L'Ungheria ce l'ha fatta. La banca centrale è nuovamente di proprietà degli ungheresi

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stelafe
00martedì 22 ottobre 2013 19:02
L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri, la nazione adesso stampa moneta senza debito.
Il popolo ungherese è con Viktor Orbán (Fonte: nocensura.com - 14/10/2013)

Riceviamo da Angelo Iervolino:

Comunicato di Kovacs Andras (cittadino ungherese) al popolo italiano del 5 ottobre 2013

MANIFESTAZIONE DEL 23 OTTOBRE A BUDAPEST PER IL GOVERNO UNGHERESE E PER GLI UNGHERESI!

Gentili italiani come sempre vi invio delle informazioni riguardanti l’Ungheria!
Nel 2010 Orbán Viktor ha preso le redini del governo ungherese vincendo con i 2/3 le elezioni politiche. Come vi ho scritto tempo addietro la sinistra ha lasciato al nuovo capo del governo una brutta situazione per esempio: (con il FMI l'Ungheria aveva tanti debiti (adesso il governo di Orbán Viktor ha estinto tutto il grosso debito con il risultato che l’ufficio a Budapest del Fondo
Monetario Internazionale (FMI) ha esposto il cartello di CHIUSO perché Orbán ha fatto chiudere l’ufficio del FMI a Budapest) l’economia era a livelli molto bassi, la vita per la popolazione era molto problematica per via che erano state tolte per esempio le tredicesime, erano state abbassate le pensioni, erano stati abbassati gli aiuti per sostenere le famiglie, al tempo del governo di sinistra
la corruzione era molto alta e per questo era stata chiamata la mafia per riuscire a vincere le elezioni politiche e adesso ancora la sinistra prova a vincere le elezioni con queste brutte modalità).
La popolazione ungherese non è stupida anzi sente e capisce cosa ha fatto per loro Orbán Viktor.
Per esempio il governo tante volte chiede consiglio e l’opinione della popolazione, le spese generali che una famiglia affronta mensilmente come le bollette di luce, acqua, gas, sono state abbassate dal primo dell’anno del 10% e adesso ancora del 10% per un totale del 20% (queste spese generali di luce, acqua e gas ai tempi del governo socialista erano state alzate di quindici volte!!), le bollette dell’immondizia e della pulizia dei camini sono state abbassate del 10% e adesso il governo ha pensato per quelle persone che riscaldano solo con la legna e/o con il carbone di aiutarle abbassando il prezzo di questi materiali, sono state alzate le pensioni, per le famiglie con figli l’iva può essere scaricata, aiuta chi ha preso debiti in valuta straniera, ha pagato al corpo dei pompieri tutti i soldi che gli spettavano accumulati in più anni e non ancora pagati quando al capo del governo c’era la sinistra, è stato alzalo lo stipendio degli insegnanti, dottori, infermieri, il governo ha aiutato le famiglie colpite da disastri naturali (alluvioni) costruendo in breve tempo le nuove abitazioni, ha tassato le imprese multinazionali, ha tassato in maniera esemplare le banche, ha dimezzato i rappresentanti parlamentari e ha iniziato a riacquistare le multinazionali che un tempo erano ungheresi e che i socialisti hanno venduto con forti strategie ai tempi del loro governo. Per tutto questo il capo del Governo Orbán Viktor ha combattuto fortemente e si è trovato più volte nel mezzo di discussioni della politica internazionale avendo dei momenti non tanto piacevoli.
Tra sei mesi ci saranno le nuove elezioni politiche e i socialisti hanno iniziato le loro manifestazioni, una di queste si è svolta poche settimane fa dove hanno riprodotto una statua in materiale plastico del capo del governo Orbán Viktor. In questa manifestazione alcuni socialisti hanno tagliato la testa
in modo brutale alla statua di Orbán Viktor e questo episodio non è piaciuto ad altri socialisti per la maniera e il gesto che in sé può significare. Anche per questo motivo noi ungheresi il 23 ottobre scenderemo nelle strade di Budapest a manifestare tutto il nostro appoggio per il nostro capo del governo Orbán Viktor, manifesteremo pacificamente ed educatamente. Come sempre siamo vicini,
appoggiamo e sosteniamo il nostro capo del governo. Gentili italiani, se volete partecipare assieme a noi alla manifestazione venite e così di persona vedrete e capirete meglio la situazione che c’è quì da
noi.
Vi auguro che anche da voi la situazione migliori .
Forza Orbán Viktor, Forza Ungheria, Forza ungheresi.
Forza Italia, Forza italiani.
stelafe
00martedì 22 ottobre 2013 19:07
L'Ungheria c'e' l'ha fatta.
L'Ungheria c'e' l'ha fatta. La banca centrale è nuovamente di propietà degli ungheresi (Fonte: ariannaeditrice.it - di Ronald L. Ray - 21/10/2013)

L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri. Dopo che è stato ordinato all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito. L’Ungheria sta facendo la storia.

Mai più dagli anni ’30 con il caso della Germania, un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.

Già nel 2011 il primo ministro ungherese, Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito Fidesz di Orban.

Secondo una relazione sui siti germanofoni del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili.

Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali.
L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente e con strumenti inediti dalla Germania nazionalsocialista.

Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita.

Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa. Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.

L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti BRICS, una coalizione economica internazionale. E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.

Articolo scritto da Ronald L. Ray – Traduzione a cura di N. Forcheri
marco---
00martedì 22 ottobre 2013 22:12
Davvero molto interessante la questione ungherese, sinceri complimenti stelafe! [SM=g1747536] [SM=g1750483]
marco---
00mercoledì 23 ottobre 2013 08:32
Noi privatizziamo, gli ungheresi nazionalizzano
Il governo ungherese vuole nazionalizzare 7 utilities (Fonte: informarexresistere.fr - di Giuseppe De Santis - 24/09/2013)

L’Ungheria continua le sue politiche indirizzate ad aiutare la povera gente.

Mentre in Italia le bollette continuano a salire e le varie amministrazioni locali stanno privatizzando le aziende dell’acqua andando contro il parere negativo degli italiani (i quali hanno votato contro in un recente referendum) il premier ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il Paese è in trattative per procedere alla nazionalizzazione di sei o sette utilities.

L’intento, ha spiegato il leader di centro-destra, sarebbe quello di far scendere i prezzi dell’energia per proseguire il rilancio dell’economia interna. “Stiamo conducendo numerosi incontri per riacquistare 6 o 7 società, in passato privatizzate, del comparto utility”, ha detto Orbán.
Silenzio assoluto sul nome delle aziende in questione. In Ungheria uno dei maggiori player del settore è ilGruppo ENI, con la locale Tigaz, oltre ad E.on e RWE (Germania) e alle francesi GDF Suez ed Edf.

Nel 2014 si terranno le elezioni politiche in Ungheria ed i sondaggi danno ampio vantaggio all’attuale pm, anche grazie ad alcune scelte populiste (nel senso nobile del termine) come quella di tagliare i costi delle bollette, linea che Orbán sembra voler portare avanti.

E chi avrebbe da ridire? Nessuno ovviamente e per questo questa notizia è stata completamente ignorata (censurata?) dai mezzi di informazione.

D’altra parte l’Ungheria, avendo pagato con due anni di anticipo il prestito contratto col FMI non deve subire ricatti da nessuno e quindi può proseguire con le sue politiche sociali.

Ovviamente in Italia questo sarebbe pura fantascienza, non fosse altro che siamo governati da burattini e nullità.
marco---
00mercoledì 23 ottobre 2013 09:52
L'Ungheria esce dalla crisi economica e caccia il fondo monetario internazionale (Fonte: bastabugie.it - di Federico Campoli - 30/08/2013)

Il governo di Viktor Orban recupera la sovranità monetaria e mette il piede sull'acceleratore economico

E' stato oggetto dei più violenti attacchi da parte di tutta Europa. E' stato chiamato dittatore, illiberale, fascista, razzista, anti-democratico. Avevano detto che le ricette per il suo Paese avrebbero portato l'Ungheria al disastro. Viktor Orban, però, non si è mai arreso. Negli ultimi tempi, il premier magiaro ha affrontato apertamente il Consiglio Europeo, rispondendo ad alcune delle tante accuse che gli erano state mosse. Poi, ha avviato i procedimenti per cacciare il Fondo Monetario Internazionale dal Paese. Una mossa che ha lasciato interdetti gli eurocrati, che già sghignazzavano all'idea di un'Ungheria che non sarebbe riuscita a colmare il suo debito nei confronti dell'Ue e del Fmi. Invece, a sorpresa, Budapest ha riconsegnato i 20 miliardi di euro, avuti nel 2008. Tre giorni fa, infatti, è stata pagata l'ultima rata da 2,5 miliardi. E lo ha fatto con un anno di anticipo. Il governatore della Banca Centrale Magiara, Gyorgy Matolcsy, aveva già annunciato questa mossa esattamente un mese fa. Ora, la presenza del Fmi "non è più utile all'economia ungherese" dichiara. Perciò può levare le tende. Una vittoria per il governo di centro-destra. Ma i buoni risultati ottenuti dal Fidesz non finiscono qui. Un altro successo consiste nell'abbassamento del tasso di disoccupazione. Già nel 2012, il livello dei senza lavoro era passato dal 10,9% al 10,3%. L'Italia si barcamena attorno al 12, mentre la media europea non riesce a scendere sotto l'11. Eppure, per qualche strana ragione, il governo guidato dal partito di centro-destra, Fidesz, di ispirazione cattolica e nazionalpopolare, è stato fortemente criticato dalla stampa per "l'alto tasso di disoccupazione" e per il grande numero dei "cervelli in fuga". Sarà, forse, perché si è sempre rifiutato di seguire i diktat "salvifici" dell'Unione Europea. In ogni caso, non solo l'Ungheria ha ripagato il suo debito, ma si classifica anche tra i paesi fuori dalla zona recessione. Bisogna, poi, tenere presente che Matolcsy è uomo di Orban e quando è stato messo alla dirigenza della BCM tutti i media e le istituzioni dell'Ue hanno aperto un fuoco mediatico sul governo di Budapest, per via della nazionalizzazione della Banca Centrale.
"La Repubblica", quotidiano da sempre oppositore di Viktor Orban, proprio non ci sta e evidenzia come qualcuno susciti dubbi sulla provenienza del denaro restituito al Fmi. In effetti, sorge spontanea la domanda su come sia stata possibile questa crescita inaspettata. Le risposte sono molteplici. Si potrebbe dire che la "statalizzazione soft" della Banca Centrale Magiara abbia contribuito molto a quanto pare. Matolcsy, infatti, è uomo di Orban e quando è stato messo alla dirigenza della BCM tutti i media e le istituzioni dell'Ue hanno aperto un fuoco mediatico sul governo di Budapest. Senza parlare, poi, della sovranità monetaria (in Ungheria la moneta avente corso legale è il fiorino). Poi ci sono quelle mosse che vanno proprio controtendenza. Mentre l'Italia si prostra per ottenere investimenti esteri, Budapest ha fatto tutto il contrario. Ad esempio, ha impedito l'acquisto di terreni agricoli da parte degli stranieri, così da tenere lontani gli speculatori. In pratica, solo gli ungheresi adesso hanno diritto a coltivare la propria terra. Inoltre, il governo ha stanziato 80 milioni di euro in favore delle aziende agricole. Il che ha favorito l'export di frutta e ortaggi, che rappresenta circa la metà dell'intero settore delle esportazioni del Paese. Queste politiche, si presuppone che porteranno alla creazione di altri 100mila posti di lavoro. Ma l'agricoltura non è il solo punto forte dell'economia magiara. Anche la tassa sulle compagnie energetiche, la Robin Tax, si classifica come uno dei principali motivi della ripresa ungherese. In pratica, questa tassa ha permesso la ridistribuzione delle ricchezze fra i cittadini, favorendo anche i prestiti alle imprese. E come se non bastasse, Budapest ha stanziato altri 250 miliardi di fiorini alle banche, che però dovranno concedere a loro volta in prestito a tasso zero. E altrettanti miliardi sono poi stati depositati in un fondo che aiuterà le aziende ungheresi a convertire i loro debiti dalla valuta estera in fiorini. Insomma, nonostante le parole infuocate di Bruxelles contro Budapest, nonostante le "infallibili" ricette della troika, bisogna riconoscere che il nazionalismo, effettivamente, paga.
marco---
00mercoledì 23 ottobre 2013 10:21
L'Ungheria sull'orlo della bancarotta (Fonte: effedieffe.com - 28/02/2009)

Ungheria, rischi di bancarotta. Precipita il Pil (Fonte: stefanogiantin.net - 12/05/2009)

Ungheria, governo annuncia: "Usciti dalla recessione" (Fonte: ansa.it - 15/05/2013)

Crescita per il PIL ungherese nel 2013, i dati GKI (Fonte: itlgroup.eu - 02/09/2013)
stelafe
00giovedì 5 dicembre 2013 12:41
CACCIATA UE-BCE-FMI, L’UNGHERIA RINASCE
TAGLIO COSTO LUCE GAS ACQUA DEL 20% TICKET BUS DEL 10% IVA RIDOTTA DA 27% A 5% (Fonte: indiesmercurial.wordpress.com - di Giuseppe De Santis - 30/11/2013)

L’Ungheria continua la sua politica di abbassamanento delle tasse e delle tariffe. I giornali e i vari talk show italiani continuano a ignorare la rivoluzione economica che sta avvenendo in Ungheria perche’ si vuole tenere il popolo nell’ignoranza onde evitare che un numero sempre crescente di persone inizi a opporsi alle misure lacrime e sangue varate da questo governo per conto dell’Unione Europea.

Per chi non ne fosse a corrente (e purtroppo sono ancora tantissimi) il governo magiaro alcuni mesi fa ha deciso di ripagare con due anni di anticipo il debito contratto col Fondo Monetario Internazionale allo scopo di non subire piu’ pressioni ricattatorie da parte dei suoi ispettori.

Dopo essersi liberato di questi ricattatori e usurai il governo ha iniziato ad adottare una serie di provvedimenti aventi lo scopo di stimolare l’economia e aiutare le fasce piu’ deboli e cosi’ ha deciso di abbassare le bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana del 20% e ha aumentato le pensioni per compensare i recipienti dell’aumento del costo della vita.

Tali provvedimenti sarebbero stati sufficienti per migliorare le condizioni di vita degli ungheresi ma il governo ha deciso di andare oltre e infatti nel disegno di legge fiscale recentemente approvato dal parlamento sono previste nuove misure sugli assegni familiari e riduzione dell’IVA dal 27% al 5 % sui suini vivi e macellati.

Inoltre questo disegno di legge amplia le possibilità di detrarre le tasse sui contributi sociali e sul reddito personale delle famiglie con più figli nella fascia di reddito medio-bassa e questo ampliamento delle detrazioni fiscali familiari costerà al bilancio 53 miliardi di fiorini (oltre 180 milioni di euro) ed interesserà circa 260mila famiglie.

Ma se i cittadini ungheresi sono fortunati quelli di Budapest lo sono ancora di piu’ visto che l’amministrazione municipale di questa citta’ ha deciso che dal 1 Gennaio del 2014 il prezzo degli abbonamenti per i trasporti pubblici sarà ridotto del 10% e nello specifico gli abbonamenti mensili passeranno dagli attuali 10.500 fiorini a 9.500, l’annuale da 114.500 costerà 103.000 fiorini, il pass mensile per gli studenti scenderà da 3.850 a 3.450 e quello mensile per pensionati da 3.700 a 3.330 fiorini.

Questo e’ quello che avviene quando al governo ci sono partiti nazionalisti che fanno l’interesse del popolo e questo spiega il perche’ la nostra casta dirigente teme la crescita del nazionalismo in tutta Europa e usa parole estremamente offensive per attaccare chiunque osa opporsi alla dittatura dei poteri forti.

L’Ungheria dimostra che un’alternativa all’austerita’ esiste e sarebbe ora che anche gli italiani protestassero affinche’ tali politiche vengano adottate anche in Italia.

GIUSEPPE DE SANTIS – Londra.
FraMI
00venerdì 6 dicembre 2013 10:28
No dai...
Non dite sul serio...

LA POLITICA ECONOMICA DI ORBAN - Ungheria -

La vera politica economica del dittatore magiaro Orban. Molti amici FaceBook e non solo sono rimasti alquanto stupiti dal gesto “coraggioso” di Orban per aver cacciato il Fondo monetario Internazionale dal paese. Alcuni trovano altrettanto eroica la sua “lotta di liberazione” nei confronti dell’UE.Vorrei riorganizzare un po’ i miei pensieri a questo proposito, perchè nel momento attuale di grave crisi finanziaria ogni gesto apparentemente anti imperialistico nell’immaginario collettivo può sembrare un atto di sacrosanta ribellione alternativa al sistema.

Come saprete, FMI, concedendo dei prestiti a tassi anche agevolati, può intervenire sulla modalità della restituzione, ossia può suggerire o prescrivere mezzi di recupero di tali somme.

In Ungheria per esempio potrebbe pretendere l'introduzione di diverse fasce di tassazione, visto che attualmente ne abbiamo una sola. Pagano la stessa percentuale i miliardari e i poveracci che vivono sotto la soglia della povertà. Ma potrebbe anche pretendere controllare per quali scopi vengono utilizzati questi fondi o monitorare la loro distribuzione. Ad Orban qualsiasi controllo del genere darebbe enorme fastidio perché potrebbe ostacolare la sua politica economica che privilegia esclusivamente gli oligarchi del suo stretto giro di amicizie.

Per lo stesso motivo Orban non vuole i finanziamenti UE, perchè in cambio, l’Europa potrebbe insistere non solo su alcuni diritti umani palesemente violati nel mio paese, ma per accedere ai contributi europei i concorrenti dovrebbero rispettare i termini dei bandi di concorso. (vincono quasi sempre gli oligarchi e l'esiguo resto viene distribuito tra le ditte concorrenti in cambio di soldi passati sotto banco ai potenti di torno, secondo un preciso tariffario. Due imprenditori, che ovviamente non posso citare me lo hanno confermato)

Orban preferisce i finanziamenti di Putin o di alcuni paesi arabi (Iran, gli emirati ecc), perchè i loro prestiti non seguono nessun protocollo e vengono distribuiti agli oligarchi magiari senza alcun bando pubblico, senza restrizioni normative. La restituzione però avviene dai fondi statali.

Comodo, no? Prestiti ad personam e restituzione da parte della collettività.

Dopo il fallimento dalla MALEV, compagnia di bandiera, dal agosto prende vita una nuova compagnia aerea magiara, il Solyom, finanziata da un paese arabo SCONOSCIUTO!

Giusto per illustrare la follia del suo ultimo atto “coraggioso” del "genio dei Carpazi magiaro", basta che vi ricordi che proprio in questi giorni Orban aveva restituito con mezzo anno di anticipo un prestito UE concesso ad un tasso d’interesse del 2,4% . Per anticiparne la restituzione era costretto a ricorrere ad un altro prestito di un tasso d’interesse 4 volte superiore. Quest’ impresa costerà all’economia magiara 14 miliardi di Ft in più, esattamente la cifra che sarebbe bastato a sfamare le centinaia di migliaia di minori a cui attualmente non è assicurata un’alimentazione sufficiente.

Ci sarebbero molte cose da dire, ma credo che possa bastare per farvi comprendere che un atteggiamento apparentemente antiimperialista, anti banche etc – termini utilizzati dal regime che trovano calorosa accoglienza nella popolazione stremata – non significhi la costruzione di una società più giusta. Al contrario.

In Ungheria, dopo la pesante limitazione di diritti civili, ora si sta procedendo alla costruzione di un economia ancor più lontana dagli interessi generali del popolo. Nuovi latifondi concentrati in poche mani del giro di Orban .(Orban stesso è diventato un signore feudatario attraverso operazioni illecite)

Le inevitabili tensioni sociali che stanno venendo comunque a galla – il 47% della gente vive sotto la soglia della povertà – vengono indirizzati, attraverso i media controllati dal governo, contro i nemici “storici ”: i rom, gli ebrei, l’Europa Unita, FMI, il trattato del Trianon e chi più ne ha, più ne metta. Oppure si cerca di addormentare le coscienze con statistiche palesemente falsi: i lavoratori socialmente impegnati per 150 euro al mese non risultano disoccupati, come non risulta disoccupato chi lavora all’estero per meno di un anno. Chiedo perdono per gli eventuali errori. Un mese nel mio paese con l'influenza della madrelingua non aveva migliorato il mio già discutibile italiano.

* Una amica ungherese che insegna lingue dell' Europa orientale a Napoli ha inviato su Face book queste informazioni. Mi sembra interessante perchè certe notizie date in modo superficiale possono ingenerare equivoci. Non sempre rifiutare le politiche del FMI e della UE è un segnale di sinistra. Toni Ferigo
stelafe
00venerdì 6 dicembre 2013 20:08
No dai...
Adesso l’Europa dove va? A noi ungheresi non piace l’Unione Europea cos ì com’è ora, né come funziona; siamo sopravissuti alla dittatura nazista e comunista, e ora ci chiediamo perché una grande forza prova ad interferire in una nazione?!

Un cittadino magiaro spiega perché l’Ungheria di Orbán è libera e perché questa Europa non piace
26 luglio 2013

www.caravella.eu/index.php/2013/07/26/un-cittadino-magiaro-spiega-perche-lungheria-di-orban-e-libera-e-perche-questa-europa-no...
stelafe
00venerdì 6 dicembre 2013 20:36
No dai...
Caro FraMi, non so se Orban è di destra o di sinistra, o se fascista, non so come sta la gente comune in Ungheria. Non so nulla. Ma guardando il percorso economico che sta compiendo il Paese, non mi pare si possa dire rischi il fallimento come avvenuto in Grecia. Inoltre aver ridotto la tassazione, il costo dei beni di prima necessità(luce, gas, acqua etc., aver messo alla porta il fondo monetario internazionale tornando a stampare la moneta nazionale, avere aumentato le pensioni... a me sembra che significhi avere a cuore il popolo e pensare ad esso. Se tu pensi che sia fascista... non saprei, ma non credo.
FraMI
00martedì 10 dicembre 2013 10:57
Re: No dai...
stelafe, 06/12/2013 20:36:

Caro FraMi, non so se Orban è di destra o di sinistra, o se fascista, non so come sta la gente comune in Ungheria. Non so nulla. Ma guardando il percorso economico che sta compiendo il Paese, non mi pare si possa dire rischi il fallimento come avvenuto in Grecia. Inoltre aver ridotto la tassazione, il costo dei beni di prima necessità(luce, gas, acqua etc., aver messo alla porta il fondo monetario internazionale tornando a stampare la moneta nazionale, avere aumentato le pensioni... a me sembra che significhi avere a cuore il popolo e pensare ad esso. Se tu pensi che sia fascista... non saprei, ma non credo.



Car Stelafe

Fascista? secondo me si, ma qui stai parlando di economia e non di politica, altrimenti:

limitare il diritto allo studio,
limitare il diritto alla scelta sessuale,
limitare il ruolo della corte costituzionale asservendola al potere esecutivo
limitare il diritto alle manifestazioni
limitare il diritto di critica degli oppositori...
limitare i diritti civili in toto ( per questo incorsero nello stop degli aiuti che li vide sull'orlo del baratro)

TUTTO QUESTO MODIFICANDO LA COSTITUZIONE A PROPRIO PIACIMENTO ( sivlio docet )

E guarda che ho usato 'limitare' come eufemismo.


E' vero anche che in queste modifiche ci sono suggerimenti dati dalla troika ben accettate dal governo Orban ... un colpo al cerchio e uno alla botte.. ( li hanno cacciati via questi cattivoni...mi vien da ridere)
chiaro il messaggio?

Economia?

Nazionalizzazione delle pensioni private (portando via tutto)

occupare la banca centrale (che non è roba del popolo ma del signor Orban ormai)

Sostenere titoli di stato e moneta grazie ad accordi sottobanco con gli amici (rossi e neri, questo si, pecunia non olet) che stanno a est (cina, russia, arabia saudita, iran) mentre si esporta solo in UE e si appartiene a questo 'contenitore economico'

Stampare moneta aggratis (beati loro) senza avere sotto niente = argentina e venezuela.

Insomma, non è l'islanda...

Vuoi provare l'ungheria?

Buona vacanza... [SM=g2233315]

stelafe
00venerdì 13 dicembre 2013 17:04
Criticare Unione Europea, NWO e Massoneria può costare la vita: i casi di Viktor Orbán e Nigel Farage
tiscali

Nigel Farage incidente

Circa 31.500 risultati (0,29 secondi)

Nigel Farage fascista

Circa 223.000 risultati (0,34 secondi)

viktor orban fascista

Circa 253.000 risultati (0,27 secondi)

viktor orban incidente

Circa 22.000 risultati (0,18 secondi)

Budapest – Testimonianze di Italo-Ungheresi: L’ideologia e l’euro hanno rovinato l’Italia

quieuropa.it


Lettera di una ragazza ungherese. Leggetela e rendetevi conto

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