dipi14
00giovedì 23 settembre 2004 14:46
di gary jennings questo libro ha una trama imprevedibile fino all'ultima pagina,un lavoro di ricostruzione storica sensazionale,MILLE pagine di cui NON una parola o frase messa a caso.molto particolare il modo in cui è stato scritto utilizzando il racconto e le parole di un nativo americano e trascritte in corrispondenza epistolare dai conquistatori.la storia vista dagli occhi di un fortunato e abile azteco durante i primi anni della conquista da parte degli spoagnoli(o portoghesi-scusate ma non ricordo avendolo letto tempo fa).cruento in alcune sue parti dove vengono descritte esecuzioni sacrificali,ma le descrizioni minuziose e mai prolisse fanno da cornice a una trama comunque avvincente e non violenta.DA NON PERDERE!!!
Fenone
00giovedì 23 settembre 2004 14:58
lo ho letto anni fa' e devo dire che mi piaque molto,molto accurate le "ricostruzioni storiche"!
dipi14
00giovedì 23 settembre 2004 15:06
le descrizioni degli spazi delle architetture non che dei riti e dlle usanze sono cosi minuziosi senza mai essere noiosi sono una delle caratteristiche di jennings.
il politico
00sabato 9 ottobre 2004 23:38
mi avete incuriosito
dipi14
00venerdì 15 ottobre 2004 13:53
tutti i libri di jenning sono un must!
Soga
00mercoledì 19 aprile 2006 22:44
Accurato, prolisso ma non noioso, a volte crudo e profondo: mi è piaciuto.
Molto bello anche "Il Sangue dell'Azteco", dello stesso autore.