L'intervista. Parla Vincenzo Randazzo, promotore della mozione alla Provincia
La Provincia punti i fari sulle aree interne
Madonienews.it ha intervistato il consigliere provinciale madonita Vincenzo Randazzo, promotore della mozione per il "sostegno alle aree interne della Provincia di Palermo”, approvata dal consiglio provinciale di Palermo, che impegna la giunta guidata da Giovanni Avanti.
Qual è l'obiettivo politico che intendete perseguire e raggiungere con la mozione che avete votato e approvato in consiglio?
E’ innegabile che se attorno alla mozione, pur votata dal consiglio, non riusciremo a creare la giusta tensione, rimarrà solo un atto di indirizzo e nulla cambierà. L’auspicio è che non rimanga solo un atto di indirizzo ma possa nel più breve tempo possibile rappresentare l’onda anomala che arriva nelle sede istituzionali di livello superiore.
Perché avete proposto e votato la mozione che impegna la giunta Avanti?
Le nostre aree interne, compresa quella madonita, vivono grosse difficoltà. Le carenze infrastrutturali, di servizi, di lavoro, di sviluppo economico, sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto per noi che ci viviamo. Gli enti locali, con i lori magri bilanci, fanno sempre più fatica ad assicurare i servizi essenziali. Il concentrarsi dei finanziamenti pubblici degli ultimi venti anni verso i grossi centri urbani e costieri ha accentuato lo squilibrio territoriale con le aree interne. Sviluppo sostenibile o bellezza del paesaggio non possono essere solo dei termini usati nei convegni ma necessitano di interventi concreti per la loro applicabilità. La crescita del comune di Palermo è sempre più collegata allo sviluppo dell’intero territorio provinciale.
C'è una distanza tra il comune di Palermo e il territorio provinciale?
Ovviamente dobbiamo prima intenderci e capirci sul significato da attribuire al termine distanza da lei usato. Lo sviluppo infrastrutturale presenta un evidente e pesante squilibrio tra il capoluogo e il resto della Provincia non solo in termini di popolazione ma soprattutto di servizi. Solo se vi è la consapevolezza di tutti che uno sviluppo equilibrato del territorio può migliorare le condizioni di vita dei comuni più grandi, che decongestionare i grossi centri urbani significa invertire il flusso migratorio dalla città verso le are interne e assicurare l’equilibrio territoriale, possiamo evitare che le aree interne diventino paesi fantasma.
Può dirci qualcosa sull'ammanco di bilancio che si è creato presso l'ente Provincia, che inevitabilmente pesa anche sulla spesa nelle aree interne?
Fermo restando le responsabilità politiche e quelle che la magistratura, mi auguro, possa accertare in tempi brevi, provo un grande imbarazzo che ammanchi di questa portata debbano condizionare l’azione che è propria della Provincia (in particolare manutenzione delle strade, delle scuole, etc.). Allora mi rivolgo al presidente Avanti affinché concentri l’azione di Governo per mettere in sicurezza le nostre strade e le nostre scuole, affinché vengano elaborate proposte per dare un sostegno all’agricoltura e alle imprese, affinché vengano resi servizi ai cittadini. Queste sono tutte cose che i cittadini, legittimamente, si aspettano dalla politica, magari, a discapito di qualche festa e di qualche sagra.
Che cosa può fare la politica in questo grave periodo di crisi?
Possiamo fare in modo che la gente ritorni ad avere fiducia nella politica.
E’ scritto nel programma elettorale del presidente Avanti che l’azione della Provincia non dev'essere condotta in modo autoritario e tecnocratico, ma che deve interpretare i bisogni della gente per favorire dal basso il rilancio del territorio. A partire da questa consapevolezza, interpretare i bisogni per favorire dal basso il rilancio del territorio, è necessario uno sforzo di tutti per provocare il cambiamento del sistema, per rivendicare l’appartenenza al nostro territorio, e mi riferisco a tutto il territorio provinciale e regionale. Stiamo lottando per favorire questo cambiamento di sistema e per il futuro delle nostre generazioni che mi auguro continueranno ad abitare e a vivere le madonie e le aree interne della provincia di Palermo.
- 4 novembre 2009 - Francesco Paolo Pinello