LOOKING FOR... JOSE'

Cronaca di un incontro indimenticabile.



Tutto è cominciato quest'inverno. Durante una lezione di Critica il professore sottolinea l'anomalo rapporto autore lettore, segnato dalla subordinazione e dalla distanza che non è solo temporale. Delle eccezioni però ci sono. E' possibile infatti avere l'occasione per conoscere uno scrittore vivente. Un esempio? JOSE' SARAMAGO, il grande scrittore portoghese, nobel nel 1998, che vive a Tias un luogo bellissimo, vicino al mare, dove riceve con cortesia chi va a trovarlo.

Incuriosita mi informo subito. Tias è un paesino dell'isola di Lanzarote, nelle Canarie, patrimonio della biosfera, parco naturale noto per il suo paesaggio vulcanico e per la gran varietà di spiagge.
Si decide di organizzare una vacanza. Ma sembrano tutti progetti a vuoto.

Nel frattempo ci rechiamo in spedizione alla fiera del libro di Torino (dove era stata organizzata una giornata in suo onore), con la speranza di incontrarlo e saggiare il terreno. Ma lui non c'è, è a casa ammalato.
Luca, gufando al suo solito, prevede già funerali a breve tempo.

E invece a Saramago non succede nulla di grave e intanto, quando ormai sembra tardi per prenotare, riusciamo ad organizzare 10 giorni ad un prezzo conveniente per 4 persone. All'appello rispondono Alice, Sara, Luca e la Vezzy, studenti di lettere e accaniti fan di Saramago, oltre che del prof Ceccucci (con il quale Alice ha studiato letteratura portoghese).

Si parte il 13 luglio, e le cose cominciano a girare storto. Arriviamo in un luogo incantevole, ma a causa di un ritardo Alitalia (sottolineiamo, Alitalia) le nostre valige perdono la coincidenza a Barcellona, e si vagano per gli aeroporti spagnoli.
Nonostante lo sconforto e le magliette non proprio pulite già dal secondo giorno ci mettiamo sulle tracce di Josè. A Tias troviamo le indicazioni per la sua biblioteca, riusciamo ad entrare e a parlare con la sua segretaria.
Lui non c'è, ma tornerà a casa a breve, sarà molto impegnato ma forse potrà riceverci.

Per sei giorni aspettiamo invano la telefonata.
Nel frattempo le valige sono arrivate e ci godiamo al meglio Lanzarote. Una vacanza meravigliosa, che potrebbe compensare benissimo la delusione di un mancato incontro.

Ma il sesto giorno torniamo alla carica. Lui è nella sua biblioteca. Stanno girando un documentario, non possiamo entrare. Un suo collaboratore con pazienza ci ascolta, ci spiega che stanno registrando da ore e ne avranno fino a sera, Josè sarà molto stanco. Proverà a fissare un appuntamento e promette di chiamarci qualsiasi sia la risposta.
Gironzolando intorno alla biblioteca troviamo "a casa", la casa dove Josè vive con la sua Pilar. emozione.

Il telefono però non squilla... ci hanno presi in giro? Noi non ci arrendiamo. Decidiamo di tornare il giorno seguente (l'ultimo della vacanza), agguerriti più che mai. Alice propone un sit-in o in alternativa uno sfondamento. Luca invece sceglie la via della minaccia: "JOSAFFANCULO" (che detto ora, sapendo cosa accadde poi, sa di vero sacrilegio).

Dopo esserci abbattuti riceviamo invece le scuse per la telefonata mancata (troppo impegnati) e un'ottima notizia: alle 17 potrà riceverci. Anzi, un ragazzo della troupe si avvicina: facciamo alle 16.30, così aggiungiamo altro materiale al documentario filmando l'incontro. Noi siamo d'accordo. E torniamo a casa felici urlando come delle fans di britney... pazzesco!

Shopping da Zara per la mise-saramago: la mia camicia bianca si era macchiata di vino, volevo qualcosa di adatto, semplice ma adatto all'occasione.

Alle quattro e un quarto siamo lì. Le gambe ci tremano, le mani sudano mentre curiosiamo tra gli scaffali della biblioteca. Il collaboratore ci spiega che stanno catalogando tutti i libri che Josè possiede e tutte le sue carte (un lavoro lungo 6 mesi) e che stanno girando le immagini per un documentario, del quale non sanno ancora bene che fare.
Ci fanno sedere poi su un divano di pelle nera al centro della sala circolare davanti a noi il team, tecnico audio con giraffa, microfono nascosto tra i libri del tavolino, una telecamera che punta diritto alle nostre facce, mentre Josè supponiamo le darà le spalle sedendosi di fronte a noi.
Nell’attesa io e Alice non abbiamo più parole, ci dimentichiamo di tutto, mentre Sara e Luca si consultano sulla possibilità che si tratti di un documentario coccodrillo. "Josè non mangia il panettone quest'anno" profetizza Luca.

"Non giratevi, sta arrivando" Alice è senza voce. Eccolo!!! E' lui! Si avvicina, ci bacia -a costo di sbilanciarsi e rischiare una brutta caduta-. Si siede e comincia la conversazione.
Tra l'inglese (che lui non sa) e lo spagnolo gli spieghiamo della nostra visita e che conosciamo il prof Ceccucci ("mio grande amico" ci risponde). Poi attacca lui a parlare. In spagnolo ci racconta del suo Don Giovanni ovvero il dissoluto assolto (rivisitazione interessantissima) che sarà alla Scala a settembre. Ci comunica quindi le date del suo viaggio in Italia, per la presentazione dello spettacolo e per il 25° del Grinzane Cavour. Poi ci parla del turismo locale, e ci saluta dicendo che è ora del caffé...
Ah, no...dimenticava gli autografi! Si risiede e comincia il rito della firma con dedica, con ridicola gaffe sulla data: lui"è il 24 oggi?" noi"no, il 21!" lui"24?" noi"21!" lui"?" noi”sì, 21!" (io lo mimo anche con le dita) lui"?"; poi si convince e scrive la benedetta data.
Ci alziamo. Altri baci, con generosi abbracci. Lui è bellissimo, distinto e profumato. E’ meno capelluto di come l’abbiamo conosciuto nelle foto e il viso è meno scavato. Ma è sempre affascinante.
Nell’allontanarsi con noi mi chiede come sta Berlusconi. "Così-così" rispondo io, "anzi è proprio giù, male" ... "speriamo continui così" risponde ridendo.

Così finisce il sogno. Prima di andarcene, fermiamo i nostri amici della troupe (che si sono scompisciati dalle risate nel vedere l'imbarazzo, la tensione, poi la gioia che ha bloccato la lingua ed i sorrisi nervosi), ci facciamo dare il numero di telefono per avere la registrazione.

Poi a casa. Shopping premio prima di partire, ci rilassa e torniamo in noi dopo la trance.

Ed ecco il risultato della mitica spedizione:

"JOSAFFANCULO"

:lol :lol :lol

anch'io ho quel libro^^^

Vi odio dal più profonfo del cuore.

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Scritto da: DarkWalker 24/07/2006 20.20
anch'io ho quel libro^^^

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Un capolavoro, peraltro...

che figata! ma alice è la mia ex compagna? bellissima esperienza, comunque , beati voi

grandi ragazzi, vi invidio un sacco!!!

ma c'è da fidarsi di uno che ha lo stesso nome di un pappagallo?

dalla riva del mare mi sentirò più vicina a te, josè!
ciao ragazzi ci rivediamo mercoledì

buona vacanza, ora mando un'e-mail a josè. che lingua parla?

ciao! josè bello parla portoghese spagnolo francese.

io posso solo ammettere di invidiarvi.....conoscere e parlare liberamente con uno scrittore..indipendentemente da chi....è una cosa favolosa.........essere ripresi per un documentario poi....................è il massimo! >:

Bhè insomma dipende anche da chi... Se mi tocca parlare con Baricco o con quel palestrato di De Carlo non mi emoziono troppo!

con baricco credo che divagherei parlando del tempo visto che ho letto un solo suo libro. de carlo non avrebbe tempo per incontrare nessuno, se non in palestra mentre fà esercizi.

Dopo Josè, ecco Niffoi!



Speriamo vinca il nobel pure lui, così il libro cresce di valore...

come sei attaccato al soldo :lol

Bhè non troppo: acquista valore ma non lo rivenderei mai...

Intanto ieri sera ha vinto il Campiello! GRANDE NIFFOI!

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Scritto da: kurt2409 03/08/2006 12.33
Bhè insomma dipende anche da chi... Se mi tocca parlare con Baricco o con quel palestrato di De Carlo non mi emoziono troppo!

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De Carlo non è un palestrato..

No? Ha dei muscoli assolutamente innaturali...

è sportivo..questo non vuol dire palestrato..

de carlo ha scritto i suoi libri in palestra

>: nn è vvero!!!

Leggendo la trama dell'ultimo sembra che voglia mettersi a imitare Dan Brown!

un dan brown palestrato )

cheppalle. per questo odioso palestratro si rischia l'ot e si rovina il topic dedicato ad uno scrittore di tutt'altra levatura.
oh josè, perdonaci!

(oh ragazzi qualsiasi sia il giudizio su de carlo-che pur è piacevole da leggere-, oggettivamente non ci sono santi che tengano: sulla bilancia dei contenuti e dell'impegno solo un piatto è quello che pesa.)

chiedo scusa. )

potremmo riprendere dall'affermazione di luca "josaffanculo"

(scherzo )

Che classe anche il tuo autografo!
Por francesca, cordialmente... Immaginalo detto con la voce del gatto con gli stivali in shrek 2!