L’Olimpico di Geova. Sfratto per il toro.

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Roberto Carson
00martedì 4 agosto 2009 21:04
Stadio prenotato dai Testimoni, domenica il debutto in Coppa Italia sul neutro di Ivrea

FABIO VERGNANO
TORINO
Domenica i tifosi del Torino avranno modo di dare sfogo ai peggio cori da curva. Il primo avversario di Coppa Italia sarà il Figline che ieri ha superato 1-0 il Pergocrema. Sulla panchina della squadra toscana iscritta alla Lega Pro siede l’ex bianconero Moreno Torricelli. Un fatto stuzzicante, più di quanto non lo sia il confronto con la squadra che in attacco conta sulla classe un po’ fané di Enrico Chiesa, 39 anni. La fine dovrebbe essere già scritta, dopodiché il Toro si concentrerà sul Livorno da affrontare in trasferta, e sempre in partita unica, il giorno di Ferragosto.

Il debutto ufficiale della stagione non si celebrerà all’Olimpico, bensì alle 20,30 a Ivrea. Il Toro è stato sfrattato dal Comune che più di un anno fa ha concesso ai Testimoni di Geova l’uso dell’impianto per un’oceanica riunione che porterà in città circa 25 mila appartenenti a questo movimento religioso. Insomma, dal Genoa (ultima e fatale in casa) a Geova. Il Comune aveva allertato le due società torinesi nel caso avessero avuto necessità di utilizzare lo stadio. Ma il Toro aveva preso atto senza troppa attenzione. «Non potevamo prevedere di essere indirettamente coinvolto nella manifestazione. Se fossimo rimasti in A, avremmo esordito in Coppa Italia il 15 agosto» dicono in società. Così Giuseppe Sbriglio, neo assessore allo sport e tifoso granata, ha imposto ai suoi beniamini di farsi più in là.

Domenica il Toro, appena sceso nel purgatorio della B, cede il passo a chi nel purgatorio non crede. Si trasloca nel Canavese, nel piccolo stadio Pistoni, rimasto senza pallone dopo la mancata iscrizione del club locale al torneo di Seconda Divisione. Il Toro vi giocò già tre stagioni orsono, affrontando proprio i padroni di casa in un derby di Coppa Italia. Decisero Abbruscato e Rosina (doppietta). Cairo avrebbe potuto chiedere alla Lega il posticipo al lunedì, ma il rischio era che l’incasso non riuscisse neppure a coprire la spesa per accendere i riflettori.

Neppure a Ivrea l’incasso sarà epocale, ma c’è sempre Conto Tv a dare una mano ai granata, trasmettendo la gara in pay per view. Basta avere la parabola di Sky e pagare 5 euro. Al resto provvede la rete televisiva nata come network monotematico, per poi allargare i propri orizzonti. Non solo porno, infatti, ma anche sport. E se siete fortunati, dopo la partita riuscirete a rubare qualche secondo di extra calcio senza costi aggiuntivi. Il cambio di attività fisica sarà inequivocabile perché la «colonna sonora» che accompagna l’inizio delle trasmissioni, non ha nulla in comune con l’inno del Toro firmato dagli Statuto.

Domani alle 17 ripresa bollente alla Sisport. Torrida per la calura e per le porte aperte che convoglieranno parecchi tifosi, curiosi di conoscere i nuovi arrivati e decisi a chiedere conto (non tv) alla società dei pachidermici movimenti di mercato. Fino a domenica la squadra resterà in ritiro diurno e notturno a Leini. Dove, ironia della sorte, c’è una nutrita rappresentanza di Testimoni di Geova.

Tratto da: www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quitoro/200908articoli/21881gi...
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