Il conflitto fra le navi delle due Coree che si è svolto sabato nel Mar Giallo sarebbe stato provocato dalla Corea del Sud per approfittare dei riflettori puntati sulla Coppa del Mondo e sulla Nazionale giunta in semifinale. Lo sostengono i leader di Pyongyang.
Coree, battaglia nata dal pallone
Il Nord: "Vogliono raffreddare legami"
Una battaglia voluta dalla Corea del Sud per approfittare dei riflettori puntati sulla Coppa del Mondo e sulla nazionale giunta fino alle finali della competizione. Questa l'accusa avanzata dai leader nordcoreani in merito al conflitto navale che ha avuto luogo sabato nelle acque al largo della costa occidentale della penisola. Un responsabile della marina sudcoreana, intanto, ha annunciato che tra i nemici ci sarebbero almeno 30 vittime.
L'agenzia di stampa ufficiale del paese comunista ha battuto la dichiarazione di un portavoce della marina di Pyongyang che definiva "il colmo dell'impudenza" la domanda di scuse del Sud per l'incidente. "La seria provocazione effettuata dalle autorità militari sudcoreane -ha dichiarato l'esponente dell'esercito del Nord- è volta ad orchestrare un grave incidente proprio nel momento in cui la Coppa del Mondo è in pieno svolgimento e consente a Seul di scaricare le responsabilità dello scontro sulla Repubblica Popolare di Corea"
Intanto, continua la conta delle vittime dello scontro bellico. La battaglia era durata circa mezz'ora e i sudcoreani hanno subìto quattro morti, un disperso e 20 feriti tra i loro marinai. Una nave scorta di Seul era stata affondata. A riferire delle numerose perdite della fazione opposta è stato il generele Ahn Ki-Seok, componente dello stato maggiore generale di Seul. "Il capo della nostra formazione -ha dichiarato Ahn- ha dichiarato di aver visto centinaia di munizioni tirate su una nave pattuglia nord coreana e la maggior parte dei marinai nord coreani ai comandi dei cannoni sono stati abbattuti. I cannoni di 70 e 40 mm delle nostre navi pattuglie sono molto precisi perche' sono guidati da un computer". Dopo lo scontro di ieri, Seul aveva fatto sapere che una nave pattuglia del Nord era stata rimorchiata in fiamme.
In Corea del Sud, però, l'evento bellico non è passato inosservato nonostante la disputa della finale per il terzo posto che ha visto impegnata la nazionale di casa: la tensione è salita perchè l'opinione di governo e opinione pubblica è che il Nord abbia pianificato l'attacco per funestare il clima nato durante il mondiale grazie ai successi della squadra di Guus Hiddink, successi che hanno un significato assai superiore a quello meramente sportivo. Una festa rovinata, quella dei sudcoreani, che lunedì seppelliranno con esequie solenni le vittime della battaglia.
