LA SAMARITANA 5-6

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AmarDio
00domenica 16 gennaio 2011 21:58
La samaritana: 5-Ho da mangiare un cibo. Gesù manifestandosi alla samaritana ha portato a compimento un’opera del Padre, ha proposto l’adorazione del Padre in spirito e verità, ha promesso lo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui, ha manifestato la sua opera e presenza di Messia... era ormai sazio per ora: Una giornata faticosa e calda, la soddisfazione di aver compiuto la volontà di chi l’aveva mandato. Una tappa di questo compimento era stata raggiunta. Questo cibo è ancora sconosciuto a loro, suoi discepoli, per ora, un cibo che avrebbe pure indicato con la preghiera del “Padre”: sia fatta la tua volontà, ma che era ancora nascosto ai loro occhi, ancora tanto carnali, e ancora legati alla sfera terrena. Mio cibo è fare la volontà del Padre che è nei cieli. 7-Noi stessi abbiamo udito. 39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: "Mi ha detto tutto quello che ho fatto". 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41 Molti di più credettero per la sua parola 42 e dicevano alla donna: "Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo43 Trascorsi due giorni, partì di là per andare in Galilea. 44 Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria.45 Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa. NOTA 41 La samaritana: 7-Noi stessi abbiamo udito. La samaritana ha riportato l’annuncio: Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?"Questo annuncio ha messo nel cuore dei samaritani il desiderio di parlare e di rimanere con Gesù, credettero a Gesù per le parole della donna, e chiesero a Gesù di fermarsi un po’ con loro. Gesù accetta di restare per confermare nel loro cuore la fede verso di lui, cammino iniziato dalle parole della donna. Solo quando essi rimasero con Gesù, passano ad un altro grado di fede: "Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo".Nella fede, fermarsi a quello che gli altri ci hanno detto, non è ancora segno di maturità. Bisogna andare personalmente da Gesù Cristo e chiedergli di rimanere con noi. Anche Giacomo e Giovanni (Gv 1,36) avevano capito che Gesù era il Messia promesso. Quando Giovanni Battista indica Gesù come l’agnello di Dio, essi non rimangono lì con Giovanni, ma si mettono in cammino dietro a Lui, gli domandano:”dove abiti?”, si trattengono con lui in quell’ora, che rimane impressa nella loro mente: “erano circa le quattro”. Dopo che hanno visto e hanno creduto, hanno riferito e hanno portato a Gesù i loro fratelli. La fede per sentito dire, è un inizio di fede, non ancora una fede matura. Non ci si può fermare qui. Deve diventare testimonianza: "noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo".
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