L'ex Tazenda si racconta a Tgcom

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febit
00mercoledì 7 giugno 2006 00:14
Andrea Parodi, il coraggio ha voce
L'ex Tazenda si racconta a Tgcom

Il grande pubblico lo ricorda come la voce dei Tazenda, per l'impresa di aver reso "pop" una lingua difficile e affascinante come il sardo (con brani da pelle d'oca come "No Potho Reposare") e per il successo sanremese di "Spunta la luna dal monte" (premio della critica alla kermesse canora nel '91). Solo una nicchia di aficionados ha invece seguito il percorso artistico solista di Andrea Parodi, che ai riflettori della popolarità ha preferito una carriera da indipendente, lontana da compromessi commerciali e case discografiche, ma ricca di soddisfazioni e collaborazioni importanti: Noa, Al di Meola e Mauro Pagani, per fare solo qualche nome. Da tempo "allergico" alla tv, il cantante è tornato di recente nel piccolo schermo ospite della trasmissione mattutina di Maurizio Costanzo (mercoledì 7 giugno sarà ancora ospite). E lì, irriconoscibile per i capelli rasati - tutti se lo ricordavano con una lunga chioma e, negli ultimi anni, una folta barba quasi da asceta - ha cantato con la sua voce unica, ha raccontato di sè e della malattia incurabile che lo ha colpito. Abbiamo raggiunto Andrea per ascoltare la sua testimonianza di uomo e artista straordinario, in un momento così difficile, ma anche magico: a giorni sua moglie darà alla luce una bimba.
Parodi con Al Di Meola, foto di Peppuccio Trudu

Ciao Andrea, come stai?
Tornare a cantare dopo tanti mesi è stato difficile. Sono in chemio da gennaio, quindi la voce è fuori allenamento. Sono come un giocatore che è rimasto fermo, ma mi dicono che da Costanzo ho cantato bene.

Come hai vissuto questi mesi?
La notizia del primo tumore allo stomaco è stata una mazzata, ho subito pensato che avrei perso la voce perché operandomi mi avrebbero tagliato il diaframma. Invece sono stato giudicato inoperabile e in un certo senso è stato meglio così, almeno posso cantare. Dev'essere che qualcuno mi ha ascoltato...

Raccontami di questi nove anni senza Tazenda, perché vi siete sciolti?
In effetti i Tazenda non si sono mai sciolti, da nove anni non lavoro più con loro e il motivo è che dopo i primi tre dischi non ero più soddisfatto. Troppi inquinamenti esterni e sentivo l'esigenza artistica di non chiudermi in un genere.

Quindi cosa è successo?
Non ho più voluto andare in tv e cantare in playback, ho cominciato a girare per i più importanti festival del mondo... Io mi esprimo bene negli spettacoli dal vivo, sono un cantante emozionale, una mia canzone non è mai uguale da una sera all'altra: dipende da come mi sento.

Però domenica a Porto Torres c'è stata la grande reunion...
Sì dopo tanti anni, quest'estate ci ritroviamo per almeno sei date, quattro in Sardegna e due sul continente. La prima è stata il 4 guigno a Porto Torres, dove sono nato.

Com'è andata?
E' stato bellissimo. C'era tantissima gente, ho sentito l'abbraccio del pubblico. Abbiamo suonato per due ore, ad un certo punto ho cominciato a sfogliare il libro delle canzoni dei Tazenda, e con voce e due chitarre ho riproposto dei frammenti di canzoni, anche a seconda delle richieste che venivano dal pubblico.

E con i tuoi colleghi?
A metà concerto mi hanno fatto sedere e mi hanno cantato "La cura" di Battiato.
Parodi e Noa, foto Francesco Santucci

La grande popolarità ti manca?
In realtà sto meglio di prima, il rischio quando sei famoso è di diventare un prodotto. Oggi ai miei concerti viene sempre molta gente, mi godo la famiglia e guadagno anche di più...

Dove hai trovato la tua ispirazione da solista?
Ho viaggiato un po' dappertutto, dalla Provenza alla Grecia, per conoscere altre realtà musicali e scoprire le melodie popolari del Mediterraneo. Poi, nel 2002, è uscito "Abacada", il mio primo album da solista.

Quando hai cominciato a cantare?
Canto da quando sono nato...

Sei noto per cantare in sardo, di dove sei originario?
Come ti dicevo, sono nato a Porto Torres. Ma mio padre era di Savona, figlio di pescatori, faceva il direttore di macchina sulle navi. Mia madre invece era sarda, molto attaccata alla terra, uno spirito un po' selvaggio. Una stanza della casa era occupata dal cavallo, pensa che mio nonno è stato l'ultimo dei "pony express" che hanno lavorato in Sardegna.

La tua storia personale fra Liguria e Sardegna ricorda un po' quella di De Andrè. L'hai conosciuto?
Sì. Alla fine del'88 squilla il telefono, rispondo e sento "Sono De Andrè". "Sì e io sono Garibaldi...", mi è venuto da pensare. Invece era proprio lui. Era a Milano, mi ha invitato a cena e da lì è nata un'amicizia.

Come te lo ricordi?
Tutti dicono che era un po' orso, invece era una persona affabile. La prima volta che sono andato a casa sua era in cucina e mi ha accolto con queste parole: "Ciao, ho appena finito di preparare un minestrone alla genovese...". Ho sempre avuto molta stima di De Andrè, artisticamente negli ultimi anni era molto cresciuto.

Hai collaborato con lui per "Pitzinnos in sa gherra"
Sì, però quando incontravo De Andrè si parlava di tutto, ma poco di lavoro.

E della collaborazione con Al Di Meola che mi dici?
Mi ha notato lui mentre facevo il check sound prima di un concerto a Seui, in Sardegna, contro le scorie radioattive. Durante il concerto era in prima fila e, alla fine, mi ha detto: "Hai la voce più incredibile che abbia mai sentito, voglio fare qualcosda con te". (da quell'esperienza è nato lo spettacolo "Armentos" e il disco "Midsummernight in Sardinia", ndr).

I tuoi prossimi impegni?
Ci sono i concerti con i Tazenda. Poi porterò avanti il mio spettacolo "Andrea Parodi, d'altro canto", ma per il momento non ho potuto fissare date per le mie condizioni di salute. Farò pochi concerti e, dal momento che sono anche un interprete, canterò anche brani di altri: come "Hotel Supramonte" di De Andrè.

Francesco Pederielli
marco83p
00mercoledì 7 giugno 2006 01:14
il suo disco con al di meola non mi fa impazzire,
ma il disco solista è una delle cose più
belle che ho ascoltato nell'ultimo anno.
straordinario, bellissimo.
redittatore
00mercoledì 7 giugno 2006 09:48
Posso dire solo una cosa:
PARODI è UN GRANDE!!!!!!!!
momaa
00mercoledì 7 giugno 2006 15:20
Re: Posso dire solo una cosa:

Scritto da: redittatore 07/06/2006 9.48
PARODI è UN GRANDE!!!!!!!!



Si hai proprio ragione!
pescetrombetta
00giovedì 8 giugno 2006 12:34
Re:

Scritto da: marco83p 07/06/2006 1.14
il suo disco con al di meola non mi fa impazzire,
ma il disco solista è una delle cose più
belle che ho ascoltato nell'ultimo anno.
straordinario, bellissimo.

Non pensavo fosse così ascoltato "in continente". Vero, quel disco è splendido.

Speriamo che quest'ultimo scorcio di vita gli sia lieve.
unaformalita
00giovedì 8 giugno 2006 15:44
era un grande..
ci sono rimasto un po male quando su videolina (tv sarda) ho visto una campagna elettorale con andrea parodi..

campagna elettorale di forza italia.
pescetrombetta
00giovedì 8 giugno 2006 15:51
Re:

Scritto da: unaformalita 08/06/2006 15.44
era un grande..

... è ancora vivo eh!


ci sono rimasto un po male quando su videolina (tv sarda) ho visto una campagna elettorale con andrea parodi..

campagna elettorale di forza italia.

Colpì molto anche me [SM=g27820]:
maxperria
00giovedì 8 giugno 2006 15:57
Era candidato con i Riformatori
pescetrombetta
00giovedì 8 giugno 2006 16:04
Re:

Scritto da: maxperria 08/06/2006 15.57
Era candidato con i Riformatori

Ah già
Cardanca
00martedì 17 ottobre 2006 13:29
Oggi è morto Andrea Parodi e ha lasciato un enorme vuoto nei cuori della gente della mia Sardegna!

Difficilmente chi non è sardo potrà capire l'amore che lega il nostro popolo ad Andrea Parodi..voce ed orgoglio della nostra isola! Ad Agosto ha fatto un concerto nella mia cittadina, c'era tantissima gente proveniente da tutta la Sardegna (come per tutti i concerti che ha tenuto in questo periodo)...si reggeva a malapena in piedi...la voce era comunque limpida e bella come sempre! Non nego che alla fine qualche lacrima mi è scesa...così come oggi non appena ho letto la notizia!

Dal punto di vista artistico i Tazenda non mi hanno mai esaltato (se non per la voce di Andrea) ma la carriera solista di Andrea è stata di un valore e di uno spessore artistico ineguagliabile! Per chi non li avesse mai ascoltati, consiglio di procurarsi album come Armentos (inciso insieme ad Al Di Meola, grande chitarrista jazz e fusion) o come Abacada...in questi album c'è tutta la nostra isola!
marok-marok
00martedì 17 ottobre 2006 16:24
mah
di cosa fosse politicamente in vita, mi frega davvero ZERO ..
era un' artista notevole ... una vocalità unica .. un talento (forse mai esperesso appieno) esagerato.
pastronef
00martedì 17 ottobre 2006 17:40
una delle migliori voci che abbia ascoltato, e sempre per caso. da me riva, lui e pagani, in piazza a siena
Cardanca
00martedì 17 ottobre 2006 17:43
Re: mah

Scritto da: marok-marok 17/10/2006 16.24
di cosa fosse politicamente in vita, mi frega davvero ZERO ..
era un' artista notevole ... una vocalità unica .. un talento (forse mai esperesso appieno) esagerato.



Mi trovo perfettamente d'accordo a metà con Marok... [SM=g27828]
D'accordo sul fatto che conta poco come la pensasse politicamente (a parte il fatto che non demonizzerei i riformatori sardi che su molte questioni sono molto più a sinistra della sinistra, ma questo è un altro discorso...)

Non sono invece d'accordo in merito al fatto che si trattasse di un talento non espresso appieno. Album come Abacada o Armentos (insieme ad Al Di Meola) sono, a mio parere, dei piccoli gioielli che avrebbero meritato ben altra visibilità a livello nazionale...
Certo, se andiamo a valutare artisticamente i Tazenda, non posso che quotare Gianni ma...la carriera solista di Parodi è di tutt'altro spessore artistico!
io non sto bene
00martedì 17 ottobre 2006 23:06
purtroppo alla fine il nostro caro e amato Andrea Parodi non ce l'ha fatta! [SM=g27813]
alla fine lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica italiana... mi mancherà l'artista ma sopratutto l'uomo...
buon viaggio Andrea...

E' MORTO ANDREA PARODI EX VOCE DEI TAZENDA

ROMA - 'L'indiano' (come veniva definito in ricordo anche dell'album, al quale aveva collaborato, che Fabrizio De Andre' aveva dedicato al rapimento di cui era rimasto vittima con Dori Ghezzi) se n'é andato a 51 anni. E ora i suoi amici, i suoi colleghi, ma anche chi lo conosceva solo un po' e già gli voleva bene, lo piangono ricordandone la determinazione, la poesia e la leggerezza che lo hanno accompagnato sino all'ultimo istante.

Nello choc generale, il primo a trovare parole sulla scomparsa di Andrea Parodi, folksinger e ex voce dei Tazenda - morto stamattina a Cagliari lasciando la moglie Valentina e due figlie, di cui una appena nata - è Massimo Palmas, direttore artistico di Jazz in Sardegna. "Quello che mi viene da dire in questo momento - spiega - è che ci ha lasciato un grande artista, protagonista di una bellissima storia musicale". Un uomo che, pur consapevole dell'irreversibilità del male che lo aveva colpito, ha continuato a cantare ed a lavorare senza mai far pesare a chi gli stava vicino la sua terribile situazione.

"Sino agli ultimi giorni - continua Palmas - con Andrea abbiamo sempre parlato di lavoro, dei programmi futuri, del prossimo concerto oppure dell'incisione discografica che presto avremmo dovuto fare insieme a Elena Ledda. Insomma, ha sempre rifiutato l'idea che questi programmi non si potessero realizzare. Alla fine la sensazione che mi rimane di lui è la leggerezza con la quale ha affrontato questo suo dramma, riuscendo a restare di buon umore e addirittura mantenendo un senso dell'ironia persino quando il suo fisico era completamente debilitato".

Da casa Parodi, dove è andata immediatamente per confortare i parenti, Elena Ledda, la folksinger che proprio in questi mesi stava preparando con Andrea un album, ammette di non trovare parole. "Sono troppo abbattuta - spiega con la voce strozzata dal pianto - e ora proprio non so che dire".

In lacrime anche Barbara Vargiu, dell'associazione culturale sassarese 'Le Ragazze Terribili', che conosceva Parodi da più di vent'anni. "Da quando i Tazenda ancora non li conosceva nessuno", precisa lei. Il ricordo è quello di un tipo dal grande entusiasmo, mai perso anche dopo il successo nazionale arrivato grazie a una trasmissione di Pippo Baudo e a Sanremo. "L'immagine che ho in mente ora - continua Barbara Vargiu - è quella di Andrea al suo matrimonio, nel 1999 a Osidda, in Barbagia. Una grande festa alla quale era stato invitato tutto il paese, con balli tradizionali e Valentina, la moglie, bellissima, che indossava un abito fatto a posta per lei da Paolo Modolo".

Ma che tipo era Andrea Parodi? "In sintesi - ricorda ancora la sua vecchia amica - direi che era un sognatore, ma di quelli con i piedi per terra. Nel senso che era sempre alla ricerca di idee nuove, ma conosceva bene anche gli ostacoli che si trovano nel mondo della musica e quindi riusciva a non crearsi frustrazioni".

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marok-marok
00mercoledì 18 ottobre 2006 02:21
perdonami
mi sono espresso male ... intendevo dire un talento non "pienamente riconosciuto" ... come dire ... vabbè, ci siamo capiti.
kitaj
00mercoledì 18 ottobre 2006 07:15
Re:

Scritto da: febit
ho subito pensato che avrei perso la voce perché operandomi mi avrebbero tagliato il diaframma. Invece sono stato giudicato inoperabile e in un certo senso è stato meglio così, almeno posso cantare. Dev'essere che qualcuno mi ha ascoltato...


[SM=g27838]

non lo conoscevo musicalmente (se non per la partecipazione a 'Le Nuvole' e il passaggio sanremese coi Tazenda), ma mi stava tanto simpatico Parodi. mi spiace proprio.
vado a cercarmi 'Abacada'.
Cardanca
00mercoledì 18 ottobre 2006 08:46
Re: perdonami

Scritto da: marok-marok 18/10/2006 2.21
mi sono espresso male ... intendevo dire un talento non "pienamente riconosciuto" ... come dire ... vabbè, ci siamo capiti.



[SM=g27811]
marco83p
00mercoledì 18 ottobre 2006 10:24
..anche nel continente qualcuno
ha avuto la fortuna di ascoltare..

sono felice per ciò che ci ha lasciato,
estremamente rattristito per la notizia.

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