Joe Satriani .....la chitarra che entra nell'anima

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abarat
00domenica 13 agosto 2006 20:17



Genio assoluto della chitarra elettrica, Joe Satriani è uno dei chitarristi tecnicamente più preparati e universalmente acclamati dell'era moderna.

Nato il 15 luglio 1956 a Westbury, NY, Satriani inizia a suonare all'età di quattordici anni ispirato, anzi letteralmente fulminato sulla via di Damasco, dalla musica di Jimi Hendrix. Con i suoni e le gesta dell'inimitabile eroe indiano-metropolitano in testa si getta a capofitto nelle sudate carte dello studio intenso e disperato, acquisendo in breve tempo un notevole bagaglio tecnico. Il talento c'è e si vede fin da subito.
Compie passi da gigante: ad un alunno normale servirebbe il triplo del tempo; crea, compone e improvvisa sui dischi della sua collezione lasciando sbalorditi parenti e amici, pochi fortunati ascoltatori di allora.

Diventa un piccolo maestro e dà lezioni di chitarra. Ad un certo punto, fra i suoi allievi si presenta un certo Steve Vai e fra i due ... è amore a prima vista. Il buon Steve non è meno talentuso e genialoide del maestro. Alla fine degli anni '70 Joe si trasferisce in California, dove continua ad insegnare e plasmare musicisti divenuti in seguito vere e proprie stelle delle sei corde negli stili più diversi. Dalla fucina-Satriani sono usciti mostri sacri quali Kirk Hammett (Metallica), Larry LaLonde (Primus), David Bryson (Counting Crows), e il musicista Jazz Fusion Charlie Hunter.

Ma Joe Satriani non è solo uno straordinario didatta ma anche un grande musicista. Un musicista completo ed eclettico, che ha imposto un suo stile, proprie concezioni e che ha sfornato sempre ottima musica. Le tappe della sua carriera in questa direzione prendono il via nei primi anni '80, quando segue in tour il gruppo di Greg Kihn, per poi pubblicare a sue spese l'EP omonimo del 1984. Alla fine degli anni '80 esce il suo primo album, intitolato "Not of this earth", che suscita il plauso dell'intera comunità rock. La sua consacrazione come compositore e straordinario chitarrista avviene con il pluri premiato "Surfing with the alien" del 1987, tanto che anche Mick Jagger, un personaggio sicuramente molto distante dall'enigmatico chitarrista, lo vuole con sé nel suo tour australiano e giapponese.

Nel 1988 pubblica l'EP "Dreaming # 11", che combina brani in studio e brani live. E' del 1989 il suo terzo album "Flying in a blue dream" che segna anche il suo debutto alla voce. La carriera di Joe Satriani ha un'altra impennata grazie alla partecipazione di un suo brano nella colonna sonora del film "Say anything" di Cameron Crowe. L'inizio degli anni '90 vede Satriani creare la sua personale linea di chitarre, tutte prodotte dalla casa Ibanez.

Nel 1992 pubblica il bellissimo "The extremist", cui fa seguito il doppio "Time machine" (disco live più disco in studio) del 1993. Nel 1994 è in tour con i "dinosauri" del rock, Deep Purple. Seguono altri due album: l'omonimo "Joe Satriani" del 1995 e "Crystal Planet" del 1998.

Nell'ottobre del 1996 inizia il celeberrimo "G3 Tour" (G3 è la contrazione di Three Guitars) che vede Joe Satriani insieme a Steve Vai ed Eric Johnson. L'enorme successo sia discografico che di pubblico diventa un evento che si ripeterà con diverse formazioni. I vari 'trio', oltre a Joe Satriani (promotore del progetto) e Steve Vai, si vedranno composti anche da altri mostri sacri della chitarra elettrica moderna quali John Petrucci (Dream Theater) e Yngwie Malmsteen.

Nel 2000 pubblica "Engines of creation", candidato al Grammy e l'anno seguente "Live in S. Francisco". Del 2002 è l'album "Strange beautiful music". I suoi ultimi lavori sono "Is there love in space?" (2004) e "Super Colossal" (2006).

Durante la sua carriera Satriani ha collaborato con moltissimi artisti tra cui Blue Oyster Cult, Alice Cooper, Stuart Hamm, Pat Martino e Spinal Tap.
Molte delle sue melodie sono spesso prese in considerazione per diventare colonne sonore di spot e trasmissioni televisive in tutto il mondo.


Tratto da Leonardo
weallneedlove
00venerdì 1 settembre 2006 21:40
Certo con la chitarra ci sa fare, figurati che riesce a farmi piacere anche l'Inno americano [SM=x875408]
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