LA CHIMICA DEL DESIDERIO

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sibilla522
00mercoledì 17 gennaio 2007 13:57



LA CHIMICA DEL DESIDERIO


Sfugge a ogni schema e definizione, perché rappresenta forse la dimensione più elusiva e soggettiva della sessualità. Ma gli esperti non si arrendono: il desiderio è un mistero troppo seducente per non tentare di svelarlo. Lo dimostra il boom degli studi sui fattori psicologici e relazionali, che hanno cambiato il volto della sessuologia tradizionale.
Va bene la psiche, ma qui c'è di mezzo anche il corpo. E mai come nel desiderio corpo e mente appaiono come entità unica, inscindibile.
Le nuove scoperte sui meccanismi neurofisiologici, che dettano molti comportamenti umani, spingono in questa direzione unitaria: l'esplorazione della mente deve andare di pari passo con l'esplorazione delle reazioni neuro-chimiche legate al piacere, che coinvolgono tutto l'organismo.

Con la consulenza della professoressa Alessandra Graziottin - Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica - San Raffaele-Resnati, Milano

Lo stimolo biologico istintuale
Quello che mette in moto una serie di processi neuro-chimici a cascata nasce per un bisogno primario della specie: la procreazione. In entrambi i sessi, è governato dagli ormoni maschili (androgeni), soprattutto dal testosterone, il principe del desiderio fisico, e dal DHEA, grande alleato dell'eccitazione.
Nella donna, gli ormoni estrogeni vegliano sul benessere psicofisico femminile, prerequisito per una sana libido, mentre la prolattina (ormone dell'allattamento) esercita un'azione frenante. Ma ci sono altri ormoni che, sebbene meno conosciuti, svelano molto di quel mistero chiamato desiderio: l'ossitocina, che non solo favorisce la voglia e rafforza i legami affettivi, ma si ipotizza abbia un ruolo chiave nell'orgasmo e nel senso di sazietà dopo l'orgasmo; la vasopressina, che avrebbe la stessa funzione dell'ossitocina nell'uomo; l'ormone tiroideo che, se carente, riduce il desiderio sessuale.
Fattori stimolanti o inibenti (farmaci, droghe, malattie fisiche e psichiatriche), poi, possono cambiare completamente le carte in tavola, facendo saltare questo delicato equilibrio chimico. Equilibrio che, a sua volta, non può prescindere dallo stato di salute fisico e di benessere psichico generale: l'energia sessuale è pur sempre espressione dell'energia vitale.


Lo stimolo motivazionale affettivo
E' governato dal bisogno di piacere e di amore, si nutre di fantasia e di immaginazione erotica. In questa dimensione intima ed emotiva rientrano sia il rapporto che la persona ha con se stessa, sia le relazioni che intreccia con gli altri. L'autostima, la fiducia in sé e nelle proprie capacità, il piacersi e una buona immagine corporea sono formidabili alleati del desiderio.Ma anche la qualità delle relazioni che si stabiliscono al di fuori dell'ambito sessuale è determinante, cioè il modo di vivere il legame amoroso e affettivo (sicuro, ansioso o evitante?), la capacità di fidarsi dell'altro, di cullarsi nell'intimità, di abbandonarsi ai sentimenti e alla passione.
Sono importanti anche le motivazioni che, pur non strettamente "sessuali", spingono al comportamento sessuale: ansia, tristezza, sentimento di solitudine, abitudine, affetto, bisogno di intimità emotiva, bisogno di scaricare la tensione o di ottenere dei vantaggi. Infine, non si può prescindere dal proprio passato: le vecchie relazioni, positive o negative, costituiscono un bagaglio più o meno ingombrante, che ci si porta dietro tutta la vita.


Lo stimolo mentale cognitivo
E' in realtà un meccanismo di difesa, che induce ad analizzare i fattori che rendono un comportamento sessuale consigliabile o da evitare. Ma visto che questa dimensione è solo l'ultimo anello della lunga catena del desiderio, è anche quella più vulnerabile, spesso travolta dall'irruzione di fattori istintuali e affettivi.
Il caso degli incontri ad alto rischio di malattie sessualmente trasmesse è emblematico: l'istinto scardina il comportamento di auto-protezione che l'analisi mentale del rischio aveva eretto a baluardo, cosi la persona, pur consapevole del pericolo, vi si abbandona, incapace di opporre resistenza.


fonte: virgilio saluteebenessere



sibilla522
00mercoledì 7 maggio 2008 04:56
Strano .........ma vero.
sibilla522
00sabato 24 maggio 2008 05:05
Bisogna che lo legga bene attentamente per vedere in quale mi vedo. Magari oggi pomeriggio?
faustomen
00venerdì 10 ottobre 2008 17:17
RITA NON FARTI CONDIZIONARE
sibilla522
00martedì 14 ottobre 2008 04:03
No Fausto.....ma l'informazione aiuta a migliorare le proprie convinzioni a volte sbagliate. Almeno per me è così.
sibilla522
00martedì 14 ottobre 2008 04:03
No Fausto.....ma l'informazione aiuta a migliorare le proprie convinzioni a volte sbagliate. Almeno per me è così.
faustomen
00martedì 14 ottobre 2008 18:17
io non credo a ste cose io
sibilla522
00lunedì 15 dicembre 2008 00:53
Ma sono studi non parole. Sono ricerche su persone e non fantasie. Beh...io ci credo.....
faustomen
00lunedì 15 dicembre 2008 17:27
ok va bene
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