Italo Svevo - La Coscienza di Zeno

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Huitzil
00domenica 24 settembre 2006 20:28



Ho letto questo libro quando avevo solo 15 anni, per imposizione della prof. di italiano.
Si sa, se le premesse di lettura sono le coercizioni, difficilmente il libro sarà coinvolgente... Ma questa è stata una splendida eccezione.
Ho amato l'inettitudine che Svevo ha voluto chiamare Zeno Cosini; ho adorato le difficoltà, soprattutto psicologiche, che Zeno affronta per arrivare finalmente... Ad un nulla di fatto.
La sconfitta della volontà, intrisa di psicologia e falsa speranza, fa da liet motiv a tutta la narrazione.
Un libro che puoi adorare o disprezzare, io sono della prima opinione.

Trama
Contenuto:
Dietro consiglio dello psicoanalista, il protagonista del romanzo, Zeno Cosini, narra i momenti cruciali della propria vita, nel tentativo di superare quell'inettitudine a vivere che lo tormenta da anni, ossia l'incapacità di affrontare responsabilmente la realtà e le inevitabili scelte che essa impone. L'opera di Svevo segna il trapasso dalla narrativa di tradizione verista a una nuova e più interiorizzata rappresentazione del reale, ed è senz'altro fra gli esiti più interessanti e singolari della letteratura italiana ed europea del Novecento: insieme autoritratto e metafora della condizione dell'uomo moderno, ove per la prima volta la psicoanalisi e le sue complesse implicazioni giocano un ruolo fondamentale.


Postilla: A mio parere, oltre al protagonista Zeno, anche gli altri personaggi sono descritti magistralmente, da quelli marginali, a quelli di rilievo come il cognato Guido e le tre sorelle Anna, Augusta ed Alberta.
liama
00giovedì 28 settembre 2006 17:43
aiutooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo [SM=g27994]
|Hitomina|
00venerdì 29 settembre 2006 00:07
Re:

Scritto da: liama 28/09/2006 17.43
aiutooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo [SM=g27994]



aiuto perchè? ^^

Concordo col re, La coscienza di Zeno è davvero un ottimo libro, ricco di spunti per riflessioni personali e che fa piacevolmente ragionare.
Ed anche emotivamente coinvolgente.
L'ho letto nelle tue stesse condizioni, per giunta [SM=g27990]
ma avevo una prof di italiano che i libri li consigliava bene, così che ho amato anche il Deserto dei Tartari, Il nome della Rosa, Il giardino dei Finzi-Contini, La casa in collina, Uomini e no, Il fu Mattia Pascal ecc ecc [SM=g27990]
Karin88
00sabato 7 ottobre 2006 13:23
E' un bel romanzo ed è vero che fa pensare, ma non è il mio tipo o forse non è il momento giusto..mentre lo leggevo non trovavo mai tempo per andare avanti.. che significa, chi legge lo sa, che non mi interessava così tanto, perchè se un libro ti piace trovi sempre tempo di leggerlo.. Comunque non vorrei sbagliarmi, ma propriamente Zeno va dallo psicanalista per smettere di fumare..
Huitzil
00sabato 7 ottobre 2006 13:47
Bentornata Karin [SM=g27985]

Beh Zeno va dallo psicanalista per un'analisi generale, e lo psicanalista stesso gli suggerisce di stendere per iscritto le sue memorie, in modo da far affiorare quei ricordi che potrebbero avere importanza per la soluzione ai suoi problemi.

Un'interessante postilla: lo psicanalista, nella "prefazione", si firma come Dottor ES.
La firma è ancora oggetto di discussioni, ma le due teorie più accreditate dicono che ES stia per le iniziali del vero nome di Svevo (Ettore Schmitz), oppure che ES sia l'inconscio, inteso come entità psicoanalitica.
Difatti sappiamo che le opere di Svevo si rifanno alla psicoanalisi, fiorente in quel periodo, ed ES è la traduzione tedesca dell'inconscio (infatti Svevo era bilingue e si rifaceva ai testi Freudiani, vergati in tedesco).
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