Essere gay non significa accampare diritti,come si dice ora:- lo sono ed è un mio diritto esserlo. Purtroppo oramai quasi tutti gli stati del mondo hanno legiferato che i gay, uomini e donne, hanno tutti i diritti come una coppia tra uomo e donna,.
Il problema si pone quando una persona è un credente si trova nella posizione di essere, suo malgrado, un/a gay. Sto parlano di un credente, non di coloro che si credono credenti e dicono che essere gay comporta una manifestazione publica come un qualsiasi cittadini. Purtroppo ci sono anche tanti preti cattolici romani che la pensano allo stesso modo.
Ma non è così. Essere gay ed essere veramente credenti, ci si deve comportare in un solo modo. RIVOLGERSI A GESU' NOSTRO SALVATORE.
Chiedete e vi sarà dato. Parole sante. Ma occorre crederci.
Io chiedevo al Signore ma non ricevevo risposta. Allora aprivo discussioni con Lui dicendo che non era vero che mi ascoltava. Lo incolpavo per il fatto che non si faceva sentire.
Ma non era vero, ero io che non capivo come ascoltareLo. Una notte mi sveglio e mi trovo un crocifisso che avevo nella parete di fronte al letto, tra le mie bracce, sono sobalzato ma, ben sveglio ho capito. Si HO CAPITO. Gesù mi diceva:- Io ci sono e ti sento!
Da allora ho cominciato a sentire Gesù nel luogo giusto, cioè NEL CUORE, e nei miei sentimenti. Quando Gesù ti risponde e/o ti parla, tu provi un turbamento nel cuore, sei invaso da un sentimento d'amore, e diventi leggero leggero, e, cosa piu' importante, cominci a piangere perchè in cuor tuo stenti a credere che l'Onnipotente ti sta parlando.
Abbiate fede. Io non sono piu' gay. Non sono diventato persona che cerca la donna, no, sono rimasto sempre io, ma non cerco piup' gli uomini, quasi mi fanno schifo se penso quello che facevo prima. Vivo tranquillo senza pensare o volere il sesso.
Gesù mi ha guarito. Ho sperato in Lui, e, adessosono un uomo diverso
GRAZIE GESU'.