La Cina in difficoltà con il carbone

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Arvedui
00mercoledì 2 maggio 2007 15:47
La Cina in difficoltà con il carbone

posted by Ugo Bardi

Arriva da "mineweb" una notizia che è una vera bomba. La Cina potrebbe diventare un importatore di carbone dall'anno prossimo.

Per spiegare l'importanza di questa notizia, ricordiamoci come una delle idee che si sentono esprimere comunemente come una soluzione al problema energetico è quella di passare al carbone. "Si, va bene, è vero che inquina molto," si dice, "ma è abbondante e durerà ancora per secoli, risolvendoci tutti i problemi."

In realtà, sembra proprio che il carbone non sia così abbondante come sembra. La Cina era ed è considerata comunemente come uno dei massimi produttori mondiali, un paese la cui produzione era destinata a continuare a soddisfare le esigenze nazionali ancora per decenni. Ma, evidentemente, la Cina non ce la fa a sostenere la sua economia le risorse nazionali.

Per la Cina non è ancora il picco del carbone, ma è un segnale preoccupante che la produzione è in difficoltà. L'ingresso della Cina come importatore sul mercato internazionale del carbone potrebbe avere effetti pesantissimi, paragonabili a quelli che ebbe nel 1971 l'ingresso degli Stati Uniti come importatore sul mercato internazionale del petrolio. Questo ingresso fu la causa principale della "grande crisi del petrolio" che ebbe inizio ufficialmente nel 1973 e durò più di dieci anni con prezzi altissimi, scarsità sul mercato, instabilità geopolitiche, eccetera.

Ora, potremmo trovarci di fronte alla "grande crisi del carbone" che potrebbe avere effetti altrettanto pesanti di quella del petrolio degli anni '70 in un mondo che si sta basando sempre di più sul carbone per la produzione di energia elettrica. Su "mineweb" parlano di un'aumento dei prezzi del carbone del 42% l'anno prossimo, ma potrebbero essere molto ottimisti. Il carbone è più abbondante, in teoria, del petrolio e del gas, ma non è immune alla dura legge di Hubbert. Il picco del carbone non sarà per Agosto, e nemmeno per Settembre, ma è una promessa per il futuro.


Incidentalmente, la situazione che si sta prospettando è particolarmente disgraziata per l'Italia, sia perché non abbiamo carbone sul territorio nazionale (a parte piccole quantità in Sardegna), sia perché ci sono politici e tecnici che continuano a sostenere che il modo di risolvere i nostri problemi energetici è di passare al carbone. Ma da dove lo dovremo importare ?

Tutti i tradizionali produttori europei di carbone sono in declino, Inghilterra, Germania e Polonia; la Francia, addirittura, ha chiuso le sue ultime miniere nel 2005, dopo oltre due secoli di sfruttamento. Lo dovremmo allora importare da molto lontano ma, con la Cina come concorrente, la cosa si potrebbe rivelare difficile, o comunque costosetta.............

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