L'ASINO E L'AGNELLO

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claudio.41
00sabato 13 maggio 2006 12:05

(Esodo 13 : 13)

"Ma riscatta ogni primo parto dell'asino, con un agnello; se non lo vuoi riscattare, spezzagli il collo. Riscatta anche ogni primogenito di uomo fra i tuoi figli".

Nessuno avrebbe l'ardire di mettere l'uomo e l'asino così vicino l'uno all'altro, come lo fà la Scrittura. Ci dev'essere una ragione. Non basta dire che l'asino era considerato impuro, non mangiabile secondo la legge, perchè altri animali erano anche loro impuri come ad esempio il cavallo. Una ragione più profonda del semplice fatto che esso è menzionato tra gli animali impuri, bisogna cercarla nelle parole del nostro testo.

L'asino sembra un animale savio e riflessivo. Lavora forte; in molti paesi è il compagno del povero; tuttavia ha una qualità che lo fa simile all'uomo: l' ostinatezza.

L'asino va sempre per la stessa traccia, sia pure sull'orlo di un precipizio. Non ubbidisce facilmente al padrone come il cavallo; per farlo cambiare rotta, dev'essere forzato con battiture e forti strappi alle redini.

L'uomo è ostinato. In molte parti le parole "peccato" e "peccati", nel testo implicano l'assenza di volontà di lasciarsi persuadere.
Non è lo sbaglio in sè, ma la sua radice che va condannata. L'ostinazione non è solamente debolezza, ma è la radice della perseveranza nel male. Consideriamo quante volte il popolo del Vecchio Testamento fu chiamato "popolo di collo duro".

Il profeta Isaia, nel suo libro, dice ( è il Signore che parla al Suo popolo, Israele) : "Perchè io sò che tu sei indurito, e che il tuo collo è un nerbo di ferro, e che la tua fronte è di rame".

Il primo partorito dell'asino doveva essere riscattato . Il prezzo doveva essere pagato dal primo partorito di una pecora, da un agnello; e se il padrone non voleva offrire l'agnello, era comandato dalla legge di spezzare il collo dell'asinello.

Chi ha dei serpenti, come animali da "compagnia", in casa, sà che devono essere nutriti con animali vivi. Per il padrone del serpente, l'animale, gli è più prezioso di innocenti animaletti. Come l'asino e l'agnello.

Dal punto di vista della mansuetudine e gentilezza , nessuno cambierebbe un agnello per un asino; ma l'asino venduto al mercato, ha più valore monetario dell'agnello. Così il padrone dei due era obbligato a sacrificare l'uno, perchè l'altro potesse vivere; ma restava indifferente di fronte alle due figure: la brutta e ostinata faccia dell'asino e l'umile , paziente aspetto dell'agnello. Nessuna pietà per l'agnello, pur che l'asino viva.

Nell'universo c'è una legge di sostituzione: non vi è remissione dei peccati senza spargimento di sangue.
L'Agnello di DIO doveva morire, perchè l'ostinato uomo vivesse.

E tutti quelli che hanno il medesimo spirito dell'Agnello, debbono essere rassegnati e disposti a soffrire, perchè gli ostinati siano risparmiati. Il Figliolo di DIO venne per riscattare l'asino. Un quadro basterà.

Era l'ultima settimana della vita terrena di Gesù, ed Egli stava per entrare in Gerusalemme. Gesù mandò due discepoli in un certo villaggio e disse loro che avrebbero trovato un puledro legato, sopra il quale nessuno era mai montato: avrebbero dovuto scioglierlo e portarglielo.

Egli aggiunse: "E se qualcuno vi dice : perchè fate questo? Dite : Il Signore ne ha bisogno, e subito lo manderà".

Il vero Padrone era venuto.

I discepoli "trovarono il puledro attaccato di fuori ad una porta ad un angolo della strada, e lo sciolsero. E alcuni di coloro che erano presenti dissero : Che fate voi, perchè sciogliete il puledro? Ed essi dissero loro come Gesù aveva ordinato, e furono lasciati andare, assieme all'asinello".

Non occorre insistere sull'importanza del quadro: l'animale era legato, di fronte ad una porta nella quale non poteva entrare, e fra due strade, nessuna delle quali poteva scegliere.

Gesù entrò nella città di Gerusalemme montato sopra un asino.
Lui solo avrebbe potuto domarlo. L'asino non si eccitò nè si ribellò in presenza di Gesù.
In quell'occasione fu ricordata ed adempiuta la profezia di Zaccaria 9:9 . "Festeggia grandemente, o figliola di Sion, giubila figliola di Gerusalemme. Ecco, il tuo RE , giusto e Salvatore, umile, montato sopra un asino, anzi, sopra un puledro d'asino, verrà a te".

In quel giorno l'asino divenne importante nella vita di Gesù, perchè Egli aveva scelto il disprezzato animale, e non un potente cavallo, per portarlo come RE in Gerusalemme.

Il Signore non gradisce l'uomo che parla col "collo allungato", ma gradisce quelli che sono disposti a "piegarsi" alla volontà di DIO.

Apriamo il Vangelo di Giovanni al capo 19 e consideriamo uno degli ultimi atti della Sua vita terrena.

Gesù disse : "Ho sete". C'era lì un vaso pieno d'aceto; posta dunque la spugna, imbevuta d'aceto , in cima ad un ramo d'issopo, l'accostarono alla bocca di Gesù . Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse : "E' COMPIUTO!", e chinato il capo , rese lo spirito".

Gesù non aspettò che fosse la morte a piegargli il collo.
Egli rimase sino all'ultimo nell'attitudine di sottomissione alla VOLONTA' del Padre. Quell'atto muto, che immediatamente segue le ultime parole, rappresenta il finale omaggio terreno alla Deità.

E' l'ultimo AMEN del Redentore
Isaia53.Mattia
00sabato 13 maggio 2006 13:29
Che bella questa riflessione Claudio e pensare che io molte cose dell'antico testamento spesso non le capisco dico "ma a che serve riscattare un asino"??? e invece ora capisco che è proprio come sta scritto nella lettera agli ebrei che "Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono.
23 Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con questi mezzi. Ma le cose celesti stesse dovevano essere purificate con sacrifici più eccellenti di questi."......quelle cose erano simboli di realtà celesti.

[SM=x795135]
((laura))
00mercoledì 18 aprile 2007 13:38
Re:

Scritto da: Isaia53.Mattia 13/05/2006 13.29
Che bella questa riflessione Claudio e pensare che io molte cose dell'antico testamento spesso non le capisco .





Ti quoto [SM=g27819] non le capisco nemmeno io...
saulo59
00sabato 1 marzo 2008 15:47
Bellissima davvero questa riflessione !!! Imparo con gran piacere ogni volta cose nuove .Grazie!!! [SM=x795136]
Syria 80
00domenica 2 marzo 2008 19:39
Neanche io capisco molte cose dell'antico testamento, ma da questa meditazione è evidente che ogni cosa ha un senso, una simbologia forse non lo so, se sbaglio,correggetemi..
Leggendo senza riflettere questo decreto sul riscattare l'asino con l'agnello, non avrei mai pensato a quello che vuole dire veramente....
Grazie [SM=g27811]
un sorriso
00martedì 1 luglio 2008 23:50

Nell'universo c'è una legge di sostituzione: non vi è remissione dei peccati senza spargimento di sangue.

L'Agnello di DIO doveva morire, perchè l'ostinato uomo vivesse.

E tutti quelli che hanno il medesimo spirito dell'Agnello, debbono essere rassegnati e disposti a soffrire, perchè gli ostinati siano risparmiati.





[SM=x795143] [SM=x795143] ...bellissimo questo post! Grazie! [SM=x795143] [SM=x795143]

33.sandra
00venerdì 23 gennaio 2009 21:23
Grazie Signore [SM=x795135] [SM=x795143] [SM=x795135]
Tu sai perchè [SM=x795137] [SM=x795135]
claudio.41
00sabato 9 maggio 2009 20:42
RPaola
00giovedì 11 aprile 2019 17:23
Claudio...ti dico con tutto il cuore che non ho mai visto o sentito leggere la Bibbia come fai tu.
Grazie dal profondo del cuore di renderci partecipi [SM=x795143] [SM=x795130]
claudio.41
00giovedì 11 aprile 2019 18:22
Re:
RPaola, 11/04/2019 17.23:

Claudio...ti dico con tutto il cuore che non ho mai visto o sentito leggere la Bibbia come fai tu.
Grazie dal profondo del cuore di renderci partecipi [SM=x795143] [SM=x795130]




Grazie a te
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