L'UOMO, UNA FILOSOFIA

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)mozzill'o re(
00venerdì 15 aprile 2005 14:03
riporto la prefazione di questo libro di Giuseppe Rovella che sto leggendo: "L'uomo, una filosofia"

presentazione di Cleto Carbonara

.....l'approdo, pur sempre trepidante e problematico,ai valori della soggettività - valori oggi compromessi da una pesante razionalizzazione del mondo, di cui la vocazione consumistica è la testimonianza più appariscente e le filosofie cosmicizzanti la teorizzazione più insidiosa - avviene attraversoun esame critico della lotta tra intelligenza e ragione e tra umano e "poco umano"; e il ripensamento del concetto di autocoscienza richiama i dolorosi dubbi e le ispirate certezze, che alimentano il problema insoluto della nostra identità e libertà.

.....il Rovella si richiama al messaggio di quelle filosofie che, come quella di Marx, propongono la liberazione dell' uomo e l'abbatimento di pregiudizi e discriminazione tra gli uomini: ma nega che tale liberazione possa avvenire sotto il segno di nuovi e più mostruosi dogmatismi.
Contro le visioni del consumismo e contro ogni riduttivismo della ragione statistica e alienativa, viene proposto il concetto di intelligenza attiva, che, rompendo con la vecchia ragione dialetticistica, può forse progettare, nella sincerità, un futuro di autentica liberazione nell' incontro delle intelligenze.

E'il problema dell' UOMO NUOVO.
L' UOMO NUOVO del Rovella è l'uomo progetto, l'uomo terrestre, l'uomo storico, l'uomo che discende dall' universalismo metafisico hegeliano, ma che, dopo aver frantumato il tutto, cerca di resturare con la prassi, con la comprensione sociale, con la solidarietà dei singoli, il mondo umano: che sarà però il mondo degli uomini, non il mondo dell' Uomo.
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