Kang Full

Kang Full, nome d'arte di Kang Do-Young.
Nato nel 1974, autodidatta e affermatosi con strisce su quotidiani e periodici sindacali, oltre che col fumetto on-line e lavori d'autore, dal fantastico al sociale. Già noto a Planeta, visto che la casa editrice proporrà qui in Italia "L'idiota", come da anticipazioni.


Scheda dell'editore francese


Parliamo ora de "L'idiota"





E' un opera in due volumi, ma molto densi e "spessi", di circa 350/370 pagine ciascuno, e tutti a colori. Per questo è curioso il previsto prezzo Planeta, di poco meno di 10 Euro.
Opera bella e commovente, che in diversi momenti tocca davvero le corde emotive del lettore. Kang Full è un autore piuttosto eclettico ma che è ben inserito in un certo ambito sociologico/esistenziale incentrato sulla vita dei protagonisti. Dal thriller di "Timing" alla solare commedia romantica di "Innocent".
Con l'idiota siamo in un ambito ancora diverso, quasi mainstream, da romanzo grafico a 360 gradi. Il genere è drammatico, intriso di malinconia e "piccole stelle" brillanti: la vita di alcune persone legate dal passato giunge al punto di rottura, e occorre scegliere una nuova strada.



Trama (con possibile spoiler) :

Ji-rho è una giovane pianista professionista che torna al suo quartiere natale dopo aver vissuto dieci anni a New York. Il motivo segreto è una crisi artistica in seguito alla quale non riesce più a suonare.
Qui ritrova alcune persone con cui ha condiviso l'infanzia. Primo fra tutti, Seung-Lyong, lo "scemo" del quartiere, un ragazzo dolcissimo che vende toasts in un chiosco, con dei problemi mentali dovuti ad un tragico incidente occorso quando aveva pochi anni d'età. Seung-Lyong in realtà ha atteso il ritorno Ji-rho per tutto questo tempo, legato al ricordo di un pezzo musicale che gli diede motivo di speranza nella vita in un momento difficile. Altri personaggi entrano in scena, come pezzi di un mosaico che via via si compone.
Sang-Sou, il miglior amico di Seung-Lyong. Ex teppista, ed ora gestore di un hostess-bar di propietà della malavita, perso fra i rimorsi del passato e un presente sprecato. Hee-Young, un'hostess di quel bar, legata ad un boss mafioso e a una scelta di vita sbagliata.
Il guardiano del terrapieno fortificato, un monumento nazionale. Lo stracciarolo dei paraggi, e il suo ruolo di recupero-ciabatte. I genitori di Ji-Rho, lui medico dell'ospedale locale. Flashback su personaggi del passato.
E uno degli attori principali (introdotto nel capitolo 10), il centro di gravità della vita di Seung-Lyong. Un capitolo geniale, di quelli che danno lustro al medium fumetto, con delle strisce legate a dei flash temporali che lì per lì sfuggono. Poi si arriva alla fine, si comprende che era tutto in soggettiva di prima persona, si rilegge e tutto appare chiaro.
I pezzi si incastrano. I protagonisti troveranno qualcosa grazie alla presenza dell'"idiota", perché in fondo solo uno scemo farebbe qualcosa senza sperare in ricompense di ugual valore. E tutto scorre mentre piovono le stelle.




L'idiota è un manhwa stilisticamente originalissimo e dall'attenta narrazione, ma non si può dire tratti argomenti innovativi, la vita e il destino delle persone. C'è sempre il rischio di rimaner troppo superficiali, o al contrario di scadere nei vicoli del patetismo, o quanto meno di rimanere in un ambito fine a sé stesso. E' comunque un'opera sentita e profonda, con l'intento di dare un messaggio.

Graficamente lascia forse un po' a desiderare, ma è colorato digitalmente, alternato a forme più sperimentali che vanno dalla regia innovativa a riprese fotografiche reali, specie per i cieli.
Full Kang non "copia" ma anzi, spesso, inventa.

Un autore le cui opere si potrebbero accostare, come forza espressiva, a manhwa come Storia color terra... anzi, mischiamo questo titolo con i lavori di Inio Asano e potremo così visualizzare almeno un vago target tematico.