L'avvocato del diavolo

Lindo Boludo
00lunedì 8 settembre 2008 12:05
Un rampante avvocato della Florida va a vivere con la moglie a New York, attirato dalle lusinghe e dai dollari di un importante studio legale che fa capo a un misterioso e sulfureo personaggio.
Cucito alla perfezione su misura di Al Pacino, che pure ne è assente per larghi tratti prima di deflagrare con un memorabile monologo pre-finale, “L’avvocato del diavolo” è robusto entertainment hollywoodiano in cui l’idea di fondo, neanche tanto originale (è infatti presa di peso da “Rosemary’s Baby”, ma si ritenne giustamente che il pubblico di trent’anni dopo fosse all’insaputa della cosa), è sviluppata con superficialità pari alla giusta dose di furbizia necessaria per condurre gli spettatori in un incubo molto ben congeniato senza che si pongano troppe domande. Sprazzi di cultura basic (il protagonista si chiama didascalicamente John Milton), filosofia in pillole e citazioni a pioggia dalle Sacre Scritture in un film che comunque centra il bersaglio di appassionare e anche divertire: Al Pacino che “doppia” Sinatra è puro showtime, e la sua prestazione debordante trascina anche Keanu Reeves, intrigante come e più del solito. Dei sette vizi capitali, il più praticato nel film – per ragioni di botteghino – è la lussuria; la traduzione italiana fa dire ad Al Pacino che il suo peccato preferito è la vanità (esagerato amore per se stessi; difetto che non rientra nei sette vizi), confondendola come spesso accade con la superbia (sfoggio della propria superiorità rispetto agli altri; peccato di cui si macchiò proprio Lucifero).

Voto: 7=
gippu
00lunedì 8 settembre 2008 12:11
Re:
Lindo Boludo, 08/09/2008 12.05:

Un rampante avvocato della Florida va a vivere con la moglie a New York, attirato dalle lusinghe e dai dollari di un importante studio legale che fa capo a un misterioso e sulfureo personaggio.
Cucito alla perfezione su misura di Al Pacino, che pure ne è assente per larghi tratti prima di deflagrare con un memorabile monologo pre-finale, “L’avvocato del diavolo” è robusto entertainment hollywoodiano in cui l’idea di fondo, neanche tanto originale (è infatti presa di peso da “Rosemary’s Baby”, ma si ritenne giustamente che il pubblico di trent’anni dopo fosse all’insaputa della cosa), è sviluppata con superficialità pari alla giusta dose di furbizia necessaria per condurre gli spettatori in un incubo molto ben congeniato senza che si pongano troppe domande. Sprazzi di cultura basic (il protagonista si chiama didascalicamente John Milton), filosofia in pillole e citazioni a pioggia dalle Sacre Scritture in un film che comunque centra il bersaglio di appassionare e anche divertire: Al Pacino che “doppia” Sinatra è puro showtime, e la sua prestazione debordante trascina anche Keanu Reeves, intrigante come e più del solito. Dei sette vizi capitali, il più praticato nel film – per ragioni di botteghino – è la lussuria; la traduzione italiana fa dire ad Al Pacino che il suo peccato preferito è la vanità (esagerato amore per se stessi; difetto che non rientra nei sette vizi), confondendola come spesso accade con la superbia (sfoggio della propria superiorità rispetto agli altri; peccato di cui si macchiò proprio Lucifero).

Voto: 7=



Ah, non hai cambiato niente stavolta, bene.
Lindo Boludo
00lunedì 8 settembre 2008 12:12
Re: Re:
gippu, 08/09/2008 12.11:



Ah, non hai cambiato niente stavolta, bene.




[SM=g27816]
Sig.Leonardodavinci
00lunedì 8 settembre 2008 18:01
Ma sì, non era malvagio, e il monologo di Milton piuttosto interessante. Anche se c'erano cose che non tornavano ('Io non faccio succedere le cose' mentre nel film almeno un paio di morti erano evidentemente stati causati dai suoi poteri soprannaturali) o che erano esagerate (la serie di considerazioni sugli avvocati, esercito di Lucifero. Be', ci sono pure altre categorie molto importanti).

Sulla superbia quoto Boludo, del resto è il peccato originale (quanto meno, a spanne).
Lindo Boludo
00lunedì 8 settembre 2008 19:34
Re:
Sig.Leonardodavinci, 08/09/2008 18.01:



Sulla superbia quoto Boludo, del resto è il peccato originale (quanto meno, a spanne).




gippù, sei d'accordo anche tu?
gippu
00lunedì 8 settembre 2008 22:41
Re: Re:
Lindo Boludo, 08/09/2008 19.34:




gippù, sei d'accordo anche tu?



No, per niente.
ilBarone73
00martedì 9 settembre 2008 08:13
Uno dei film più sopravvalutati degli ultimi 20 anni...

Se non fosse per Al Pacino e la sua gigioneria sarebbe decisamente meno appetibile. Da sufficienza stentata, uno dei tanti "vorrei ma non posso".


P.S. Rosemary's Baby gli è sopra di tre spanne almeno.
Gonzo Kent
00martedì 9 settembre 2008 08:43
Ha anche la grave colpa di aver fatto notare Canu Reveeeeeeees.
Moratti lo acquistò dopo averlo visto in questo film?
Sig.Leonardodavinci
00martedì 9 settembre 2008 11:17
Re: Re: Re:
gippu, 08/09/2008 22.41:



No, per niente.



Su cos'è che non sei d'accordo?

Sul fatto che nel film Milton dica che la Superbia, non la vanità, sia il suo peccato preferito?

Oppure sul fatto che la superbia sia in sostanza il peccato originale?

Il peccato originale è in sostanza il voler fare a meno di Dio, il volersi sostituire a lui nello stabilire cosa è bene e cosa è male, il pensare di bastare a se stessi. Per cui mi pare che assomigli molto alla superbia.
Lindo Boludo
00martedì 9 settembre 2008 11:22
2 me non è d'accordo sul fatto che al pacino trascini keanu reeves, intrigante come e più del solito.

Conoscendo gippu probabile che lui pensi il contrario
gippu
00martedì 9 settembre 2008 12:17
Re: Re: Re: Re:
Sig.Leonardodavinci, 09/09/2008 11.17:



Su cos'è che non sei d'accordo?

Sul fatto che nel film Milton dica che la Superbia, non la vanità, sia il suo peccato preferito?

Oppure sul fatto che la superbia sia in sostanza il peccato originale?

Il peccato originale è in sostanza il voler fare a meno di Dio, il volersi sostituire a lui nello stabilire cosa è bene e cosa è male, il pensare di bastare a se stessi. Per cui mi pare che assomigli molto alla superbia.



Se vuoi conoscere la mia opinione vai qui
Sig.Leonardodavinci
00martedì 9 settembre 2008 15:52
Re: Re: Re: Re: Re:
gippu, 09/09/2008 12.17:



Se vuoi conoscere la mia opinione vai qui



[SM=g27828]

In effetti non mi pareva uno stile boludesco, e assomigliava sinistramente al tuo.


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