Judecke e il violino

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Yoghi il Grosso
00domenica 28 dicembre 2003 09:44





Judecke viveva solo in un ospizio, ma era conosciuto in tutto il paese per il suo violino; aveva un modo tutto particolare di suonarlo, senza virtuosismi - traendone note di una tale dolcezza che incantava anche i semplici contadini che non avevano l'orecchio musicale. Tutti gli anni, il giorno della vigilia di Natale, Judecke faceva il giro delle chiese del paese, suonando davanti al Presepio, e a mezzanotte accompagnava la messa di Natale.










Quel vecchietto magrolino, che sembrava aver raccolto tutte le sue energie a farsi crescere una barba bianca lunga fino a terra, era diventato per tutti parte integrante della festa di Natale, proprio come un personaggio del Presepio. I paesani riconoscevano da lontano quel lungo pastrano nero che contrastava con la barba e il violino sempre sotto il braccio, perché l'astuccio aveva perso la maniglia chissà quanto tempo prima. Soprattutto i bambini lo amavano e si tenevano pronti fin dal mattino davanti alla prima chiesa, aspettandolo con impazienza per accompagnarlo nel suo giro abituale. Judecke entrava in chiesa, si metteva davanti al Presepio, estraeva il violino e cominciava a suonare. I piccoli lo accompagnavano intonando i canti tradizionali e lo ascoltavano rapiti...

Passavano così gli anni....
Quei bambini diventavano grandi ed altri bambini li sostituivano per accompagnare Judecke di chiesa in chiesa la vigilia di Natale.










Col tempo, certo Judecke trascinava sempre più faticosamente le gambe, ma quando suonava era ancora lo Judeke di sempre - perchè il tempo non aveva il potere di recare oltraggio alla sua musica.
Giunse però un anno in cui Judecke non si presentò all'appuntamento della vigilia di Natale. I bambini erano già schierati fin dalla mattina all'entrata della prima chiesa dalla quale Judecke cominciava abitualmente il suo giro. Passarono le ore, passò la giornata e Judeke non venne. Arrivò la sera e i bambini andarono pieni di apprensione alla messa di Natale. La messa iniziò e Judecke ancora non si vedeva. I bambini durante la cerimonia mormoravano: "Verrà certamente: é in ritardo ma verrà!" E si voltavano ogni momento a guardare verso la porta. La messa finì, la gente si avviò all'uscita e i marmocchi rimasero in gruppo, seduti nei banchi della chiesa. Era tardi, il sagrestano voleva spegnere le luci, chiudere e andare a dormire, ma i bambini rifiutavano comunque di muoversi.
Ed ecco: un accordo di violino nella penombra...









Judecke era alla fine arrivato e suonò per i bambini nella chiesa ormai vuota. Quando quelli l'accompagnarono all'uscita, si accorsero che il suo passo era malfermo; la neve cadeva in grossi fiocchi bianchi ed il vecchio riuscì con molta fatica a raggiungere la sua stanzetta, mentre una bambina piccola piccola gli portava il violino e il cilindro. " Judecke guarisci!" dissero i bambini.
Rimasto solo sul suo piccolo letto, il suonatore stanco si sentiva però leggero leggero - come se i tanti anni fossero d'un tratto divenuti una nuvola lieve che passava davanti ai suoi occhi e su cui salire subito, senza indugiare un attimo di più. Lo fece, senza pensarci troppo, lasciando i pensieri affaticati e quel violino troppo pesante sulla sedia lì accanto. Appoggiato allo schienale a fiori...

E' da allora che il violino di Judecke è rimasto lì, ma il ricordo di quel suono speciale, sottile e profondo fino all'anima, ha vinto gli anni e gli anni e anni: possiamo incontrarlo ancora adesso, quando un vento lontano d'inverno ci sorprende e tira fino a noi




[Modificato da Yoghi il Grosso 28/12/2003 9.58]

Asgeir Mickelson
00domenica 28 dicembre 2003 11:43
Dove l'hai presa? E' davvero bella! [SM=g27823]
Yoghi il Grosso
00lunedì 29 dicembre 2003 21:47


E' una fiaba - credo - nata presso ebrei polacchi...
Ne avevo trovata in rete una versione che non mi convinceva troppo, così l'ho riscritta io

[SM=g27822]
Asgeir Mickelson
00martedì 30 dicembre 2003 00:06
Re:

Scritto da: Yoghi il Grosso 29/12/2003 21.47


E' una fiaba - credo - nata presso ebrei polacchi...
Ne avevo trovata in rete una versione che non mi convinceva troppo, così l'ho riscritta io

[SM=g27822]



è molto bella! [SM=g27823]
Yoghi il Grosso
00martedì 30 dicembre 2003 05:57
Re: Re:

Scritto da: Asgeir Mickelson 30/12/2003 0.06


è molto bella! [SM=g27823]




Grazie davvero...
Sei troppo buono

[SM=g27821]
Asgeir Mickelson
00martedì 30 dicembre 2003 18:31
Re: Re: Re:

Scritto da: Yoghi il Grosso 30/12/2003 5.57



Grazie davvero...
Sei troppo buono

[SM=g27821]



è la verità [SM=g27823]
Yoghi il Grosso
00domenica 4 gennaio 2004 17:59

Ti ringrazio sul serio..
Queste sono cose che non interessano più molto in giro - non resterebbe che farne cumuli secchi di foglie e lasciarli perderli via dove vuole il vento

[Modificato da Yoghi il Grosso 04/01/2004 17.59]

Asgeir Mickelson
00mercoledì 7 gennaio 2004 21:51
Re:

Scritto da: Yoghi il Grosso 04/01/2004 17.59

Ti ringrazio sul serio..
Queste sono cose che non interessano più molto in giro - non resterebbe che farne cumuli secchi di foglie e lasciarli perderli via dove vuole il vento

[Modificato da Yoghi il Grosso 04/01/2004 17.59]




qualcuno andrebbe sempre a riprenderli[SM=g27823]
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