L'eterna lotta tra il bene e il male: derapatori VS pennellatori

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ataru 7
00lunedì 14 luglio 2003 17:50
LUCA CADALORA: LA YAMAHA VINCE CON RAINEY MA PER LUCA È INGOVERNABILE E VUOLE ADATTARLA ALLA SUA GUIDA. LA SQUADRA CHIEDE CHE SI ADEGUI. CHI LA SPUNTERÀ?

Qualche giorno a casa gli ha fatto bene. Nel suo rifugio modenese a pochi passi dalla stazione Luca Cadalora ha sbollito la rabbia salita pericolosamente oItre i livelli di guardia a Suzuka. Oggi l’ex mattatore della 250 guarda al suo futuro nella classe regina con maggiore serenità, se non proprio con ottimismo. Non si aspetta miracoli dal Gran Premio di Spagna, ma è deciso a trovare la soluzione dei suoi problemi nei due giorni di prove private che lo seguiranno.
“Per la gara potremo fare ben poco —dice senza farsi illusioni quattro ore di prove sono troppo poche per venire a capo della situazione. Quel che conta è poter rimanere a ]erez altri due giorni per lavorare con più tranquillità sul nuovo telaio arrivato in Giappone che sembra seguire meglio le mie esigenze. Ho bisogno di tempo perché per uscire dai guai un telaio da solo non può bastare, bisogna mettere a posto anche tutto il resto”.
Luca ci prova da tempo ad adattare la moto alle sue esigenze. I problemi di oggi li aveva evidenziati già nel primo test.
“Sto ripetendo le stesse cose da tre mesi – sottolinea - senza che ci siano stati cambiamenti apprezzabili. Con questo non voglio dire che la squadra non abbia cercato di aiutarmi; lo hanno fatto, ma non ci sono riusciti”.
Nel Team Roberts avere esigenze diverse da Rainey aveva creato parecchie difficoltà anche a Kocinski. Con l’arrivo di Cadalora le cose non sono cambiate.
“Quando in squadra c’è un Rainey che vince si finisce per non perder tempo a fare la moto su misura per quello che arriva decimo, ma se prendi un pilota devi anche impegnarti a seguirlo; ognuno ha le sue esigenze e chi lavora con te deve aiutarti. Massimiliano Biaggi usa la moto in un modo diverso dal mio e sarebbe assurdo che Kanemoto gli chiedesse di adattarsi alle mie regolazioni”.
Cadalora lancia la sua ennesima richiesta di aiuto.
“So di poter andar bene anche in 500 e quando avrò una moto come piace a me probabilmente non vincerò, però potrò finalmente guidarla ed andare meglio. Finchè non me la sento non tiro, è l’unica strada possibile per evitare di farsi male inutilmente. Cadere fa parte del mestiere e l’ho sempre accettato, ma per spingere al limite devo avere tra le mani la moto “giusta, altrimenti non passa…”.
Come possa la moto «giusta» per Rainey, leader del campionato con due vittorie ed un secondo posto, risultare così indigesta a Cadalora lo si capisce soltanto mettendo a confronto lo stile di guida dei due compagni di squadra, che hanno esigenze diametralmente opposte.
«Mi piace una moto dura da inserire in curva dice Rainey perché se anche devo buttarla dentro di forza ho poi un vantaggio in uscita. Sacrificando la velocità di entrata posso lasciare il freno prima di inclinarla raggiungendo subito il feeling con l’avantreno necessario per spalancare il gas».
«lo di forza non ho mai guidato niente - controbatte Cadalora - mi piace avere una moto sovrasterzante, che tenda a voltare ancor di più di quello che serve.
Tutto il contrario della attuale Yamaha: entro in curva più veloce di Rainey ma poi siamo in lite continua perché non vuole saperne di fare quello che voglio io».
Nell’impossibilità di far convergere le diverse richieste in un’unica direzione tecnica non resta che seguire due strade diverse; più facile a dirsi che a farsi secondo Kenny Roberts.
“Luca vuole che la moto faccia cose che la moto non fa — spiega il team manager abbiamo con lui lo stesso problema che avevamo con Kocinski le cui richieste erano altrettanto diverse da quelle di Rainey. Luca potrà continuare ad avere il suo stile se riusciremo a far sì che la moto lo segua, altrimenti dovrà essere lui a cambiare per adeguarsi alla moto».
Il messaggio è fin troppo chiaro, ma nei caso rimanga soltanto la seconda ipotesi temiamo (possiamo scommetterci) che Cadalora riciclerà una frase già pronunciata in Giappone: “Se non mi danno la possibilità di far bene è inutile andare avanti così”.
“Luca è un ragazzo intelligente, ha capito che deve dimenticarsi di come guidava la 250...”. Wayne Rainey parla del nuovo compagno di squadra senza dare troppo peso ai problemi che sta incontrando, convinto che a soluzione sia dietro l’angolo. “Presto sarà tra i primi cinque —assicura — però dobbiamo lasciargli il tempo di imparare. A differenza di Kocinski lui ci sta provando, ma deve lavorarci sopra dalle sette del mattino alle Otto di sera. Può riposarsi soltanto quando va a dormire”.
Cadalora - obiettiamo - non vuole guidare di
forza. Come la mettiamo?
“Luca deve imparare a guidare di forza — sentenzia senza esitazione il campione del mondo non ho mai guidato facilmente la 500, mai in sei anni. La 250 potrei guidarla con una mano sola, e quando nel ‘90 sono salito sulla Yamaha di Kocinski credevo ci fosse qualcosa di rotto nel motore.., ma la 500 no, è tutta un’altra cosa: ha potenza da vendere, è più pesante, ha le gomme più larghe, non vuole saperne di voltare”.
Proprio questo è il punto: Cadalora la vorrebbe sovrasterzante, Rainey è di tutt’altro avviso.
“Luca è più veloce di me nella prima parte della curva — spiega come se cercasse di convincerlo a distanza — ma non è quello il punto più importante. Anche Barros e Criville entrano molto forte, ma perdono in uscita dove sono costretti a ritardare l’apertura del gas.
A Suzuka l’ho seguito per qualche giro durante le prove ed ho visto bene che la sua moto al retrotreno si muove molto più della mia. E' una questione di posizione in sella: lui deve ancora trovare la più adatta per compensare con il corpo quello che la moto non fa».

Motosprint Maggio '93
Wayne we wish you were here...
H.M.R.
00lunedì 14 luglio 2003 18:02
le prime frasi sembrano la fotocopia di quelle di max all'inizio della stagione scorsa...[SM=x107508] [SM=x107508] [SM=x107508]
andywind
00lunedì 14 luglio 2003 19:01
rainey per me era un dio....
però credo che se cadalora fosse stato ascoltato, doohan avrebbe avuto parecchi fastidi...
ataru 7
00lunedì 14 luglio 2003 22:56
cadalora caposquadra al team roberts è stato ascoltato eccome, telai, mischioni di gomme (ant michelin e post dunlop etc...) semplicemente non era rainey (e i fatti son li, senza ma e senza se) bravo, ma c'è stato chi lo era più di lui.
ivanez
00martedì 15 luglio 2003 13:31
del resto se la memoria non mi inganna Yamaha non vince un titolo dai tempi di Rainey.


[SM=x107530]

bell'articolo...
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