30/08/2010 9.32:


...
"Serviranno almeno 20 anni per rifare i 6 trilioni di dollari di ricchezza immobiliare andati in fumo a partire dal 2005"
...




[SM=g1750163] In barba a coloro che sostengono che il settore edilizio/immobiliare crea ricchezza per definizione ...

Sono altri i settori che creano ricchezza, quello edilizio/immobiliare gode di luce riflessa.
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