Re:
Maristella83, 02/04/2019 19.57:
Io quello che non capisco è perché dobbiamo seguire certe cose della legge e certe cose no.. questo non l'ho mai capito.in chiesa mia si dà la decima, non vanno bene i tatuaggi, non si può mangiare qualcosa se è fatto con il sangue (c'è per esempio un salume dalle mie parti fatto cosí) peró per esempio un anziano è agricoltore e nei sui campi semina quello che vuole...ha alberi di arance e ciliegi ma non aspetta il 5 anno per prendere i frutti... ecco io queste cose non le capisco proprio
La Decima (per chi non sa cosa sia, é la decima parte del nostro guadagno /stipendio mensile), viene data in molte chiese. Esse ce l'hanno nei "punti di fede" e se accetti quella chiesa, DEVI darla. Dicono che va data (e ci vengono fatti gli stipendi dei vari servi, pastori, etc) perché "antecedente alla Legge". Infatti Abrahamo dette la decima a Melkisedec. Ma in Cristo é TUTTO NUOVO!
E poi... Dare NOI, qualche cosa al Signore? Oh no. Il Cristiano, se é Cristiano, non da "la Decima", ma tutto al Signore.
Quando prende lo stipendio chiede al Signore quanto di quello stipendio può tenere per se e il resto, lo da a Lui.
In che modo? Facendo con quei soldi le "opere che Dio ha precedentemente preparate per noi", e, se si é così disposti, il Signore ce le metterà davanti. Si verrà a sapere "per caso", di "quella" famiglia che nemmeno conosciamo, alla parte opposta della città, che non ha latte per nutrire la piccola perché loro, il padre e la madre non hanno nemmeno un pezzo di pane da mettersi in bocca. Allora andremo e trattandoli con tutta la dignità possibile diremo : "prendete, nel Nome di Gesù, fate la spesa per voi e per la piccolina" e ce ne andremo come siamo venuti. Loro poi si domanderanno, perchè le testimonianze silenziose sono le più efficaci.
Verremo a sapere della vecchietta a cui hanno staccato il gas perché non le bastava la pensione per pagarlo, e nel Nome di Gesù glielo faremo attaccare di nuovo, e altro e altro.
Per noi, faremo una santa economia per beneficiare altri, ma non ci mancherà nulla perché saremo ormai, talmente immersi in Cristo da vivere "come in Cielo" e la nostra gioia sarà quella.
Il Cristianesimo può essere una cosa bellissima, ma per esserlo deve essere un Cristianesimo secondo Cristo.
Il divieto di mangiare il sangue é anteriore alla Legge perché é un comando dato a Noé e inoltre viene ripetuto in Atti, al concilio di Gerusalemme. Però (fu Giacomo a parlare) é detto : "é parso bene allo Spirito Santo E A NOI,che vi asteniate dal sangue, dagli animali soffocati e dalla formicazione". È l'unica volta che é detto "é parso allo Spirito Santo". Tutte le altre volte viene scritto : "Dice il Signore.... Così dice lo Spirito Santo..". La Chiesa a quei tempi trovava difficile staccarsi dall'Ebraismo del tutto, infatti, sempre negli Atti, si vedono i discepoli andare a pregare all'ora nona, laddove non abbiamo piu ne ore ne giorni particolari per pregare. In un altro caso viene tirato in ballo lo Spirito Santo, assieme a "noi", ed é nel caso della elezione di Mattia al posto di Giuda. Lo Spirito Santo venne invocato ma la decisione di voler scegliere era di Pietro. Infatti di Mattia non se ne sa piu nulla, il SIGNORE aveva scelto Saulo da Tarso.
Chi ancora oggi divieta il sangue non ha capito le parole di Gesù "non c'é NIENTE di quello che entra nella bocca che rende impuro l'uomo", e le parole di Lui hanno ben più valore di quelle di un Apostolo.
È molto indicativo poi, che il divieto del sangue vada assieme a quello di cibarsi di animali soffocati. Tutti, evangelici, TDG, proprio tutti, mangiano pesce, e mi piacerebbe mi venissero a spiegare se la morte di un pesce non é una vera e propria morte per soffocamento.
Le chiese, cara Maristella, sono piene di ipocriti, gente che vuol FARE qualche cosa (ma poco) per "guadagnarsi" in qualche modo qualcosa dal SIGNORE, però, come hai detto bene tu citando Levitico, si guardano bene da seguire la Legge quando essa tocca i loro interessi. La applicano agli altri (vedi i tatuaggi) ma non a loro stessi.
Credimi, il Farisaismo, lo spirito farisaico, non é morto