Jack8321
00martedì 13 dicembre 2005 15:22
In questi ultimi giorni, mi sono trovato a pensare a quante occasioni l'Italia ha perso nel campo della ricerca.
Dalla Chimica di Natta, inventore di alcune plastiche, alla olivetti, invetrice dei primi veri PC, alla Base Spaziale in Kenya, già l'Italia è stata la prima nazione, dopo Gli USA e L'URSS, a costruire e lanciare con un proprio vettore un satelite, il SAN MARCO, alla ricerca nucleare con Fermi.
L'Italia potrebbe essere tranquillamente alla pari con gli USA, ma si ferma su cavolate come la TAV, basti pensare che con la stessa spesa si riuscirebbe a mettere, su tutti i capannoni industriali della pianura padana, dei pannelli fotovoltaici.
Ciò ci renderebbe decisamente meno dipendenti dal petrolio, quindi riusciremmo aspendere più soldi nella ricerca.