E lui? Insospettabile,naturalmente ,il perfetto vicino di casa,ben inserito nella società,impegnato in opere di volontariato,grande organizzatore di feste di quartiere. E poi,due colpi di genio. Il nome,così americano,così eroico e allo stesso tempo così strano,John Wayne ,come l’attore cowboy,Jon Wayne Gacy. E il travestimento usato per animare le feste di quartiere,per far ridere i bambini:quello di un clown.
C’è niente di più inquietante,di più spaventoso,di più terribile di una maschera bianca dai grandi occhi cerchiati e il naso rosso quando ad indossarla è uno dei più feroci serial killer di tutti i tempi?
Se non fosse mai esistito, Jon Wayne Gacy,la sua storia avrebbe fatto la fortuna di un gruppo di sceneggiatori e sarebbe diventata sicuramente un bel film. Ma Gacy è esistito davvero,la sua storia va presa per quella che è-non una fonte di divertimento ma uno spunto di riflessione su quello che accade nel mondo- e soprattutto,come sempre avviene in questi casi,supera di gran lunga la fantasia,del più fantasioso sceneggiatore di Holliwood.