KV55 (Smenkhkhara?) vs KV62 (Tutankhamon): corredi e sarcofagi

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pizia.
00venerdì 29 dicembre 2006 14:19
Come tante altre notti Smenkhkara non mi lascia dormire…

Siccome ho già parlato con Hotepibre a proposito del corredo di Tut, che conosce benissimo pezzo per pezzo, e del sarcofago della tomba KV55, sentite, cioè leggete queste considerazioni e ditemi cosa ne pensate.

Nella tomba KV62 sono stati ritrovati manufatti molto particolari e molto preziosi come ad esempio il suo sarcofago più interno e la sua maschera funeraria, entrambi in oro massiccio.
Per adesso mi concentrerò solo su questi due oggetti.

Della maschera abbiamo già discusso a lungo, oltre ad avere un valore inestimabile perché colata interamente in oro con particolari di notevole perizia tecnica, essa è ormai diventata simbolo dell’Egitto stesso, superando in questo le stesse piramidi di Giza; appare infatti sempre più spesso per rappresentare questo paese e il suo passato, su manifesti, copertine, depliants, pubblicità, ecc.
Come disse Hotepibre, il re viene reso immortale quando si pronuncia il suo nome.

Il sarcofago, un quintale abbondante d’oro massiccio, solo a parlarne fa già una certa impressione, non so in quanti altri posti al mondo si possa ammirare più di cento chili d’oro tutti attaccati in un pezzo solo!
Ebbene questi sono due pezzi unici.

Possiamo tener conto del fatto che la KV62 è l’unica tomba reale ad essere stata trovata inviolata.

Ma se Tut aveva a 18 anni, dopo circa 9 anni di regno, una maschera e un sarcofago di tale fattura, forse è possibile che anche altri re nelle sue stesse condizioni o più longevi, paragonabili a lui per ricchezza, potessero vantare simili pezzi nel loro corredo funebre.

Per non andare a cercare moto lontano comincerei a farmi delle domande sull’occupante della KV55.

Le ipotesi riguardanti la sua identità si possono dividere in due gruppi:
1) Siccome la sepoltura è stata situata nella Valle dei Re il suo occupante deve essere un re.
2) Non è la tomba di un re, ma forse di uno o più membri della famiglia reale, forse riuniti lì in seguito all’abbandono di Amarna.

Se è vera quest’ultima ipotesi allora lasciamo perdere il discorso sulla KV55 e il suo occupante, e dedichiamo la nostra attenzione ad altre mummie reali.

Ma se invece vogliamo credere che sia vera la prima ipotesi, il confronto con Tut può reggere.
Infatti si tratta di una tomba che contiene manufatti di arte evidentemente amarniana, quindi ragionevolmente simili a quelli della KV62.

Dunque dov’è la maschera e dov’è il sarcofago?

Hotepibre mi raccontava come secondo lui il sarcofago in legno della KV55 fosse, come tipo di decorazione e come realizzazione, anche più bello di quello analogo di Tut, considerando naturalmente il diverso stato di conservazione in cui si trovano.

Ecco le domande:

Le dimensioni del sarcofago della KV55 equivalgono a quelle de sarcofago ligneo (il 2°) di Tut, quello che si trova attualmente nella Kv62, dietro al vetro e che ancora contiene la mummia del sovrano?

E’ possibile che al suo interno fosse contenuto un sarcofago in oro massiccio paragonabile a quello che conosciamo, ovviamente trafugato entro breve termine dall’inumazione nella tomba KV55 della mummia che lì dentro è stata ritrovata?

Ma nel caso in cui la mummia in questione fosse proprio quella di un re, a tal punto varrebbe fare un’altra distinzione: si tratta di Smenkhkara oppure di Akhenaton?

Se si trattasse di Smenkhkara e il sarcofago non fosse atto a contenerne un altro oltre al corpo, potrebbe voler dire che il re, nonostante avesse raggiunto un’età di circa 22 anni, aveva comunque regnato molto poco per aver già predisposto un sarcofago in fusione d’oro; ma se invece il sarcofago più piccolo ci potesse entrare, dovremmo rimettere in gioco tutte le ipotesi, ragionando anche su quando e come maschera e sarcofago siano stati asportati e analogamente quante altre volte ciò accadde.
Maat Ka Ra
00sabato 30 dicembre 2006 12:33
Se ho ben compreso la domanda, mi vengono in mente due considerazioni, lette altrove, i cui autori certamente non erano degli sprovveduti.
1) Le tombe dei reali venivano spesso riutilizzate da chi gli succedeva, sia per gli arredi, che per le mura.
2) E' palese una certa differenza nei vari sarcofagi del Re Tut, quindi altrettanto palese può essere un riutilizzo di alcuni pezzi, presi in "prestito" da altri predecessori, che in questo caso non potevano che essere contemporanei

Personalmente (per quel che vale la mia opinione) ritengo che i sarcofagi, come pure la maschera, non siano stati creati per Tut. Ricordo il nome di uno degli egittologi che ha dedicato degli studi in merito: Nicholas Reeves!
pizia.
00lunedì 8 gennaio 2007 01:24
Ammesso - e non concesso!- che il corredo e i sarcofagi di Tut non siano stati creati per luiè comunque certissimo, posso anche giurarlo anche io che dopo nessun altro faraone li ha adoperati!
Ma non posso credere che ci fosse in giro un solo corredo, una sola maschera, un solo gruppo di tre sarcofagi che venivano usati per ogni faraone, per essere subito trafugati e ritoccati per quello seguente... [SM=x822706]
.Bata.
00lunedì 8 gennaio 2007 10:03

Mi pare assurdo anche solamente pensare che un corredo venisse preparato per un re e poi, subito dopo le esequie, trafugato e rigenerato.

Se così fosse, molto probabilmente, si potrebbe trovare la prova dell'avvenuto saccheggio, per via diversa dall'entrata principale, se, invece si vuole intendere che un corredo servisse per più faraoni, saremmo nella fantascenza più spinta.

Detto questo, anch'io ho letto del riutilizzo di parte del corredo del predecessore di re Tut, chiunque egli fosse, da parte del giovane sovrano o, meglio, di chi preparò il suo corredo.

Ciao, BATA [SM=x822715]
Maat Ka Ra
00lunedì 8 gennaio 2007 12:59
Beh, non pensavo ad una cosa così marcata....e devo dire che su due piedi sembrava anche a me troppo strano che si riutilizzassero i corredi, ma è però certo che alcune tombe sono state usate più volte, anche solo per mettere in salvo ciò che era stato profanato. Si sa comunque per certo che, a qualche anno di distanza, le trafugazioni venivano operate proprio da chi aveva sigillato le tombe. Non penso che le trafugazioni riguardassero le suppellettili, che erano personali, ma certamente potevano riguardare quella parte di corredo funebre che poteva essere riutilizzato. In questo, a ben ragionarci, nonci vedrei nulla di strano. Ovviamente, questo non significa che esistessero solo tre corredi e che venissero utilizzati sempre quelli! sarebbe stupido credere una sciocchezza simile!
Per quanto riguarda il Re Tut, un eventuale riutilizzo di elementi potrebbe essere stato richiesto dall' urgenza, data la prematura scomparsa....
Queste restano comunque illazioni....... [SM=x822717]
pizia.
00lunedì 8 gennaio 2007 17:15
L'interrogativo rimane: Il sarcofago della KV55 è di misura small oppure medium?
Cioè in rapporto con i tre di Tut, come dimensioni, a quale equivale?
Ne conteneva o no uno d'oro?
Se è vero, come qualche studioso propone, che il sarcofago mediano di Tut sia appartenuto a Smenkhkara, e se Smenkhkara è quello della tomba KV55, Tut ha avuto un sarcofago d'oro ed altri due in più perché era più bello oppure è stato riutilizzato anche questo?
La maschera di Smenkhkara è stata levata dal suo viso quando la KV55 è stata violata o prima?
-francis-
00lunedì 8 gennaio 2007 17:47


Questa è l'immagine del sarcofago della KV55.
E' piuttosto buia perchè non si poteva usare il flash.
pizia.
00lunedì 8 gennaio 2007 17:58
Come ti è sembrato?
E' vicino a quello tutto d'oro? ... per farsi un'idea delle dimensioni, se lo può contenere. [SM=x822741]
-francis-
00lunedì 8 gennaio 2007 18:07


No, è in un'altra sala, fra l'altro poco illuminata. Stranamente non è messo molto in risalto.
Comunque, come puoi ben vedere confrontandolo con quello di Tut, secondo me è il sarcofago che conteneva la mummia.
pizia.
00lunedì 8 gennaio 2007 18:12
Meglio, se gli viene dato poco risalto, secondo me è l'oggetto più prezioso al mondo!
Ma il sarcofago della KV è esposto in due pezzi, coperchio e fondo separati, lo hanno fatto per poter leggere dentro?
E in quello di Tut, si può vedere dentro da quella fessura?
-francis-
00lunedì 8 gennaio 2007 18:42
secondo me lo hanno esposto sollevato per far vedere che ne conteneva un altro, ed anche per evidenziare il sistema di aggancio.
Il primo sarcofago, quello che conteneva la mummia, è perfettamente chiuso (si intravede nel sottofondo della foto).
iset83
00lunedì 15 gennaio 2007 23:03
Su un documentario di History Channel sul periodo amarniano ho sentito che la maschera di Tut potrebbe essere stata già di per sé riciclata...Ai bordi del viso infatti c'è una saldatura che ha spinto alcuni archeologi a supporre che la maschera fosse in realtà di Nefertiti o di Akhenaton, i quali, essendo stato ripristinato il culto di Amon ed, essendo stati bollati come 'eretici', nn siano stati sepolti secondo il consueto rito e quindi parte del loro corredo pare sia stata riutilizzata per la sepoltura di Tut, che morendo imrovvisamente, nn aveva avuto il tempo di farsi fare un corredo adatto.
Come già proposto da Pizia in un'altra discussione, la presenza della saldatura potrebbe essere spiegata con il fatto che le maschere venissero realizzate mediante dei calchi o delgli stampi.

Altra cosa che si diceva è che nn è da escludere la possibilità che Smenkhkara e Nefertiti possano essere la stessa persona e che quindi la regina abbia fatto la stessa cosa di Hatshepsut, cioè salire sul trono adottando però un nome maschile.Potrbbe essere visto che questo sovrano regnò per i due anni successivi alla morte di Akhenaton e che Nefertiti, subito dopo la morte del marito, sia sparita improvvisamente....
Hotepibre
00martedì 16 gennaio 2007 14:07
Mi pare che in questo 3D, decisamente interessante, ci siano parecchi spunti di "lavoro".

Io partirei dal corredo riutilizzato di Tut. E' un dato di fatto che molti degli oggetti rinvenuti nella KV62 siano di riutilizzo!
E' un dato di fatto, inoltre, che era prassi costante che si riutilizzassero oggetti delle tombe dei predecessori. Si rammenti, peraltro, che, presso le corti regnanti anche moderne, i regali più belli sono proprio... i riciclati!
Già! Se un sovrano vuol fare un vero regalo al proprio "collega" cosa sceglie? Normalmente un oggetto antico, magari appartenuto anticamente proprio alla famiglia cui egli, in questo modo, lo restituisce!
Presso le famiglie nobili, inoltre, non è inusuale tale prassi con oggetti che, per esempio, si sa siano stati ammirati presso la propria dimora dal destinatario. Sembrerebbe una scortesia, ma a pensarci bene è una forma estrema di affetto: "ti regalo qualcosa che so ti piace per certo e sono pronto a privarmene per te!"

Perchè non ipotizzare, perciò, una qual forma di omaggio che veniva fatto scegliendo oggetti dal corredo di un predecessore?
Questo, si intende, non volendo scomodare comportamenti scorretti da parte dell'interessato o del suo entourage!
pizia.
00martedì 16 gennaio 2007 14:20
Verissimo!
Chi di noi non ha qualche oggetto della nonna?
Quanti di noi non hanno mai avuto un oggetto al quale legarsi perché è stato di qualcuno che per noi è importante e ce lo ha donato?

Il fatto importante è che della roba che finì nella tomba di Tut nulla fu più riutilizzato, ma rimase lì.
Chi portò tutta quella roba là dentro, immaginava che non sarebbe più uscita, o in cuor suo sapeva già che se non il prossimo sovrano, quello dopo, avrebbe avuto parte degli stessi oggetti?

Hotep, ti ricordi chi è che sosteneva che i lineamenti più maturi del secondo sarcofago di Tut potevano essere indizio dell'appartenenza di questo a Smenkhkara?
iset83
00martedì 16 gennaio 2007 22:59
Forse nn ho capito il senso della discussione... [SM=x822731] quindi mi chiedo: perché preparare un corredo per un faraone, porlo nella tomba e sigillare tutto se poi si sapeva che alcuni pezzi sarebbero stati riciclati? E poi, se nn sbaglio, gli antichi Egizi ponevano nelle tombe tutto ciò che essi ritenevano sarebbe servito nell'adilà al defunto, togliergli qualcosa sarebbe equivalso a privarlo della stessa anche nella vita ultraterrena e quindi commettere sacrilegio; nn mi convince questa ipotesi... [SM=x822741]

[Modificato da iset83 16/01/2007 23.01]

Hotepibre
00martedì 16 gennaio 2007 23:12
Atenzione, gli egizi ponevano nelle tombe dei loro Re quel che ritenevano avrebbe potuto essergli utile nella sua vita ultraterrena, ma questo non significa "tutto"; peraltro, non è detto che venissero "sigillati" necessariamente gli oggetti più belli, ma magari quelli cui il defunto era più affezionato o che potessero essere, comunuqe, per lui significativi.

Nella tomba di Tut, ad esempio, c'era un completo da scrittura non suo, bensì di Maketaton (o comunque di una figlia di Akhenaton), magari si trattava di un regalo, non certo di valore, ma con valore affettivo.

E' chiaro che anche il riutilizzo, quando avveniva, verosimilmente era "mirato" ed aveva motivazioni ben precise che oggi ci sfuggono anche perchè, sostanzialmente, non abbiamo una casistica così vasta da poter individuare i criteri in base ai quali tale riutilizzo avveniva.

A tutto questo, a proposito di Tut, agiungiamo che si trattava pur sempre di un Re la cui tomba, peraltro, era stata arredata in fretta e furia e che si trattava, inoltre, di un re del periodo amarniano; non sappiamo, perciò, se il suo "ricordo" sarebbe stato ritenuto gradevole per un suo eventuale successore tanto da richiedere un riutilizzo di sue suppellettili.

Ed ancora, non dimentichiamo che i furti cui venne sottoposta la tomba avvennero nell'imminenza della sepoltura e che la sua ubicazione venne ben presto dimenticata al contrario di tante altre tombe.

In ogni caso, data anche la complessità delle "cappelle" funerarie (verosimilmente esistenti in TUTTE le sepolture regali), incastrate l'una nell'altra come una gigantesca matrioska,non credo fosse prassi il riutilizzo di sarcofagi (così difficili da estrarre) e nei casi in cui ciò avvenne (ad esempio proprio per l'ccupante della KV55 o per lo stesso Tut), potrebbe essersi trattato di sarcofagi non tanto "di riutilizzo", ma piuttosto in "attesa" del proprio destinatario.
Hotepibre
00martedì 16 gennaio 2007 23:16
Ah, ancora un'osservazione, la presenza di suppellettili appartenenti ad altri Re in una tomba, non necessariamente sta ad indicare che queste rpovengano dalla tomba di quel Re, ma semplicemente che a quel Re appartenevano.
Con ciò voglio indicare che, ad esempio, quel bel vaso di alabatro appartenente al Re "X" era "a casa" del Re "Y" da cento anni e si sapeva che gli piaceva particolarmente; per qusto, chi arredò la tomba di "Y" pensò bene di chiuderlo con lui!
Maat Ka Ra
00martedì 16 gennaio 2007 23:33
Scusate, forse posto un po' a caso...questa è un'altra immagine della KV55
QUI
Hotepibre
00martedì 16 gennaio 2007 23:45
Direi di no, è il sarcofago della KV55 con la "maschera" strappata... e si vede abbastanza bene la lavorazione bellissima che, come ho già scritto, lo rende molto simile a quello di Tut (secondo me anche più bello).
Da qualche parte debbo avere anche un articolo (in inglese) sui lavori di restauro cui è stato sottoposto (mi pare in Germania) e che sono durati una 15ina d'anni e sulle fasce d'oro che, da poco tempo, sono state rinvenute nei magazzini del Museo del Cairo.
Cerco e se trovo traduco e posto! [SM=x822713]
.Bata.
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:20
Sono perfettamente in sintonia con Hotepibre, non ritengo, infatti, che alcuno possa essere stato "AUTORIZZATO" a entrare nella tomba di un qualsiasi re, asportare quanto necessario per un altro sovrano e richiudere perfettamente l'accesso.

Tra l'altro nessuna operazione del genere mi risulta rilevata in qualsiasi tomba d'Egitto e nen solo nella Valle dei Re.

E' più plausibile che oggetti cari venissero usati per completare il corredo funebre che, nella sostanza, era personalissimo con eventuale utilizzo di materiali non utilizzati da altri sovrani, come nel caso del sarcofago di re Tut proveniente (sembra) dal corredo di Smenkhkara.

Per meglio esprimermi, intendo che, se Smenkhkara, o chi per esso, avesse provveduto a un corredo e, nella scelta dei materiali, per un qualsiasi motivo, fosse stato scartato il sarcofago in questione (magari perchè al momento incompleto) lo stesso può essere stato scelto per il corredo dei re Tut.

Quanto detto per il mio amore per la ricerca della semplicità nella ricerca delle cose nascoste.

Ciao, BATA [SM=x822715]
pizia.
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:48
Per riutilizzo sistematico intendevo appunto il fatto che si sapeva già (i lavoratori sapevano già [SM=x822712] ) che una tomba sarebbe stata violata (contro la legge!) entro breve e quindi la roba sarebbe tornata fuori.

Il caso della KV62 sappiamo che è più unico che raro, proprio il fatto che sia stata trovata intatta ci da uno spaccato di ciò che doveva stare nel corredo di un sovrano del Nuovo Regno.

Mi pongo anche questa domanda: il fatto che ci siano così tanti oggetti e così preziosi la rende un po' particolare oppure è probabile che tutte le altre avessero corredi così?

Ho pensato che la sepoltura di Tut dovesse essere particolare perché beneficia di un fatto di cui tutti gli altri sovrani, passati e futuri, non poterono beneficiare; fu durante il regno di Tut che la corte si spostò da Amarna di nuovo a Tebe, con la conseguenza di dover spostare anche alcuni corpi già enumati, per tutti i motivi di cui abbiamo già discusso ampiamente.

L'apertura diciamo "AUTORIZZATA" delle tombe di Amarna, con il pretesto del trasferimento, può aver creato anche l'occasione migliore per una cernita di pezzi da destinare al sovrano in carica (al momento non si sapeva che avrebbe vissuto solo 18/19 anni), tanto più che tutte quelle mummie spostate dovevano essere inumate di nuovo, ma non si potevano produrre, in tempi ragionevoli, tombe atte a contenere tutto quanto originariamente era stato previsto, quindi si sfrondava un po' il corredo, si mettevano due otre mummie in stanze ricavate nella tomba di qualcun altro, se ne mettevano altre due o tre assieme in una tomba piccola, non ancora utilizzata (tipo KV55).

Insomma, nel trasferimento qualcuno perse qualcosa, forse Smenkhkara perse qui il suo sarcofago ligneo più esterno, mentre aveva già perso quello litico, se mai l'avesse avuto.

Quando invece qualcuno procedeva illegalmente alla violazione di una tomba e si impadroniva di alcuni oggetti, immagino facesse subito un lavoro di "ritocco", sostituendo cartigli e nomi che potessero essere incriminanti; ad esempio, un ladro che avesse sccheggiato una tomba e portato via un mobiletto non poteva poi certo ripresentarlo ad un acquirente con le insegne della persona a cui l'aveva trafugato, giusto?

Ma poi ho letto una cosa che mi ha fatto pensare ancora ad altri fatti...

iset83
00mercoledì 17 gennaio 2007 15:06
In generale sono d'accordo con voi ma per quel che riguarda la maschera di Tut ce l'ho qualche dubbio....Nn credo che un maschera del genere, di così perfetta fattura e realizzata con un'ingente quantità di oro, possa essere stata messa tra i pezzi 'nn utilizzati' del corrredo funebre di un faraone e poi riutilizzata per Tut perché si è presentata un'emergenza.... [SM=x822717]
Tra l'altro la maschera di Psusenne nn mi pare abbia la stessa saldatura [SM=x822741] (correggetemi se sbaglio).
-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 00:10
Re:

Scritto da: pizia. 08/01/2007 17.15
L'interrogativo rimane: Il sarcofago della KV55 è di misura small oppure medium?
Cioè in rapporto con i tre di Tut, come dimensioni, a quale equivale?
Ne conteneva o no uno d'oro?
Se è vero, come qualche studioso propone, che il sarcofago mediano di Tut sia appartenuto a Smenkhkara, e se Smenkhkara è quello della tomba KV55, Tut ha avuto un sarcofago d'oro ed altri due in più perché era più bello oppure è stato riutilizzato anche questo?
La maschera di Smenkhkara è stata levata dal suo viso quando la KV55 è stata violata o prima?




Non ho idea di quali siano le misure del sarcofago, e non ho trovato riferimenti a riguardo, finora. Ma credo anche io che lo splendido sarcofago rishi , a cui è stata strappato il volto, sia quello che conteneva la mummia, quindi il più piccolo di un'ipotetica serie.
Sono dell'idea che sia un sarcofago nato per una donna e non per un uomo, anche se poi fu reimpiegato probabilmente per un individuo di sesso mmaschiele (in proposito ho sempre la riserva sulla postura tipicamente femminile e sottolineo che le analisi confermano sia un maschio con una certezza pari al 75/80 %; resta quindi un buon margine di errore...). Ciò che mi fa pensare ad un sarcofago costruito per ospitare una donna è la caratteristica parrucca nubiana che è stata riprodotta e le parti mancanti della lamina d'oro sulle fasce laterali e quella centrale, in aluni casi troppo piccoli per poter contenere i geroglifici che componevano i nomi di Smenkhkhara e Akhenaton. Mentre sono perfetti per un nome breve. Scontato pensare a Kiya.
I canopi e alcuni vasetti cosmetici, uno in particolare recante un'iscrizione della Sposa Grandemente Amata, potrebbero confermare la teoria.

Se con "maschera" ti riferisci al rivestimento in oro applicato sul sarcofago che riproduceva il viso, non abbiamo certezze, ma visto il risultato si opta per la teoria che sia stata rimossa nell'antichità. Come atto di spregio nei confronti dell'occupante.
Sulla base di ciò, molti sostengono potesse trattarsi di Akhenaton. Ma io non concordo, pensando che coloro che condivisero le sue ideologie potrebbero aver subito il medesimo trattamento.

Se fosse stata opera degli archeologi o dei profanatori di tombe probabilmente avrebbero fatto un "lavoro" migliore, nel tentativo di preservarne la preziosità. Invece è stata strappata malamente: la fronte e un occhio sono rimasti al loro posto.


-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 00:22
Re:

Scritto da: pizia. 08/01/2007 18.12
Meglio, se gli viene dato poco risalto, secondo me è l'oggetto più prezioso al mondo!
Ma il sarcofago della KV è esposto in due pezzi, coperchio e fondo separati, lo hanno fatto per poter leggere dentro?
E in quello di Tut, si può vedere dentro da quella fessura?




ma nel secondo sarcofago di Tut vi sono iscrizioni?

il sarcofago della KV55 è esposto in due bacheche separate perchè le due parti hanno avuto diverso destino. Della base inoltre si è salvato poco o niente, poichè soggetta alle infiltrazioni d'acqua che per secoli hanno avuto luogo nella tomba.


Trattandosi di una lunga epopea e avendola già trattata qui sul forum, prelevo il contenuto del mio vecchio post e lo riporto a seguire:


Il fondo del sarcofago ha una storia ancora più complessa.
La storia ufficiale narra che otto anni dopo la scoperta gli intarsi e le lamine di rivestimento furono registrate su un registro d'entrata del Museo del Cairo. Dove si trovavano durante quegli otto anni?
Lo stesso anno, il coperchio del sarcofago fu restaurato da un "giovane scultore italiano", tal Reseigno (o Rescigno); mentre degli elementi della base se ne occupava un altro italiano, Carlo Oropesa, che stava provvedendo a sostituire il legno antico con una sagoma moderna, approfittandone per rimpiazzare anche alcune parti in faience che erano andate perdute. Un lavoro il cui tempo fu stimato in circa tre anni.
L'anno successivo Georges Daressy si occupò di tradurre le iscrizioni presenti. Fu l'unico a cui ciò fu concesso...

Nel 1927, una ulteriore annotazione sul medesimo registro dichiarava che i pezzi residui della base erano stati archiviati con altri reperti simili provenienti dalla tomba.

Di Oropesa a partire da allora non se ne parla più.

Nel 1931 Engelbach, si dedicò a un secondo studio delle iscrizioni, ma la maggior parte delle lamine d'oro era scomparsa.

Rubate.

Su quei reperti scomparsi non si seppe più nulla, fino al 1990, quando su internet cominciò a girare la notizia che i medesimi si trovavano a Monaco di baviera.

Il Museo di Monaco venne "assediato", finchè nel 1999 il direttore del Museo fu costretto ad ammettere che le lamine si trovavano lì ed erano state applicate su una forma di plexiglass.
Ricostruendo la lunga strada percorsa in quegli anni di silenzio dalle lamine si scoprì che le stesse furono acquistate da un antiquario svizzero intorno al 1950, che tentò, nei 20 anni a seguire di piazzare la vendita ovunque. Successivamente si scoprì che ne entrò in possesso dall'Italia...
Nel 1980 i reperti giunsero alla Collezione di Stato di Arte Egizia di Monaco, dove in gran segreto vennero restaurati.
Solo nel 1994 il Museo divenne il loro proprietario, in seguito a una donazione.

Nel 2001 i pezzi sono finalmente rientrati in Egitto ed oggi sono stati riuniti al coperchio ed esposti nella sala "Amarna" del Museo Egizio Cairota.

Con sorpresa gli studiosi, dopo attento esame hanno riscontrato la mancanza dei nomi di Akhenaton nelle lamine recuperate (strappati anche qui) e inoltre hanno appurato che i restauratori del Museo di Monaco, di fatto, si sono semplicemente limitati ad incollare sul plexyglass gli ornamenti rishi, provvedendo al restauro delle iscrizioni laterali, che però non aggiungono elementi ulteriori a quanto già noto.

Il Museo di Monaco però era anche in possesso dei fogli d'oro che rivestivano l'interno del sarcofago. Si disse che medesimi seguirono le lamine nel viaggio verso il Cairo. Prima ancora vennero esaminati da due studiosi che richiesero di restare anonimi ( ) i quali sostennero di avervi letto un cartiglio. Non fu il nome di Akhenaton ad emergere, bensì quello di Smenkhkhara.

Ad un successivo esame, avvenuto al Cairo, del cartiglio in questione nessuna traccia. E a dire il vero nell'esposizione del Museo del Cairo non c'è traccia dei fogli d'oro d'oro del rivestimento interno!
Evidentemente i due studiosi di Monaco esaminarono materiale che a tutt'oggi non è mai stato esposto in pubblico.

Anche Reeves che avrebbe avuto modo di accedere a detto materiale però sostiene che non vi è traccia di cartigli e che gli stessi risultano ovunque rimossi.




domanda per -francis: a quando risale la foto del sarcofago della KV55?
vedo che la lamina d'oro che si trovava al fondo (ai piedi) era ancora al suo posto...




-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 00:33
Re:

Scritto da: pizia. 17/01/2007 11.48

Mi pongo anche questa domanda: il fatto che ci siano così tanti oggetti e così preziosi la rende un po' particolare oppure è probabile che tutte le altre avessero corredi così?



io credo che le altre avessero corredi ancora più ampi. Pensa agli anni di regno, esigui per Tut e pensa alle dimensioni del sepolcro, molto piccoli rispetto a gran parte dei suoi predecessori. Non ultimo, pensa ai bottini di guerra che i sovrani che regnarono più a lungo poterono accumulare. Per questo ritengo che tombe quali quella di Ramesse II, di Amenhotep II e Tuthmosi III (tanto per citarne qualcuno) fossero di gran lunga più ricche rispetto a quella di Tut.


Scritto da: pizia. 17/01/2007 11.48
Ho pensato che la sepoltura di Tut dovesse essere particolare perché beneficia di un fatto di cui tutti gli altri sovrani, passati e futuri, non poterono beneficiare; fu durante il regno di Tut che la corte si spostò da Amarna di nuovo a Tebe, con la conseguenza di dover spostare anche alcuni corpi già enumati, per tutti i motivi di cui abbiamo già discusso ampiamente.




a quanto ne so però non era d'uso trasferire le sepolture. Diversamente avrebbero dovut agire così ogni volta che la corte cambiava capitale e non mi risulta che andò così (ma potrebbe dipendere da mia disinformazione).
Io credo che andò diversamente: credo si trattò soprattutto di un salvataggio necessario, data la situazione di astio rivolto alla corte Amarniana. Credo che la tomba Reale (e non solo quella, ma soprattutto) fu presa d'assalto quanto prima possibile, nel tentativo sì di accaparrarsi i tesori, ma soprattutto con l'intento di cancellare la memoria degli appartenenti alla corte. L'intervento di Tut fu per riparare, per quanto possibile, allo "scempio", riportando quanto salvato nella Valle dei Re, in una tomba già preesistente probabilmente riutilizzata come cachette (quella che noi oggi conosciamo appunto come KV55).
Ciò spiegherebbe la presenza di reperti appartenenti ai personaggi più disparati (Teye, Akhenaton, Nefertiti, Kiya, etc....)
-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 03:05
Ecco a voi alcune immagini che lasciano ben intuire quale sia lo stato della base del sarcofago della KV55 ad oggi:


Base sarcofago visto dall'esterno


Base sarcofago visto all'interno


le parti rimanenti sono state incollate su un supporto di plexiglass che riproduce dimensioni e forma originali.

La foglia d'oro che si staccò dall'interno del sarcofago, rimase attacata alle bende della mummia così perfettamente che gli scopritori credettero che il defunto fosse stato avvolto in bende d'oro!




n.b. segnalo ancora che proprio in questi giorni ricorre il centenario della scoperta della KV55 ad opera di Ayrton e Davis
-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 03:53
In tutta questa discussione però ho l'impressione che ci stia sfuggendo qualcosa. Considerato che di solito sono proprio le cose più evidenti quelle a passare inosservate, cercherò di buttare giù un'ipotesi alternativa, frutto di riflessioni.
Non stiamo ad esempio tenendo conto di una questione che potrebbe risultare fondamentale:

Smenkhkhara, se davvero è esistito come proverebbero, del resto, alcuni reperti (tra cui stele e rilievi ritrovati a Tebe e anche monumenti - un tempio dedicato ad Amon - presenti nel complesso di Karnak), potrebbe essere morto a Tebe e non ad Amarna.
Se il corpo che si trova all'interno della KV55 è davvero il suo, potrebbe aver subito un trasloco molto più breve rispetto a quello che stiamo formulando.

Gli oggetti funerari di sua proprietà sono più numerosi nella KV62 che non nella KV55: il secondo sarcofago in cui è stato deposto Tut, i vasi canopi e altri reperti recanti il suo nome. Qualcuno sostiene anche la maschera d'oro, ma su questo non sono d'accordo. Credo infatti essa riproduca i lineamenti di Tut (la somiglianza con alcune sue statue è notevole).
A questo punto mi chiedo: non sarebbe stato più agevole spostare un sarcofago più piccolo da una tomba all'altra piuttosto che smobilitarne una serie?
Se il secondo sarcofago di Tut, infatti, appartenesse realmente a Smenkhkhara e se quest'ultimo fosse realmente sepolto nella KV55, sarebbe stato necessario rimuovere i coperchi di tutti i sarcofagi esistenti fino a rimuovere quello più interno. Prelevare poi quello medio e trasferirlo nella KV62 ad uso di Tut.
Ma Tut morì almeno 10 anni dopo Smenkhkhara. E, come già detto, anche Smenkhkhara potrebbe essere morto a Tebe.
Di conseguenza possiamo escludere che non fosse Smenkhkhara il primo ospite della KV62? e che in seguito alla morte prematura di Tut non sia stato prelevato, col sarcofago più piccolo e trasferito nella KV55?
-francis-
00giovedì 18 gennaio 2007 10:35
Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 18/01/2007 0.22


]


domanda per -francis: a quando risale la foto del sarcofago della KV55?
vedo che la lamina d'oro che si trovava al fondo (ai piedi) era ancora al suo posto...







Risale esattamente a tre anni fa, gennaio 2004.
iset83
00giovedì 18 gennaio 2007 11:19
Re:

Scritto da: -Kiya- 18/01/2007 3.53
possiamo escludere che non fosse Smenkhkhara il primo ospite della KV62? e che in seguito alla morte prematura di Tut non sia stato prelevato, col sarcofago più piccolo e trasferito nella KV55?



Potrebbe essere [SM=x822750] Io nn la escluderei affatto la tua teoria, anzi...
-Kiya-
00giovedì 18 gennaio 2007 12:08
Re: Re: Re:

Scritto da: -francis- 18/01/2007 10.35


Risale esattamente a tre anni fa, gennaio 2004.




Grazie [SM=x822713]

evidentemente sono stati rimossi a seguire...
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