Jean Renoir

FILMOGRAFIA

* Une vie sans joie (1924)
* La ragazza dell'acqua (La fille de l'eau)(1925)
* Nanà (Nana) (1926)
* Sur un air de Charleston, cortometraggio (1927)
* Marquitta (1927)
* Tire-au-flanc (1927)
* Le tournoi dans la cité (1928)
* La piccola fiammiferaia (1928)
* L'entroterra (Le bled) (1929)
* La purga al lupo (On purge bébé) (1931)
* La cagna (La chienne) (1931)
* La notte dell'incrocio (La nuit du carrefour) (1932)
* Boudu salvato dalle acque (Boudu sauvé des eaux) (1932)
* Chotard e c. (Chotard et Cie) (1932)
* Signora Bovary (Madame Bovary) (1933)
* Toni (1935)
* La vita è nostra (La vie est à nous), coregia di Jacques Becker, Jacques B. Brunius, Henri Cartier-Bresson, Jean-Paul Le Chanois, Maurice Lime, Pierre Unik e André Zwoboda (1936)
* La scampagnata (Une partie de campagne) (1936)
* Il delitto del signor Lange (Le crime de Monsieur Lange) (1936)
* Verso la vita (Les bas-fonds) (1936)
* La grande illusione (La grande illusion) (1937)
* La Marsigliese (La Marseillaise) (1938)
* L'angelo del male (La bête humaine) (1938)
* La regola del gioco (La règle du jeu) (1939)
* Tosca, regia di Carl Koch e, non accreditato, Jean Renoir (1941)
* La palude della morte (Swamp Water) (1941)
* Verso l'ignoto (The Amazing Mrs. Holliday) (1943)
* Questa terra è mia (This Land Is Mine) (1943)
* L'uomo del Sud (The Southerner) (1945)
* Il diario di una cameriera (The Diary of a Chambermaid) (1946)
* Salute to France (1946)
* La donna della spiaggia (The Woman on the Beach) (1947)
* Il fiume (The River) (1951)
* La carrozza d'oro (Le carrosse d'or)(1953)
* French Cancan (1955)
* Eliana e gli uomini (Elena et les hommes) (1956)
* Il testamento del mostro (Le testament du Docteur Cordelier) (1959)
* Picnic alla francese (Le déjeuner sur l'herbe) (1959)
* Le strane licenze del caporale Dupont (Le caporal épinglé) (1962)
* Il teatrino di Jean Renoir (Le petit théâtre de Jean Renoir) (1971)

Fonte: Wikipedia


Ha al suo attivo almeno due dei maggiori capolavori del cinema: La Regola del Gioco e La Grande Illusione. Tante sue pellicole sembrano dei saggi sulla natura umana (i suoi bersagli preferiti erano i borghesi francesi), che si soffermano in particolar modo su quei comportamenti umani che ormai hanno assunto il nome di "meccanismo". Segnato personalmente dalla guerra (costretto in una sedia a rotelle, a un certo punto), ha sempre analizzato l'uomo nella guerra, durante tutta la sua carriera, mostrando esclusivamente il lato umano e rifiutandosi categoricamente di disquisirla teoricamente.

Ho visto proprio solo i due film da te citati, però devo dire che La Grande Illusione non mi ha colpito molto, forse perchè in fondo un po' dei temi e delle tecniche che Renoir ha adoprato sono stati poi riutilizzati col risultato che sembra qualcosa di poco originale pur essendo il capostipite!
La Regola del Gioco è invece un film molto arguto, decisamente da studiare un po' anche perchè ne ho un buon ricordo ma veramente vago. Purtroppo io soffro molto vedendo film di una certa età per via della qualità della pellicola e poi fatico a... mettere a fuoco!

Consiglio ulteriori visioni di entrambi i film, che io ho apprezzato maggiormente col tempo.

Discorso che vale soprattutto per la Regola del Gioco, che è un film piuttosto complesso, difficile da schematizzare mentalmente con poche visioni. Io ci vedo soprattutto una riflessione sulla società europea di quel periodo, in cui l'aristocrazia stava perdendo tutto il suo potere; una sorta di documentario ironico su una specie in via d'estinzione.

Sarebbe un peccato se i capostipiti non venissero apprezzati per colpa delle loro imitazioni successive. La Grande Illusione è delicato e il suo punto forte è la semplicità. Assolutamente antispettacolare ed estremamente malinconico. Mi ha commosso non poco.

Secondo me apprezzeresti La Carrosse d'Or, con la Magnani.

sangfroid, 22/12/2008 16.21:

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Secondo me apprezzeresti La Carrosse d'Or, con la Magnani.

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Grazie dei consigli, vedrò di provvedere.
Comunque sicuramente non è il regista che fa per me dato che sono un po' ostile al realismo, ai film di carattere "storico" e ai film con una qualità non altissima (non è una colpa, ma purtroppo l'effetto c'è)