L'anima del sacerdote deve avere dei “muscoli alla Rambo”

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S_Daniele
00giovedì 3 dicembre 2009 06:37
L'anima del sacerdote deve avere dei “muscoli alla Rambo”

La Congregazione per il Clero presenta due incontri sul sacerdozio

di Carmen Elena Villa

ROMA, lunedì, 30 novembre 2009 (ZENIT.org).-
 
L'anima del sacerdote deve avere “dei muscoli interiori alla Rambo”, ed essere alimentata da “preghiera, vita interiore e vera motivazione”.

Lo ha indicato il 27 novembre scorso il segretario della Congregazione per il Clero, monsignor Mauro Piacenza, unendosi a un piccolo gruppo di giornalisti per presentare alcune riflessioni e attività che si svolgeranno a Roma nel contesto dell'Anno Sacerdotale, che si chiuderà l'11 giugno nella Basilica di San Pietro.

Da un lato, si è riferito al congresso intitolato “Fedeltà a Cristo, fedeltà del sacerdote”, in programma l'11 e il 12 marzo presso la Pontificia Università Lateranense. Ha parlato anche dell'Incontro mondiale dei sacerdoti, che presenterà varie attività accademiche e liturgiche nelle quattro Basiliche papali di Roma, dal 9 all'11 giugno.

Dell'organizzazione dei due incontri si incarica l'Opera Romana Pellegrinaggi, dipendente dal Vicariato di Roma, organo della Santa Sede.

In questi eventi, rivolti non solo ai sacerdoti, ma anche a seminaristi, diaconi permanenti e laici, verranno trattati temi come la cristologia, l'identità sacerdotale, le sfide che affrontano questi uomini nella cultura contemporanea, la liturgia, il celibato e l'attività pastorale.

Venerdì 11 giugno 2010, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, l'Anno Sacerdotale si chiuderà con la celebrazione della Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da Papa Benedetto XVI.

Frutti maturi

Monsignor Piacenza ha ricordato che durante quest'Anno commemorativo molti sacerdoti hanno rinnovato la propria vocazione e ha spiegato che “per rinnovamento non si intende rivoluzione”, ma “rinnovamento interiore”, vale a dire una scoperta delle fonti e della vocazione al sacerdozio.

In quest'Anno, ha indicato riferendosi alle attività pastorali e liturgiche che svolgono tanti sacerdoti, si deve “esprimere il ringraziamento per un servizio che spesso si realizza di nascosto”.

Il presule ha voluto sottolineare molti aspetti della vocazione sacerdotale, iniziando dall'adorazione eucaristica: “La prima cosa che dobbiamo fare è pregare”.

Allo stesso modo, ha segnalato il ruolo che stanno svolgendo varie Diocesi nel mondo, molte delle quali hanno dato particolare enfasi alle giornate di adorazione del Santissimo per la santità dei sacerdoti.

Esempio dei santi

“I sacerdoti a volte devono remare controcorrente”, ha proseguito monsignor Piacenza, parlando “in senso evangelico, cioè fare guerra, ma di santità”.In questo senso, ha invitato a ricordare la figura del Curato d'Ars, San Giovanni Maria Vianney. “Che cos'ha fatto di straordinario?”, si è chiesto. “Nulla”, ha risposto. “Si è concentrato sulla sua vocazione: le opere pastorali, l'Eucaristia e la confessione”.

Quanto al sacramento della confessione, ha auspicato: “Magari tutti noi sacerdoti fossimo 'sfruttati' dai fedeli!”.

Riferendosi a San Giovanni Maria Vianney, ha riconosciuto che “non aveva doti eccezionali a livello di intelligenza”, ma “è stato un pastore eccezionale. Non si è laureato in pastorale”, perché il lavoro di un sacerdote si impara soprattutto “con l'amore di Dio”.

In quest'Anno, ha aggiunto, si vuole sottolineare anche l'aspetto della maternità spirituale, ricordando l'esempio di Santa Teresina del Bambin Gesù, che ha offerto tante preghiere, sacrifici e mortificazioni per la santità di molti sacerdoti, al punto da essere proclamata patrona delle missioni nonostante fosse una religiosa di clausura.

“E' stata una madre nella comunità del Carmelo – ha sottolineato –. E' diventata l'angelo custode di molti sacerdoti”.

Il segretario della Congregazione per il Clero ha rilevato che nella storia recente della Chiesa non si è mai realizzato un anno per i sacerdoti.

Ad ogni modo, tra il 1996 e il 2004 si sono svolti vari incontri internazionali, che hanno avuto luogo a Fatima (Portogallo), Yamoussoukro (Costa d'Avorio), Guadalupe (Messico), in Terra Santa, a Roma (in occasione del Giubileo del 2000) e a Malta.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni per partecipare alla chiusura dell'Anno Sacerdotale: www.josp.com o a.sacerdotalis@orpnet.org 
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