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00domenica 14 gennaio 2007 10:09
La Gorgona. Arcipelago Toscano.
GORGONA.
E’ apparsa laggiù, grande, unica isola solitaria.
Tutto intorno candida di gabbiani che le fanno la guardia.
Oltre la nuda e fredda roccia nera che a strapiombo cade
Laggiù, dove il mare diventa subito nero, si aggrappa stentata la macchia che prima timida ricopre le fessure, poi si apre in immense distese di verde fin lassù, dove va a colorare montagne e boschi.
Qui l’uomo ha colonizzato e si vede.
Piccole stradicciole percorrono l’isola, e case (alzate) là, dove la furia del vento e del mare risparmia.
In questo posto, hanno casa coloro i quali hanno deciso di staccarsi forzatamente dalla civiltà.
Qui, impareranno a reinserirsici. Ma perché farlo?
Non è forse questo posto un paradiso perduto dove ritrovare le bellezze dell’anima?
No, troppe cose mancano: l’amore, che brucia nei cuori, qua è freddo, solitario.
L’affetto della famiglia è solo gelido inchiostro e funerea carta.
Qua il mondo finisce in acqua.
E benché le bellezze del luogo cerchino di riscaldare i cuori, tutto è vano.
Malgrado la natura sbalordisca con le sue sublimi manifestazioni, tutto è vano.
L’umano desiderio di un contatto, vince su tutto, anche se la natura, come gigante, domina su tutto.
E così davanti ad uno splendido tramonto, l’ uomo sorriderà pensando alla moglie lontana laggiù, oltre quel rosso sole e sotto la pioggia battente piangerà sognando i suoi figli ormai adulti.
E mentre percorre quei sentieri che segnano l’isola, aspetta il giorno del suo ritorno a casa…….
A quando ripenserà alla bellezza della Gorgona che lo ha pietrificato per tanti anni………..
Fonte:racconti.it