L'ANTICRISTO

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"Palantir"
00venerdì 9 maggio 2003 12:11
I passaggi scritturali che si riferiscono all'apparizione dell'Anticristo sono, sostanzialmente, due. Uno appartiene al Vangelo ed è ripetuto, con lievi varianti, da tutti e tre i Sinottici (cioè Matteo, Marco e Luca); l'altro si trova nella seconda lettera diretta da S. Paolo ai Cristiani di Tessalonica, l'attuale Salonicco. Il primo passaggio si riferisce alla comparsa di "falsi Cristi e falsi profeti, che faranno miracoli grandi e prodigi tali da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti". Le parole sono di Matteo (XXIV,24) e riecheggiano quasi uguali in Marco (XIII,22) mentre più sommariamente Luca (XXI,8) dice, riportando un discorso del Signore: "Ed egli(Gesù) rispose:" Badate di non lasciarvi sedurre, perché molti verranno in nome mio a dire: Sono io e il tempo è vicino. Non li seguite" ". Il brano di S. Paolo (II Tess. II, 1 -11) parla invece più specificatamente di un falso profeta, che egli definisce " l'uomo del peccato, il figlio della perdizione". Per comprendere come l'allusione sia tutt'altro che simbolica o campata in aria, occorre tener presente il tono generale della lettera ed anzi la sua occasione. Nella sua prima missiva infatti, S. Paolo aveva parlato di ritorno di Cristo (alla fine del mondo) ma le sue parole da alcuni erano state fraintese: diversi Tessalonicesi, ritenendo imminente la venuta di Cristo e il giudizio universale, rinunciavano al lavoro e alle loro sollecitudini quotidiane, chiudendosi in una vuota aspettativa. Paolo scrive dunque, essenzialmente, per rettificare queste idee e togliere le occasioni di turbamento. Il giorno del Signore, egli dice, intendendo con tale termine la fine del mondo e il conseguente giudizio, dovrà essere preceduto da due grandi avvenimenti: l'apostasia generale dei popoli cristiani e la comparsa dell'Avversario che s ' innalza sopra di tutto, ossia l'Anticristo, che non riconoscerà alcun Dio e pretenderà onori divini. Ecco il brano nel suo passaggio più significativo:" E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù ucciderà con il fiato della sua bocca e annienterà con lo splendore della sua verità. Codesto empio verrà per opera di Satana con ogni sorta di opere potenti, di segni e prodigi bugiardi, e con tutte le seduzioni che ha l'iniquità per quelli che si perdono, perché non hanno avuto l'amore della verità che li avrebbe salvati." Dal testo che abbiamo riportato, non emerge alcun elemento che possa far pensare a un discorso allegorico; al contrario, una delle caratteristiche più importanti della breve lettera è la sua vigorosa precisione di termini, ed anzi l'evidente cura che viene posta dallo scrivente per farsi intendere nel modo più chiaro possibile. Riesce difficile pertanto sostenere che l'intera raffigurazione dell'Anticristo sia da prendersi come una simbolica e generica immagine delle forze del male. Gli studiosi cristiani hanno sempre interpretato il passaggio come l'annuncio di un segno premonitore inequivocabile dell'imminente fine del mondo: segno che dovrà apparire non da solo, ma in concomitanza con altri, anch'essi segnalati nel Nuovo Testamento: la predicazione del Vangelo estesa a tutto il mondo; l'apostasia e la corruzione degli uomini; lo sconvolgimento delle potenze celesti e lo scatenarsi dei peggiori flagelli, quali la guerra, la fame e le pestilenze. Inutile rammentare come, nel corso dei secoli, la personalità dell'Anticristo è stata variamente attribuita ai personaggi più discussi della storia e ai più sinistri tiranni. Tutte queste identificazioni si sono però dimostrate false alla prova dei fatti. La figura dell'Anticristo appartiene ancora al futuro dell'umanità: ai suoi ultimi giorni.
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Bene, se volete apriamo una discussione:
Chi e cosa è l'anticristo per voi?
e' una figura allegorica? è il nostro destino? ecc.

Magik Freiheit
00venerdì 9 maggio 2003 15:20
Ritengo che l'anticristo di cui tanto si parla non sia solo quel tipo tutto rosso e nero con il fuoco attorno...redo che, in maniera larga, l'anticristo sia la civiltà che sta abbassandosì qualitativamente, gli svariati idoli (commercio, sesso, soldi) e robe del genere.
Da questa mia innocua definizione si potrebbe evincere che c'è un pò di Anticristo in tutti noi, in fondo la società la costruiamo noi. Ma c'è una controtesi: gli uomini sono lo specchio della società, ma, confutando l'antitesi, l'uomo è la cellula chiave, due uomini fanno una società, mille uomini fanno una società ancora più larga e il comportamento di uno influenza l'altro, il famoso effetto branco largamente discusso, insomma!
Quindi la società non è altro che il comportamento di un uomo che si generalizza, specchiandosi poi nelle piccole realtà quotidiane.
allo stesso modo i modi di pensiero e, in questo caso, l'anticristianesimo[SM=x131182]

...piacere, Mago Silvan!!![SM=x131218]
"Palantir"
00giovedì 15 maggio 2003 16:15
Devo dire che la tua analisi mi ha piacevolmente sorpreso.
Un'analisi sociologica con spunti notevoli, a mio avviso...
Sono convinto anche io che l'icona dell'anticristo non sia questa:[SM=x131193] o similare.
La tradizione identifica nell'anticristo una sorta di Gesù negativo: infatti come lui si incarnerà, come lui farà breccia nei cuori e creerà adepti vincolati al male.
Per quanto riguarda "l'effetto branco" non mi trovo in sintonia con te in questo caso, perchè ogni fondamento del male è da sempre basato sul libero arbitrio del singolo, e mai sul coinvolgimento di massa, in una parola: se il capobranco tende al male, il gregge non è detto che sia dannato per intero, anche se segue il capobranco...
Sai, l'eventuale lotta tra bene e male vista nell'ottica dell'Apocalisse è a mio avviso una lotta impari. Il male credo sia cosciente di essere inferiore al bene, e quindi di essere sconfitto alla lunga. L'importante è e sarà (per chi ci crede) prendere linfa vitale, che nella tradizione cattolico-cristiana equivale a prendere anime in grossa quantità, a sottrarle l'uno all'altro. Dio necessità di anime in Paradiso e il diavolo desidera averne tante all'inferno forse per questo motivo: meglio avere un regno inferiore numerosissimo perchè forse è l'unico modo per contrastare un regno elitario celeste... chissà.
e forse per questo motivo che l'anticristo verrà, con la speranza di convincerci uno per uno ad accettare la via malvagia...
voi che ne pensate?
Magik Freiheit
00mercoledì 28 maggio 2003 21:12
Sì, ok!
No. io penso che sì l'anticristianesimo, se così lo si potrebbe mai definire, sia l'espressione della soggettività di un singolo uomo, ma continuo a farti presente che se fosse un solo e singolo uomo, senza il menzionato "effetto branco", questa "corrente teo-ideologica" non avrebbe modo di attecchire e di essere...non pensi?
Io non ho detto che tutta la Società ne sarebbe contagiata, ci mancherebbe altro, sarebbe una vera e propria tragedia, ma una...metà?! sì, di sicuro.
Perchè la mente umana è fragile, fin troppo, lo sappiamo tutti!
che ne pensi?[SM=x131218]
"Palantir"
00giovedì 29 maggio 2003 17:25
Che la mente umana sia fragile, ovviamente se si fa un discorso generalizzato, purtroppo lo vediamo ogni giorno. Hai visto,per esempio, che incremento delle malattie psicosomatiche e psicologiche più in generale? basti pensare alla depressione e alle sue innumerevoli forme con le quali si manifesta.
Per quanto riguarda la dannazione, ho capito molto bene il tuo punto di vista.
In generale vedo persone che spesso sono vittime dell'effetto massa, persone che non conoscono bene ciò che vogliono dalla vita e lo trovano nell'emulazione dell'altro. Quanti ragazzi desiderano quei jeans o quegli occhiali da sole perchè sono di moda?
Tornando alla dannazione, credo che il singolo debba essere convinto per essere dannato, credo debba accettare il male coscientemente,così come lo facciamo per il bene e lasciamo che entri in noi e ci guidi nelle nostre azioni.
Magik Freiheit
00giovedì 29 maggio 2003 17:31
oh right!
In genere, però, bisogna ricordarci che si ha tanta paura dell'anticristo in quanto si pensa (anche secondo la Chiesa) che si possa manifestare esattamente come il Cristo, quindi con tutta la Nascita Straordinaria e vita varia, "miracoli" e cose del Genere.
Ricordi per caso quanta paura si aveva del III mistero di Fatima?
[SM=x131218]
"Palantir"
00venerdì 30 maggio 2003 01:30
Il terzo mistero di Fatima...
Sai che probabilmente ciò che ci è stato detto non corrisponde alla realtà?
Ti sei mai chiesta perchè dopo quasi 20 anni dal ferimento di Giovanni Paolo II ci hanno detto che il III mistero era proprio quello? Mah... io sono dell'avviso che il terzo mistero di Fatima non sia quello che ci ha detto il Papa. Ma non saprei dirti nemmeno di cosa possa trattare, nè tantomeno se in esso è menzionato l'anticristo...[SM=x131208]

Magik Freiheit
00venerdì 30 maggio 2003 13:53
Eh già!
Diciamo che forse non è proprio quello che tutti pensavamo, ammettiamo che non sia quello che è stato scritto da una delle pastorelle (se non erro Lucia) e che non sia quello tenuto in consegna da più di tre Papi e rivelato solo in occasione della Santificazione di due dei tre pastorelli il 26 se non erro maggio 2003.
ok? Ammettiamo questo.
Ma allora, se la Santa Sede predica bene e razzola male, predica una giustizia e una verità e non ci propina altro che menzogne, non ci sarebbe da preoccunon si dovrebbe tornare a pensare a un anticristo? che la Santa Sede stia diventando a mano a mano Anticristiana? questo mi auguro non avvenga mai altrimenti anche i fedeli perderebbero del tutto l'orientamento, ma...il problema vero è che, non so se ricordi, ci fu un'epoca in cui si temeva, si aveva il TERRORE del Segreto di Fatima, c'erano voci sul possibile contenuto.
Ora, basta dire che tutto ciò che è il Segreto è conosciuto, è l'attentato al papa e tutto va bene.
Ma ci gioco quanto vuoi che se appena qualcuno accennasse che il III mistero non è quello bensì una venuta di una nuova guerra, una catastrofe ecc ecc, si riaprirebbe il conflitto in maniera a dir poco virulentissima.
Ho sotto gli occhi il testo del Mistero.
Parla di un uomo, vestito da Vescovo tutto bianco, che viene colpito da una miriade di freccie mentre benediva e pregava per le anime dei cadaveri e moriva insieme a tanta atra gente che lòo seguiva.
E se io provassi a dare un'interpretazione tutta mia? e se io dicessi che quelle freccie erano freccie del male, quei soldati che le scagliavano non erano altro che Soldati dell'Anticristo che, uccidendo il Santo Padre e tuttoil suo seguito, volevano simboleggiare la caduta del bene e del cristianesimo?
La mente umana non è aperta ma è plasmabile, non c'è nulla da fare
[SM=x131218]
"Palantir"
00venerdì 30 maggio 2003 14:10
Sai, questa visione del cardinale bianco trafitto non la conoscevo.
Le chiavi interpretative possono essere molteplici, ma credo che quella che hai scritto tu sia una tra le più plausibili. Al riguardo ti consiglio di leggere la Profezia di Malachia, più tardi te la scrivo qui così potrai consultarla.Il dibattito sull'autenticità è sempre aperto, sta di fatto che lì vengono menzionati tutti i papi e per ognuno viene dato una descrizione. La cosa stupefacente è che quasi tutti i papi c'è una descrizione in latino che li identifica perfettamente, e mi sembra che dopo Giovanni Paolo II ci siano altri due Papi, poi nulla più. Se tutto ciò è vero e se Dio ci dà la possibilità di vivere una vità normalmente lunga, potremmo assistere alla FINE della nostra religione, o meglio, al crollo del Cristianesimo, o almeno la fine di questo tipo di organizzazione ed equilibrio religioso.
Più tardi te la trascrivo qui, vedrai che è terribile, ovviamente per il significato che traspare da essa.
"Palantir"
00sabato 31 maggio 2003 13:28
la profezia di Malachia
Malachia era un monaco cistercense che fu anche vescovo e primate di Irlanda. Visse tra il 1094 e 1148. Fu un energico riformatore, soprattutto dei monasteri, morì a Clairvaux, assistito da san Bernardo, che aveva conosciuto durante un viaggio a Roma (1139) da dove era rientrato in patria come legato della Santa Sede.

A Malachia è stata attribuita la Profezia sui papi, da Celestino II alla fine del mondo, in cui ogni pontefice è designato con un breve motto (in tutto 111).

Questa profezia, temuta e discussa, è apparsa molto precisa a volte, meno altre, nell'offrire un rapporto chiaro tra il motto ed il relativo Papa. Tuttavia, munendosi di pazienza e sforzo interpretativo si può cercare di individuare, attraverso i motti, i papi più vicini ai nostri tempi.


Per comodità, appunto, ti inserisco solo gli ultimi Papi, perchè una lista di 111 sarebbe un po' eccessiva...

Pio IX (1846-1878) motto: Crux de cruce: a significare, forse, la tribolazione della Chiesa durante l'unificazione dello Stato Italiano.

Leone XIII (1878-1903) motto: Lumen coeli: forse si riferiva allo stemma di questo papa che conteneva una scintillante cometa.

Pio X (1903-1914) motto: Ignis ardens: significava forse, il cuore carico di santa fede di questo papa.

Benedetto XV (1914-1922) motto: Religio depopulata: a significare i milioni di cattolici morti durante il primo conflitto mondiale.

Pio XI (1922-1939) motto: Fides intrepida: la lotta della fede contro i regimi nazional socialisti.

Pio XII (1939-1958) motto: Pastor Angelicus: fu da molti definito il papa Pastore dal portamento angelico.

Giovanni XXIII (1958-1963) motto: Pastor et Nauta: fu patriarca di Venezia e viaggiò molto.

Paolo VI (1963-1978) motto: Flos florum: nel suo stemma c'erano tre fiori.

Giovanni Paolo I (1978) motto: De medietate lunae: a significare il suo brevissimo pontificato che durò poco più di un mese lunare.

Giovanni Paolo II (1978- ) motto: De labore solis: forse è il riferimento all'instancabile attività svolta in svariati campi.

All'attuale pontefice dovrebbe succederne uno identificato dal motto Gloria Olivae, in riferimento, forse, ad un periodo di pace universale, poi vi sarebbe - secondo Malachia - la catastrofe, con l'ultimo papa, identificato a differenza degli altri con una vera e propria profezia: <>. [= Durante la persecuzione estrema della Santa Romana Chiesa, siederà (sul trono) Pietro il Romano, che pascerà il suo gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli verrà distrutta ed il tremendo giudice giudicherà il suo popolo].


Che dire? spariamo sia una bufala, perchè questa ultima parte della profezia non è certo piacevole...



Magik Freiheit
00sabato 31 maggio 2003 13:49
Bellissima. non la conoscevo...
Tuttavia rimango sempre scettica sulle profezie, anche Nostradamus d'altronde aveva profetizzato una distruzione del mondo...che non è avvenuta!
Insomma, non è detto che le azzecchino sempre tutte!
[SM=x131218]
"Palantir"
00sabato 31 maggio 2003 13:56
Le profezie sono sempre criptiche...
spesso sono fesserie e spesso, invece, non riusciamo a comprenderle.
alcune hanno la peculiarità di farsi comprendere solo a fatto avvenuto.
Nel caso di Nostradamus, spesso le interpretazioni sono fallaci, ma alcune lasciano di stucco.
"Palantir"
00mercoledì 4 gennaio 2006 20:16
Riporto su la discussione, tralasciando gli ot anche se interessanti che si sono sviluppati due anni e mezzo fa...
torniamo alla discussione originaria, l'anticristo
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