L'arte della guerra

Nella serie Einaudi dei Millenni è appena (2009) uscito il volume del titolo. Si tratta di una corposa antologia a cura di Gastone Breccia, dove "... le culture militari dell'Oriente e dell'Occidente vengono qui messe a confronto attraverso una scelta antologica dei testi più importanti lungo una carrellata di ventitré secoli, dal quarto secolo avanti Cristo al primo Ottocento." L'autore dice tra l'altro: "Mi ha aiutato nel mio lavoro aver giocato molto alla guerra. Non so dire perché; certo non per colpa o merito della mia famiglia, del tutto priva di tradizioni militari. Ho giocato non soltanto, come fanno quasi tutti i bambini, imbracciando un fucile di legno e nascondendomi dietro una siepe in un parco, ma in ginocchio sul pavimento della mia stanza, ritagliando rettangoli colorati e profili di montagne, gruppi di case, macchie d’alberi, fiumi e ruscelli. Disegnavo il terreno e schieravo eserciti, convinto di aver «inventato» un modo di far rivivere guerre lontane. Immaginate la mia delusione quando, verso i dodici anni, ho scoperto che il wargame aveva una lunga storia, e che ne esistevano in commercio, con carte geografiche e pezzi stampati ad arte. Ho capito che non avrei fatto fortuna brevettando la mia creazione, ma ho continuato a leggere narrazioni, saggi e memorie, affascinato dal mistero – che ancora rimane in gran parte tale, devo dire – degli uomini in guerra: dell’animo con cui la affrontano, del modo in cui riescono a vivere, a pensare, ad agire in quella dimensione terribile, terribilmente umana eppure dominata da forze che sfuggono all’uomo. Per afferrare lo spirito dei vecchi soldati, che - come dice una famosa canzone della Grande Guerra - non muoiono mai, ma svaniscono nell’aria...". Prezzo da amatori (libro ben stampato, rilegato con astuccio): 85 €
Una disamina più approfondita quando arrivo alla fine delle 800 pagine...

Ho appena finito di leggere Clausewitz e l'ho trovato molto interessante. Il libro che citi, di conseguenza, mi sembra un must (prima o poi lo prenderò).

P.S.: Adesso sto leggendo l'autobiografia di Guderian (per i tipi della Libreria Militare) e non appena sarò arrivato ad una buona percentuale, ci scriverò due righe sopra (l'inizio, per intanto, con la descrizione di come progettarono le torrette per tre uomini, con il capocarro seduto sopra l'armiere, nonché le descrizioni dei progetti dei primi Pz III e IV e dell'inserimento temporaneo degli I e II, fa venire voglia di ripassarsi il capitolo H delle regole...).