Katherine Kurtz: La Saga dei Deryni

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Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:12
Il suo modo di scrivere è tutto sommato semplice e diretto. A mio parere la Kurtz non ha apportato genialità stilistiche o narrative al già grande universo della fantasy e probabilmente la categoria in cui si posizionano i suoi romanzi oscilla tra il fantasy ed il romanzo epico: questo si riflette in un minore coinvolgimento del lettore dal punto di vista emozionale, appassionandolo meno e facendo viaggiare meno la sua fantasia.
Spesso la narrazione tende ad aggiungere sfaccettature eccessive alla situazione o ad arricchire la storia di troppi particolari, il che sarà indubbiamente gradevole per gli amanti della completezza e della visuale d'insieme, ma può, a lungo andare, rischiare di stancare il lettore più attratto da azione e combattimento, magia e spade.
Ciò nonostante, la lettura mantiene il suo ritmo e la narrazione procede relativamente spedita riuscendo fortunatamente a creare nel lettore quella silenziosa ma decisiva aspettativa sull'esito degli eventi ed incoraggiando così il piacere della lettura.
Come un piccolo rigagnolo che piano piano si trasforma in fiume, l'epopea del popolo Deryni inizierà a scorrere nella vostra fantasia.
Il primo dei tre volumi vi condurrà alla scoperta di territori, personaggi, giochi di potere e magiche strategie che segneranno l'evolversi della storia, in un fitto e difficoltoso intreccio di eventi, fino a sfociare nell'incoronazione del giovane Re di Gwynned e a segnare la rottura tra Stato e Chiesa.
Il secondo volume è caratterizzato da un più ampio respiro narrativo, che ramifica la storia in più filoni di azione, senza trascurare dove non mancheranno scontri di magia e intrighi volti a sovvertire l'ordine dello Stato e minare la sicurezza dei vescovi in materia di magia.
Nel terzo volume verranno finalmente sguainate le spade ed il movimento di grossi eserciti vi farà trepidare per le sorti finali dei personaggi e della storia.
Insomma, chiudendo il libro, prima di andare a dormire, può capitare che ci si ripensi, che magari ci si figuri alcune delle scene appena "vissute" e non che lo si usi solo per "prendere sonno" ... come spesso succede.

Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:12
L'Ascesa dei Deryni
LA TRAMA: Padre e figlio... re ed erede al trono; intrighi politici e magia… il campione del re e la maga ombrosa.
Tutto si svolge nell'arco di pochissimi giorni, eppure per immergersi in questo mondo parallelo chiamato Gwynned, gli elementi immaginari e di realtà, che si accavallano e susseguono, bastano allo scopo.
Re Brion viene assassinato in una strana circostanza che sembra mettere in discussione la fedeltà del suo Primo Lord, il campione Morgan, sia per alcuni eventi di carattere politico, che soprattutto per la sua natura "Deryni".
In questo ipotetico Galles medioevale oltre alla razza degli uomini vi è anche una razza scaturita dall'incrocio dell'uomo e la magia: i Deryni appunto; e la loro convivenza con gli esseri umani, una volta relativamente pacifica, è ora divenuta molto difficile: gli uomini hanno infatti paura di essere soverchiati dalla magia e conducono una sistematica eliminazione o messa al bando di tutti coloro che sono in possesso di tali facoltà o che discendano da famiglie Deryni.
Eppure, proprio grazie ai loro numerosi poteri, alcuni Deryni, hanno la capacità d'infondere in uomini saldi e particolarmente portati, tutta la loro conoscenza e magia: Re Brion è infatti riuscito a stabilizzare la convivenza tra razze in tutto il regno, portando la pace per molti decenni, proprio in virtù del dono da lord Morgan.
La maga ombrosa attende però da tempo il momento propizio per travolgere l'impero e detenere cosi la reggenza in tutte le terre conosciute: una volta assassinato il grande Re Brion, il suo primogenito Kelson, non ancora dell'età legale per regnare, non potrebbe ostacolare le sue aspirazioni sua pretesa al trono.
Kelson non è però cresciuto in un clima protetto o di soli cerimoniali e arti intellettuali; a forgiare il suo carattere ha pensato da sempre lo statuario e saldo lord Morgan, che nel momento del bisogno si è sempre dimostrato capace di azioni e decisioni risolutive.
Cosi, il principe Kelson, in un susseguirsi di intrighi politici e difficoltà burocratiche e legislative volte a detronizzare lui e incolpare Morgan di eresia e tradimento, riesce a imporre la sua personalità sul consiglio supremo e stabilisce la sua legittima eredità del trono di Gwynned. Il giorno stabilito per l'incoronazione ufficiale è il suo 14° compleanno, e la maggior parte degli eventi decisivi di questa storia, si svolgono, nella notte che precede l'incoronazione e nelle trepidanti ore del mattino stesso, fino allo scontro finale con Clarissa la maga ombrosa.
La lotta contro il tempo, contro i lunghi rituali dell'incoronazione, attraverso trabocchetti magici e sordidi inganni, rende la lettura delle ultime pagine del libro una ricerca appassionata e trepidante della sorte che toccherà al giovane Kelson e fornisce al lettore la consapevolezza che questo è solo l'inizio della saga dei Deryni

Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:12
La Sfida dei Deryni
LA TRAMA: Finalmente l'incoronazione ha avuto luogo e Re Kelson , Morgan e padre Mclain possono riprendersi dopo le fatiche degli ultimi giorni.
Ma gli eventi dell'incoronazione hanno instillato in molti la preoccupazione che il nuovo re possa dare asilo e protezione ai Deryni, al punto da appoggiarne l'ascesa alle cariche di potere e permettere cosi il ritorno della loro tirannia.
Focolai di ribellione mineranno seriamente la stabilità degli undici regni di Gwynned, destabilizzando l'intero scacchiere politico ed innescando la guerra civile.
Anche la Santa Chiesa si dividerà in due fazioni: da una parte i detrattori di Kelson e del suo appoggio ai Deryni e dall'altra coloro che credono nella possibilità della pace tra le due razze.
A complicare la già precaria situazione, contribuisce un enigmatico capo ribelle, che trama un'ingegnosa trappola per screditare Morgan e padre McLain e condannarli per il reato più grave: eresia e magia Deryni.
I due compagni stanno recandosi dai Vescovi con l'intento di chiedere un "voto di fiducia", ma durante una sosta al santuario di San Torin, la trappola scatta e i due si trovano costretti ad ingaggiare un pericoloso duello, dove la posta in gioco è la loro sopravvivenza: finiranno procurare involontariamente distruzione del santuario.
La situazione precipita: Kelson inizia a riordinare il proprio esercito per contrastare il dilagante odio che serpeggia tra i regni, alimentato da alcuni capi ribelli accecati dalla volontà di annientare la razza Deryni.
Non tutto è però perduto: Morgan cerca instancabilmente di risollevare le sorti del suo popolo, cercando alleanze, perdono, soluzioni e strategie che evitino spargimenti di sangue ma che riscattino la condizione di minoranza dei Deryni.
Morgan … Il signore dei Deryni…

Rhal
00venerdì 13 gennaio 2006 19:13
Il Signore dei Deryni
LA TRAMA: Re Kelson di Gwynned; Morgan, duca Deryni di Corwyn e campione del Re; Duncan, prete scomunicato dalla chiesa sovversiva e Deryni purosangue; Arilan, Vescovo di Remuth della chiesa ufficiale, anch'egli deryni purosangue, sono a capo dell'esercito regolare degli undici regni di Gwynned e fermamente schierati dalla parte del bene.
L'ora di combattere ed annientare il male che serpeggia tra i dignitari degli undici regni e tra i Vescovi della Chiesa, ormai scissa in ufficiale e sovversiva, è giunta: troppi soprusi e attentati alla stabilità raggiunta, impongono di impugnare le armi e decidere chi sia degno di essere il sovrano degli undici regni.
Ma le Forze del Male non sono così compatte e unite, tanto da poter essere affrontato in uno scontro campale…
Il primo obiettivo, di massima importanza per Re Kelson, è la ricostruzione di un'unica Chiesa, forte e soprattutto schierata dalla sua parte. L'unita tra Stato e Chiesa sarebbe un potente strumento di coercizione e soprattutto legittimerebbe Kelson nelle sue prossime mosse strategiche: mettere a tacere il sedicente Messia e Flagello dei Deryni, Lord Warin de Grey. Quest'ultimo si crede depositario di poteri taumaturgici ed è fermamente convinto di essere stato investito della missione di debellare la minaccia Deryni…
Ma Kelson ha un altro grande nemico: Wencit di Torenth, fermamente determinato a distruggere il Re di Gwynedd ed a sostituirsi a lui nel comando degli undici regni. Con i suoi oscuri poteri e sacrificando senza esitazione chiunque serva ai suoi scopi, Wencith mette in seria difficoltà Re Kelson e i suoi alleati, fino a proporre loro un arcano duello alle arti magiche Deryni, che terminerà solamente con il totale annientamento di una delle due fazioni. Il duello determinerà chi dovrà essere l'unico e vero…Signore dei Deryni!

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