AlbaChiara@
00domenica 30 ottobre 2005 23:06
C'è voluto un gol scaccia fantasmi di Mexes al 90', ma la Roma è riuscita a dare un senso alla vittoria di mercoledì a Milano nella giornata in cui le mancava capitan Totti, e la gioia dei tre punti era ben evidente sulla panchina giallorossa, letteralmente piombata in campo con tutti gli effettivi al triplice fischio.
Una Roma che ha avuto bisogno di parecchi minuti per mettere a fuoco il 4-3-2-1 disegnato da Spalletti in assenza di Totti, e che ha rivisto il film della partita col Siena quando l'Ascoli ha trovato il pari a meno di un quarto d'ora dalla fine con Domizzi. Ma una Roma che comunque, al di là delle difficoltà, mette in mostra un maggiore spirito di gruppo ed una maggiore consapevolezza rispetto alle scorse settimane.
Il piatto forte dei giallorossi soino le scorribande di Taddei e Mancini alle spalle di Montella, con Perrotta più che De Rossi destinato all'impostazione. Per il gol ci vuole tuttavia un calcio di punizione da destra di Chivu, su cui Panucci gira di testa sotto la traversa e mette sui binari giusti la partita della Roma.
I giallorossi hanno il torto di non chiudere la partita. In apertura di ripresa Mancini conclude una bella azione romanista centrando il palo con un diagonale in corsa, e quando l'Ascoli prova ad alzare il proprio baricentro la retroguardia romanista comincia a ballare. Quagliarella, liberato due volte in area, tira due volte addosso a Doni, ma è Domizzi a creare i maggiori problemi alla Roma.
L'ex laziale prima colpisce di testa sull'avventata uscita del portiere brasiliano, con palla che si appoggia al palo esterno, poi mette una punizione dal limite sotto l'incrocio dei pali e fa 1-1 a 10' dal termine. Per di più Chivu si fa pescare con un gomito troppo alto su Cristiano, e si becca il cartellino rosso lasciando la squadra in dieci.
Tuttavia l'espulsione, che costringe Spalletti a mandare in campo Mexes, si rivela paradossalmente decisiva per la Roma. Sull'assedio finale infatti Kuffour fa sponda su una punizione di Taddei e libera il francese, in sospetto fuorigioco, per appoggiare comodamente in rete la palla del 2-1 che scaccia l'incubo di una nuova crisi e rilancia la Roma.