Valle dei Re: ecco la KV64!

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-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 15:30
Scoperta una nuova tomba.
Il ritrovamento lo si deve al Dott. Pauline-Grothe, dell'Università di Basilea.
La tomba che potrebbe aver "conquistato" la 64^ posizione tra quelle scoperte nella Valle, apparterrebbe a Nekhmet Bastet, figlia di un sacerdote di Amon della XXII Dinastia, quando i Libici erano al potere.

Al momento si ignora qualsiasi dettaglio e non è stata rilasciata alcuna conferma ufficiale. Maggiori informazioni saranno divulgate quanto prima. Dal web trapela solamente una superficiale indicazione a riguardo della posizione della tomba, che si troverebbe lungo la strada che conduce a quella di Thutmosi III (KV34).

-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 16:17
In allegato una pianta della Valle che evidenzia la posizione della KV34:






-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 16:22
Una notizia che giunge inaspettata e particolarmente gradita, soprattutto perchè conferma che l'ambito Archeologico, in un Paese ancora devastato dalla Rivoluzione, è attivo.

Molti, probabilmente, si attendevano che la notizia del ritrovamento della KV64 avrebbe confermato le ipotesi avanzate da Hawass, negli ultimi mesi di incarico in qualità di Ministro dell'Archeologia. Ma non è andata così: la KV64 non è la tomba di Ankhesenamon, né quella di una figura femminile Reale della XVIII Dinastia.
-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 16:31
Aggiornamento
Un pozzo profondo e interrato è stato individuato nel corso di operazioni di routine effettuate da una missione Archeologica Svizzera sul sentiero che conduce alla KV34, la tomba di Thutmosi III, nella Valle dei Re. Ulteriori perlustrazioni hanno condotto ad una camera sepolcrale contenente un sarcofago ligneo antropomorfo, dipinto di nero e decorato con iscrizioni geroglifiche, una stele recante i nomi e svariati titoli del defunto e una preziosa collezione di manufatti egizi.

Dalle prime analisi è stato possibile concludere che la tomba in questione risale alla XXII Dinastia Egizia (945 - 712 a.C.) e che appartiene alla figlia di un Sacerdote di Amon recante, fra gli altri, il titolo di Cantatrice del Dio. Il suo nome era Ni Hms Bastet.

Una tomba che rappresenta un'eccezione, poichè si tratta del primo sepolcro, rinvenuto nella Valle, appartenente a una donna che non faceva parte della famiglia Reale.
Nei prossimi giorni si prevede di procedere con l'apertura del sarcofago e le probabilità di rinvenirci una mummia completa di cartonnage sono piuttosto elevate.

Dall'analisi preliminare della tomba, si ritiene che la medesima non fu costruita originariamente per la Cantatrice, ma che fu riutilizzata circa 400 anni dopo la sua costruzione. Al momento si ignora l'identità del legittimo possessore.

Sebbene l'Egitto durante la XXII Dinastia fosse sottomesso al potere dei Libici, in quel di Tebe i Sacerdoti di Amon vantavano una certa autonomia. Un'autorità sufficiente a consentirgli di poter sfruttare la Valle quale luogo di sepoltura per i loro familiari.

Ecco una prima immagine del ritrovamento, dal sito dell'Ahram Online, che ha ufficializzato la notizia:











Dubhe_Aivlis
00domenica 15 gennaio 2012 19:01
Stupendo!
A dir poco stupendo!
E' il mio primo post qui... I miei più sinceri complimenti.
A 15 anni sono un'appassionata quasi cronica dell'Egitto antico, portandolo come tesi alle medie e prendendo un bel 10 della relazione alle superiori, perciò era x me quasi un obbligo iscrivermi ad 1 forum così ben informato!
Ancora complimenti!!!
-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 19:13
Grazie e benvenuta a te.

Se ti fa piacere, apri una nuova discussione nella sezione "Mi Presento" (link: freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?idc=329013 ) e raccontaci qualcosa di te e della tua Passione per l'antico Egitto.
-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 20:41
Per comprendere l'importanza che potrebbe rivestire questa recente scoperta, consigliamo la lettura dei seguenti approfondimenti:


I "Libici" e la "Libia" all'epoca dell'Antico Egitto

Dalla XXII Dinastia alla Dinastia Kushita

-Kiya-
00domenica 15 gennaio 2012 22:59
Bloggers uniti per la tutela della scoperta
Ora, e soltanto ora, due dei principali Blog dedicati all'Antico Egitto, rivelano la verità celata dietro l'annuncio della scoperta della KV64, diramato quest'oggi.

In realtà, la scoperta della tomba localizzata nella Valle dei Re risale alla scorsa primavera, quando l'Egitto era nel pieno della Rivoluzione e le sommosse si susseguivano giorno dopo giorno. Quando la Polizia locale si era ritirata, abbandonando i siti alla mercé dei saccheggiatori.
Qualora la notizia di una nuova scoperta fosse stata divulgata, la tomba sarebbe stata esposta al rischio di depredazioni.

Per evitare il peggio Kate Phizackerley, Andrew Byrnes e Jane Akshar, titolari di due tra più famosi e documentati Blog sull'antico Egitto e al corrente del ritrovamento, si sono impegnati a fuorviare le voci che cominciavano a diffondersi con insistenza e a mantenere celata la verità, mettendo da parte il desiderio di comunicarlo ai propri lettori e contribuendo a garantire la sicurezza della tomba in tempi di incertezza.

Forse la scelta abbracciata non incontrerà il favore di tutti, ma per quel che mi riguarda mi schiero a pieno titolo dalla parte di Kate, Andrew e Jane e li ringrazio per aver contribuito a salvaguardare parte del Patrimonio Egizio. Al loro posto avrei agito in pari misura. E' di gran lunga meglio essere informati con ritardo e godere di tutte le informazioni che scaturiranno da questa nuova scoperta, piuttosto che averlo saputo a suo tempo e trovarsi nella conddizione di rimpiangerne la prematura distruzione.
RAMSY
00lunedì 16 gennaio 2012 12:36
Concordo con quello che dici e anzi, il fatto che hanno ritenuto di poterlo divulgare ora mi fa pensare che la KV possa ritenersi un luogo sicuro dopo le ultime vicissitudini.
Tornando alla scoperta, sicuramente importante, mi lascia perplesso il ritrovamento di una mummia che non aveva nessun titolo di trovarsi lì, in un luogo (frustami se sbaglio [SM=g1619689] ) "abbandonato "alla fine della XX dinastia con gli ultimi ramessidi....
RAMSY
00lunedì 16 gennaio 2012 12:45
....oltretutto mi sembra di aver capito che si parla di "pozzo" e non di "tomba" vera e propria. Immagino che il pozzo, così come il sarcofago, fosse già esistente nella XX dinastia e che per un atto di devozione misto a sacrilegio e, perchè no? corruzione(sto esagerando? [SM=x822735] abbiano portato una "semplice" cantatrice dove neanche Nefertari ha potuto accedere [SM=x822743]
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 13:04
La KV64 è una "classica" tomba a pozzo. Il pozzo consente di accedere alla camera sepolcrale, dove è abitualmente custodito il sarcofago. Sostanzialmente è la stessa struttura della KV63, scoperta nel 2006. Allo stato attuale non possiamo escludere che si individuino altre camere, a completamento.
Che la struttura corrisponda a quelle diffuse nella XVIII dinastia non stupisce, apprendendo che la tomba risale a quell'epoca e che fu riutilizzata per Ni Hms Bastet durante la XXII Dinastia.

A mio avviso, per quanto eccezionale possa risultare (dipende dal fatto che siamo al cospetto di un primo ritrovamento di questo genere), non sorprende nemmeno il fatto che la figlia di un Sacerdote sia stata inumata nella Valle dei Re. Già in precedenza quella Necropoli non era ausilio esclusivo di Sovrani, con il passare del tempo quest'uso non poté che accentuarsi.
Inoltre, ritengo sia prematuro classificare l'ospite della KV64 come un individuo femminile non appartenente alla famiglia Reale. Come abbiamo visto nell'approfondimento relativo alla XXII Dinastia (il link indicato in un mio precedente intervento) fu quella un epoca in cui l'Egitto tornò ad essere nuovamente diviso e in cui proprio i Sacerdoti Tebani la fecero da padroni, almeno nell'Alto Egitto. Non solo difesero la loro autorità, ma collocarono sul trono della Regione un loro esponente, contrapposto al Sovrano del Nord.
Alla luce di ciò, credo che lo studio degli elementi rinvenuti con la KV64 possa riservare non poche sorprese, ancor di più per il fatto che questa è la prima tomba (intatta?) rinvenuta, pertinente a un'epoca di cui tanto ignoriamo.
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 13:52
Aggiornamento del 16/01/2012
Il Dott. Mohamed Ibrahim, Ministro delle Antichità Egiziano, ha ufficializzato ieri la notizia della scoperta di una nuova tomba nella Valle dei Re, appartenente a Ni Hms Bastet, figlia di un Sacerdote di Amon-Ra e Cantatrice del Dio. La tomba è databile alla XXII Dinastia, all'epoca in cui l'Egitto era governato dai Sovrani Libici. I Sacerdoti Tebani, tuttavia, possedevano autorità tale da consentirgli di seppellire i propri famigliari nella Valle dei Re.

La scoperta va imputata a una Missione dell'Università di Basilea, capeggiata dal Dott. Elina Paulin-Grothe e dal dott. Susanne Bickel.
In una prima intervista rilasciata ai reporter, il Dott. Pauline-Grothe ha riferito che non stavano affatto cercando una nuova tomba e che casualmente vi si sono imbattuti mentre conducevano pulizie di routine nei pressi della tomba di Thutmosi III.

Il Ministro Ibrahim ha poi riferito alcuni dettagli sulla camera seepolcrale e sul sarcofago in essa contenuto, essenzialmente le dimensioni: la prima misura 3,2 x 4 mt, mentre il sarcofago, in legno dipinto di nero, misura 190 x 50 x 50 cm. Accanto al sarcofago vi era una tavoletta lignea di 27 x 25 cm. Sia il sarcofago che la tavoletta presentano iscrizioni geroglifiche che recano i nomi e i titoli della defunta.


Nessuna immagine disponibile, oltre a quella già inserita, che riproponiamo in dimensioni maggiori:


-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 14:49
Chi era Ni Hms Bastet?
Alcune ipotesi cominciano a farsi strada. Due essenzialmente.

La prima prende in esame un reperto rinvenuto nel Ramesseum. Si tratta di un contenitore per ushabties che reca un'iscrizione in cui compare il nome di una donna, Nekhemet Bastet. Il contenitore è stato datato alla XXII Dinastia. Eccola in dettaglio:



L'iscrizione recita (il nome della proprietaria dell'oggetto compare nella seconda colonna di testo - da destra):


    1. Parole dette dalla Cantatrice dell'harem di
    2. Amon, Nehemesbastet
    3. giusta di voce. Figlia del
    4. quarto profeta di Amon, Djed-
    5. khonsuiwfankh, giusto di voce,
    6. figlio del quarto profeta di Amon, Har-
    7. siesi, giusto di voce,
    8. sua madre, la figlia del Re, Signore delle Due Terre,
    9. Takelot [II], giusto di voce, Shepen-
    10. sopdet, giusta di voce.


Allo stato attuale non è possibile accertare se la Nehemesbastet qui citata corrisponda alla titolare della KV64. Resta il fatto che ci troviamo al cospetto, anche in questo caso, di una Cantatrice di Amon, figlia di un Sacerdote del Dio, il cui nome e l'epoca di riferimento coincidono con quelli di colei che fu seppellita nella Valle.
Qualora si tratti della medesima persona, avremmo riscontro della sua appartenza alla famiglia Reale di Takelot II, che era suo nonno da parte di madre.
Ciò consentrebbe di trovare una più che valida giustificazione alla sua sepoltura nella Valle, pur ammettendo il fatto che all'epoca della XXII Dinastia il suo utilizzo "esclusivo" potesse essere stato superato.
A mio avviso (ma prendetela solo per ciò che è, ossia una personale riflessione) anche la presenza della divinità felina nel nome della Cantatrice potrebbe suggerire le sue origini reali, tenuto conto che:

a) i Sovrani Libici regnarono inizialmente da Bubastis, che era notoriamente un centro di culto votato a Bastet;
b) fin dai tempi di Sheshonq I, i Sacerdoti del Clero Tebano di Amon erano membri della famiglia Reale, ragion per cui molti di loro reclamarono il proprio diritto al trono.



La seconda ipotesi lega Ni Hmt Bastet a una figura che ci è nota e particolarmente cara, in quanto Italiani: quella di Harwa.
Nel Museo di Birmingham è custodito un sarcofago databile al periodo compreso tra il 1070 e il 700 a.C. Al suo interno si trova la mummia del proprietario, identificato con Padimwt, Sacerdote della dea Mwt, figlio di Ankhefen-Mwt e di Nehemes-Bastet. Ma Padimwt era il padre di Harwa, quindi la Nehemes-Bastet citata sul sarcofago era sua nonna paterna.

Nella foto un dettaglio del sarcofago e del cartonnage che copre il volto di Padimwt (i diritti sulla medesima appartengono al legittimo proprietario, citato):






N.B. Si ringraziano Lyn Green, Gary S. Crutchley, Jane Akshar e Ken Griffin, per le informazioni sopra riportate.
Thanks to Lyn Green, Gary S. Crutchley, Jane Akshar e Ken Griffin for the informations above
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 16:27
200 visite in sole 24 ore per questa news.... che dire se non GRAZIE a tutti!
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 16:31
Propongo un'interessante riflessione sul tema, pubblicata dal Prof. Tiradritti sul sito harwa.it :


....Tutto questo mi porta a fare una riflessione. E se la Valle dei Re fosse stata riutilizzata in epoca posteriore come necropoli femminile? E se tutte le mummie con il braccio sinistro piegato sul torace, normalmente identificate come quelle di nobildonne legate alla famiglia reale della XVIII dinastia, appartenessero invece a cantanti di Amon e suonatrici della XXII dinastia? Certo. Un’idea del genere, qualora trovasse riscontro, metterebbe la parola fine a tutto un filone di studi che trova un notevole riscontro mediatico. Se così fosse, sentiremmo però davvero la mancanza di quanti affermano di potere identificare nei resti martoriati della medesima povera mummia oggi Hatshepsut, domani Teye e dopodomani Akhenaton?

Hotepibre
00lunedì 16 gennaio 2012 17:34
Più sopra Kiya ha scritto "...si sono impegnati a fuorviare le voci che cominciavano a diffondersi con insistenza e a mantenere celata la verità..." e poi dice che la controinformazione è dannosa [SM=x822723] ...

E' decisamente una scoperta molto interessante; rifacendomi inoltre a quel che scrive Tiradritti, direi che non sarebbe peregrina una ipotesi del genere. Tuttavia credo, vista anche la mania di documentare tutto -o quasi- dei nostri antichi progenitori, che un reimpiego sepolcrale sistematico delle tombe della Valle (o anche di una sola parte di esse) avrebbe lasciato traccia da qualche altra parte, mentre non mi risulta che siano mai stati trovati riferimenti di alcun genere.

Potrebbe essere però fatta anche un'altra ipotesi (del resto le ipotesi sono gratuite e non ci costano nulla), magari meno articolata o romantica, ma tuttavia secondo me da non escludere a priori.

Sappiamo che, al contrario di quel che i costruttori tentarono, l'ubicazione di molte delle tombe della Valle era già nota in antichità, e/o forse di alcune era nota solo agli abitanti della zona: perchè non ipotizzare, perciò, riutilizzi meno sistematici come sepolture per gente "comune" che semplicemente viveva lì attorno visto che, peraltro, si trattava di ottenere il duplice vantaggio di avere una tomba già scavata (e perciò risparmio di risorse fisiche oltre che economiche), e di godere, anche a distanza di secoli e secoli dalle sepolture originali, della vicinanza di così tanti Re/Dei e delle briciole delle relative offerte compiute ancora nei Templi dei Milioni di Anni a loro destinati?

A questo si aggiunga che le popolazioni locali avevano probabilmente razziato per secoli i sepolcri precedenti, e questo potrebbe comportare la presenza di corredi non "dedicati" al defunto, in cui anche i riferimenti testuali (in geroglifico) potevano essere stati ignoti a chi, magari ignorandone il contenuto, li aveva deposti nel sepolcro del proprio caro solo come "regalo" per l'aldilà alla stessa stregua di quanto avevano visto fare proprio per i Re.
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 17:41
Re:
Hotepibre, 16/01/2012 17.34:

Più sopra Kiya ha scritto "...si sono impegnati a fuorviare le voci che cominciavano a diffondersi con insistenza e a mantenere celata la verità..." e poi dice che la controinformazione è dannosa [SM=x822723] ...





Il fine giustifica i mezzi. Quindi a fronte di un'informazione distruttiva, benvenga la controinformazione costruttiva, una volta tanto [SM=g999103]
Scherzi a parte, chi si assume il compito di fare il cronista della storia, in modo serio, puntuale e preciso, deve fare i conti con non poche difficoltà e responsabilità. Kate, Andrew e Jane, agendo per come hanno agito, hanno dato prova di esserne all'altezza.
-Kiya-
00lunedì 16 gennaio 2012 23:39
Integrazione- L'articolo pubblicato da Kate Phizackerley a seguito dell'annuncio ufficiale della scoperta


Propongo, a seguire, la traduzione dell'articolo firmato da Kate, ieri, 15/01/2012. Lo scritto contiene alcune delle informazioni già proposte in questa sede, oltre a ulteriori interessanti dettagli, a conferma di ipotesi già avanzate nelle precedenti discussioni:



L'annuncio ufficiale della scoperta della tomba è stato fatto a Luqsor da Mansour Boraik e Mohamed Ibrahim, Ministro di Stato delle Antichità al Cairo, il 15 gennaio 2012. Un pre-annuncio, risalente ad alcuni giorni prima, lasciava intendere di una nuova scoperta che sarebbe stata annunciata entro breve.

La KV64 non si trova nella parte centrale della Valle. Nemmeno sulla collina nei pressi della KV8. E non si trova nella Western Valley. Tutte localizzazioni menzionate in riferimento alla KV64 nel corso del tempo - il che lascerebbe supporre che potrebbero rivelarsi nuove scoperte in ognuna di queste aree, in un prossimo futuro.
Questo non è, tuttavia, il resoconto della "caccia alla KV64", una storia che affronteremo nel dettaglio successivamente.

A dispetto di tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni, con la speranza di trovare la KV64, così come avvenne per la KV63, la nuova tomba è stata scoperta in modo casuale.

L'Università di Basilea è titolare di una concessione per pulire, documentare e registrare tutta una serie di tombe prive di decorazioni e scarsamente documentate, situate nella Valle dei Re. Durante una pulizia di routine del terreno i membri del Team si sono imbattuti in una traccia ben distinta di attività umana antica. Un segno chiaro ed evidente nei pressi della KV40, originariamente documentato come un approntato e poi abbandonato pozzo o, forse, un deposito di fondazione per la KV40. Battezzato "KV40b", i dettagli non sono stati riportati e se ne stabilì l'indagine durante la stagione di scavo invernale 2011/12. A questo punto è bene cominciare a parlare di KV64.

La KV64 è stata trovata per caso, lungo il sentiero che conduce alla ben nota tomba di Thutmosi III, la KV34. Si tratta di un pozzo, o per meglio dire una tomba (in base a quanto ci è noto) con un'unica camera al fondo. Se è stata completamente liberata, al momento non ci è dato saperlo. Non risulta che la camera sia decorata. Nel "gergo" della Valle dei Re, si tratta insomma, di una tomba minore.
I rapporti riferiscono che sia stata originariamente scavata durante la XVIII Dinastia del Nuovo Regno. Affermazione basata su riscontro di alcuni ritrovamenti che però non sono stati rivelati, né viene chiarito se l'originale proprietario potrà essere identificato o meno. Ovviamente le analisi e lo studio richiederanno tempo.

La sepoltura trovata risale alla XXII Dinastia, Terzo Periodo Intermedio. Un'iscrizione rivela l'identità dell'occupante, che si chiamava Ni Hsm Bastet. Non disponendo di riscontri visivi al momento, si è scelto di renderlo con Nehmes Bastet. Era una Cantatrice di Amon-Ra nel Tempio di Karnak, e una Figlia di Amon-Ra. Jane Akshar riferisce di un'ipotesi avanzata da Ken Griffin, secondo il quale potrebbe essere identificata con la figlia di Djedkhonsuefankh, Quarto Profeta di Amon:



"Sembra che il nome possa essere reso come Nehmesbastet o Nehemsybastet. La seconda versione di questo nome si trova in Kitchen (a pag. 219), dove è indicata come la figlia di Djedkhonsuefankh (Quarto Profeta di Amon) della XXII Dinastia."




Al momento non sussiste alcuna conferma ufficiale e solo quando i geroglifici che ne compongono il nome verranno ufficialmente pubblicati sarà possibile chiarire questo aspetto. Sempre Jane riporta un'ulteriore ipotesi, formulata da Lyn Green, la quale riferisce che potrebbe trattarsi della Nehemes Bastet che fu la madre di Padimwt, la cui mummia si trova al Museo di Birmingham:



"Se questa Nehemes-Bastet è la madre del Padimwt custodito a Birmingham, si tratta della nonna di Harwa, Sovrintendente-Capo della Divina Sposa di Amon, Amenirdis I. Harwa era figlio di Nestawereret e del Sacerdote Padimwt. Secondo quanto riportano le iscrizioni vergate sul sarcofago di Padimwt, questi era figlio di una donna chiamata Nehemes-Bastet e di Ankhefen-Mwt".




Non si fa parola a riguardo dello stato della tomba, se è stata trovata intatta o meno, tuttavia allo stato attuale sembra assai probabile che lo sia. Il ritrovamento comprende un sarcofago decorato con iscrizioni geroglifiche. Entro qualche giorno si provvederà alla sua apertura e ci si aspetta contenga la mummia e il relativo cartonnage. Se fosse stato vuoto sarebbe dovuto risultare leggero. Il suo peso, invece, fornisce una certa qual garanzia dell'esistenza della mummia al suo interno. Probabilmente, quindi, avremo modo di saperne di più su Nehmes Bastet.

Si tratta di una scoperta interessante. La XXII Dinastia non è molto conosciuta e un'eventuale tomba intatta potrebbe rivelare molteplici informazioni. Al momento si suppone che Nehmes Bastet non fosse membro della Famiglia Reale, il che renderebbe questo ritrovamento qualcosa di unico nella Valle dei Re; va però detto che il concetto di Famiglia Reale, in riferimento alla XXII DInastia, è piuttosto complesso, tenuto conto dello stato dei Sacerdoti di Amon, assai vicino a quello Reale. Per ulteriori commenti a riguardo della posizione sociale di Nehmes Bastet sarà quindi opportuno attendere le settimane a venire. Date le sue prerogative, comunque, la tomba KV64 sarà senz'altro una tomba di interesse archeologico, piuttosto che turistico.

Le chiacchiere sono tuttora in fermento. Circolano voci del tutto prive di fondamento riferite al ritrovamento di un'ulteriore tomba.
Mansour Boraik, dal canto suo, si dice certo che vi siano molte altre tombe da scoprire nella Valle dei Re.
Al momento della scoperta della tomba di Tut, ad opera di Carter, si riteneva che quella fosse l'ultima tomba da scoprire, ma oggi possiamo affermare con certezza che non fu così. La Valle potrebbe quindi restituire altri segreti in un prossimo futuro.

-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 08:23
Una prima immagine dell'accesso alla KV64, visto dall'alto.
Eccola, a sinistra, accanto alla KV40


(per gentile concessione di Stephen Cross)
-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 08:25
Dal sito ufficiale dell'Università di Basilea, invece, proviene questo scatto che mostra l'accesso al pozzo della KV64, originariamente siglata KV40b

-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 08:40
L'apertura del sarcofago ha avuto luogo ieri, alla presenza dei membri del team, del capo-ispettore delle Antichità dell'Alto Egitto, Dott. Mohammed el-Bialy, e dell'Ispettore Ali Reda.

Le attese non sono state disilluse: Nehmes Bastet riposava ancora al suo interno. La sua mummia è intatta.

Ora la Prof. Bickel si sente libera di riferire che l'accesso al pozzo della tomba venne scoperto esattamente lo scorso 25 gennaio 2011, lo stesso giorno in cui nel Paese ebbe inizio la Rivoluzione. L'ingresso venne prontamente sigillato con una copertura in ferro e la scoperta mantenuta nel più assoluto riserbo fino a qualche giorno fa.




roberta.maat
00martedì 17 gennaio 2012 10:14
Emozionante questa cronaca in diretta, GRAZIE !
sargon.
00martedì 17 gennaio 2012 11:46
veramente emozionante!
-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 12:11
Per me è stata una grande emozione scoprire che la mummia di Nehmes Bastet si trovava ancora all'interno del suo sarcofago.
Non so cosa darei per poter un giorno avere l'occasione di assistere all'apertura di un sarcofago e scoprire che in esso si trovano ancora le spoglie del proprietario.....

Stanotte riflettevo inoltre su questo:

Se numerose tombe della Valle sono state, come sembra evidente, riutilizzate durante la XXII Dinastia e/o successive, che fine hanno fatto i resti degli originali occupanti?
PliskinJena
00martedì 17 gennaio 2012 13:24
Notizia stupenda ... sempre sull'onda dell'informazione eh -Kiya-?
Che forum "vivo" è questo! Complimenti a tutti ...
Hotepibre
00martedì 17 gennaio 2012 16:18
Re:
-Kiya-, 17/01/2012 12.11:


...Stanotte riflettevo inoltre su questo:

Se numerose tombe della Valle sono state, come sembra evidente, riutilizzate durante la XXII Dinastia e/o successive, che fine hanno fatto i resti degli originali occupanti?




premesso che di notte forse sarebbe meglio pensare a cose più allegre che non... ad una tomba o a delle mummie [SM=x822723], il problema non è tanto "che fine hanno fatto", bensì "...chi ci garantisce che non li abbiamo già trovati, ma non lo sappiamo perchè magari privi di riferimenti?".

Non dimentichiamo che ( [SM=x822736] ) c'è stato addirittura un periodo in cui le "mummie", per l'alto contenuto di catrame e pece (del resto non è proprio questo il significato della parola), sono state addirittura usate come... combustibile! ...o un altro in cui le loro bende (e pensate quante dovevano essercene) vennero fatte macerare ed usate per realizzare carta (qualcuno dice che il colore bruno della carta da pane possa derivare proprio da questa usanza)!

...non ho le fonti di queste ultime notizie (che mentre scrivo mi sembrano surreali), ma ricordo di aver ascoltato qualcosa del genere in un documentario...

[SM=x822747] [SM=x822747] [SM=x822747]


comunque, Kiya carissima, segui l'evolversi della vicenda che così, magari, aggiungiamo la KV64 alle altre 63 di Wikipedia! Anzi, perchè non provvedi? (per le altre 63 so io il lavoro che mi ci è voluto! [SM=g999103], ma sarebbe un copyright -in senso lato- praticamente esclusivo di Egittophilia..., capiscimi a me!)

-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 17:03
Relazione preliminare del Team di Basilea, artefice della scoperta


Breve rapporto preliminare gennaio 2012

Scoperta di un nuovo sepolcro nella Valle dei Re, la KV 64

16 Gennaio 2012


Durante la stagione di scavo del 2011, tre bordi di un elemento artificiale sconosciuto apparvero a 1,80 m. a nord della KV 40. Era il 25 gennaio, primo giorno della rivoluzione egiziana. A causa della situazione, il tutto è stato immediatamente coperto con una lastra di ferro.

Poiché questa struttura è così vicino al KV 40 e essendo stato impossibile appurare se si trattasse di un breve e incompiuto pozzo o di una tomba reale, gli abbiamo assegnato la sigla 40b, in via temporanea. Questa denominazione è ora definitivamente sostituita con l'attribuzione della sigla KV64. La numerazione preceduta dalla sigla KV (King's Valley) deve assolutamente essere utilizzata esclusivamente per le tombe reali o i depositi e non per eventuali cavità e strutture ancora imprecisate.

La stagione di scavo è ripresa lo scorso 8 gennaio. Con il permesso del Ministero di Stato delle Antichità abbiamo iniziato a lavorare sulla struttura sconosciuta.
Ben presto si è rivelata essere una tomba scavata nella roccia, risalente alla XVIII Dinastia, XV secolo a.C.
Nel pozzo si intravedeva il bordo superiore di una porta a 2,5 m. di profondità. Il pozzo misura circa 1,10 x 1,60 m. Il materiale di riempimento non mostrava alcuna evidenza di azione dovuta alle inondazioni d'acqua.

Nel blocco di entrata si possono osservare due stadi di utilizzo. Grandi pietre disposte davanti e sopra l'ingresso appartengono a un'attività secondaria. Della prima fase, risalente alla XVIII Dinastia, rimangono circa 0.50 cm del sigillo di gesso della porta e un vaso di fiori in limo del Nilo con resti di intonaco sulla pavimentazione del pozzo.
La tomba consta di una sola camera che misura circa 4m (nord-sud) x 2,4m (est-ovest). La stanza era colma di detriti fino a circa 0,8 m. dal soffitto.

Sul lato sinistro della camera (nord), su una spessa coltre di detriti, poggiava la bara lignea che presenta ai lati geroglifici vergati col colore giallo. Ulteriori tracce di decorazione nel medesimo colore sono visibili sul lato superiore, sotto lo strato di polvere.
Accanto ai piedi della bara si ergeva una piccola stele in legno (27,5 x 22,5 x 2 cm), con colori molto vivaci.

Lo stile della bara e quello della stele rimandano inequivocabilmente alla XXII Dinastia, IX secolo a.C.. Si tratta di una delle rare sepolture di questo periodo Tebano che ci è consentito osservare con ancora gli oggetti a corredo posti nella posizione originale.
Dai testi contenuti sulla stele e sulla bara, sembra che la sepoltura appartenga ad una donna che era una Cantatrice di Amon, il cui nome era Nehemes-Bastet. Suo padre era Sacerdote a Karnak.

La bara è in buone condizioni e contiene la mummia intatta e bendata con cura della donna, che misura all'incirca 1,55 m. Sono in corso i lavori di conservazione necessari prima del trasferimento in un magazzino.

Vasellame e frammenti di legno indicherebbero l'esistenza di una sepoltura della XVIII dinastia sotto lo strato di detriti, che deve ancora essere rimosso.

-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 17:20
A poche ore dalla comunicazione ufficiale della scoperta, dobbiamo ammettere che gli addetti ai lavori stanno facendo un ottimo lavoro. L'informazione scorre velocemente, così come gli aggiornamenti provenienti da fonte diretta. Oserei dire che si denota una certa libertà riconosciuta ai membri del team di scavo, a cui è consentito pubblicare repentinamente aggioramenti sullo stato dei lavori.
Ammettiamolo: c'è una certa differenza, rispetto a come eravamo stati "abituati" (costretti?) negli ultimi anni.....

Sarà troppo presto per esultare e per affermare: niente più monopolio dell'informazione, niente più "prime donne ministeriali" e niente più esclusive televisivo-commerciali?
-Kiya-
00martedì 17 gennaio 2012 17:37
Una foto del sarcofago, nella posizione originale, che mostra lo stesso adagiato in parallelo al pavimento della camera, forse dopo essere stato liberato dai detriti.

Visibile anche lo strato di detriti sottostante, che lascia ben sperare di trovare i resti della sepoltura originale:



pizia.
00martedì 17 gennaio 2012 23:29

Fantastico! [SM=g999097] [SM=g999097]

Per tutti i motivi già elencati sopra: ci sono ancora "cose" da scoprire nella Valle, la ripresa degli scavi ci rassicura a proposito del patrimonio archeologico, questa nuova scoperta è stata salvata da eventuali razzie possibili nel periodo della rivoluzione egiziana dell'anno scorso...
Inoltre la seconda sepoltura, quella intrusiva, sembrerebbe intatta, per quanto piuttosto povera rispetto alle sue vicine, ma ricca comunque di informazioni archeologiche.
E promette ancora...

In più, questa libera circolazione di notizie non può che fare bene all'egittologia e al turismo, e in questo periodo gli egiziani ne hanno davvero bisogno.
Meglio rinunciare alla vendita dei diritti esclusivi a Discovery Ch (o chi per esso) e lasciare che la notizia voli sulle ali del vento, per diffondersi in tutto il mondo velocemente: questa sarà una prova di quanto in Egitto si possa di nuovo lavorare e viaggiare tranquillamente, ne hanno così tanto bisogno!
Anche il mondo accademico ne potrà beneficiare, immagino.
Aspettiamo [SM=g1361791]
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