La Voce Avversa

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emma3
00domenica 6 maggio 2007 15:18
tutto può essere contestato ma non coi bossoli e, possibilmente, guardando in faccia l'altro mentre può ribattere a ciò che dici
non sfruttando a senso unico una platea o scrivendo sui muri di notte, al buio
e non incitando alla violenza nei confronti di chi non la pensa come te
i roghi, poi, l'ho già detto in altra sede ma lo ripeto, lasciamoli perdere, da una parte e dall'altra
proRatzinger
00domenica 6 maggio 2007 15:22
Hai ragione emma3. Lasciamo da parte i roghi, tanto ci pensa Dio a questi pagliacci.

[Modificato da proRatzinger 06/05/2007 15.45]

Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 15:51
Re:

Scritto da: emma3 06/05/2007 15.18
tutto può essere contestato ma non coi bossoli e, possibilmente, guardando in faccia l'altro mentre può ribattere a ciò che dici
non sfruttando a senso unico una platea o scrivendo sui muri di notte, al buio
e non incitando alla violenza nei confronti di chi non la pensa come te
i roghi, poi, l'ho già detto in altra sede ma lo ripeto, lasciamoli perdere, da una parte e dall'altra



ma se il papa ogni domenica arringa una platea contro i gay,gli evoluzionisti,gli atei...non sfociamo nel ridicolo!

ma chi incita alla violenza? chi?
voi mi date del vigliacco ma mi domando in base a cosa lo volete affermare.
Dite che la libertà di espressione vi ha stufato...indubbiamente è vero però,c'è,non potete farci nulla c'è!!!
come il papa ha il sacrosanto diritto di ammorbare il paese con le sue omelie,messe,crociate,accuse contro gli atei e gli omosessuali quel buffone del concerto (nemmeno so come si chiama) ha il sacrosanto diritto di dire che quello che dice il papa sono menate e che la chiesa è solo un obslolescenza dei secoli passati.

Ma poi perchè tirate sempre in mezzo gli islamici? io sono andato in giro per roma con le vignette su maometto sulla maglietta!
emma3
00domenica 6 maggio 2007 16:16
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 06/05/2007 15.51


ma se il papa ogni domenica arringa una platea contro i gay,gli evoluzionisti,gli atei...non sfociamo nel ridicolo!

ma chi incita alla violenza? chi?
voi mi date del vigliacco ma mi domando in base a cosa lo volete affermare.
Dite che la libertà di espressione vi ha stufato...indubbiamente è vero però,c'è,non potete farci nulla c'è!!!
come il papa ha il sacrosanto diritto di ammorbare il paese con le sue omelie,messe,crociate,accuse contro gli atei e gli omosessuali quel buffone del concerto (nemmeno so come si chiama) ha il sacrosanto diritto di dire che quello che dice il papa sono menate e che la chiesa è solo un obslolescenza dei secoli passati.

Ma poi perchè tirate sempre in mezzo gli islamici? io sono andato in giro per roma con le vignette su maometto sulla maglietta!



visto che hai risposto al mio post, mi spieghi dove avrei mai detto io personalmente che: la libertà di espressione mi ha stufato? E dove ti ho dato del vigliacco?
Siccome quelli non sono i miei toni, vorrei essere chiamata in causa solo per ciò che dico personalmente
Mi dispiace, non ti ho visto mentre giravi per Roma con la famosa maglietta....(puoi sempre mandarci la foto [SM=g27828] )
Se poi dobbiamo confrontarci e discutere, è logico che lo facciamo da due pulpiti diversi e con punti di vista differenti. Se poi parti dal presupposto che qualmunque cosa diciamo siamo ridicoli....

emma
Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 22:53
Mi riferivo a due dei post precedenti in cui si affermano queste cose.Ho citato te perchè il tuo era l'ultimo post in ordine temporale e la frase sull'arringare le folle si riallacciava la mio discorso.
Fra l'altro il tuo era uno degli interventi più di buonsenso;ciononostante devo dire che non hai risposto nel merito.

EDIT non è che io trovi voi ridicoli,ne le vostre credenze,più che altro alcune manifestazioni di queste,e la questione della maglietta ovviamente era un modo di dire che se non ho alcuna simpatia per il sommo sacerdote del vaticano di certo non ne ho per una religione di beduini del deserto.

[Modificato da Pius Augustus 06/05/2007 22.54]

proRatzinger
00lunedì 7 maggio 2007 18:09
Vigliacchi a chi scrive queste cose sui muri e sulle cattedrali senza avere coraggio delle sue azioni. Ma che dici? C'è, certo che c'è ma la usate a senso unico, solo e soltanto contro la Chiesa. La Chiesa non è un'obsolescenza dei secoli passati finchè c'è chi ci crede e chi ha sparge sangue e sudore per questa causa: "obsolescenza storica" lo puoi dire ai tuoi compagni atei comunisti che si fregiano di una ideologia passata e decaduta a parole, ma poi hanno scorta e macchine, e soprattutto tanti soldi. Il papa non ammorba il paese con messe, omelie,... Anzi dovresti gloriartene: almeno non finirai ad imputridirti nell'inferno!!! Bravo, finalmente un esempio di libertà d'espressione non a senso unico: ti sei messo la maglietta con le vignette satiriche su Maometto... Ma tu sei l'unico dei tuoi compagni che vuole far ciò!!!
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Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 20:44
dopo un intervento di cotanta profondità e accuratezza non posso far altro che tacere. [SM=g27832]
Sihaya.b16247
00lunedì 7 maggio 2007 22:00
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 06/05/2007 15.51
ma se il papa ogni domenica arringa una platea contro i gay,gli evoluzionisti,gli atei...non sfociamo nel ridicolo!



Nè negli Angelus della domenica nè nelle udienze del mercoledì il Papa dice le cose che tu gli stai attribuendo: per un riscontro personale, consulta, proprio in questa cartella, la sezione "aggiornamenti sul lavoro del Papa".

Attenzione a non fare...crociate contro ciò che *tu pensi* dica il Papa *senza sapere* cosa il Papa dica davvero.

Quanto all'evolizionismo, lo scorso settembre si è tenuto un convegno di studiosi proprio a Castel Gandolfo, alla presenza del Papa e con la presenza di studiosi anche non credenti. Al contrario, la teoria evoluzionista era VIETATA nell'Urss comunista in quanto non pertinente alla teoria della lotta di classe.
Il Papa, poi, non ha mai tuonato contro gli atei: al massimo, prova per loro un po' di compassione...
Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 22:17
voi mi dovete spiegare perchè tirate in ballo sempre o i comunisti o gli islamici.
Perchè uno che non è cattolico ed è contro il vaticano deve appartenere a queste due categorie? io non appartengo a nessuna di esse,ed anzi le ho in antipatia più o meno come il vaticano stesso.

Comunque è un fatto che il papa sostenga che le unioni gay siano contro natura,un affermazione che a parecchi può suonare come un insulto;sostiene che l'aborto è un omicidio e chi lo pratica è un assassino (puoi immaginare che questo è più offensivo di parecchie altre cose),sostiene che l'ateismo porta alla mancanza di valori e al relativismo assoluto (anche questo è offensivo non credi?)...
ne dice tante di cose,e per me può dirle,basta che gli altri possano fare altrettanto.
Ratzigirl
00martedì 8 maggio 2007 20:09
Chi si rivede!!!
Papa in Brasile: Boff, Teologia Liberazione ha vinto


Anche se non è visibile come prima, le sue tesi sono ormai patrimonio comune della Chiesa in America Latina”. L’ex francescano Leonardo Boff ne è convinto: “il Vaticano — spiega in un’intervista al Tg di La7 — ha l’impressione di aver perso la battaglia perché la Teologia della Liberazione continua ad andare avanti e si estende anche ad altri continenti. Il Papa — sottolinea — ha definito l’America Latina ‘il continente della speranza’. Ma il vero problema è quello di dare una speranza ai milioni di diseredati abbandonati da tutti. Ottantamila comunità di base e cinquecentomila circoli biblici nutrono questa Chiesa che, per testimoniare il Vangelo, paga anche con la vita di tante persone.

Come è accaduto alla suora Dorothy Stang, uccisa due anni fa nello stato del Parà per il suo lavoro missionario”. A vent’anni dalla condanna vaticana della sue tesi riduzioniste su Gesù e la missione salvifica della Chiesa, il teologo più famoso dell’America Latina prende pubblicamente posizione contro il viaggio del Papa in Brasile e la recente “Notificazione” contro le posizioni del gesuita Jon Sobrino, che definisce “un estremo tentativo di frenare l’entusiasmo che sta tornando nella pastorale”. Per Boff, “Benedetto XVI è un Papa difficile da amare, se lo guardiamo dal punto di vista dei divorziati, degli omosessuali e di coloro che vorrebbero rendere più agile la liturgia della Chiesa. Lo rispetto — conclude — come un grande intellettuale, ma qui in Brasile dovrà tenere gli occhi aperti sulla realtà. Nel nostro paese ci sono milioni di persone che soffrono la fame, anche se vivono in un paese che è tra i principali esportatori di cereali. È uno scandalo.”.
Paparatzifan
00martedì 8 maggio 2007 21:47
Re: Chi si rivede!!!

Scritto da: Ratzigirl 08/05/2007 20.09
Papa in Brasile: Boff, Teologia Liberazione ha vinto


Anche se non è visibile come prima, le sue tesi sono ormai patrimonio comune della Chiesa in America Latina”. L’ex francescano Leonardo Boff ne è convinto: “il Vaticano — spiega in un’intervista al Tg di La7 — ha l’impressione di aver perso la battaglia perché la Teologia della Liberazione continua ad andare avanti e si estende anche ad altri continenti. Il Papa — sottolinea — ha definito l’America Latina ‘il continente della speranza’. Ma il vero problema è quello di dare una speranza ai milioni di diseredati abbandonati da tutti. Ottantamila comunità di base e cinquecentomila circoli biblici nutrono questa Chiesa che, per testimoniare il Vangelo, paga anche con la vita di tante persone.



Ricordo al Sig. Boff che le comunità di base sorgono làddove c'è mancanza di preti e cercano di tener viva la fede cattolica. Se poi queste comunità si dedicano a ben altre cose che siano in rottura con la comunione cattolica e contestano l'autorità papale, allora che senso ha che continuino ad esistere? Me lo dica Lei, sig. Boff!!! Si vede che Lei, la proibizione d'insegnare teologia (e sono già più di vent'anni!) non gli è servita a coltivare almeno un po' di umiltà! Forse ha dimenticato l'insegnamento del capo del suo Ordine, San Francesco, che si è mantenuto fedele alla Santa Madre Chiesa? [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826]

Benedetto sarà difficile di amare per Lei proprio perchè non è arrogante come Lei! [SM=g27828]
Ratzigirl
00mercoledì 9 maggio 2007 19:01
La Reconquista del Papa non avverrà, dicono negli Usa....

Il Papa in Brasile: la stampa Usa, «non riconquisterà lui il Sud America»




«Troppo europeo». È addirittura l'autorevole New York Tymes a definire così Papa Benedetto XVI, «la quintessenza del cattolicesimo europeo», che «non ha molto da dire» ai diseredati del Brasile.
D'altronde, «il Brasile è diventato un mosaico religioso», dichiara alla stampa Usa Silvia Fernandes, sociologa dell'università di Rio de Janeiro. Di più, secondo il Washington Post i pentecostali sono più efficaci dei preti cattolici nell'affrontare i temi che più di tutti inquietano le masse sudamericane: la povertà e le diseguaglianze sociali. Insomma, non sarà Benedetto XVI a riconquistare il Sud America alla fede cattolica. Se ne dice sempre più convinta parte della stampa Usa, secondo cui Papa Ratzinger non è in grado di andare incontro alle esigenze dei milioni di fedeli che in Messico, Cile e soprattutto Brasile si rivolgono alle sette pentecostali voltando le spalle al Vaticano.

Il New York Times cita ad esempio le parole del cardinale Claudio Hummes, ex arcivescovo di San Paolo,
secondo il quale «l'America Latina rischia di andare perduta» ed è un lusso che la Chiesa di Roma non può
permettersi. «Ecco perchè il Papa è qui» ha detto Hummes, uno dei favoriti nel conclave dal quale uscì pontefice Benedetto XVI, «la perdita dell'America Latina sarebbe enorme e potrebbe essere irreparabile».

Ma c'è di più. Un sondaggio realizzato dall'istituto brasiliano DataFolha registra un dato allarmante per il Vaticano: l'89 per cento della popolazione brasiliana che nel 1980 di diceva cattolica è oggi sceso al 64 per cento. Secondo Philip Jenkins, docente di studi religiosi alla Penn State University, la sfida dei pentecostali sarà la più dura del papato di Benedetto XVI. E una platea fatta soprattutto da giovani che non si sente più coinvolta nella ritualità cattolica e trova negli show di personaggi come Marcelo Rossi un predicatore da seguire. «I preti non sono showman» ha contestato l'arcivescovo Odilo Scherer riferendosi alle coreografiche funzioni di Padre Rossi, «la Messa non deve essere trasformata in uno spettacolo».

Ma secondo il New York Times la figura giusta per strappare fedeli ai pentecostali non è Papa Benedetto. E la memoria corre alla visita di due settimane del 1980 di Giovanni Paolo II che lasciò un segno profondo nelle favelas: il pontefice volle incontrare le comunità povere alle quali donò il suo anello, mentre Benedetto XVI si limiterà a una breve ncursione in un centro di recupero per tossicodipendenti. Per non parlare della delusione per la mancata ascesa di Hummes, «il vescovo dei lavoratori», amico personale di Ignacio Lula da Silva, al soglio pontificio.

[Vogliamo scommettere?....avevano detto la stessa cosa per la Polonia e per la Turchia....vogliamo fare una prova? Non resta che attendere...poi però non nascondiamoci dietro ai paraventi perchè le previsioni erano sbagliate... [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: ]

Paparatzifan
00mercoledì 9 maggio 2007 21:08
Re: La Reconquista del Papa non avverrà, dicono negli Usa....

Scritto da: Ratzigirl 09/05/2007 19.01

Il Papa in Brasile: la stampa Usa, «non riconquisterà lui il Sud America»



«Troppo europeo». È addirittura l'autorevole New York Tymes a definire così Papa Benedetto XVI, «la quintessenza del cattolicesimo europeo», che «non ha molto da dire» ai diseredati del Brasile.

[Vogliamo scommettere?....avevano detto la stessa cosa per la Polonia e per la Turchia....vogliamo fare una prova? Non resta che attendere...poi però non nascondiamoci dietro ai paraventi perchè le previsioni erano sbagliate... [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: ]



La solita negatività degli "intenditori" di turno! [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
emma3
00mercoledì 9 maggio 2007 22:18
una cosa non mi quadra...se in America Latina ha vinto la teologia della liberazione, come afferma Boff, cosa avrebbe vinto? La fuga dei fedeli verso i pentecostali???? [SM=g27829]

[Modificato da emma3 09/05/2007 22.19]

Paparatzifan
00mercoledì 9 maggio 2007 22:20
Re:

Scritto da: emma3 09/05/2007 22.18
una cosa non mi quadra...se in America Latina ha vinto la teologia della liberazione, come sfferma Boff, cosa avrebbe vinto? La fuga dei fedeli verso i pentecostali???? [SM=g27829]


Lui, ormai, è fuori di testa! [SM=g27825]
Discipula
00mercoledì 9 maggio 2007 23:29
Re: La Reconquista del Papa non avverrà, dicono negli Usa....

Scritto da: Ratzigirl 09/05/2007 19.01

Il Papa in Brasile: la stampa Usa, «non riconquisterà lui il Sud America»




«Troppo europeo». È addirittura l'autorevole New York Tymes a definire così Papa Benedetto XVI, «la quintessenza del cattolicesimo europeo», che «non ha molto da dire» ai diseredati del Brasile.
D'altronde, «il Brasile è diventato un mosaico religioso», dichiara alla stampa Usa Silvia Fernandes, sociologa dell'università di Rio de Janeiro. Di più, secondo il Washington Post i pentecostali sono più efficaci dei preti cattolici nell'affrontare i temi che più di tutti inquietano le masse sudamericane: la povertà e le diseguaglianze sociali. Insomma, non sarà Benedetto XVI a riconquistare il Sud America alla fede cattolica. Se ne dice sempre più convinta parte della stampa Usa, secondo cui Papa Ratzinger non è in grado di andare incontro alle esigenze dei milioni di fedeli che in Messico, Cile e soprattutto Brasile si rivolgono alle sette pentecostali voltando le spalle al Vaticano.

Il New York Times cita ad esempio le parole del cardinale Claudio Hummes, ex arcivescovo di San Paolo,
secondo il quale «l'America Latina rischia di andare perduta» ed è un lusso che la Chiesa di Roma non può
permettersi. «Ecco perchè il Papa è qui» ha detto Hummes, uno dei favoriti nel conclave dal quale uscì pontefice Benedetto XVI, «la perdita dell'America Latina sarebbe enorme e potrebbe essere irreparabile».

Ma c'è di più. Un sondaggio realizzato dall'istituto brasiliano DataFolha registra un dato allarmante per il Vaticano: l'89 per cento della popolazione brasiliana che nel 1980 di diceva cattolica è oggi sceso al 64 per cento. Secondo Philip Jenkins, docente di studi religiosi alla Penn State University, la sfida dei pentecostali sarà la più dura del papato di Benedetto XVI. E una platea fatta soprattutto da giovani che non si sente più coinvolta nella ritualità cattolica e trova negli show di personaggi come Marcelo Rossi un predicatore da seguire. «I preti non sono showman» ha contestato l'arcivescovo Odilo Scherer riferendosi alle coreografiche funzioni di Padre Rossi, «la Messa non deve essere trasformata in uno spettacolo».

Ma secondo il New York Times la figura giusta per strappare fedeli ai pentecostali non è Papa Benedetto. E la memoria corre alla visita di due settimane del 1980 di Giovanni Paolo II che lasciò un segno profondo nelle favelas: il pontefice volle incontrare le comunità povere alle quali donò il suo anello, mentre Benedetto XVI si limiterà a una breve ncursione in un centro di recupero per tossicodipendenti. Per non parlare della delusione per la mancata ascesa di Hummes, «il vescovo dei lavoratori», amico personale di Ignacio Lula da Silva, al soglio pontificio.

[Vogliamo scommettere?....avevano detto la stessa cosa per la Polonia e per la Turchia....vogliamo fare una prova? Non resta che attendere...poi però non nascondiamoci dietro ai paraventi perchè le previsioni erano sbagliate... [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: ]




fatemi capire... stando a quello che dice il NY Times nemmeno il segno profondo lasciato dalla visita di Giovanni Paolo II ha impedito (purtroppo) che negli ultimi venti anni i brasiliani cattolici scendessero dall'89 al 64 per cento e adesso si pretenderebbe che Papa Benedetto facesse in cinque giorni quello che a Wojtyla non è riuscito in vent'anni? [SM=g27833]
ma già, dimenticavo... per Ratzinger nessuna comprensione e nessun incoraggiamento, dalla stampa solo continui "anticipi di antipatia" [SM=g27818]
proRatzinger
00giovedì 10 maggio 2007 18:55
Già, nessuna comprensione per l'umile lavoratore nella vigna del Signore [SM=g27812] Si dovrebbero solo vergognare: il papa ha già fatto molte cose e questo continuo paragone è stupido ed insensato; due persone diverse, due papi diverse, due storie diverse. E poi diamogli tempo al Papa!!! Comunque credo che questo viaggio in Brasile, che molti sottovalutano, sarà invece un grande viaggio che porterà benefici all'America Latina.
Auguri al papa ed in bocca al lupo per il viaggio!
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Ratzigirl
00venerdì 11 maggio 2007 13:39
Denuncia da parte dei Papaboys
Contro il Papa, la vigliaccheria di giornalisti della BBC brasiliana

La denuncia dell’Associazione Nazionale dei Papaboys: ‘Hanno falsificato la verità di alcune dichiarazioni, costruendo servizi e reportage a proprio piacimento. Una parte – purtroppo molto ampia – della stampa internazionale è contro la Chiesa, contro il Papa e di conseguenza contro i cattolici, giovani compresi: non è una notizia, ma una triste realtà. Le lobby dell’informazione che monopolizzano il sistema editoriale e mediatico di molte nazioni non sono sicuramente al servizio di Nostro Signore, e non perdono occasione - falsificando in maniera strumentale la verità - di fornire visioni personalizzate a proprio piacimento di ciò che accade. Un discorso generico? Non proprio: accade in queste ore del viaggio di Sua Santità Benedetto XVI in Brasile, che la BBC brasiliana www.bbc.co.uk/portuguese se ne esca nelle prime pagine internet e sulle televisioni che controlla, proponendo una serie di interviste e dichiarazioni al Presidente dell’Associazione Nazionale dei Papaboys, unitamente ad altre interviste realizzate nella città di Roma, per la strada, a ragazzi che sono ‘contro’ la Chiesa oppure ne sono ‘al margine’. Dal cocktail micidiale di queste dichiarazioni manipolate, e mischiate, ne escono una serie di servizi che titolano: ‘I giovani cattolici italiani lontani dalla visione di Benedetto XVI e non d’accordo sulla dottrina della Chiesa’.

‘E’ una falsità – dichiara il presidente dell’Associazione Nazionale dei Papaboys Daniele Venturi – di persona ho assistito ad interviste a tanti giovani presenti in Piazza San Pietro, felici ed entusiasti di appartenere alla Chiesa, e vicini al Suo Magistero, tramite l’unione elettiva e spirituale con il Santo Padre. A queste interviste sono state aggiunte quelle realizzate non in Piazza San Pietro e non a ragazzi cattolici, ed il network mondiale di informazione ha ‘ricamato’ un servizio che è assolutamente non conforme alla verità. Non esiste più l’etica e la deontologia professionale per questi signori?’.

Perdoniamo, ma denunciamo! Al Santo Padre, che troverà a San Paolo ad accoglierlo anche un migliaio di ragazzi dell’Associazione Papaboys Brasile, il nostro incoraggiamento per questo viaggio coraggioso e difficile, uniti – come sempre – nella preghiera, ed al servizio nell’unica Vigna del Signore.
Pius Augustus
00venerdì 11 maggio 2007 15:04
ma voi davvero credete che gran parte dei giovani stia col papa o si interessi di lui? io vivo a roma e non conosco nemmeno una persona che sia solita preoccuparsi anche minimamente di cosa fa l'inquilino del vaticano.Indubbiamente ci sono parecchi che lo fanno,ma sono una minoranza tutto quì.
elena66c
00venerdì 11 maggio 2007 15:17
Re:

Scritto da: Pius Augustus 11/05/2007 15.04
ma voi davvero credete che gran parte dei giovani stia col papa o si interessi di lui? io vivo a roma e non conosco nemmeno una persona che sia solita preoccuparsi anche minimamente di cosa fa l'inquilino del vaticano.Indubbiamente ci sono parecchi che lo fanno,ma sono una minoranza tutto quì.



Il servizio se hai letto, era sui giovani cattolici
non sui giovani in generale
Paparatzifan
00sabato 12 maggio 2007 22:51
Re: Denuncia da parte dei Papaboys

Scritto da: Ratzigirl 11/05/2007 13.39
Contro il Papa, la vigliaccheria di giornalisti della BBC brasiliana



Meno male che esiste la TV per mostrare la folla che ha accolto il Papa nei diversi appuntamenti. Ed anche i sacrifici per vederlo e fargli sentire tutto l'affetto per lui!!! [SM=g27811]
proRatzinger
00domenica 13 maggio 2007 11:00
Io vivo a Roma, sono cattolico e m'interesso della vita del Sommo Pontefice. La maggior parte dei mass-media sono ormai coalizzati contro la Chiesa: purtroppo è una realtà! E così alterano quella che è la reltà con il loro anticlericalismo, la loro cristianofobia. Una cosa è certa: se ci sono mass-media, persone "importanti" che stanno contro il papa vuol dire che colpisce dritto al cuore del problema e non si fa zittire dalla massa di atei e di anticlericali. Lo considerano uno scomodo perchè c'è del marcio sia all'interno dei mass-media, falsificatori e bugiardi, sia tra queste persone "importanti" che si sono costruiti la loro "importanza" con chi sa quali metodi...
[SM=x40795] [SM=x40795] [SM=x40795] [SM=x40796] [SM=x40796] [SM=x40796] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
Pius Augustus
00domenica 13 maggio 2007 12:27
Re:

Scritto da: proRatzinger 13/05/2007 11.00
Io vivo a Roma, sono cattolico e m'interesso della vita del Sommo Pontefice. La maggior parte dei mass-media sono ormai coalizzati contro la Chiesa: purtroppo è una realtà! E così alterano quella che è la reltà con il loro anticlericalismo, la loro cristianofobia. Una cosa è certa: se ci sono mass-media, persone "importanti" che stanno contro il papa vuol dire che colpisce dritto al cuore del problema e non si fa zittire dalla massa di atei e di anticlericali. Lo considerano uno scomodo perchè c'è del marcio sia all'interno dei mass-media, falsificatori e bugiardi, sia tra queste persone "importanti" che si sono costruiti la loro "importanza" con chi sa quali metodi...
[SM=x40795] [SM=x40795] [SM=x40795] [SM=x40796] [SM=x40796] [SM=x40796] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]



ma li vedi i telegiornali? il tg1 è praticamente televaticano,il tg2 idem,solo il tg3 è contro,mentre il tg4 è servo tanto di berlusconi quanto del papa,come le altre reti mediaset.
LadyRatzinger
00domenica 13 maggio 2007 12:44
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 13/05/2007 12.27


ma li vedi i telegiornali? il tg1 è praticamente televaticano,il tg2 idem,solo il tg3 è contro,mentre il tg4 è servo tanto di berlusconi quanto del papa,come le altre reti mediaset.



[SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] Stai scherzando????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27837] [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]: [SM=g27820]:
Ratzigirl
00lunedì 14 maggio 2007 01:15
Evangelisti contro

Evangelici in Brasile: Lettera aperta a Benedetto XVI


Testo della lettera che il Pastore Roselen Boerner Faccio della Chiesa Evangelica Ministero Sabaoth - Milano ha inviato a Benedetto XVI:

Caro Papa,
sono il Pastore di una delle maggiori Chiese Evangeliche di Milano e sono italo-brasiliana, perciò conosco bene la realtà della Chiesa Evangelica in Brasile e nel mondo. Mi rivolgo a Lei con tutto il rispetto, chiedendoLe perché si preoccupa tanto della crescita delle Chiese Evangeliche in Brasile e non si preoccupa invece di quel 75% dichiarato di Cattolici che la mattina vanno a messa e il pomeriggio si dedicano a rituali spiritistici di matrice afro-brasiliana: macumba, umbanda, quimbanda, candomblé, ecc. Persone che al mattino prendono l'eucarestia e qualche ora dopo invocano gli spiriti (dati ufficialmente forniti anche dall'I.B.G.E. - Instituto Brasileño de Geografía y Estadística).
Il Brasile è in assoluto il Paese più spiritista al mondo. Gli spiritisti leggono il vangelo secondo l'interpretazione di Allan Kardec e sono spesso assidui frequentatori delle Chiese Cattoliche: per questo si considerano "cristiani".
Dal 1980 ad oggi il numero dei seguaci dello spiritismo è nettamente diminuito proprio grazie alle Chiese Evangeliche, che li hanno istruiti nella Parola di Dio. Dispiace dirlo, ma la Chiesa Cattolica è rimasta in disparte.
E' altresì vero che in Brasile la chiesa cattolica si è maggiormente sviluppata e il numero delle vocazioni è cresciuto proprio grazie alla presenza del Rinnovamento dello Spirito, movimento carismatico nato in America nel 1967 proprio ad opera di un gruppo di giovani cattolici, desiderosi di sperimentare il tipo di spiritualità evangelica.
Ha mai assistito alle loro messe? Pregano con le mani alzate come noi Evangelici, cantando le nostre canzoni. Un esempio per tutti è Padre Marcelo Rossi, sacerdote che nelle sue messe "raccoglie più gente in una messa di tutti gli altri preti di San Paolo messi insieme, ed è in testa alle hit-parade "(dal Corriere della Sera dell'11 maggio 2007).
E ancora: lo sa che i Sacerdoti brasiliani si rivolgono a noi Pastori chiamandoci "fratelli"?
Dovremmo noi, come Cristiani, essere dispiaciuti del fatto che un sempre maggior numero di persone viene a conoscenza della Verità in Gesù Cristo, solo perché non frequentano la nostra Chiesa? Mi chiedo perché, invece di unirsi a noi per predicare il Vangelo al mondo, Lei parla in modo da suscitare divisioni.
Nelle Sue dichiarazioni si rivolge a noi definendoci "setta". Ma Lei sa bene che gli Evangelici, ossia i Protestanti, sono Cristiani tanto quanto i Cattolici (anzi, da sempre dottrinalmente più preparati).
Invece di gioire nel vedere una nazione sposare il Vangelo con verità e coerenza, Lei ci attacca e ci denigra, complice il sistema mediatico che spesso si ferma alla superficialità delle notizie.

Mi vengono in mente le parole di Gesù in Marco 9:38,40:"Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri".
Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi."

Con tutto il rispetto dovuto alla Sua persona, devo dirLe che le Sue parole mi recano un'enorme tristezza.
Paparatzifan
00lunedì 14 maggio 2007 18:06
Re: Evangelisti contro

Scritto da: Ratzigirl 14/05/2007 1.15

Evangelici in Brasile: Lettera aperta a Benedetto XVI



Cara: a me fa più tristezza che tu non abbia scoperto che la Chiesa Cattolica è l'unica vera Chiesa
fondata da Gesù!
[SM=g27813]

[Modificato da Paparatzifan 14/05/2007 18.06]

Ratzigirl
00sabato 19 maggio 2007 13:46
Chavez: il Papa dovrebbe chiedere scusa a indigeni

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha proposto che papa Benedetto XVI chieda scusa ai popoli d'America per le parole contenute nel discorso da lui pronunciato ad Aparecida, in Brasile, in occasione dell' inaugurazione della quinta Conferenza generale dell'episcopato latinoamericano (Celam), e nel quale ha assicurato che il cattolicesimo si è diffuso naturalmente nel subcontinente.

"Come può mai dire il Papa che l'evangelizzazione non è stata una imposizione?", ha detto Chavez secondo l'agenzia di stampa Abn nel corso delle Giornate internazionali della Comunicazione organizzate a Caracas dall'emittente Telesur. "E allora perché - ha proseguito - i nostri indigeni sono dovuti fuggire nella selva e verso le montagne?".

In occasione della liturgia presieduta domenica scorsa nel santuario di Aparecida, il pontefice ha detto fra l'altro che "in effetti, l'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non ha prodotto, in alcun momento, una alienazione delle culture precolombiane, né fu una imposizione di una cultura estranea".

"Qui - ha assicurato il capo dello Stato venezuelano - vi è stato un olocausto più grande di quello avutosi durante la Seconda Guerra Mondiale". Chavez ha affermato che Cristo è arrivato in America molto dopo e non con Cristoforo Colombo, mentre "con Colombo è arrivato l'Anticristo".


Calma, calma!!! Qui si parla di missionari!!!Non di colonizzatori che utilizzavano la religione per scopi personali!
Ratzigirl
00sabato 19 maggio 2007 14:03
e infatti....
Lo stesso sito di pacereporter.net lo riporta chiaramente, non accorgendosi della contraddizione (e del solito lacerante,fritto e rifritto paragone su quello che ha detto l'uno e quello che non ha detto l'altro)ma poi, offensivi fino al punto di dare dello stupido al Pontefice che non si accorgerebbe della banalità e superficialità di un discorso simile?

ecco l'articolo di pacereporteter:


Il Papa offende gli indios
Nel suo discorso alla Conferenza episcopale dei vescovi latinoamericani irrita le popolazioni indigene




“Arroganti e irrispettose. Siamo profondamente offesi”. Gli indigeni brasiliani hanno reagito così ai concetti espressi da Benedetto XVI, nel suo discorso inaugurale della Conferenza episcopale dei vescovi latinoamericani, dove ha ripercorso le tappe del rapporto fra la Chiesa e le popolazioni che da sempre abitano quelle terre. “Il Papa è stato molto arrogante e le sue parole non corrispondono alla verità”, ha commentato il direttore del Coordinamento delle organizzazioni indigene dell'Amazzonia brasiliana, Gesinaldo Sateré Mawé. Da Ratisbona ad Auschwitz, passando per San Paolo, Papa Ratzinger torna a suscitare polemiche.

Tribù dell'Amazzonia brasilianaIl discorso incriminato. Davanti all'assemblea episcopale Benedetto XVI ha detto: “Ma, che cosa ha significato l'accettazione della fede cristiana per i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi? Per essi ha significato conoscere ed accogliere Cristo, il Dio sconosciuto che i loro antenati, senza saperlo, cercavano nelle loro ricche tradizioni religiose. Cristo era il Salvatore a cui anelavano silenziosamente. Ha significato anche avere ricevuto, con le acque del Battesimo, la vita divina che li ha fatti figli di Dio per adozione; avere ricevuto, inoltre, lo Spirito Santo che è venuto a fecondare le loro culture, purificandole e sviluppando i numerosi germi e semi che il Verbo incarnato aveva messo in esse, orientandole così verso le strade del Vangelo. In effetti, l'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un'alienazione delle culture precolombiane, né fu un'imposizione di una cultura straniera”.
"Come può dire cose simili?" Si sono chiesti gli indigeni, dato che dall'arrivo dei colonizzatori europei milioni di loro antenati sono stati sterminati. “La storia umana – precisa Mawé - mostra che l'evangelizzazione fu una strategia di quella colonizzazione che decimò svariate popolazioni indigene”.


Giovanni Paolo II
E proprio per questo la Chiesa di Giovanni Paolo II, che aveva sì celebrato la data del 12 ottobre 1492 come quella dell' “arrivo del Vangelo nel Nuovo Mondo”, ma aveva anche chiesto perdono per le terribili ingiustizie che hanno dovuto subire gli abitanti del Centro e del Sud America in nome di Gesù durante la colonizzazione. “Occupano un posto privilegiato nel cuore e nell’affetto del Papa i discendenti degli uomini e delle donne che popolavano questo continente quando la croce di Cristo venne piantata quel 12 ottobre del 1492 – aveva dichiarato Giovanni Paolo II nell’ambito della commemorazione del V Centenario dell’inizio dell’evangelizzazione del Nuovo Mondo, lunedì 12 ottobre 1992, in un discorso a Santo Domingo - Come potrebbe la chiesa, che con i suoi religiosi, sacerdoti e vescovi é sempre stata accanto agli indigeni, dimenticare, in questo V Centenario, le sofferenze enormi inflitte agli abitanti di questo Continente durante l’epoca della Conquista e della colonizzazione? Bisogna riconoscere in tutta sincerità gli abusi commessi, dovuti alla mancanza d’amore da parte di quelle persone che non seppero vedere negli indigeni dei fratelli, figli dello stesso Dio Padre”. “Lo stato usò la Chiesa per fare il lavoro sporco – spiega Dionito José de Souza, capo della tribù Makuxi, di Roraima – ma già Giovanni Paolo II ci aveva chiesto perdono. Come mai il Papa adesso sta facendo sì che la Chiesa di Roma torni sui suoi passi?”. “Ripudiamo le dichiarazioni del Papa – aggiunge Sandro Tuxa, che comanda il movimento tribale del Nordest – dire che la decimazione del nostro popolo rappresenta una purificazione è offensivo e, francamente, fa paura”.

Bendetto XVI, in realtà, ha seguito molto le linee del discorso di Giovanni Paolo II, ma non ha fatto nessun riferimento alle “sofferenze enormi” patite dagli indigeni, provocando, dunque, la reazione esattamente opposta a quella suscitata dal suo predecessore. Papa Ratzinger ha detto: “Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura. L'utopia di tornare a dare vita alle religioni precolombiane, separandole da Cristo e dalla Chiesa universale, non sarebbe un progresso, bensì un regresso. In realtà, sarebbe un'involuzione verso un momento storico ancorato nel passato. La saggezza dei popoli originari li portò fortunatamente a formare una sintesi tra le loro culture e la fede cristiana che i missionari offrivano loro. Di lì è nata la ricca e profonda religiosità popolare, nella quale appare l'anima dei popoli latinoamericani. Questa religiosità si esprime anche nella devozione ai santi con le loro feste patronali, nell'amore al Papa e agli altri Pastori, nell'amore alla Chiesa universale come grande famiglia di Dio che non può né deve mai lasciare soli o nella miseria i suoi propri figli. Tutto ciò forma il grande mosaico della religiosità popolare che è il prezioso tesoro della Chiesa cattolica in America Latina, e che essa deve proteggere, promuovere e, quando fosse necessario, anche purificare”.

[Modificato da Ratzigirl 19/05/2007 14.04]

Paparatzifan
00sabato 19 maggio 2007 19:58
Ci mancava...
... solo Chàvez a lamentarsi delle parole del Papa!!! [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826]
Povero il Venezuela e povera l'America Latina che deve ancora patire l'oppressione dei tiranni!!! [SM=g27819]

E non parliamo delle sfortunate dichiarazioni degli indigeni brasiliani!
[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
Ratzigirl
00lunedì 21 maggio 2007 15:26
Il video della BBC sta spopolando in Internet....alcuni si sono impegnati nell'analizzare la questione..


Verità o calunnie?



Che il documentario ''Sex Crimes and the Vatican'', mandato in onda dalla televisione britannica Bbc nell'ottobre del 2006 - e diventato in pochissimi giorni il video più scaricato dalla Rete -, avrebbe creato una montagna di polemiche, era scontato. Il documentario si occupa del terribile tema degli abusi sui minori messi in atto da alcuni preti in Irlanda, negli Usa, in Brasile. Inoltre, in ''Sex crimes'' la Chiesa cattolica viene accusata di aver volontariamente coperto i suoi ministri di culto colpevoli di tali abomini. L'accusato principe è l'ex cardinale Joseph Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI, colpevole, secondo il documentario, di aver avallato questa politica di copertura e segretezza e di aver accentrato in Vaticano ogni indagine.
Trentanove minuti di immagini e di accuse che potrebbero ricordare, per certi versi, il giornalismo d'assalto Michael Moore, con tesi sicuramente da dimostrare con più approfondimento e che sembra vedere sotto un marchio come quello della Bbc, che dell'equidistanza (ma senza sconti per nessuno) del giornalismo anglosassone è sempre stato portabandiera.
A condurre attraverso tutta l'agghiacciante storia è Colm O'Gorman, vittima delle violenze di un sacerdote irlandese nel 2002. Gorman si sposta poi negli Usa per padre O'Grady, che al processo confessò di aver violentato trenta bambini e bambine e poi in Brasile e in California con altre vicende di preti e abusi sessuali. Ma il fulcro bruciante e maggiormente ''complicato'' del documentario è quello che riguarda la ''Crimen Sollicitationis'', documento del 1962, con il quale - secondo la Bbc - il Vaticano stabiliva ''come mettere a tacere le accuse di abusi sessuali'', ''obbligando vittime, preti e testimoni alla segretezza assoluta, pena la scomunica''. Ed è proprio in questo punto che viene fuori il nome di Benedetto XVI: ''Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, impose per 20 anni l'applicazione del 'Crimen', ed emanò un seguito, secondo il quale ogni accusa andava vagliata esclusivamente in Vaticano''. Il documentario si conclude così: ''Il Vaticano non ha risposto alle richieste di interviste''.

Come detto all'inizio dell'articolo, il documentario è stato diffuso su Internet diventando uno dei video più visti. A renderlo fruibile per i navigatori italiani ci ha pensato ''Bispensiero'', portale siciliano degli amici di Beppe Grillo, che hanno sottotitolato ''Sex crimes'' e agli inizi di maggio lo hanno inserito su Video Google.
''Sex Crimes and the Vatican'' non è altro che una ''infame calunnia via Internet ai danni della Chiesa e di Ratzinger''. Con queste parole, in un editoriale, il quotidiano del Vaticano, Avvenire, si è scagliato ieri contro la diffusione da parte di ''Bispensiero'' del documentario della Bbc. Il giornale dei vescovi italiani contesta su tutta la linea il contenuto del video, ''un pot-pourri di affermazioni e pseudo-testimonianze (così lo definisce) che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese''. L'editorialista di Avvenire in particolare rigetta ''l'accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto 'garante' per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - del testo 'Crimen Sollicitationis', che è un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962''. Secondo Avvenire, ''quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un'importante istruzione atta ad 'istruire' i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile''. ''Insomma - ha nettamente ribadito il quotidiano della Cei -, un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali''. E che il testo ''Crimen Sollicitationis'' non fosse pensato per tale fine - aggiunge ancora l'editorialista del quotidiano della Cei - ''lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica. Misura che semmai dà l'idea della serietà del documento e di coloro che lo formularono, se si pensa che in base alla legge italiana il privato cittadino (tale è anche il vescovo e chi è investito di autorità ecclesiastica) è tenuto a denunciare solo i crimini contro l'autorità dello Stato, per i quali infatti è prevista la pena dell'ergastolo''.

E fin qui siamo al punto in cui si individuano nettamente gli ''accusatori'', gli ''accusati'' e chi difende questi ultimi con argomentazioni, a dire il vero, non tanto approfondite, o almeno approfondite tanto quanto le tesi contrarie.
In questi giorni, però, alla complicata situazione si è aggiunta un'ulteriore problematica, che rischia di fare diventare la grave vicenda in tutt'altra cosa. Infatti, Michele Santoro, vorrebbe acquistare l'inchiesta della Bbc per costruirci attorno una puntata del suo programma ''Annozero'', ma i vertici Rai per ora non lo hanno autorizzato. Di notizie ufficiali ''in senso contrario'' però non ne ha ancora ricevute, quindi, ''essendo ogni cosa a posto dal punto di vista dell'iter burocratico aziendale, mi aspetto che domattina (ossia oggi) vada tutto a posto''. Così Santoro ha fatto il punto sulla sua richiesta di acquisto.
Dopo aver appreso che ''la direzione generale si accingerebbe a esaminare la proposta d'acquisto'' del documentario, l'auspicio di Mario Landolfi (An), presidente della commissione di Vigilanza, è che il direttore generale dell'azienda, Claudio Cappon, ''non aderisca alla richiesta'' del giornalista: lasci pure a Santoro ''la palma del martirio - ha detto Landolfi - ma eviti di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa''.

Un'esortazione ''inaccettabile'', hanno replicato Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore, capigruppo di Rifondazione in Parlamento e membri della stessa Vigilanza, che definiscono quella di Landolfi ''censura preventiva'' e hanno osservato che ''se dovessimo accettare imposizioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche su questo terreno, sarebbe davvero gravissimo''. Il consigliere Sandro Curzi non ha dato giudizi sul documentario ''perché non l'ho visto ma della Bbc mi fido molto: siamo un Paese strano, si loda sempre la Bbc e se ne fa un esempio per la Rai poi, appena si dice che Santoro vorrebbe usare questa inchiesta, le polemiche scoppiano in anticipo''.
Il capogruppo di Fi in Vigilanza, Giorgio Lainati, si è spinto addirittura a parlare di ''vendetta per il Family Day'': ''Evidentemente - ha 'dedotto' Lainati - l'enorme successo del Family Day ha scatenato la sete di vendetta degli ambienti della sinistra più estrema''.
In mezzo al bailamme Santoro ha spiegato che ''gli ok di prammatica per questo tipo di acquisto ci sono tutti e, dal mio punto di vista, non c'è nulla che possa impedirlo''. Di fatto il giornalista, che ha il grado di direttore (ad personam) ed è responsabile editoriale della sua trasmissione, può procedere a simili acquisti (si parla di una cifra di 20 mila euro) in forma autonoma, solo espletando una procedura burocratica.
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Il consigliere udc Staderini: volgare attacco al Papa. Va impedito a ogni costo


E così lunedì, al suo rientro da Nairobi (dove ha inaugurato la sede di corrispondenza Rai africana) il direttore generale Claudio Cappon si ritroverà sul tavolo un bel regalo di rientro: il nuovo caso Santoro per di più questa volta collegato al Vaticano, anzi direttamente alla persona di Benedetto XVI. Diciamo la benzina ideale per quell’incendio politico che già sta divampando intorno alla Rai, e nella Rai. In queste ore la macchina burocratica della tv pubblica si è mossa come non mai. Premessa. Siamo in par condicio per la campagna elettorale e ci si muove con cautela. Aggiungiamoci l’incognita vaticana. Ed ecco la trafila.
La richiesta di autorizzazione per l’acquisto del filmato voluto da Michele Santoro (20.000 euro circa, cifra bassa per un prodotto del genere, con una mediazione affidata a un’agenzia internazionale milanese competente in diritti tv internazionali) prima è finita sul tavolo di Antonio Marano, direttore di Raidue, area leghista. E Marano ha risposto: non ho alcun permesso da rilasciare, chiedete al direttore del Tg competente, per di più ricordatevi che Michele ha sempre detto di dipendere dalla direzione generale. Altro chiarimento necessario per capire cosa sta accadendo. Durante la par condicio, gli approfondimenti «dipendono» da un direttore di Tg che controlla l’equilibrio politico: di qui l’accenno di Marano.
Il direttore del Tg2, Mauro Mazza, non intende assolutamente «controllare» Santoro su Raidue: e così Michele è finito «sotto» Antonio Di Bella, direttore del Tg3. Di Bella ha risposto già alla direzione generale: per quanto riguarda strettamente la par condicio, io non ho ostacoli. Sia ben chiaro però che non sono io il responsabile editoriale della trasmissione di Santoro. E così l’acquisto è ancora fermo sul tavolo di Lorenza Lei, direttore delle Risorse televisive. Con grande irritazione di Santoro che rivendica la propria autonomia negli acquisti e nelle scelte editoriali.
Lunedì deciderà Cappon. Nel frattempo le voci alla Rai si inseguono. Due scuole di pensiero. Prima: Santoro vuole rifare il martire politico. Seconda: macché, l’asse Cappon-Giancarlo Leone vicedirettore generale (responsabile del palinsesto) non vuole «incidenti» col Vaticano... Chi ha ragione? La divisione si riscontra anche in Consiglio. Sandro Curzi, consigliere Verdi-Rifondazione: «Michele mi ha chiamato per chiedermi un consiglio. Gli ho detto: se è roba seria vai avanti ».
Non c’è pericolo di rovinare i rapporti con la Santa Sede? «In Gran Bretagna e negli Stati Uniti si è parlato molto di questo tema. La Rai può farlo ovviamente con le dovute attenzioni professionali. E poi tutti ci chiedono di tornare alle inchieste, di adeguarci allo stile Bbc...». Furioso invece il cattolico Marco Staderini, Udc: «Ho saputo del caso, lunedì ne parlerò col direttore generale. Mi batterò per impedire a tutti i costi la messa in onda. Bisogna ribadire che i vincoli aziendali valgono per tutti, anche per Santoro.E in questo momento storico- politico, simili servizi sono una scelta sbagliata. Sarebbe solo un attacco volgare e inaccettabile al Papa. Mi auguro che il buonsenso prevalga e l’equilibrio editoriale e aziendale impongano a Santoro di rispettare quelle elementari regole che ha sempre trasgredito. Sono stato critico con lui. Se stavolta insistesse lo sarei ancora di più...». Ma sì, il caso è già scoppiato.

[Modificato da Paparatzifan 21/05/2007 22.04]

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